Mai oscurare il maestro, non fidarsi troppo degli amici, mascherare le proprie intenzioni, spiegare il meno possibile, farsi circondare da un alone di mistero, far lavorare gli altri e prendersi tutti i meriti: queste e altre 42 sono, secondo gli autori, le regole per conquistare il potere. Spaziando dalla storia all'economia, dalla politica alla psicologia, dalla letteratura alla sociologia, elffers e greene si propongono un obiettivo ambizioso: svelare i segreti di quello che talleyrand definiva 'il magistrale gioco del potere', un'arte sottile e impalpabile, ma dagli effetti concreti e, a volte, devastanti.
Che fare una volta arrivati a vent'anni, con davanti a sé il servizio militare, l'incubo di 'telemike' e un'improbabile carriera alla fiat? Meglio, tanto per cominciare, dichiararsi obiettori di coscienza. Così ecco il nostro eroe, il giovane walter, impigliato tra raccomandate con ricevute di ritorno, assessorati plurisessuati, insegnanti in menopausa e piccoli zingari da trattare con i guanti (di plastica). E poi un'esilarante galleria di daihatsu feroza, house parties, androgine ninfomani.
Mentre a barcellona pepe carvalho viene accusato di omicidio, lui e l'inseparabile biscuter si sono già imbarcati su una nave diretta a genova. Con loro viaggia una misteriosa madame lissieux che appena arrivati sul suolo italiano, e poco prima che i due soci si ritrovino su un'automobile con i freni manomessi, sparisce. Usciti indenni da questa prova, i due proseguono la loro avventura verso la grecia, ormai decisi a fare il giro del mondo. Il viaggio si trasforma sempre più in una fuga: attraversano l'egitto, israele, il libano, l'azerbaijan, il turkmenistan, l'afghanistan, l'india. È il primo volume di 'millennio', l'ultima opera di montalbán, il suo presagio, il suo testamento, in cui si svela la vera natura erratica di pepe carvalho.
Mentre a barcellona pepe carvalho viene accusato di omicidio, lui e l'inseparabile biscuter si sono già imbarcati su una nave diretta a genova. Con loro viaggia una misteriosa madame lissieux che appena arrivati sul suolo italiano, e poco prima che i due soci si ritrovino su un'automobile con i freni manomessi, sparisce. Usciti indenni da questa prova, i due proseguono la loro avventura verso la grecia, ormai decisi a fare il giro del mondo. Il viaggio si trasforma sempre più in una fuga: attraversano l'egitto, israele, il libano, l'azerbaijan, il turkmenistan, l'afghanistan, l'india. È il primo volume di
A venezia, in un'antica palazzina, schultz, editore e tipografo di discreta fama locale, è intento alla ricerca di un manoscritto scomparso, finito chissà come in cima a un armadio. Ma tra polvere e vecchie lettere, ecco emergere un libro misterioso, privo di titolo e nome dell'autore. Gli basta dare un'occhiata alle pagine scure e ammuffite per essere trascinato in un mondo antico, fatto di intrighi, duelli, amori e tradimenti. La storia che si snoda davanti ai suoi occhi è ambientata a londra quasi due secoli addietro e ha per protagonista jacob flint, un giovane gentiluomo inglese con la passione per le mogli altrui. Tuttavia schultz vi avverte inquietanti analogie con la propria vita, come se il testo scritto tanto tempo prima parlasse di lui.
Ghitta, l'anziana titolare di una pensione nel centro storico di parma, viene trovata assassinata nel suo appartamento. Il commissario soneri, incaricato del caso, inizia senza troppo entusiasmo un'indagine che lo spinge a ripercorrere una parte dolorosa del suo passato. Proprio da ghitta aveva conosciuto la moglie ada, persa prematuramente. L'inchiesta apre uno squarcio sulla vita della vecchia che, ricchissima, non aveva solo trasformato la pensione in un albergo a ore frequentato dai notabili della città, ma si era arricchita praticando aborti clandestini e con un'attività di
Ghitta, l'anziana titolare di una pensione nel centro storico di parma, viene trovata assassinata nel suo appartamento. Il commissario soneri, incaricato del caso, inizia senza troppo entusiasmo un'indagine che lo spinge a ripercorrere una parte dolorosa del suo passato. Proprio da ghitta aveva conosciuto la moglie ada, persa prematuramente. L'inchiesta apre uno squarcio sulla vita della vecchia che, ricchissima, non aveva solo trasformato la pensione in un albergo a ore frequentato dai notabili della città, ma si era arricchita praticando aborti clandestini e con un'attività di 'medicona' con cui aveva raggirato molti sprovveduti. E la stessa ada aveva avuto rapporti con lei.
In una città mai nominata, il protagonista del libro viene invitato da due amici a fare una gita nelle vicine colline. L'uomo restio a qualsiasi novità, si lascia trascinare per inedia e insieme agli amici raggiunge un castello. Lì, con sua massima sorpresa, c'è una gran moltitudine di gente e tanti, troppi visi conosciuti. Gli incontri si susseguono, le ore passano e, all'inizio della notte, l'uomo inizia a capire che quelle migliaia di persone sono lì esclusivamente per lui: per processarlo. Sono tutte persone che in qualche modo, spesso indirettamente, hanno avuto a che fare con lui. Le difese dell'uomo, anche le più psichicamente sottili, cadono a una a una e mettono a nudo una verità impronunciabile.
A daniele non manca nulla. Ha carattere, successo, amici e - soprattutto l'amore di viola, lieve e solitaria, che adora la cucina e le scarpe coi tacchi. Questa vita perfetta viene sconvolta dall'arrivo di rocco, un ragazzo quasi qualunque, che i due incontrano in treno. Senza esserne pienamente cosciente, rocco s'intromette nel rapporto collaudatissimo di daniele e viola, e lo mette in discussione. Non ne nascerà un triangolo, ma un'acrobazia d'amore. Una soluzione estrema, e per certi versi paradossale, in cui i confini sono sfumati, le identità confuse, l'orientamento perduto. L'unico modo di andare avanti è sperimentare, sperando di arrivare prima o poi a una migliore, anche se faticosa, presa di coscienza della realtà.
La bocca, i piedi, la schiena, le orecchie, le unghie, la barba. Ogni parte del corpo sembra vivere di vita propria in una serie di aforismi, frasi, apologhi e annotazioni. Ogni parte del corpo, da singolare, diventa plurima attraverso l'esplosione metaforica che la descrive. Sono testi che evocano le più attuali sperimentazioni estetiche del post-umano. Ma più che il fascino dell'inorganico, scarpa persegue il tema della disseminazione dell'io e del suo superamento. Attraverso il corpo atomizzato passa il mondo intero. Passa tutto ciò che è raggiungibile dai sensi e dalla coscienza. Anche, o soprattutto, la morte intorno alla quale ruotano, alla fin fine, molti racconti.