Una giovane donna, elinor carlisle, siede sul banco degli imputati, accusata di omicidio. Elinor ha un movemnte: la vittima, mary gerrard, dama di compagnia di una sua anziana e ricca zia, le aveva infatti sotratto una consistente eredità; inoltre l'omicidio, per avvelenamento da morfina, era avvenuto durante una colazione alla quale avevano partecipato solo la vittima, elinor e una vecchia, irreprensibile infermiera. Tutti sono convinti della sua colpevolezza. Tutti tranne poirot che riesce a risolvere il complicato puzzle giungendo ad una ricostruzione veramente inaspettata del caso.
Il 19 maggio 1978, con un proiettile calibro 22, marie-jo, la figlia venticinquenne di georges simenon, si uccide nel suo appartamento di parigi. È un suicidio annunciato, e del resto più volte tentato: dopo essere stata una bambina difficile, marie-jo era entrata sin dall'adolescenza in un ciclo infernale di cliniche, fughe, ospedali psichiatrici. Simenon non raggiunge parigi, ma si preoccupa che siano eseguite le estreme volontà della giovane, contenute in una lettera straziante trovata accanto al cadavere. Nel 1980 lo scrittore compone queste 'memorie' per commemorare la figlia, ma anche per placare insieme il dolore e i sensi di colpa e dà vita a una sorta di grande affresco autobiografico.
Gli ex poliziotti guido lopez e stefan wunzam sono chiamati a lavorare per la neonata agenzia investigativa europea di cui è capo david montorsi. Incappano subito in una sterminata rete criminale che include élite altolocate e manovalanza immigrata di origine cinese. Questa indagine si interseca con le vicende dell'agente cia jim cameron di stanza a pechino, che vive di traffici di droga. Qualcosa di strano succede con una fornitura destinata a montecarlo e cameron si trova all'improvviso braccato dai suoi ex colleghi della cia e dai cinesi.
Nel 1913, un impiegato indiano di 25 anni, srinivasa ramanujan, scrisse a g. H . Hardy, il più grande matematico inglese dell'epoca, per sottoporgli alcune sue idee sui numeri. Hardy si rese subito conto che la lettera era opera di un genio, organizzò il viaggio di ramanujan da madras a cambridge, e così ebbero inizio un'amicizia e una collaborazione tra le più singolari nella storia della scienza. Il giovane indiano, sotto la guida di hardy, concepì teoremi e congetture che sbalordirono il mondo scientifico e che avrebbero avuto sorprendenti applicazioni, a decenni di distanza, in settori come la chimica e l'informatica. Dopo sette anni, tuttavia, ramanujan, lontano dalla famiglia e dalla patria, si ammalò e tornò in india solo per morirvi.
Quando ugo foscolo è a bologna, nel 1798, compie la prima parziale stesura del romanzo ultime lettere di jacopo ortis, che viene poi pubblicato in quello stesso anno. L'opera, profondamente riveduta, viene ripubblicata a milano nel 1802; ispiratore di questa seconda redazione è l'amore del poeta per isabella roncioni, conosciuta in toscana. Ma le lettere hanno un destino movimentato perché subiranno ulteriori aggiunte e correzioni a zurigo (1816) e a londra (1817). Il travaglio
È il 1597. Sono ormai dieci anni che la gran bretagna è sotto il dominio spagnolo. Mentre la regina elisabetta è rinchiusa nella torre di londra, viene instaurato un regime oppressivo che ha nella santa inquisizione la sua arma più terribile. Ma non tutto è perduto. Alcuni patrioti stanno infatti organizzando una rivolta per scacciare definitivamente gli spagnoli dall'inghilterra e si convincono che soltanto un poeta può risvegliare l'orgoglio dei sudditi inglesi, spronandoli così alla ribellione: william shakespeare. Per shakespeare, che non è affatto un eroe, scrivere un dramma antispagnolo è un rischio enorme.
Cosa turba la serenità della diciannovenne yayoi? Della sua vita idilliaca in seno a una 'famiglia felice della classe media che sembra uscita da un film di spielberg', dove il giardino è ben curato, gli abiti perfettamente stirati, i fiori sempre freschi sul tavolo e i genitori comprensivi e sorridenti? Forse a minacciare l'equilibrio di yayoi è una sensibilità paranormale che le fa percepire presenze invisibili, e che contrasta con l'incapacità a ricordare gli anni dell'infanzia, stranamente cancellati dalla sua memoria. O forse il pericolo è il suo trasporto per tetsuo che tende a superare i limiti dell'affetto fraterno.
Siamo in un salotto delle coste della bretagna, le devin. Sull'isola ci sono due villaggi: les salants, che la giovane mado, ritornando sull'isola dopo dieci anni passati a parigi, trova ancora più povero di quando l'aveva lasciato; e les houssinières, che grazie allo spirito imprenditoriale di claude brismand è diventato una località turistica di grande richiamo. Mado capisce che la miseria di les salants è dovuta all'avanzamento del mare, mentre l'altro villaggio prospera grazie alle barriere spartiacque costruite dall'avido brismand. Quando cerca di spiegarlo ai suoi amici, mado incontra solo scetticismo e rassegnazione. Ma non demorde: per ridare prosperità al villaggio dovrà addirittura inscenare un miracolo.
Nella ricostruzione di gian antonio stella, ricca di fatti, personaggi, aneddoti, documenti, storie ignote o sconvolgenti, compare l'altra faccia della grande emigrazione italiana. Quella che meglio dovremmo conoscere proprio per capire, rispettare e amare ancora di più i nostri nonni, padri, madri e sorelle che partirono. Quella che abbiamo rimosso per ricordare solo gli