La carriera di hortense sta decollando, e lei non ha intenzione di abbandonarsi all'amore, nemmeno dopo una notte di passione con gary. Shirley invece è ormai sfinita da un susseguirsi di relazioni sbagliate, tanto da non accorgersi che oliver potrebbe essere quello giusto. E poi josephine, che cerca di chiudere fuori la vita, non sa ancora le sorprese che la attendono. Tre donne, tre destini diversi alla ricerca della felicità.
Una storia tenera e spiritosa, il racconto perfetto di una vita «normale» e straordinaria come in fondo è ogni vita. Frank, neo-ottantunenne, abita con il gatto bibì in una tipica cittadina inglese; colleziona dvd, sperpera i suoi pochi denari alle fiere parrocchiali e tenta disperatamente di evitare gli scocciatori che bussano alla sua porta. Prima era abbastanza in gamba per riempire decorosamente le sue giornate, ma ora con un braccio e un piede fratturati, la vita gli appare decisamente grigia. Fino a quando non fa irruzione nel suo tran-tran kelly natale, professione assistente a domicilio. Con la sua utilitaria azzurra, un parcheggio da far rizzare i capelli in testa, una serena tenacia e la risata pronta, kelly trasforma la vita di frank. E gli ricorda che fuori dei muri di casa c'è un mondo avventuroso per chiunque, anche per chi ha ottantun anni. «la fantastica storia dell'ottantunenne investito dal camioncino del latte» è un romanzo commovente e allegro, tenero e spiritoso. È la storia esemplare di una vita né famosa né disastrosa, ma comunque unica e straordinaria, come ogni vita.
Il nuovo libro di giorgio faletti è un romanzo perfetto come una partitura musicale e teso come un thriller, che toglie il fiato con il susseguirsi dei colpi di scena. «io mi chiamo silvano ma la provincia è sempre pronta a trovare un soprannome. E da silvano a silver la strada è breve». Con la sua voce dimessa e magnetica, sottolineata da una nota sulfurea e intrisa di umorismo amaro, il protagonista ci porta dentro una storia che, lette le prime righe, non riusciamo piú ad abbandonare. Con tre atti e due tempi giorgio faletti ci consegna un romanzo perfetto come una partitura musicale e teso come un thriller, che toglie il fiato con il susseguirsi dei colpi di scena mentre ad ogni pagina i personaggi acquistano umanità e verità. Un romanzo che stringe in unità fili diversi: la corruzione del calcio e della società, la mancanza di futuro per chi è giovane, la responsabilità individuale, la qualità dell'amore e dei sentimenti in ogni momento della vita, il conflitto tra genitori e figli. E intanto, davanti ai nostri occhi, si disegnano i tratti affaticati e sorridenti di un personaggio indimenticabile. Silver, l'antieroe in cui tutti ci riconosciamo e di cui tutti abbiamo bisogno.
Un natale degli anni cinquanta. Tutta la famiglia è riunita intorno all'albero, che porta sulla cima un puntale con l'effigie di un angelo che il piccolo morfeo fissa incantato; ora il bambino si allontana, si rannicchia presso una finestra, quando una persiana si stacca piombandogli sul capo. Il trauma lo lascia per giorni tra la vita e la morte. Ciò che segue è il tempo di morfeo, da quel disgraziato incidente agli anni futuri. Ma ciò che segue può essere letto come un lungo delirio, come un sogno oppure come un racconto di verità alterato dal dolore, un dolore che c'è sempre, acquattato nelle pieghe della vita, e periodicamente mostra la smorfia. Morfeo cresce, diventa scrittore, incontra il mondo e i suoi curiosi abitanti: ha amici, passioni, e un amatissimo figlio. Ma tutto il suo cammino è segnato dalla malattia, forse eredità di quella ferita, forse no, che lo rende diverso e non mette d'accordo i medici, tantomeno l'industria delle cure. Superbia, vanità, incompetenza, ma soprattutto il cinico affarismo lo lasciano in balia dei farmaci, ne diventa dipendente, le sue giornate sono ritmate da quel 'dominio chimico'.
John e neil hanno sedici anni quando si incontrano per la prima volta. È il 1972 e il mondo sta cambiando. John è figlio della buona società di seattle e frequenta una scuola prestigiosa, neil è figlio di un carpentiere e studia in una scuola pubblica. Così diversi, eppure così completi nella loro salda amicizia, i due giovani finiscono per chiudersi in un rapporto esclusivo. Crescono insieme fino a quando uno dei due decide di compiere una scelta estrema. John, che dalla vita aveva avuto tutto, decide di ritirarsi in un bosco, per tornare a quello stato di natura che rimane da sempre, per l'uomo occidentale, il tanto desiderato ritorno alla felicità. Neil, abituato a dover faticare per ottenere ciò che desidera, decide invece di seguire un percorso più canonico. Si laurea, si sposa, ha dei bambini e diventa insegnante in un liceo. Un unico patto li lega, un patto di silenzio e di sangue, perché nessuno venga a sapere che tipo di esistenza conduca john. Il tempo passa e neil si reca regolarmente in visita all'amico per verificarne le condizioni di salute, ma un anno, a causa di un imprevisto, ritarda il suo appuntamento. Quando finalmente arriverà da lui troverà ad attenderlo una sorpresa sconvolgente.
Un romanzo in cui tutto è improbabile, a cominciare dai nomi dei protagonisti: zoïle, impiegato di una società elettrica con la passione per l'odissea, astrolabe, splendida ragazza che si prende cura di aliénor, scrittrice di successo che soffre di una curiosa forma di autismo. Affascinato da astrolabe e infastidito da aliénor, zoïle inizia a frequentare le due donne cercando di insinuarsi in questa strana coppia. Un viaggio psichedelico è la bizzarra tecnica di seduzione messa in atto dal giovane per conquistare la bella ma l'esito sarà disastroso, in tutti i sensi.
In una napoli piena di mistero e intensità, muovendosi con disinvoltura tra ambientazioni colte e coloriture popolaresche, antonella cilento si misura nella misura breve del racconto, e propone una collezione di storie in cui vibra il più classico e raccontato dei sentimenti. Ma non è solo l'amore come forza spirituale o carnale a percorrere le pagine del libro: l'amore è anche fascinazione, attrazione per oggetti mitici e fantastici, invasamento e passione politica. Un libro intenso e carico di passionalità, che scava nelle strade e nel passato di una napoli in cui leggende e miti del passato si mescolano e danno profondità alle storie del presente.
Mr blank è prigioniero in una stanza chiusa. Alcune persone vengono a trovarlo, sembra che lo conoscano bene, che facciano parte del suo passato. Ma lui non ricorda nulla di loro, né della propria vita. Chi è mr blank? Chi sono anna blume e sophie fanshawe? Chi è john trause? E perché tutti ce l'hanno con mr blank? Che azioni terribili ha compiuto per meritarsi questa espiazione, questa prigionia? Tra una visita e l'altra mr blank legge uno dei dattiloscritti che trova sul tavolo. Si tratta della storia di sapore fantapolitico di un uomo di nome sigmund graf, tenuto prigioniero in una cella nell'avamposto militare di ultima e minacciato di morte per aver violato i confini della confederazione ed essersi addentrato nei territori stranieri alla ricerca del rivoltoso (o spia? ) ernesto land. Le avventurose vicende narrate nello scritto, opera di un certo john trause, si intrecciano in un modo misterioso con quelle di mr blank.
Alex-li tandem ha sempre avuto la passione degli autografi, li colleziona, li vende, li falsifica. Vorrebbe anche che fossero abolite le religioni, avere tre ragazze diverse, e vorrebbe il rarissimo autografo di una dimenticata attrice del muto. Tutto il contrario di quel che vogliono (e vorrebbero per lui) i suoi amici, un rabbino impiccione e un nero ebreo osservante, cresciuti con alex in un sobborgo di londra. Catapultato a new york sulle tracce dell'autografo tanto desiderato, alex si troverà risucchiato in un viaggio picaresco intorno al 'vuoto' della modernità. Dopo 'denti bianchi', la giovane autrice anglo-giamaicana zadie smith firma un romanzo ricco di humour.
Un natale degli anni cinquanta. Tutta la famiglia è riunita intorno all'albero, che porta sulla cima un puntale con l'effigie di un angelo che il piccolo morfeo fissa incantato; ora il bambino si allontana, si rannicchia presso una finestra, quando una persiana si stacca piombandogli sul capo. Il trauma lo lascia per giorni tra la vita e la morte. Ciò che segue è il tempo di morfeo, da quel disgraziato incidente agli anni futuri. Ma ciò che segue può essere letto come un lungo delirio, come un sogno oppure come un racconto di verità alterato dal dolore, un dolore che c'è sempre, acquattato nelle pieghe della vita, e periodicamente mostra la smorfia. Morfeo cresce, diventa scrittore, incontra il mondo e i suoi curiosi abitanti: ha amici, passioni, e un amatissimo figlio. Ma tutto il suo cammino è segnato dalla malattia, forse eredità di quella ferita, forse no, che lo rende diverso e non mette d'accordo i medici, tantomeno l'industria delle cure. Superbia, vanità, incompetenza, ma soprattutto il cinico affarismo lo lasciano in balia dei farmaci, ne diventa dipendente, le sue giornate sono ritmate da quel