Nel duro inverno di chicago una famiglia borghese viene travolta nel giro di pochi giorni da un duplice lutto, e il ventiduenne dave si trova di colpo a fare da madre e padre al fratellino toph, di otto anni. Ma dave vende la casa e sale in macchina, diretto verso il sole della california, trasformando un evento devastante nell'inizio di una nuova, elettrizzante vita piena di libertà.
Una stagione all'inferno. Dove l'inferno è l'io di chi racconta e insieme la scena, metropolitana, suburbana, in cui si muove, accompagnato dall'amico di sempre, nutless e dall'amico alcolico e diabolico, chinaski. Si procede muovendo dal centro verso l'esterno, dal chiuso di uno scantinato verso il quartiere e poi verso l'angoscia delle tangenziali, della piana 'ipermercata', e verso un surreale interregno dove tutto può accadere. Oltre, vi è solo il viaggio, un viaggio lungo le strade defraudate di storia e di vita della 'balcanìa', verso i confini estremi di 'stanbùl', nelle taverne in cui la musica del rebetico riconferma vitalità e sconfitta. Epopea di perdenti, unica razza che ha potuto conoscere la grandezza e la bellezza.
Partiamo dall'inizio. Da quando per sfuggire al traffico della città, e provare a contrastare l'insonnia, antonio compra una bicicletta. La notte, però, continuano ad assalirlo pensieri che si susseguono indisciplinatamente: una sorta di 'intasamento democratico' in cui il problema del riscaldamento globale ha lo stesso valore di un bottone dei pantaloni che si stacca. Ma proprio da quel magma prende forma l'idea di girare un documentario sui sentimenti, che mischi neuroscienza, biologia evolutiva e psicologia. Perché gli uomini e le donne oggi sembra che in amore si siano scambiati i ruoli? Ma il disordine delle notti si ricompone al mattino, quando i figli fanno colazione e tocca accompagnarli a scuola - brando fissato con il calcio, marianna alle prese con la creatività e i suoi cascami. Cominciano cosi giornate fatte di aerei da prendere per lavoro, consigli di classe e 'cene bislacche' in cui giocando ai mimi si finisce per rivelare aspetti terribili del proprio carattere. Aggiungeteci il funambolico tentativo di tenere a bada gli automatismi da maschio casertano che porterebbero antonio a corteggiare tutte le donne, e l'avversione viscerale per il fanatismo ecologista. Cosi la realizzazione del documentario si allontana, e quel sentimento dolceamaro della delusione rischia di prendere il sopravvento, perché 'mica la parola amore rende la vita migliore, no, semmai la rende possibile, migliore certo che no'.
Un viaggio nel tempo immersi nelle essenza della francia provenzale. «una piccola gemma che vi terrà incollati fino all'ultima pagina» - susan duncan È l'aprile del 1956. Iris turner, una giovane donna inglese, arriva nel sud della francia per un impiego da segretaria al servizio di hammond brooke, un uomo ombroso che sta lentamente perdendo la vista e ha bisogno di qualcuno che ordini e cataloghi i suoi documenti. Accolta con distacco dagli altri aristocratici che vivono nello stesso hotel di hammond, iris cercherà in tutti i modi di guadagnarsi la fiducia del suo datore di lavoro, ma scoprirà in fretta che niente è come sembra. Il misterioso signor brooke, infatti, è stato un tempo un famoso profumiere e tra i documenti di cui deve occuparsi iris ci sono proprio le sue preziose ricette, di cui è gelosissimo. Una volta iniziata al misterioso e affascinante mondo delle essenze, iris si ritroverà invischiata in una fitta rete di intrighi. Solo gradualmente, scoprendo la verità, riuscirà a capire il vero significato di parole come amore, lealtà e fiducia.
Quattro donne in un labirinto senza uscita. Il laboratorio dell'esperimento è un chiuso residence messicano. Un villaggio in cui vivono in lussuoso isolamento le mogli degli ingegneri stranieri al lavoro in un grande cantiere. Paula, aspirante scrittrice e intellettuale, di umore scostante; victoria, professoressa di chimica, intelligente e positiva; susy, giovanissima americana segnata da un passato familiare traumatico e affamata d'affetto; manuela, moglie sessantenne del capo, realizzata e sicura di sé con uno spirito protettivo da matrona. Piccole invidie, normali pettegolezzi, pretese e profferte di amicizia, sottili nevrosi, si incrociano e si scontrano come prevedibile e naturale. Ma un giorno una di esse si innamora del marito di un'altra. E scoppia una specie di reazione a catena, che investe, in una tempesta di sentimenti implacabili, ognuna di loro e ciascuno dei rapporti matrimoniali. Come se la scintilla di quell'amore irregolare fosse il lampo improvviso che illumina, per un attimo e per sempre, un paesaggio sconosciuto, fino a quel momento sepolto nella notte. Alicia giménez-bartlett si immerge impietosa nelle fragili personalità esposte allo stress di situazioni improvvise, insolite, che le scoprono indifese.
La protagonista della storia è di nuovo rose, la donna che ne 'la metà di niente', aveva saputo ricostruire la sua vita dopo l'abbandono del marito ben. Superata la catastrofe matrimoniale, rose ha saputo reinventare una nuova esistenza per sé e per i tre figli. Ma la vita la attende a un altro appuntamento: quando ben si ripresenta, dopo diversi anni di separazione, rose non sa come affrontarlo, non capisce cosa lui voglia e perché. E anche i suoi figli lo guardano con sentimenti molteplici e ambigui, seppure segnati inevitabilmente dall'ostilità. Ben è tornato, e forse vuole riappropriarsi della casa e dei ragazzi: ben rimette in discussione tutto il mondo che rose aveva faticosamente e quotidianamente ricostruito.
Jean perdu ha cinquant'anni e una libreria galleggiante ormeggiata sulla senna, la 'farmacia letteraria': per lui, infatti, ogni libro è una medicina dell'anima. Da ventun anni vive nel ricordo dell'amata manon, arrivata a parigi dalla provenza e sparita all'improvviso lasciandogli soltanto una lettera, che jean non ha mai avuto il coraggio di aprire. Ora vive solo in un palazzo abitato dai personaggi più vari: la pianista solitaria che improvvisa concerti al balcone per tutto il vicinato, il giovanissimo scrittore in crisi creativa, la bella signora malinconica tradita e abbandonata dal marito fedifrago. Per ciascuno jean perdu trova la cura in un libro: per tutti, salvo se stesso. Finché decide di mettersi in viaggio per cercare la donna della sua vita. Verso la provenza e una nuova felicità.
Vuoi vivere un'altra vita? Vuoi essere un'altra persona? Non sempre è la scelta giusta. «clara sánchez è un esempio perfetto di fine narratrice di sentimenti» – roberta scorranese, corriere della sera«i romanzi di clara sánchez attingono alla vita» – maria grazia ligato, io donnal'elegante edificio si staglia di fronte a lei. Sonia alza lo sguardo per seguirne il profilo fin dove incontra il cielo. Non ricorda come si sia trovata a lavorare in uno degli alberghi più lussuosi della città. In fondo, nella vita, si è sempre sentita una figurante più che una protagonista. A volte, però, sogna di essere un'altra, qualcosa di diverso da una semplice cameriera. Quando le viene chiesto, forse per la sua straordinaria somiglianza con la ragazza, di occuparsi della giovane amina, in visita a marbella con la sua ricca famiglia, da un giorno all'altro sonia viene introdotta in un mondo di sfarzo e desideri immediatamente esauditi, un mondo di donne misteriose e molto lontane da lei. Finché amina le fa una proposta: scambiarsi di ruolo per un giorno. Si somigliano talmente tanto che nessuno se ne accorgerà. Vivere la vita di un'altra persona per ventiquattr'ore. Farlo per davvero. Sonia legge negli occhi della ragazza una disperata voglia di libertà e accetta. Eppure, quando l'alba sta ormai per sorgere, amina non fa ritorno. Sonia si sente ingannata da una persona che voleva soltanto aiutare. Ora deve fare di tutto per cercarla e riprendersi la sua identità, perché il mondo dorato in cui è finita è rischiarato dal luccichio di mille diamanti che, in realtà, sono solo fondi di bottiglia. Deve scappare. Ma anche fuori da lì non può svelare a nessuno il suo segreto. Una rete di menzogne e ricatti la circonda. Sonia capisce allora che lei e amina hanno in comune molto più di quanto pensasse. Se sei una donna la verità non conta, i tuoi desideri non contano. Devi solo guardarti le spalle da chiunque. Anche da te stessa. Clara sánchez è l'autrice spagnola più amata in italia. I suoi libri scalano le classifiche e conquistano le pagine della stampa più autorevole. Soprattutto, sono un appuntamento fisso per i lettori. Ora torna con un nuovo romanzo sul peso delle scelte. Sulle apparenze che non sempre ingannano. Sull'indipendenza delle donne, che resta ancora una sfida aperta per la quale vale sempre la pena di lottare.
'appena arrivato a puerto plata scendi dall'aereo senti il caldo tropicale ventilato tu stai bene. Hai lasciato dietro di te l'italia il lavoro quella concezione del lavoro che ti svuota la vita la tele ti porta a sognare le palme l'oceano le spiagge che vedi dall'alto atterrando e sei qui'. Sbarcato nei caraibi, un turista in cerca di sesso e di divertimento sfrenato si trova a percorrere i supermercati di santo domingo accorgendosi che il mondo è uno solo e che santo domingo è, in fondo, del tutto uguale a qualsiasi paese della brianza.
Premio bancarella 1993. Marilina labruna vive in una milano livida, popolata di donne solitarie e di furbi che approfittano dei bisogni d'amore. Perciò lei, quarantenne non brutta ma, peggio, bruttina, deve trovare un modo diverso di trionfare. Da questo romanzo sono stati tratti un monologo teatrale (interpretato da gabriella franchini con la regia di franca valeri, adattamento di ira rubini) e un film (interpretato da carla signoris, sceneggiatura e regia di anna di francisca).