In seguito allo scioglimento del prestigioso studio legale associato di cui è stato fondatore, l'avvocato civilista alessandro loggia, quarantasette anni, vedovo e pieno di debiti, trova nel suo unico figlio la forza per non mollare. Finché un giorno accade qualcosa di imprevisto: il vecchio studio riceve un lauto mandato da una multinazionale americana. L'incarico prevede la difesa del rampollo di una famiglia di magnati, jason barrett, accusato dell'omicidio di una giovane donna al largo di civitanova marche. Fingendosi il penalista luca mancini, suo ex partner, loggia accetta l'incarico nonostante la totale inesperienza. E mentre assiste impotente allo sfacelo della propria esistenza, si prepara al primo processo penale della sua carriera. Quando ha inizio, alessandro prova a barcamenarsi tra le menzogne che lui stesso ha messo in piedi, per ritrovarsi infine nel bel mezzo di un meccanismo più insidioso della sua stessa messinscena, con il rischio di diventare l'inconsapevole pedina di un imprevedibile complotto internazionale.
A prima vista samantha mcallister sembra essere come tutte le ragazze della sua età, ma dietro il suo aspetto curato nasconde un segreto che non ha mai confidato a nessuno. Tormentata da un flusso continuo di pensieri negativi, paranoie e fissazioni, come quella per il numero tre, sam soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo che rende difficile non solo il suo rapporto con gli altri ma anche e soprattutto con se stessa. C'è solo un luogo in cui riesce a sentirsi veramente libera: la piscina, per lei fonte di ispirazione, riconciliazione con il mondo e, soprattutto, con la propria mente. Ma una volta fuori dall'acqua, è tutta un'altra storia. Forse ciò di cui avrebbe bisogno è circondarsi di amici migliori, veri e profondi, proprio come lei. Decide così di entrare in un gruppo segreto, l'angolo dei poeti, per aprirsi a nuove esperienze. E qui, in modo del tutto inaspettato, incontra aj da cui si sente subito attratta. Per sam, però, è tutt'altro che naturale lasciarsi andare, e assecondare i propri sentimenti non sarà affatto un'impresa facile.
Anna e bennett non avrebbero mai potuto incontrarsi: lei vive nel 1995 a chicago, lui nel 2012 a san francisco. Ma bennett si ritrova nel 1995 perché può viaggiare nel tempo, pur con il divieto di cambiare il corso degli eventi, per cercare sua sorella che si è perduta in una dimensione temporale sbagliata. Ma se un battito di farfalla può provocare un uragano all'altro capo del mondo, cosa potrà provocare un sentimento potente come l'amore che nasce con diciassette anni di anticipo? Anna e bennett si perdono e si ritrovano incrociando i loro destini paralleli, ma dovranno trovare il modo di fermare la corsa dell'orologio che ticchetta nelle loro esistenze. Quanto sono pronti a perdere? Quali conseguenze saranno disposti a sopportare, alterando gli eventi che li circondano?
«prometti che non mangerai l'uovo» stridette aprendo gli occhi. «prometto che non mi mangerò l'uovo» ripetè zorba. «promettimi che ne avrai cura finché non sarà nato il piccolo» stridette sollevando il capo. «prometto che avrò cura dell'uovo finché non sarà nato il piccolo». «e prometti che gli insegnerai a volare» stridette guardando fisso negli occhi il gatto. Allora zorba si rese conto che quella sfortunata gabbiana non solo delirava, ma era completamente pazza. «prometto che gli insegnerò a volare. E ora riposa, io vado in cerca di aiuto» miagolò zorba balzando direttamente sul tetto. «sepulveda costruisce un mondo dove aiutare chi è in difficoltà è il valore supremo, dove - lezione non trascurabile -riesce a volare 'soltanto chi osa farlo'». Età di lettura: da 9 anni.
Olga papel è una ragazzina esile come un ramoscello e ha una dote speciale: sa raccontare incredibili storie, che dice d'aver vissuto personalmente e in cui può capitare che un tasso sappia parlare, un coniglio faccia il barcaiolo e un orso voglia essere sarto. Vero? Falso? La saggia tomeo, barbiera del villaggio sostiene che olga crei le sue storie intorno ai fantasmi dell'infanzia, intrappolandoli in mondi chiusi perché non facciano più paura. Per questo i racconti di olga hanno tanto successo: perché sconfiggono mostri che in realtà spaventano tutti, piccoli e grandi. Un giorno, per consolare il suo amico bruco, dal carattere fragile, olga decide di raccontargli la storia della bambina di carta che un giorno partì dal suo villaggio per andare a chiedere alla maga ausolia di essere trasformata in una bambina normale, di carne e ossa. Il viaggio fu lungo e avventuroso: s'imbatté in un venditore di tracce, prese un passaggio da un ragazzo che viveva a bordo di una mongolfiera e da un altro che attraversava il mare remando. Più volte rischiò la vita, si perse, ma fu trovata da un circo. E quando infine trovò la maga, solo allora la bambina di carta comprese quante cose fosse riuscita a fare. Età di lettura: da 9 anni.
Una riflessione ambiziosa, potente, ormai ineludibile nella quale il cardinale affronta senza riserve la crisi del mondo contemporaneo, donandoci ancora una volta una preziosa lezione di vita e di spiritualità. «alla radice del collasso dell'occidente c'è una crisi culturale e identitaria. L'occidente non sa più chi è, perché non sa più e non vuole più sapere chi l'ha creato, chi l'ha plasmato. Molti paesi ignorano la propria storia. Questo soffocarsi conduce a una decadenza che apre la strada a nuove civiltà di barbari». Queste parole del cardinale robert sarah costituiscono il fil rouge su cui si dipanano le sue nuove conversazioni con nicolas diat. Il suo giudizio è chiaro: il mondo è sul ciglio di un precipizio. La crisi della fede e della chiesa, il declino dell'occidente, il tradimento delle sue élite, il relativismo morale, la globalizzazione senza regole, il capitalismo sfrenato, le nuove ideologie, la politica che arranca, le derive di un totalitarismo islamista. È giunto il tempo di una diagnosi che non conceda attenuanti. Nell'analisi a tutto tondo dei grandi sconvolgimenti della nostra epoca, il cardinal sarah ci invita a prendere coscienza della gravità della crisi che stiamo attraversando, mostrandoci come sia ancora possibile evitare l'inferno di un mondo senza dio, di un mondo senza l'uomo, di un mondo senza speranza.
Il volume ripercorre la scomparsa improvvisa di albino luciani, papa giovanni paolo i, avvenuta dopo appena trentaquattro giorni dal ministero petrino. La notizia della sua morte ha dato vita per quarant'anni ad un filone giallistico. Attraverso un lavoro sistematico sulle fonti archivistiche mai prima effettuato - avviato grazie al processo canonico di canonizzazione di giovanni paolo i - è stato possibile ricostruire le ultime ore di vita del pontefice veneto grazie alla documentazione e alle testimonianze disponibili. La ricerca è stata condotta secondo criteri storico-critici e attraverso il riscontro documentale e il confronto asciutto e puntuale delle prove testimoniali. Il volume è arricchito da una vasta appendice documentaria con fonti in originale e da una introduzione, chiara e accessibile a tutti, sulla figura e sulla vita di albino luciani. Prefazione di pietro parolin.
Questo libro non è un altro rigido manuale di scrittura creativa. Non è l'ennesima guida piena di precetti su come impostare la trama, gestire i colpi di scena, sviluppare i personaggi, creare empatia. Qui non si danno norme (dall'efficacia molto dubbia), tantomeno si promettono scorciatoie (che non esistono) per scrivere bene. Vanni santoni dice al lettore, ovvero all'aspirante scrittore a cui è destinato questo pamphlet: la scrittura non si insegna. E «il motivo è uno, semplice e perentorio: la vastità infinita delle possibilità di un testo narrativo implica che infinite cose si possano scrivere in infiniti modi». Non esistono regole assolute e non esistono ricette che funzionano sempre. La grande letteratura non è una sequenza di mosse che si susseguono in maniera predeterminata per ottenere un effetto, non è un freddo algoritmo, ma al contrario è un campo di possibilità, tensioni e persino contraddizioni. Dunque, nella pratica quotidiana, dobbiamo lasciare l'aspirante scrittore solo davanti alla famigerata pagina bianca? Non gli si può dire proprio nulla di utile, non gli si può dare alcun aiuto? Neanche questo è vero, perché se non è possibile insegnare a scrivere, «si può insegnare a pensare come uno scrittore». E si impara a pensare da scrittore prima di tutto attraverso i libri dei grandi autori che incontriamo, in un processo continuo di formazione del gusto e di raffinamento della riflessione.
Un amore forte, nato da i giochi d'infanzia, un padre che lo non lo accetta e lo vuole contrastare a tutti i costi, una serie di aggressioni e un delitto apparentemente semplice da risolvere. Questi sono gli ingredienti principali di una vicenda ambientata nella provincia pugliese verso la fine degli anni novanta. I personaggi, spesso di origine contadina, ma entrati repentinamente in contatto con una modernità che attrae e lusinga, si muovono tra progresso e tradizione, con problemi e disastrose sconfitte. Parte dei dialoghi sono in un dialetto talsanese riadattato per una migliore comprensione. Tra vicende degne della peggior cronaca nera, non mancano personaggi e situazioni che fanno sorridere. Momenti emozionanti si alternano sapientemente a situazioni decisamente comiche.
Fin dall'antichità l'uomo ha pensato di creare codici segreti, sistemi di segni capaci di nascondere a occhi indiscreti un importante messaggio e rivelarlo solo ai destinatari. Al mondo misterioso dei codici è dedicato il libro di simon singh, che racconta con passione una serie di storie esemplari: quella di maria stuarda e del codice segreto che la condusse al patibolo; la macchina enigma, usata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale, il cui codice fu violato da alan turing; la decifrazione della lineare b, la scrittura della civiltà micenea; la natura e la scoperta del codice genetico; l'elaborazione dei codici elettronici; la possibilità di inventare una crittografia a prova di decifrazione.