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Libri in questa classifica: 12675

Pagina 49 di 1268

Posizione in classifica: 481

A Ovest Di Roma

John Fante

Narrativa estera - Recente

A Ovest Di Roma
Cinico impietoso grottesco struggente autoritratto di un john fante alle soglie della maturità. Quattro figli scansafatiche dediti alla marjuana e alla musica di frank zappa, una moglie annoiata, una gloriosa casa a forma di ipsilon sulla costa dell'oceano: la vita di henry molise, scrittore cinquantenne in crisi di ispirazione sembra destinata a una quotidianità prevedibile fatta di litigi e rappacificazioni domestiche, quando una sorpresa, un vero dono dal cielo, si unisce alla sgangherata famiglia: un gigantesco cane testardo, ottuso e frocio, il cui nome è un'iscrizione sepolcrale: stupido. Con lui il tran tran di molise scivola verso una allegra tenerissima catastrofe.
Punteggio: 963
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/12/2024

Posizione in classifica: 482

La Strada Degli Americani

Giuseppe Miale Di Mauro

Narrativa estera - Recente

La Strada Degli Americani
Quello che leggerete è ispirato a una storia vera. È successa a napoli. Può darsi che cose del genere succedano in altri luoghi del mondo, ma di sicuro a napoli nel 2013 è successo questo. Per volere di chi l'ha vissuta e me l'ha raccontata ho usato dei nomi fittizi «un romanzo forte, dal ritmo incalzante. I personaggi sono disegnati talmente bene che vi sembrerà di sentirli parlare» - maurizio de giovanni «un romanzo implacabile e intenso. Personaggi forti, che senti nella carne e nelle ossa. Così vivi che ti viene voglia di interpretarli» - marco d'amore la strada degli americani è lunga circa 40 km e unisce il centro della città all'hinterland napoletano. Martina e giulia la stanno percorrendo per caso e all'altezza di villaricca una fiat tipo grigia comincia a lampeggiare insistentemente. Da quel momento parte un inseguimento senza un apparente motivo, fatto di tamponamenti, speronamenti, tentativi di mandarle fuori strada, vetri spaccati e fiancate distrutte dall'impatto con il guardrail. Un inseguimento che dura per 14 km di terrore puro. Ma chi c'è in quella fiat tipo grigia? Ciruzzo buttigliella è un tossico che si guadagna i soldi per il crack facendo lavori di bassa manovalanza criminale per il boss centogrammi, un camorrista che come animale domestico ha un cucciolo di leone. Carmine scognamiglio, invece, è un operaio della petrone porte. Un ragazzo semplice che finisce nella lista nera del suo capo e viene licenziato. Per la prima volta in un'esistenza da succube, carmine ha un moto di reazione. In cerca d'aiuto si affida a suo fratello sasà. È così che si ritrova sulla strada degli americani, nella macchina di ciruzzo, all'inseguimento insensato di una citroën con due ragazze dentro. Ma la strada degli americani non è una semplice strada. È anche un crocevia di destini, e sulla strada si compirà il destino di tutti i protagonisti del romanzo, i nodi del degrado, della follia da droga, della disperazione e della violenza verranno al pettine tutti insieme. E costringeranno carmine, per la prima volta nella sua vita, a prendere una decisione. A scegliere. La strada degli americani è un'opera di fiction che trae spunto da una vicenda realmente accaduta. A fare da sfondo una napoli inedita, quella dei piccoli criminali che vivono ai margini della camorra, senza mai arrivare a farne parte, e di quei ragazzi che potremmo considerare normali se solo non fossero nati nella parte sbagliata della città, quella che tuo malgrado ti mette a contatto con un inferno fatto di violenza insensata e soprusi, ma dove forse, nonostante tutto, riesce ancora a sopravvivere e a resistere la speranza della normalità.
Punteggio: 963
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/12/2019

Posizione in classifica: 483

Meraviglia

Francesco Vidotto

Narrativa estera - Recente

Meraviglia
Storia di un amore implacabile, di una ricerca intima a dispetto di tutto, meraviglia ci accompagna negli anni difficili della formazione di un adolescente, che non eccelle, che non è ammirato, che fatica a individuare i propri contorni. «alcune vite sono fuochi d'artificio che non scoppiano e io, in una di queste, ci sono inciampato quasi per caso. È un peccato non vederle brillare. Un vero peccato. Per questa ragione c'è bisogno di non lasciarle scappare, di fissarle sulla carta; così che lo spettacolo possa essere ammirato in ogni tempo» lorenzo è nato e cresciuto tra le dolomiti, in un piccolo paese nel cuore dei monti pallidi. Ama la propria vita immersa nella natura e mai la vorrebbe cambiare, senonché il lavoro del padre lo costringe a trasferirsi in città proprio quando è il momento di iniziare le scuole superiori. Gli tocca frequentare un liceo di cemento grigio che quel suo piccolo paese avrebbe potuto contenerlo tutto quanto. Ogni cosa cambia. Lorenzo si sente fuori posto: straniero nella nuova vita ed estraneo a ciò che gli altri si aspettano da lui. I genitori insistono nel pretendere dei risultati scolastici che stentano ad arrivare, senza capire il suo disagio. Persino gli insegnanti lo abbandonano nell'indifferenza, al pari di un naufrago, e lui rimane in silenzio, al banco, in attesa che il tempo trascorra. Poi un giorno arriva lavinia: lavinia che è bella e ha gli occhi talmente neri che è impossibile distinguerne le pupille; lavinia che è forte e lo salva da un branco di bulli; lavinia che gira per la città in bicicletta coi suoi maglioni extralarge e il cappellaccio nero; lavinia che va sempre al cuore delle cose; lavinia che gli insegna a percepire la musica delle parole, a vivere di storie. L'amicizia che nasce tra loro è un sentimento forte e raro, capace di farli sentire completi. Ma la vita di lei nasconde ombre che oscurano ogni luce, ombre che trascinano in abissi troppo profondi. Insieme ci provano a sopravvivere, ad aggrapparsi a questa amicizia che per lorenzo è molto di più: è amore. Amore bruciante e assoluto. Eppure nulla serve, e lorenzo e lavinia non potranno fare altro che perdersi di vista. Ma quello che lavinia ha insegnato a lorenzo è rimasto inciso in lui: le parole e la musica che riescono a comporre diventeranno un'ancora di salvezza, il centro pulsante della sua esistenza. Finché, un giorno, un evento incredibile sconvolgerà l'equilibrio faticosamente conquistato.
Punteggio: 963
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 12/10/2021

Posizione in classifica: 484

Storia Di Ásta

Jón Kalman Stefánsson

Narrativa estera - Recente

Storia Di Ásta
Un grande romanzo di amore, poesia, sensualità e sesso, una grande storia sulla campagna islandese e sul desiderio di conoscere il mondo che va dagli anni cinquanta fino ai nostri giorni, e si snoda tra la norvegia e l'islanda. Quella di stefánsson è una scrittura che incanta e infonde nuova vita alla grande letteratura islandese. «delicata e feroce, onirica e concreta, insopportabile e irresistibile: l'islanda di stefánsson. » – la stampa «jón kalman stefánsson è uno scrittore capace di dare figura in forma di parole allo splendore del mondo. » –la repubblica reykjavík, primi anni cinquanta. In un piccolo appartamento seminterrato sigvaldi e helga toccano il cielo con un dito abbandonandosi alla loro giovane e travolgente passione e decidono di chiamare la figlia Ásta. Ásta come una grande eroina della letteratura nordica, Ásta perché ást in islandese vuol dire amore. Sedici anni dopo Ásta scopre il sentimento di cui porta il nome in una fattoria negli aspri fiordi occidentali dove trascorre l'estate. Lo impara a conoscere dalla storia tormentata tra un uomo e una donna uniti dalla solitudine e divisi dalla dura vita contadina; lo impara a capire dalla vecchia kristín che ogni tanto, al mattino, si sveglia in un'altra epoca del suo passato e può così rimediare ai rimpianti che le ha lasciato la vita; lo vive sulla propria pelle insieme a jósef, il ragazzo che le cambierà l'esistenza. Eppure sono tutte promesse di felicità non mantenute ad avvicendarsi in questa impetuosa storia famigliare, segnata per sempre dal giorno in cui helga si rivela uno spirito troppo libero e assetato di emozioni per non ribellarsi alla soffocante routine domestica e abbandonare marito e figlie, lasciando Ásta con un'inquietudine, un'ansia di fuga, una paura di seguire fino in fondo i propri sogni. In un romanzo lirico, sensuale e corale, che si compone a puzzle seguendo i ricordi dei personaggi e le associazioni poetiche dei loro sentimenti, stefánsson racconta l'urgenza e l'incapacità di amare, la ricerca di se stessi nell'eterna e insidiosa corsa alla felicità, e quel fiume di desideri e nostalgia che accompagna il destino di ognuno, sempre pronto a rompere gli argini e a scompaginare un'esistenza.
Punteggio: 963
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 06/05/2021

Posizione in classifica: 485

Esche Vive

Fabio Genovesi

Narrativa estera - Recente

Esche Vive
Fiorenzo di muglione, profonda provincia pisana di disoccupazione e fossi stagnanti, è sfortunato fin dal nome: orfano di madre, il padre proprietario di un negozio di pesca e allenatore dell'unione ciclistica muglianese, a tredici anni ha perso una mano a causa di un fuoco d'artificio. Sebbene tutto il resto sia ancora al suo posto e lui sia un bel ragazzo, cantante heavy metal e bravo a scuola, fiorenzo scopre presto che nella vita 'quello che manca conta molto di più di quel che c'è'. Tiziana ha trent'anni, lei pure di muglione, è laureata, ha fatto un master a berlino, ricevuto offerte di lavoro in tutto il mondo ma ha deciso di tornare al paese, di mettere le proprie competenze al servizio della sua comunità. Ottiene l'incarico di animare il locale informagiovani, frequentato solo da un gruppetto di anziani, e quando gli amici del master passano a trovarla, il suo avvilimento si trasforma in disperazione. Infine mirko, il campioncino, il ragazzino che il babbo di fiorenzo ha scovato nel profondo molise e ha adottato perché il suo talento ciclistico lascia sperare grandi cose. Fiorenzo, tiziana, mirko: tre vite che s'incrociano in un luogo improbabile e desolato, per dare vita a un corto circuito struggente e divertentissimo, amaro e poetico.
Punteggio: 963
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 15/04/2023

Posizione in classifica: 486

Una Donna

Annie Ernaux

Narrativa estera - Recente

Una Donna
Vincitore nella sezione narrativa straniera del premio gregor von rezzori 2019niente del suo corpo è sfuggito al mio sguardo. Credevo che crescendo sarei diventata lei. Miglior traduttore lorenzo flabbi secondo la lettura «annie ernaux spiazza, incanta, commuove. Non consola. Coglie qualcosa che nessuno prima di lei ha colto con tanta esattezza, perché travalica i limiti temporali nella riformulazione di un tempo suo. » - teresa ciabatti, la lettura - corriere della sera «una domenica fanno un picnic sul ciglio di una scarpata, vicino a un bosco. Il ricordo di essere in mezzo a loro, in un nido di voci e di carne, di continue risate. Sulla strada del ritorno veniamo sorpresi da un bombardamento, io sono sulla canna della bicicletta di mio padre e lei scende lungo il pendio davanti a noi, la schiena dritta sul sellino affondato tra le natiche. Ho paura delle granate e che lei muoia. Credo che fossimo entrambi innamorati di mia madre. » pochi giorni dopo la morte della madre, annie ernaux traccia su un foglio la frase che diventerà l'incipit di questo libro. Le vicende personali emergono allora dalla memoria incandescente del lutto e si fanno ritratto esemplare di una donna del novecento. La miseria contadina, il lavoro da operaia, il riscatto come piccola commerciante, lo sprofondare nel buio della malattia, e tutt'attorno la talvolta incomprensibile evoluzione del mondo, degli orizzonti, dei desideri. Scritte nella lingua «più neutra possibile» eppure sostanziate dalle mille sfumature di un lessico personale, famigliare e sociale, queste pagine implacabili si collocano nella luminosa intersezione tra storia e affetto, indagano con un secco dolore – che sconvolge più di un pianto a dirotto – le contraddizioni e l'opacità dei sentimenti per restituire in maniera universale l'irripetibile realtà di un percorso di vita.
Punteggio: 963
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/02/2025

Posizione in classifica: 487

Il Mago M.

René Barjavel

Narrativa estera - Recente

Il Mago M.
«più di mille anni fa, in bretagna, viveva un mago di nome merlino. » ci sono storie che una civiltà non smette mai di raccontarsi. Saghe e miti che paiono nati assieme al desiderio stesso di narrare. A questo serbatoio dell'umana fantasia appartiene di certo la «materia di bretagna», il ciclo di avventure che racchiude le imprese di re artù e dei cavalieri della tavola rotonda. Prendendo avvio dalla figura del grande mago merlino, rené barjavel raccoglie il testimone di questa tradizione secolare per trasportarci in un mondo di strabiliante inventiva. L'ingenuo parsifal, il bel lancillotto, il portentoso galvano, il gigantesco galeotto e altri prodi eroi errano alla ricerca del sacro graal, mentre tra paesaggi incantati e castelli misteriosi si compie l'eterno sortilegio dell'amore, e ardono irresistibili le passioni della regina ginevra, della magnifica viviana, della potente morgana e delle altre affascinanti dame di camelot. Il piacere puro della lettura pervade le pagine di questo romanzo dove trame meravigliose si intrecciano con la grazia di un merletto per creare un universo immaginifico sospeso tra sogno e realtà.
Punteggio: 963
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/11/2024

Posizione in classifica: 488

Il Calamaro Gigante

Fabio Genovesi

Narrativa estera - Recente

Il Calamaro Gigante
Fabio genovesi racconta la vera storia del calamaro gigante e di chi lo ha cercato a dispetto di tutto, insieme a mille altre storie che come tentacoli si stendono dall'oceano a casa nostra. Ricordandoci che viviamo su un pianeta dove esistono ancora i dinosauri, come il celacanto, o animali come gli scorpioni che sono identici e perfetti da quattrocento milioni di anni, invitandoci così a credere nell'incredibile, e a inseguire i nostri sogni fino a territori inesplorati. Del mare non sappiamo nulla, però ci illudiamo del contrario: passiamo una giornata in spiaggia e pensiamo di guardare il mare, invece vediamo solo «la sua buccia, la sua pelle salata e luccicante». Forse perché appena sotto, e poi giù fino agli abissi, c'è una vita così diversa e strabiliante da sembrarci assurda, impossibile. Come per secoli è sembrata impossibile l'esistenza del calamaro gigante, il mostro marino che ha mosso alla sua ricerca gli esploratori più diversi. Come il sacerdote francesco negri, che nel 1663 a quarant'anni compiuti parte da ravenna per la scandinavia misteriosa, diventando il primo viaggiatore a raggiungere capo nord. O come il capitano bouyer dell'alecton (a cui si ispirerà jules verne per scrivere ventimila leghe sotto i mari), che mentre naviga verso la guyana nota all'orizzonte qualcosa di inaudito: è la prima testimonianza del calamaro gigante, dei suoi occhi enormi e intelligenti, dei tentacoli come terribili serpenti marini avvinghiati alla nave. Ma nessuno gli crederà. Sono pochi infatti gli scienziati che ascoltano le parole degli uomini di mare – naviganti, pescatori, indigeni. –, i più le credono bugie da marinai o allucinazioni collettive: quel che hanno visto contraddice tutte le teorie che abbiamo scritto finora, e quindi non l'hanno visto. Fabio genovesi racconta la vera storia di questo impossibile, del calamaro gigante e di chi lo ha cercato a dispetto di tutto, insieme a mille altre storie che come tentacoli si stendono dall'oceano a casa nostra. Ricordandoci che viviamo su un pianeta dove esistono ancora i dinosauri, come il celacanto, o animali come gli scorpioni che sono identici e perfetti da quattrocento milioni di anni, invitandoci così a credere nell'incredibile, e a inseguire i nostri sogni fino a territori inesplorati. E lo fa mescolando le vite di questi esploratori stravaganti e scienziati irregolari – tra cui la pioniera mary anning, «colei che da sola ha cambiato la storia della terra», e del suo cagnolino tray –, alla storia privata di sua nonna giuseppina, che a cena parlava con il marito morto da anni, della compagna delle medie che un giorno smette di camminare per non pestare le formiche, della bambina nata per un appuntamento mancato in gelateria. Ne emerge un pianeta che sembra una grande follia, ma se smettiamo di sfruttarlo e avvelenarlo, se smettiamo di considerarci un gradino sopra e capiamo di essere mescolati al tutto della natura, ecco che diventiamo anche noi parte di questo clamoroso, smisurato prodigio, mentre su queste pagine navighiamo alla sorprendente, divertente, commovente scoperta delle meraviglie del mondo, e quindi di noi stessi.
Punteggio: 963
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/11/2023

Posizione in classifica: 489

Il Vecchio Leone

Elena Nicolai

Narrativa estera - Recente

Il Vecchio Leone
La ritualità apparentemente immobile delle giornate in un piccolo centro italiano protegge il ricordo di un amore totalizzante forse ormai perduto, custodito ancora da un leone di peluche e dal suo ciondolo argenteo a forma di delfino. Senza falsi eroismi, sospinto da una vitalità spontanea e quasi indifferente a se stesso, un uomo è complice e compagno di altre vite interrotte che scorrono parallele alla sua, eccezionali nei piccoli eventi del quotidiano. Sembra sospeso nel tempo, in una cosciente negazione del cambiamento: la realtà è commista di ricordi, puntellata nei gesti sempre uguali, risolta nelle novità minute di qualche giornata un po' diversa. Tenta di sfuggire al tempo perché non gli sottragga il suo grande amore: un tempo che invece è corso avanti, l'ha sopravanzato, e che solo si arresta quando prende tra le mani il leone, e ritrova il suo amore.
Punteggio: 963
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/11/2022

Posizione in classifica: 490

I Pesci Non Hanno Gambe

Jón Kalman Stefánsson

Narrativa estera - Recente

I Pesci Non Hanno Gambe
Un romanzo corale in cui tanta voce hanno le donne e la stessa natura parla per raccontare l'anima di un paese, e quel potere delle parole di dare corpo ai desideri e decidere destini, di farci affrontare le acque più insidiose, anche se non sappiamo nuotare, anche se i pesci non hanno gambe. A keflavík ci sono tre punti cardinali: il vento, il mare e l'eterno. Tutto comincia con l'amore, questa «esplosione solare che ti distrugge la vita e rende abitabili i deserti», ma che con il tempo può raffreddarsi diventando un banale martedì. È allora che ari, poeta di vocazione ed editore di successo, manda tutto in frantumi, tradisce sua moglie e i tre figli e fugge dall'islanda. È allora che sua nonna margrét, un secolo prima, ritorna dal canada piena di sogni e libertà, si toglie il suo vestito americano per il marito che si è scelta, ma si ritrova soffocata da un villaggio di pescatori che destina l'uomo al mare e la donna a un'inerte solitudine. Ed è l'urgente ricerca di se stessi e della felicità a guidare questa insolita storia famigliare, che procede a flashback nel tempo e attraverso i due angoli opposti d'islanda, da un arcaico fiordo dell'est alla piana di keflavík, «il posto più nero del paese», che ha avuto il suo unico periodo di splendore all'epoca della controversa base americana, quando navi cariche di prodotti mai visti venivano accolte come messaggere di nuovi tempi, ponti verso il mondo e la modernità. Una storia di pescatori che vogliono navigare fino alla luna e di astronauti americani che si addestrano all'allunaggio nei campi di lava, di giovani sognatori che scoprono i beatles e i pink floyd e di monelli che assaltano i camion usa per fare scorta di m&m's. Un romanzo corale in cui tanta voce hanno le donne e la stessa natura parla per raccontare l'anima di un paese, e quel potere delle parole di dare corpo ai desideri e decidere destini, di farci affrontare le acque più insidiose, anche se non sappiamo nuotare, anche se i pesci non hanno gambe.
Punteggio: 963
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/02/2023

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