Anche in questo libro incontriamo yorsh, l'ultimo elfo, oramai adulto. Ma il vero protagonista di questo libro è rankstrail, soldato di ventura che combatte una guerra contro gli orchi. Mentre yorsh è un eroe per destino, per rankstrail è diverso: non è un predestinato, deve trovare la sua via attraverso le scelte, anche sbagliando. E sarà l'amore ad aiutarlo a prendere le decisioni giuste. Lo schema classico prevede che l'eroe liberi la fanciulla dall'orco. Ma chi è veramente l'orco: chi è nato orco, o chi ha scelto di esserlo? Silvana de mari mette il tema del libero arbitrio al centro di questo racconto pieno di avventura, di battaglie fantastiche, ma anche di tenerezza. Età di lettura: da 10 anni.
Chi è davvero magnus bane? È forse l'individuo misterioso che s'insinua nelle trame della rivoluzione francese, o lo strampalato europeo che crea scompiglio in un remoto perù dell'epoca coloniale, o il venditore di alcolici che sfida il proibizionismo nella manhattan degli anni venti? E se invece fosse soltanto un giovane alla moda, sempre pronto a scendere in pista nelle discoteche più elettrizzanti nella new york degli anni settanta? Cassandra clare ci accompagna attraverso luoghi ed epoche affascinanti alla scoperta dei retroscena più avvincenti del passato di magnus bane, eclettico e inafferrabile personaggio che ha vissuto mille vite in una, tutte legate da un filo rosso: la perenne lotta tra la forza dell'amore e quella del destino, a cui nessuno può opporsi, neppure il sommo stregone degli shadowhunters.
L'opera è divisa in due parti, composte a grande distanza di anni tra loro. In un borgo della mancia vive un povero hidalgo che, totalmente assorbito dalla lettura di romanzi cavallereschi, impazzisce e decide di farsi cavaliere errante. Datosi il nome di don chisciotte, scelta come dama una vicina che battezza dulcinea, parte sul suo ronzino che chiama ronzinante. Dopo numerose avventure finite male, preso come scudiero sancho panza, ritorna al villaggio. Riparte ben presto e si susseguono incontri e vicende che si concludono con un duello che don chisciotte perde e che lo vede costretto a tornare al villaggio. Cade ammalato e rinsavisce di colpo, ma dopo aver preso congedo dai suoi vecchi amici, muore. Il primo grande romanzo dell'età moderna nella traduzione di vittorio bodini, considerata ancora oggi un modello di limpidezza per la linearità con cui restituisce il lucido smalto della prosa di cervantes, e al tempo stesso di arguzia, per la resa esemplare di bisticci, battute e proverbi. Il volume comprende un'introduzione di vittorio bodini, una biografia dell'autore, una bibliografia essenziale degli studi sul chisciotte in italia e all'estero, un'originale interpretazione di erich auerbach e un affascinante
Anni cinquanta, acilia, una borgata a diciotto chilometri da roma, neppure una periferia, una terra di nessuno, un far west di marane, canali, paludi, baracche, case abusive, campi coltivati, gente affamata di tutto, senza elettricità, senza fogne. Una terra da sopravvivere e per questo piena di speranza e frustrazioni, un posto che per quattro ragazzini si trasforma in un territorio magico, ma sempre duro e spietato, come le fiabe vere. I quattro ragazzini si chiamano sorcio, rana, polmone, er pelle e scavano forsennati ognuno la sua buca per seppellire talismani potenti cui sono appesi i sogni di chi è fuori dal mondo. Il regno di acilia svela una sotterranea natura, cambia pelle, brilla di notte e ammanta le cose di prima di un velo di perle.
Cinder è abituata alle occhiate sprezzanti che la sua matrigna e la gente riservano ai cyborg come lei, e non importa quanto sia brava come meccanico al mercato settimanale di nuova pechino o quanto cerchi di adeguarsi alle regole. Proprio per questo lo sguardo attento del principe kai, il primo sguardo gentile e senza accuse, la getta nello sconcerto. Può un cyborg innamorarsi di un principe? E se kai sapesse cosa cinder è veramente, le dedicherebbe ancora tante attenzioni? Il destino dei due si intreccerà fin troppo presto con i piani della splendida e malvagia regina della luna, in una corsa per salvare il mondo dall'orribile epidemia che lo devasta. Cinder, cenerentola del futuro, sarà combattuta tra il desiderio per una storia impossibile e la necessità di conquistare una vita migliore. Fino a un'inevitabile quanto dolorosa resa dei conti con il proprio oscuro passato.
«oggi è festa. Nella chiesetta del borgo battezzano il mio bambino. Io non ci potrò essere, ufficialmente: devo stare nascosta. » comincia così il racconto di una donna che la storia ha a lungo dimenticato: caterina, la madre di leonardo da vinci. Giovane popolana, sedotta dal notaio ser pietro da vinci, caterina rimane incinta di un figlio che non potrà allevare: lo allatta, ma le viene tolto dalle braccia per essere cresciuto nella casa paterna. Il suo bellissimo bambino potrà godere di molti più agi, certo, ma rimarrà sempre un bastardo: non erediterà né titoli né proprietà e dovrà vivere solo del suo ingegno. Anche la vita di caterina non sarà facile: l'accusa di stregoneria, il matrimonio con un ex soldato di ventura, cinque figli da crescere, e sempre il rimpianto per quel primogenito perduto che può vedere solo da lontano. Leonardo si trasferisce a firenze, entra nella bottega del verrocchio, manifesta ingegno e talento al di là di ogni previsione, ma si trova macchiato da un'accusa di sodomia. Meglio partire per una città più grande, più libera, piena di opportunità, la milano degli sforza. Madre e figlio sono destinati a non rivedersi mai più? O caterina potrà riunirsi a leonardo, coronando il sogno di stargli vicino, che ha dato luce e senso alla sua intera vita?
Il mondo di tobia corre un pericolo gravissimo! La grande quercia è ferita a morte da un cratere scavato nel legno, che ne rode il cuore. Muschi e licheni hanno invaso i rami e prendono il sopravvento. Leo blue tiranneggia le cime ed elisha è sua prigioniera. Gli abitanti dell'albero sono terrorizzati. Gli spelati sono prede a cui si dà la caccia senza pietà. Tuttavia, in assoluta clandestinità, tobia lolness non si dà per vinto e combatte. Per fortuna, anche se non lo sa, non è da solo. Nel cuore dell'inverno, la resistenza si organizza. Riuscirà tobia a liberare i suoi e a salvare il fragile mondo in cui vive? E, soprattutto, ritroverà la sua elisha? Nel cuore di un indimenticabile mondo in miniatura, il secondo e ultimo volume di un romanzo d'avventura, amicizia e amore. Età di lettura: da 10 anni.
Settembre 1810. Determinato a conquistare il portogallo, napoleone manda il proprio esercito oltre la frontiera spagnola. L'ultima cosa che i francesi si aspettano di trovare è un territorio depredato e spoglio: l'esercito britannico, infatti, alleato dei portoghesi, oppone un'ostinata resistenza, mirando a fare terra bruciata per affamare il nemico e, dopo averlo trascinato a ridosso di lisbona, infliggergli la sconfitta definitiva presso l'inespugnabile linea di difesa di torres vedras, ideata dal generale wellington. Per richard sharpe, valoroso capitano della compagnia south essex, la situazione è più che mai difficile: non solo deve tener testa ai soldati francesi, ma anche guardarsi dalle trame del proprio colonnello, intenzionato a favorire la carriera militare di un ufficiale incompetente, che vanta importanti legami familiari. Il capitano è così obbligato a cedere a quest'ultimo il comando della compagnia in vista dell'imminente battaglia. Ma anche fuori dall'esercito le cose non vanno meglio: sharpe deve vedersela con due fratelli portoghesi corrotti, che hanno intessuto una subdola trama per arricchirsi. A sharpe, prigioniero dei due traditori, non resta che tentare una fuga rocambolesca per raggiungere il teatro della battaglia.
Era convinzione profonda e ben fondata di sciascia che fra i caratteri peculiari della sua terra vi fosse una certa «refrattarietà dei siciliani alla religione cristiana», paradossalmente confermata dalla profusione delle forme di culto religioso. Tesi non popolare perché duramente vera. E capitò a sciascia di imbattersi, per quella «casualità» in cui alla fine riconosciamo «il solo ordine possibile», in una vicenda – realmente accaduta a un vescovo – che sembrava riproporre in una sequenza di eventi qualcosa di molto affine al giro di pensieri che l'autore era andato a lungo maturando. Si trattava della storia di monsignor ficarra, vescovo di patti, che finì in contrasto col vaticano per la sua scarsa malleabilità politica e anche per l'audacia di certe sue tesi sulla religiosità (e irreligiosità) siciliana. Come sempre in sciascia, una storia realmente accaduta viene attraversata da una luce che permette di riconoscere con nettezza il dettaglio significativo e trasforma il tutto in un apologo, per dirci sulla sicilia – e sulle sue oscurità – qualcosa che invano cercheremmo altrove.
Vittorio sgarbi affronta con ragione e passione i luoghi comuni dell'italia di oggi e delle ideologie vigenti, scagliandosi contro l'indifferenza, quella pigrizia mentale che nutre tutti i conformismi. Mescolando citazioni e stile colloquiale, tono politically incorrect, denuncia senza pudori di nomi e cognomi, stigmatizza la nuova politica di destra e sinistra, figlia del giustizialismo dei primi anni '90; l'arte tra l'esigenza di salvaguardare i beni materiali e intellettuali, le lobby di potere e l'ignoranza che tentano di minarlo; la scuola tra esigenza di educare, nuove politiche e ignoranza generale; ma anche la religione che stringe vincoli con i poteri forti e guida milioni di fedeli.