Il rapporto della protagonista, violet, con l'amato-odiato fratello maggiore, le difficoltà a comunicare con i genitori e una serie di 'segreti di famiglia' che, una volta svelati, faranno sentire la ragazzina più grande e forte, costituiscono gli ingredienti principali di questa storia che racconta la difficoltà di essere piccoli. Età di lettura: da 11 anni.
Ispirato ai ricordi familiari dell'autrice, il racconto della tragedia di un popolo 'mite e fantasticante', gli armeni, e la struggente nostalgia per una terra e una felicità perdute. La masseria delle allodole è la casa, sulle colline dell'anatolia, dove nel maggio 1915, all'inizio dello sterminio degli armeni da parte dei turchi, vengono trucidati i maschi della famiglia, adulti e bambini, e da dove comincia l'odissea delle donne, trascinate fino in siria attraverso atroci marce forzate e campi di prigionia. In mezzo alla morte e alla disperazione, queste donne coraggiose, spinte da un inesauribile amore per la vita, riescono a tenere accesa la fiamma della speranza; e da aleppo, tre bambine e un 'maschietto-vestito-da-donna' salperanno per l'italia.
A bordo di una nave immobilizzata da una bonaccia in mezzo all'oceano indiano, iniziano a diffondersi preoccupazioni e paura. Nel giro di pochi giorni l'equipaggio cade preda di un'epidemia e gli ufficiali perdono il controllo. Solo il giovane comandante riesce a mantenere la calma e a salvare la situazione. Uno dei più tesi e drammatici romanzi di mare dello scrittore polacco naturalizzato inglese.
Condannato all'esilio, luis sepúlveda abbandona giovanissimo il cile per intraprendere un lungo viaggio attraverso gli immensi spazi dell'america latina, a bordo di ogni tipo di veicolo o mezzo di trasporto. Dal rio de la plata agli altipiani della bolivia, dalle ventose pianure del chaco al caldo soffocante della foresta equatoriale, per varcare, infine, l'atlantico e approdare alle colline dell'andalusia. Un viaggio fitto di avventure e incontri, il racconto di una formazione con lo zaino in spalla.
Condannato all'esilio, luis sepúlveda abbandona giovanissimo il cile per intraprendere un lungo viaggio attraverso gli immensi spazi dell'america latina, a bordo di ogni tipo di veicolo o mezzo di trasporto. Dal rio de la plata agli altipiani della bolivia, dalle ventose pianure del chaco al caldo soffocante della foresta equatoriale, per varcare, infine, l'atlantico e approdare alle colline dell'andalusia. Un viaggio fitto di avventure e incontri, il racconto di una formazione con lo zaino in spalla.
Un libro che parla di scrittura, di scrittori senza sangue, che vivono di 'scuole di scrittura' più che delle cose che scrivono. Un libro che mette alla berlina gli editori a pagamento e gli inutili concorsi letterari dove tutti vincono, basta pagare. Un libro che parla dell''editore unico nazionale' e di un'editoria di regime che produce salvo eccezioni libri inutili, dannosi, devastanti. Un libro dove i protagonisti sono nori, pinketts, baricco, mozzi, drago, covachich, busi e tanti altri che si definiscono pomposamente 'letteratura italiana contemporanea'. Dopo editori a perdere si parla di scrittori a perdere.
Alle quattro e mezza, in un quartiere qualsiasi di una qualsiasi città della francia, i bambini escono dalle elementari. È 'l'ora delle mamme' che, in un brusio di gioia squarciato da grida infantili, si chinano, immense, apprensive verso i loro bambini. All'interno della schiera di bambini che si disfa, la piccola Éva è la sola a rallentare il passo. Come ogni sera, dubita di poter distinguere la madre nella massa in attesa, poiché sa che solo quando tutte le mamme si saranno disperse, svanite ai quattro angoli della strada, soltanto allora thérèse, sua madrea, apparirà. La sigaretta sulla punta delle dita, il sorriso come a elemosinare un po' d'indulgenza.
Questo romanzo, benché illustrato a colori, è dominato dalla nebbia. Nella nebbia si risveglia yambo, dopo un incidente che gli ha fatto perdere la memoria. Accompagnandolo nel lento recupero di se stesso, la moglie lo convince a tornare nella casa di campagna dove ha conservato i libri letti da ragazzo, i quaderni di scuola, i dischi che ascoltava allora. Così in un immenso solaio tra langhe e monferrato yambo rivive la storia della propria generazione, tra 'giovinezza' e 'pippo non lo sa', tra mussolini, salgari, flash gordon e i suoi temi scolastici di piccolo balilla. Si arresta di fronte a due vuoti ancora nebbiosi, le tracce di un'esperienza forse atroce vissuta negli anni della resistenza e l'immagine di una ragazza amata a sedici anni.
Kate cold, il nipote alex e l'amica nadia ricevono dal 'national geographic' l'incarico di preparare un reportage sui safari che si svolgono a dorso d'elefante. A nairobi alex e nadia incontrano un'indovina che li avverte di un pericolo imminente: saranno costretti ad affrontare un mostro a tre teste e solo se resteranno uniti riusciranno ad avere la meglio. Quando incontrano fratel fernando, un missionario alla ricerca di due confratelli, decidono di aiutarlo. Si ritroveranno nel cuore della giungla dove verranno in contatto con una tribù di pigmei caduti in disgrazia da quando la sacerdotessa nana-asante è stata sconfitta e il loro villaggio è diventato feudo di tre personaggi: il re kosongo, il militare mbembelé e lo stregone sembo.