Loading...

Caricamento in corso

Image from
Julien Tromeur


Classifica Libri dell'anno 2021

Vai alla classifica generale

Libri in questa classifica: 881

Pagina 48 di 89

Posizione in classifica: 471

Io Sono Gesù

Giosuè Calaciura

Narrativa estera - Storie vere - Religione

Io Sono Gesù
Finalista al premio stresa di narrativa 2021un giovanissimo viandante in un cammino pieno di sorprese, passioni e tradimenti, dolcezza e violenza. È il gesù di calaciura. Strutturato quasi come un feuilleton o una serie televisiva, punteggiato di colpi di scena, innervato da una tensione costante, nel suo nuovo romanzo l'autore reinventa una delle storie più grandi mai raccontate. «l'intuizione di calaciura sta nella rappresentazione creaturale e fragile di gesù: si ubriaca, si diverte, lavora sodo, suona il flauto, ha un profondo senso di giustizia, si innamora perdutamente, fa sesso, vive la sofferenza della morte della donna amata, incontra nella sua vita personaggi che a noi suonano familiari, ma che sono straniati rispetto al racconto canonico: giuda, marta, maria, lazzaro, giovanni il battista» - demetrio paolin, la lettura un irrequieto adolescente fugge dalla madre, dagli obblighi quotidiani, dal villaggio povero e opprimente, e si mette alla ricerca del padre. In realtà insegue il suo passato, la comprensione del mistero della sua nascita, degli enigmi della sua infanzia, perché la madre è silente, forse non ricorda, o forse non vuole parlare. Solo il padre potrebbe fare il miracolo di restituirgli la memoria. Ma il padre non c'è più, ha abbandonato la famiglia. Il nome di quel ragazzo è gesù, maria e giuseppe i genitori, nazaret e la galilea lo spazio delle sue avventure, del suo bisogno di amore, del dolore e della timidezza che sempre lo accompagnano. E il gesù di calaciura è un giovanissimo viandante in un cammino pieno di sorprese, passioni e tradimenti, dolcezza e violenza. Attorno a lui uomini e donne che sono figli di una terra con leggi spietate, il feroce dominio romano con la sua inarrivabile macchina bellica e governati va, l'autorità religiosa e morale dei sacerdoti, l'arroganza e lo sfarzo dei ricchi, la brutalità di chi si pone al di fuori della società e depreda i più deboli, la disperazione di chi non trova nemmeno un'oliva per nutrirsi o una pozza per dissetarsi. È un tempo inquieto, stravolto da cambiamenti profondi, il nuovo e il vecchio, l'antico e il moderno collidono e si sgretolano, nessuno più di un ragazzo tormentato dal desiderio e dall'ansia del futuro è capace di avvertire il battito sotterraneo di una rivoluzione in arrivo. Di cui, senza davvero volerlo, sarà protagonista. Strutturato quasi come un feuilleton, punteggiato di colpi di scena, innervato da una tensione costante, il romanzo di calaciura racchiude in sé l'impeto dell'avventura e dell'epica, l'intrigo familiare, la paranoia del sospetto, la tensione del mistero irrisolvibile. Vi si ritrovano molti dei suoi temi: l'infanzia e la difficoltà di crescere, l'innocenza delle creature più fragili, la miseria morale degli adulti, l'irruenza dell'eros. Ma qui si radicalizzano, fino al punto di contaminare e reinventare una delle storie più grandi mai raccontate.
Punteggio: 811
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/10/2023

Posizione in classifica: 472

Fuga

Harlan Coben

Narrativa estera - Thriller

Fuga
Qui nessuno è al sicuro. Prima che tu riesca ad accorgertene tutta la tua vita è in pericolo. E per proteggere tua figlia dal male, prima dovrai affrontarlo tu stesso. «harlan coben non delude mai» - lee child «un maestro della suspense e dei colpi di scena» - dan brown l'hai persa. Tua figlia. Una ragazza sbandata e legata a un fidanzato che abusa di lei. Ma ti ha spiegato chiaramente che non vuole essere salvata. Tu non ti dai pace e quando, per caso, la vedi a central park, mentre suona una chitarra non credi ai tuoi occhi. Quella che hai davanti, però, non è la ragazza che hai cresciuto, quella che è sempre presente nei tuoi ricordi. È una donna che cammina sul filo del rasoio, malconcia, spaventata, decisamente nei guai. Non ti fermi a pensare. Corri da lei e le dici di tornare a casa. E lei fugge. Di nuovo. E tu fai quello che ogni genitore farebbe: la segui. Ed entri in un mondo di cui non sospettavi nemmeno l'esistenza. Qui nessuno è al sicuro, nell'ombra l'arma più comune è l'omicidio. Prima che tu riesca ad accorgertene tutta la tua vita è in pericolo. E per proteggere tua figlia dal male, prima dovrai affrontarlo tu stesso.
Punteggio: 811
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/09/2024

Posizione in classifica: 473

Le Rondini Di Kabul

Yasmina Khadra

Narrativa estera - Recente

Le Rondini Di Kabul
«dopo vent'anni - è il rimpianto di yasmina khadra -, in cui il semplice ritorno alle cose naturali della vita ci sembrava una specie di miracolo, ma noi ci avevamo creduto, ecco che tutto è sparito in una voluta di fumo, eccoci rispediti alla casella di partenza». Questo romanzo dello scrittore algerino mohamed moulessehoul, che ha cominciato a scrivere con lo pseudonimo femminile di yasmina khadra - e dopo il successo ottenuto, lo ha mantenuto -, è stato pubblicato nel 2002, poco dopo l'intervento americano in afghanistan. Attraverso le storie dei protagonisti, parla della vita quotidiana a kabul sotto i talebani trionfanti, come sono trionfanti oggi vent'anni dopo. Il quadro di un'agghiacciante realtà pubblica, attraverso le scene private di due matrimoni. Mohsen e zunaira, una coppia borghese ridotta in povertà: «si erano conosciuti all'università. Lui studiava scienze politiche e aspirava alla carriera diplomatica; lei ambiva a diventare magistrato»; e atiq e mussarat, lui un carceriere, quindi un personaggio di un certo privilegio in mezzo a un popolo di prigionieri, lei una malata terminale, quindi ancor più emarginata nella sua condizione inferiore di donna. Tra queste due unioni, vive una colpa immensa e da nascondere assolutamente: l'amore. La bella zunaira è per mohsen l'amore di gioventù; atiq è legato alla sofferente mussarat di devozione e gratitudine per quello che lei aveva fatto anni prima. Che ne farà di loro «la città dannata», dove «la gioia viene annoverata fra i peccati capitali», e «le esecuzioni pubbliche tendono a diventare routine»? Oggi, «dopo vent'anni di guerra e di speranza», kabul è ritornata la stessa città dannata. Nel libro c'è una frase che è un'espressione di ottimismo: «i talebani hanno approfittato di un attimo di confusione - dice mohsen a zunaira - per assestare un colpo terribile ai vinti. Ma non è il colpo di grazia». Rileggere questo romanzo e confrontarlo con quanto è successo significa prendere atto del colpo di grazia.
Punteggio: 811
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/06/2022

Posizione in classifica: 474

Bianco è Il Colore Del Danno

Francesca Mannocchi

Narrativa italiana

Bianco è Il Colore Del Danno
Libro candidato da renata colorni al premio strega 2021il corpo di una scrittrice, in apparenza integro eppure danneggiato, diventa lo specchio della fragilità umana e insieme della nostra inarrestabile pulsione di vita. Francesca mannocchi guarda il mondo attraverso la lente della malattia per rivelare, con una voce letteraria nuda, luminosa, incandescente, tutto ciò che è inconfessabile. «francesca mannocchi, inviata in contesti bellici, scopre di essere stata colpita da una patologia neurodegenerativa. Reagisce scrivendo un memoir che è un attraversamento della malattia senza sapere ancora il finale» - alessandra sarchi, robinson«la vergogna è questa cosa qui. Ci rivela cosa siamo per gli altri, quanto valiamo nel catalogo dei vivi, ora che siamo guasti. »quattro anni fa francesca mannocchi scopre di avere una patologia cronica per la quale non esiste cura. È una giornalista che lavora anche in zone di guerra, viaggia in luoghi dove morte e sofferenza sono all'ordine del giorno, ma questa nuova, personale convivenza con l'imponderabile cambia il suo modo di essere madre, figlia, compagna, cittadina. La spinge a indagare sé stessa e gli altri, a scavare nelle pieghe delle relazioni piú intime, dei non detti piú dolorosi, e a confrontarsi con un corpo diventato d'un tratto nemico. La spinge a domandarsi come crescere suo figlio correndo il rischio di diventare disabile all'improvviso e non potersi quindi occupare di lui come prima. Essere malata l'ha costretta a conoscere il paese attraverso le maglie della sanità pubblica, e ad abitare una vergogna privata e collettiva che solo attraverso l'onestà senza sconti della letteratura lei ha trovato il coraggio di raccontare. Proposto da renata colorni al premio strega 2021 con la seguente motivazione: «ho letto con turbamento ed emozione, nonché con ammirato stupore, il libro di chiarissima impronta autobiografica che francesca mannocchi, già nota giornalista e reporter di guerra, ma da oggi anche originale e fine scrittrice, con il titolo bianco è il colore del danno, ha pubblicato recentemente per einaudi stile libero. Appena l'ho finito, ho subito pensato di proporne la candidatura al premio strega ed è ciò che faccio oggi con convinzione. A suggerirmi questo gesto è stata naturalmente la innegabile rilevanza, scientifica, politica e sociale, del tema che mannocchi affronta di petto, con competenza specifica e strenuo coraggio: una giovane donna, che nutre per la vita una passione furiosa ed è straordinariamente capace di disegnarne con esattezza le presenze, le assenze, i contorni e le immagini più delicate ma anche le emergenze e le sfide più crudeli, è costretta a fare i conti ogni giorno con una grave e misteriosa e incurabile malattia cronica – la sclerosi multipla – che le viene diagnosticata qualche anno fa poco dopo aver partorito il suo amatissimo figlio pietro; il suo è un male che è come acquattato dentro il suo bel corpo (ed è forse proprio la gravidanza ad averlo destato), corpo che nel fiore degli anni si è rivelato nemico; al momento quel male non si vede e solo di rado si è manifestato platealmente, e tuttavia la rende , ora e in futuro, 'potenzialmente' malata e comunque impossibilitata a governare il suo tempo e a viverlo con libertà; a rigore francesca, che è disposta a dire la paura con inscalfibile e perturbante onestà, è a rischio perpetuo di sentirsi 'guasta' e soggetta a un immedicabile 'danno'. Eppure l'amore per la bellezza, per la poesia che è nutrimento della vita, per le parole scelte con trepida attenzione, la rabbia per ogni forma di ipocrisia, il gusto feroce per ciò che è essenziale, e la voglia pazzesca di toccare la verità fanno, a mio avviso, di francesca mannocchi una presenza preziosa nel nostro panorama letterario. »
Punteggio: 811
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/12/2021

Posizione in classifica: 475

La Stagione Dei Ragni

Barbara Baraldi

Società

La Stagione Dei Ragni
Sulle note dei simple minds, dei duran duran e dei primi litfiba, barbara baraldi ci trasporta nella città italiana più misteriosa ed esoterica, in una corsa a perdifiato tra le paure e le ossessioni di un'epoca. «gli piace pensare di essere invisibile, di essere in grado di colpire per poi scomparire. È compiaciuto dall'osservazione dello spettacolo di morte che riesce a provocare. Lo fa sentire potente. Quasi si identificasse con una forza soprannaturale, capace di colpire ferocemente e dileguarsi nella notte. »è una notte d'estate del 1988, e a torino si verifica un evento inspiegabile: il ponte vittorio emanuele i è completamente invaso da colonie di ragni, con lunghissime ragnatele sul parapetto che porta al santuario della grande madre. Quasi un prodigio, che attirerà decine di curiosi. Intanto il sostituto procuratore francesco scalviati si trova dalle parti del pian del lot, sulla scena di un crimine: una coppia di fidanzati uccisi in macchina in un luogo solitario. È il terzo, feroce omicidio che sembra imputabile alla stessa mano. Un caso cruciale e insidioso per il magistrato, in un momento particolarmente delicato della sua vita, visto che sta per diventare padre. Tra i presenti sulla scena c'è anche leda de almeida, giornalista investigativa con un passato traumatico in libano, che scalviati tenta di dissuadere dall'intraprendere un'indagine autonoma che potrebbe rivelarsi pericolosa. Ma a dare una svolta imprevista agli eventi sarà l'arrivo di isaak stoner, giovane e arrogante analista dell'fbi, che offre a scalviati i nuovi potenti strumenti della criminologia, come il profiling e la teoria degli omicidi 'seriali', ancora sconosciuti in italia. Seppur affascinato da queste idee innovative, scalviati non riesce a fidarsi completamente del collega americano, convinto che nasconda un segreto. Nel frattempo, si avvicina il giorno del parto per sua moglie: sarà una bambina, ma i due non riescono a deciderne il nome. Proprio allora, il 'mostro' colpisce di nuovo.
Punteggio: 811
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/12/2021

Posizione in classifica: 476

Storia Di Shuggie Bain

Douglas Stuart

Narrativa estera - Recente

Storia Di Shuggie Bain
Vincitore del booker prize 2020il ritratto indimenticabile di una città, di una famiglia e di una donna in difficoltà. Ma soprattutto una struggente, straordinaria storia d'amore, di quel sentimento fortissimo che solo un figlio può nutrire. «da un bozzolo di umane amarezze, douglas stuart costruisce un romanzo carico di ironia, gioia e speranza» - enrico franceschini, la repubblica«una storia commovente, delicata e al tempo stesso brutale» - the times «un talento letterario fuori del comune per raccontare un'adolescenza ampiamente autobiografica, segnata dall'abbandono del padre e dalla dipendenza dell'alcool della madre» - antonio monda, la stampaÈ il 1981: glasgow, un tempo fiorente città mineraria, sta morendo sotto i colpi del thatcherismo e i suoi abitanti lottano per sopravvivere. Agnes bain si aspettava di più dalla vita, ha sempre sognato e desiderato una casa tutta sua e un'esistenza che non fosse precaria. Lei, che un tempo è stata bellissima, è ormai una donna delusa avvolta in una pelliccia di visone spelacchiata. Quando il marito, tassista e donnaiolo impenitente, la abbandona, si ritrova con i suoi tre figli in balia di una città devastata dalla crisi economica. Mentre la donna si rifugia sempre più spesso nell'alcol, i figli fanno del loro meglio per prendersene cura, ma a uno a uno sono costretti ad abbandonarla, per riuscire quantomeno a salvare se stessi. A non perdere la speranza rimane solo shuggie, il figlio minore, da sempre protettore e vittima di agnes, che si muove circospetto in mezzo ai deliri etilici della madre. Ma anche shuggie ha i suoi problemi: nonostante si sforzi di essere come gli altri, lui è diverso: ben educato, esigente, pignolo e un po' snob, è una creatura completamente fuori luogo nello squallore disperato della glasgow di quegli anni, uno strano bambino che parla come un principe. I figli dei minatori lo prendono di mira perché gay, gli adulti lo rimproverano e ne sono infastiditi, e lui finisce per convincersi che se farà del suo meglio per essere 'normale' potrà aiutare agnes a fuggire da questa città senza più speranza. Shuggie e agnes si ritrovano entrambi messi ai margini: lei ostracizzata dalle altre donne e usata dagli uomini, lui vittima del bullismo e del machismo. Ma la storia al centro del romanzo, oltre a essere il ritratto indimenticabile di una città, di una famiglia e di una donna in difficoltà, è soprattutto una struggente, straordinaria storia d'amore, di quel sentimento fortissimo che solo un figlio può nutrire, e segna l'esordio potente e indimenticabile di un grandissimo scrittore.
Punteggio: 806
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/12/2022

Posizione in classifica: 477

L Ultima Provincia

Luisa Adorno

Narrativa estera - Recente

L Ultima Provincia
Un libro di tenace ironia, una prova di vivida ed elegante comicità, nelle cui pagine si ride di cuore, apertamente. «un attendibilissimo spaccato della società meridionale del secondo dopoguerra. Ironia feroca e divertimento dal principio alla fine» – camilla cederna, corriere della sera«questo libro di luisa adorno racconta che cosa è una prefettura, che cosa è un prefetto. E lo racconta con una vivacità, un'ironia, un brio da far pensare a certe pagine di brancati» – leonardo sciascia«la storia che racconto nell'ultima provincia – così luisa adorno dichiara in un'intervista del 1983 – è assolutamente autobiografica, frutto di una lunga convivenza con la famiglia di mio marito, che è siciliano, alla fine della guerra; dopo una giovinezza abbastanza drammatica e dominata dalla guerra, sposai questo ragazzo che era il figlio (unico) di un prefetto siciliano. Mi scontrai subito con una realtà diversa dalla mia: fummo costretti a dividere la nostra casa con mio suocero, e lì tentai, con quel senso dell'umorismo classico di noi toscani, di ottenere una mediazione a questo stato di fatto. Cominciai così a prendere appunti su tutto ciò che avveniva in casa, riempii quaderni interi, ed alla fine decisi di condensare il tutto in un romanzo. Ebbe un discreto successo. Molti critici si occuparono del libro; gente come pedullà o sciascia dissero che veniva riportato fedelmente, al punto che arrivavano a riconoscervisi personalmente, il ritratto di una famiglia tradizionale meridionale, con i suoi rapporti strettissimi, con i drammi dei figli oppressi dalla famiglia, dalla madre, dalle maglie di lana, dalle sciarpette e così via. Il quadro, come si vede, è quello di una sicilia che forse non esiste più; forse proprio questa però può essere una possibile chiave di lettura per il lettore di oggi». Nei ricordi di una sposina, dei suoi primi anni di matrimonio nella casa del suocero; nelle scenette irresistibili delle manie familiari, dell'idioma e dei modi di dire; nei rituali del cibo, si rifletteva il destino storico dell'italia del dopoguerra. Entrato nel catalogo sellerio nel 1983 un libro di tenace ironia, una prova di vivida ed elegante comicità, nelle cui pagine si ride di cuore, apertamente.
Punteggio: 806
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/08/2023

Posizione in classifica: 478

Qualcosa Di Personale
Un Nuovo Caso Per Alex Cross

James Patterson

Narrativa estera - Narrativa gialla

Qualcosa Di Personale<br>Un Nuovo Caso Per Alex Cross
Per alex cross, i casi più difficili sono sempre quelli che coinvolgono le persone a lui care. Dopo più di trent'anni, cross torna a starksville, la sua città natale nel north carolina. Ma quella che dovrebbe essere una vacanza si trasforma in un incubo. Suo cugino stefan è coinvolto in un crimine terribile: insegnante di educazione fisica, è accusato di aver seviziato e ucciso uno studente, rashawn turnbull. Lui si proclama innocente, ma le prove sono schiaccianti. A peggiorare le cose si aggiunge la dichiarazione di un'altra studentessa di stefan, che lo accusa di stupro. Mentre cerca di dimostrare l'innocenza di suo cugino in una città ancora molto ostile ai neri, dove tutte le autorità sembrano essere corrotte, cross scopre un segreto di famiglia che lo costringe a mettere in discussione ogni sua convinzione. Inseguendo il fantasma di una persona che credeva morta ormai da tempo, il detective rimane coinvolto in un caso per il quale la polizia sembra non trovare soluzione: un'orribile serie di omicidi nell'alta società locale. Dovrà quindi seguire le tracce di un brutale assassino, cercando allo stesso tempo la verità sul proprio passato, ma le risposte potrebbero essere drammatiche…
Punteggio: 806
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/12/2023

Posizione in classifica: 479

Tonight, Tonight
La Malinconia Infinita Degli Smashing Pumpkins

Andrea Gozzi

Cinema, musica, tv, spettacolo - Musicisti

Tonight, Tonight<br>La Malinconia Infinita Degli Smashing Pumpkins
Aprile 1996. Gli smashing pumpkins pubblicano 'tonight, tonight', canzone che deflagra in radio e in tv, sancendo la definitiva consacrazione della band nell'olimpo del rock. L'album che la contiene, 'mellon collie and the infinite sadness', vende milioni di copie e diventa il 'the wall' degli anni novanta. In questo volume ripercorriamo la storia del gruppo dalla formazione alla pubblicazione di cyr (2020) con 'tonight, tonight' come cuore pulsante, narrando l'immaginario, la musica, il testo e il videoclip di quel brano fino ai suoi lasciti nell'identità artistica attuale della band. Un viaggio per raccontare nel dettaglio il caleidoscopio dei sogni della canzone più celebre degli smashing pumpkins.
Punteggio: 806
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/10/2021

Posizione in classifica: 480

Faccia Da Mostro

Lirio Abbate

Società - Documenti giornalistici

Faccia Da Mostro
Un ex poliziotto, omicidi eccellenti e stragi di mafia. Una donna legata a gladio. Un mistero che dura da trent'anni. «io credo che il personaggio con il volto sfregiato sia molto pericoloso. È un cane, sto parlando di un uomo fuori dalle regole. » «c'è un uomo molto brutto che ha contatti con la 'ndrangheta e con cosa nostra, ha il viso sfigurato, è un ex poliziotto passato ai servizi segreti. » sono solo alcune delle deposizioni che a partire dai primi anni duemila inquadrano faccia da mostro. Si parla di lui per l'omicidio di ninni cassarà, a palermo, nel 1985. Per quello di un bambino, claudio domino, l'anno dopo. Per il fallito attentato all'addaura ai danni di giovanni falcone, e per l'omicidio di un poliziotto, nino agostino, e della moglie, entrambi nell'estate del 1989. Secondo i pentiti, anche nelle stragi di capaci e via d'amelio lui, faccia da mostro, avrebbe avuto un ruolo di primo piano. Nel 2007 si arriva a un nome. Giovanni pantaleone aiello, in servizio alla squadra mobile di palermo (quella di bruno contrada) fino al 1977. Ferito sul campo in sardegna a fine anni sessanta, ha il volto sfigurato da una fucilata. Il cerchio si stringe, iniziano le indagini. I pentiti lo riconoscono nelle foto, il padre dell'agente agostino, vincenzo, dice che è lui l'uomo, «il collega» che venne a cercare il figlio pochi giorni prima dell'agguato. Nel 2017, a processo ancora in corso, aiello muore per un malore sulla spiaggia del paesino calabrese dove vive. Il corpo verrà cremato. Fin qui la vicenda svelata nella sua linearità. Lirio abbate, da sempre impegnato nella lotta alla mafia con le sue inchieste, riesce invece in un'atmosfera quasi da romanzo a ricostruire tutti i misteri dietro questa storia terribilmente vera e documentata. Tra sospette connivenze con la criminalità organizzata e con apparati deviati dei servizi, faccia da mostro compare in troppe vicende sanguinarie ancora in parte irrisolte. Accanto a lui, in più occasioni, una figura femminile, una «donna pericolosissima», una «guerriera» secondo le parole dei collaboratori di giustizia. Che oggi potrebbe avere volto e un nome.
Punteggio: 806
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/03/2024

Privacy & Policy
Cosa è e come funziona ClassificheLibri.it
[email protected]