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Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
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Libri in questa classifica: 12675

Pagina 46 di 1268

Posizione in classifica: 451

Alfredo

Valentina D'Urbano

Narrativa estera - Recente

Alfredo
«nel 2010, chiusa nella mia stanza», racconta valentina d'urbano, «scrivevo il rumore dei tuoi passi raccontando la storia dal punto di vista di beatrice. Ma già mi domandavo che cosa stesse succedendo nella testa di alfredo. » così è nato questo libro, come un regalo per sé (per il suo trentesimo compleanno) e per i suoi lettori, che volevano sapere di più di alfredo. Una specie di «ritorno a casa». «in piedi sulle scale c'era una bambina. Avrà avuto la mia età, un caschetto di capelli neri e un po' ispidi. Piangeva a bocca aperta, disperata, le mancavano tutti e due i denti davanti, proprio come a me. La guardai cercando di capire perché piangesse, forse avevano menato anche lei, ma non sembrava messa male. Quella era beatrice. » alla fortezza – il quartiere senza identità, con l'asfalto riarso dal sole e spaccato dal gelo, e i palazzi dall'intonaco ruvido e sbrecciato – tutti li chiamano «i gemelli». Perché da sempre beatrice e alfredo sono inseparabili, come fratelli appunto. O forse qualcosa di più? La loro storia, struggente e tragica, diventerà quasi una leggenda nel quartiere. Ma a narrarla finora è stata soltanto bea, la metà più forte dei «gemelli», la ragazza cui bastava sentire l'odore di alfredo sulla maglietta verde che lei stessa gli aveva regalato per sapere che lui ci sarebbe sempre stato. La giovane donna che ha lottato fino alla fine per sentire il rumore, inconfondibile, dei suoi passi. Questa invece è la storia della metà più debole dei «gemelli» e a raccontare l'arrivo alla fortezza è alfredo, in prima persona, con la sua voce, le sue fragilità, i suoi piccoli e grandi sogni così difficili da realizzare e così facili da infrangere. Fino all'incontro che gli cambierà la vita: quello con beatrice.
Punteggio: 967
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/10/2024

Posizione in classifica: 452

Biancaneve Nel Novecento

Marilù Oliva

Narrativa estera - Recente

Biancaneve Nel Novecento
Libro candidato da maria rosa cutrufelli al premio strega 2021con una penna vibrante, intinta nella storia del novecento e affilata da una profonda sensibilità per le umane lacerazioni e debolezze, marilù oliva disegna una vicenda incalzante che è anche una riflessione su quello che le famiglie non dicono, sulle ferite non rimarginate che si riaprono, implacabili, attraverso le generazioni. Un romanzo che dà voce al rimosso di un secolo. «queste pagine, drammatiche e angoscianti, rivelano atrocità documentate» - patrizia violi, la lettura giovanni è un uomo affascinante, generoso e fallito. Candi è una donna bellissima che esagera con il turpiloquio, con l'alcol e con l'amore. E bianca? È la loro unica figlia, che cresce nel disordinato appartamento della periferia bolognese, respirando un'aria densa di conflitti e di un'inspiegabile ostilità materna. Fin da piccola si rifugia nelle fiabe, dove le madri sono matrigne ma le bambine, alla fine, nel bosco riescono a salvarsi. Poi, negli anni, la strana linea di frattura che la divide da candi diventa il filo teso su un abisso sempre pronto a inghiottirla. Bianca attraversa così i suoi primi vent'anni: la scuola e gli amori, la tragedia che pone fine alla sua infanzia e le passioni, tra cui quella per i libri, che la salveranno nell'adolescenza. Negli anni novanta, infatti, l'eroina arriva in città come un flagello e bianca sfiora l'autodistruzione: mentre sua madre si avvelena con l'alcol, lei presta orecchio al richiamo della droga. Perché, diverse sotto ogni aspetto, si somigliano solo nel disagio sottile con cui affrontano il mondo? È un desiderio di annullarsi che in realtà viene da lontano, da una tragedia vecchia di decenni e che pure sembra non volersi estinguere mai: è cominciata nel sonderbau, il bordello del campo di concentramento di buchenwald. Proposto da maria rosa cutrufelli al premio strega 2021 con la seguente motivazione: «il romanzo di marilù oliva – biancaneve nel novecento, solferino libri – mescola il presente al passato per raccontarci come il dolore e la sofferenza non si lascino dimenticare. Come affiorino nei modi più inaspettati e nei luoghi più diversi per plasmare la nostra vita. Una bambina e un'anziana signora sono le due voci narranti che si contrappongono e s'intersecano per tutto il libro, come in un confronto a distanza. La bambina, bianca, parla della sua piccola vita e degli incomprensibili conflitti che scuotono la sua famiglia e le procurano ferite difficili da sanare. La bambina cresce ma le ferite non guariscono e anzi fuori, nel mondo, diventano ogni giorno più fonde. Non c'è felicità nella sua famiglia, come non c'è giustizia nel mondo. Bianca vive a bologna, una città descritta nelle sue pieghe più nascoste, in tutta la sua moderna complessità. L'altra, lili, l'anziana signora, vive a roma, ma il suo dramma si è consumato altrove. Adesso abita lì, in una grande casa, e tuttavia, mentre guarda la città dalla terrazza, la sua mente va ad altri luoghi e altri tempi. I suoi ricordi sono precisi, dettagliati: indelebili. Sono il racconto della più grande tragedia del 'secolo breve': i campi di sterminio nazisti. La sua voce dolente ci porta nel campo di buchenwald, nel bordello dove vengono rinchiuse le giovani deportate. Lili racconta ciò che accadeva là dentro e lo fa dalla sua prospettiva di sopravvissuta. Di vittima che non riesce più a uscire dalla prigione del suo dolore. La sua sofferenza è simile a una malattia contagiosa, che colpisce chi le sta più vicino. I due racconti si alternano fin quasi alla fine, fino al momento in cui i ricordi di lili e la vita di bianca trovano il punto di sutura. E allora le voci si placano e, in un certo senso, si fondono in un nuovo equilibrio. Un romanzo tenero e feroce, che entra nella storia per farci capire come il male generi altro male, inevitabilmente. Come il nostro 'passato' non passi mai, se non lo mettiamo a fuoco, con tutti i suoi errori e orrori. E, soprattutto, se non esercitiamo la nostra capacità di empatia e di compassione, cercando di sanare le ferite degli altri, che sono anche le nostre. È per questo sguardo attento e compassionevole, assecondato da una scrittura vivida, ben calibrata, che desidero presentare il romanzo di marilù oliva (con il suo consenso) all'edizione 2021 del premio strega. »
Punteggio: 967
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/02/2025

Posizione in classifica: 453

La Parte Dellaltro

Eric-Emmanuel Schmitt

Narrativa estera - Recente

La Parte Dellaltro
Il male è in ognuno di noi. Per esplorare questa terrificante idea, il romanzo segue le vite parallele dell'hitler vero e di un hitler fittizio e
Punteggio: 966
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/03/2025

Posizione in classifica: 454

Di Niente E Di Nessuno

Dario Levantino

Narrativa estera - Recente

Di Niente E Di Nessuno
Un'intensa storia di formazione condotta con la voce, spietata e dolcissima, di un adolescente che lotta per sovvertire i morbosi equilibri di una famiglia infelice.
Punteggio: 966
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 06/09/2023

Posizione in classifica: 455

L Amore E Gli Stracci Del Tempo

Anilda Ibrahimi

Narrativa estera - Recente

L Amore E Gli Stracci Del Tempo
La prima volta che zlatan vede ajkuna è rapito dal dondolio delle sue trecce che
Punteggio: 966
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/06/2024

Posizione in classifica: 456

La Messa Delluomo Disarmato

Luisito Bianchi

Narrativa estera - Recente

La Messa Delluomo Disarmato
Luisito bianchi scrive questo romanzo negli anni settanta, rappresentando con i mezzi della letteratura un'esperienza per lui profonda e cruciale, seppur vissuta in giovanissima età: la resistenza italiana. Nel 1989 - dopo una profonda revisione da parte dell'autore - gli stessi amici ne curano la prima pubblicazione, autofinanziata e ora esaurita. Il libro inizia così a diffondersi
Punteggio: 966
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 02/02/2025

Posizione in classifica: 457

Il Peso Delle Parole

Pascal Mercier

Narrativa estera - Recente

Il Peso Delle Parole
Sin dalla sua infanzia, simon leyland è affascinato dalle lingue. A dispetto dei suoi genitori, diventa un traduttore e persegue con determinazione il suo obiettivo di imparare tutte le lingue parlate nel mediterraneo. Da londra segue la moglie livia a trieste, dove lei ha ereditato una casa editrice. In questa città di importanti letterati crede di aver trovato il luogo ideale per il suo lavoro, finché un errore medico non lo porta fuori rotta. Tuttavia, questa apparente catastrofe si rivela un punto di svolta e un'opportunità per reinventare ancora una volta completamente la sua vita.
Punteggio: 966
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/05/2025

Posizione in classifica: 458

Atti Umani

Han Kang

Narrativa estera - Recente

Atti Umani
Vincitore premio malaparte 2017 atti umani è il coro polifonico dei vivi e dei morti di una carneficina mai veramente narrata in occidente. Una palestra comunale, decine di cadaveri che saturano l'aria di un «orribile tanfo putrido». Siamo a gwangju, in corea del sud, nel maggio 1980: dopo il colpo di stato di chun doo-hwan, in tutto il paese vige la legge marziale. Quando i militari hanno aperto il fuoco su un corteo di protesta è iniziata l'insurrezione, seguita da brutali rappresaglie; atti umani è il coro polifonico dei vivi e dei morti di una carneficina mai veramente narrata in occidente. Conosciamo il quindicenne dong-ho, alla ricerca di un amico scomparso; eun-sook, la redattrice che ha assaggiato il «rullo inchiostratore» della censura e i «sette schiaffi» di un interrogatorio; l'anonimo prigioniero che ha avuto la sfortuna di sopravvivere; la giovane operaia calpestata a sangue da un poliziotto in borghese. Dopo il massacro, ancora anni di carcere, sevizie, delazioni, dinieghi; al volgere del millennio stentate aperture, parziali ammissioni, tardive commemorazioni. Han kang, con il terso, spietato lirismo della sua scrittura, scruta tante vite dilaniate, racconta oggi l'indicibile, le laceranti dissonanze di un passato che si voleva cancellato.
Punteggio: 966
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 11/04/2023

Posizione in classifica: 459

Tutti Matti Per Gli Esposito

Pino Imperatore

Narrativa estera - Recente

Tutti Matti Per Gli Esposito
Dirigendo un coro di voci esilaranti e di situazioni pirotecniche, pino imperatore si conferma un maestro dell'umorismo, quello che unisce l'allegria e l'amarezza, compiendo il grande miracolo di farci ridere delle nostre stesse debolezze e assurdità. «con dialoghi irresistibili, colpi di scena e messaggi di grande valore etico, mostra gli aspetti più cafoni e ridicoli della criminalità, rispolvera la grande tradizione comica napoletana e fa ridere e riflettere. » - la repubblica «la napoli di pino imperatore è una città viva e vibrante. Bella tanto quanto l'originale. » - la stampa tonino esposito ci prova, a seguire le orme del padre, defunto boss del rione sanità, e a diventare un criminale come si deve. Ma per quella vita ci vuole stoffa, e lui quella stoffa proprio non ce l'ha. Goffo, ingenuo, nullafacente e perseguitato dalla sfortuna, sembra incapace di combinarne una buona. Canzonato dalla moglie, dai quattro figli, dai suoceri, dalla domestica ucraina e persino da due iguane e da un coniglietto, è la pecora nera della famiglia e il delinquente più maldestro nella storia della camorra. Quando anche 'o capitano, lo spirito di un ufficiale spagnolo che gli parla mediante un teschio presente nel cimitero delle fontanelle, si rifiuta di dare ancora ascolto ai suoi lamenti e lo incita a darsi finalmente una mossa, tonino capisce di aver toccato il fondo. Decide perciò di cambiare strada e di cercarsi, per la prima volta in quarantacinque anni, un lavoro onesto. Ma i guai non tarderanno a raggiungerlo, così come gli uomini del clan che hanno in mente per lui un compito ‘molto speciale'.
Punteggio: 966
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/08/2024

Posizione in classifica: 460

Agnes Browne Nonna

Brendan O'Carroll

Narrativa estera - Recente

Agnes Browne Nonna
Il pub di foley, al centro di dublino, è famoso per molte cose, ma per i browne soprattutto per una: è la sede tradizionale da ventisette anni a questa parte di tutti i loro festeggiamenti. Ora perciò che l'ultimo dei browne, aaron, il figlio di mark, ha deciso di venire al mondo, agnes e i suoi pargoli si sono dati appuntamento da foley subito dopo il battesimo. Al bancone del bar agnes, il bicchiere in mano, fa scorrere lo sguardo attraverso la sala. Sono tutti lì, i suoi piccoli orfani, tutti adulti ormai. La sua nidiata al completo, tranne il povero frankie, il figlio derelitto e sfortunato. Mark si è sistemato, è sposato con betty e ha un figlio meraviglioso; rory e il suo amico dino sono tra i più rinomati hair stylist della wash & blow; a trevor manca solo un anno per completare il corso universitario di arte e diventare subito dopo un qualificato artista grafico; simon è ora portantino-capo al st. Patrick's hospital; cathy è con il fidanzato mick o'leary e dermot. Dermot è con mary carter, tossica e forse anche spacciatrice, ma ancora per poco, dato che agnes ha deciso di porre fine alla tresca. Andrebbe tutto bene per agnes se a pierre non venisse in mente di sollevare il calice e di dire davanti agli ospiti del pub di foley e alla gente del jarro:
Punteggio: 966
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/07/2023

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