Chi non è rimasto almeno una volta incantato dal mondo misterioso dei venditori ambulanti, dai loro carretti così carichi di oggetti che essi sapevano riparare grazie a un'arte tramandata da tempo immemorabile? È questo il mondo da cui proviene george washington crosby; è questo il mondo a cui ritorna mentresi prepara a concludere la sua vita circondato dai famigliari e accompagnato dal tintinnio dei suoi orologi cui per anni si è dedicato come meticoloso restauratore. Meravigliosi meccanismi di tutte le epoche e fogge che sono stati a lungo il legame, negato ma indissolubile, con il mondo della sua infanzia e di suo padre howard, un uomo silenzioso, sognante, poetico, il quale stentatamente manteneva quattro figli e una moglie insoddisfatta girovagando con il suo carro pieno di mercanzie tra i boschi del maine. George ritrova howard e di quell'uomo simile a un veggente rivede anche i segni dell'incurabile e misteriosa malattia: l'epilessia. Un dramma che era quasi in sintonia con quella natura imprevedibile e spesso impetuosa in cui il venditore ambulante viveva immerso: un eccesso di energia che lo lasciava stordito e sanguinante dopo angosciosi minuti trascorsi sul pavimento a scalciare mentre i denti mordevano un bastoncino. Oppure le dita del figlio, di george adolescente che in seguito, per anni, non aveva più saputo se odiare o amare quel padre folle, ma che ora finalmente riesce a incontrare, e solamente ad amare.
Le seducenti 'donne dagli occhi grandi' sono capaci di vedere oltre l'orizzonte della vita quotidiana, sempre creative, sempre irriverenti anche quando scelgono di chinare la testa. Ángeles mastretta le racconta nel momento in cui superano un passaggio cruciale: nell'età in cui si annoda un legame che durerà per la vita, nel gesto coraggioso che fa spazio al desiderio, nel sorriso che illumina anche la più impegnativa relazione sentimentale.
Chi è l'italiano? Sembra chiederselo persino dio, nella cornice di questo libro: undici storie paradigmatiche del carattere degli italiani, colto nella debolezza, nella meschinità, nell'infantilismo, nella vigliaccheria. L'ultimo doge di venezia, ludovico manin, svillaneggiato come traditore della patria, lascia tutti i suoi averi ai matti perché sono forse le persone meno stolte che ci siano. Saverio polito è
Giovanni astengo, poco più di quarant'anni, lavora all'archivio di stato, dove cataloga le vite quotidiane eppure straordinarie racchiuse nei diari di persone come tante. Ha una moglie in carriera e due figli amatissimi: lorenzo, ventenne entusiasta e generoso, e la dolce stella, una bambina down. E c'è una ferita non rimarginata nel suo passato: una domenica mattina, quando lui aveva tredici anni, suo padre è scomparso per sempre, senza un perché. In un'alba d'agosto, un'alba
Berlino, 1968. In un clima di rivolta e di resa dei conti con il passato, l'inglese ted mundy salva la vita a un giovane tedesco di nome sasha. Tra ted e sasha nasce 'un'amicizia assoluta'. Un legame più forte dei vincoli famigliari, capace di sopportare lunghe assenze e superare le più grandi prove della storia. Ted e sasha si trovano ad agire come spie sui lati opposti del muro, nemici all'apparenza, in realtà una coppia di agenti che fanno il doppiogioco. Sono anni spesi a proteggere le proprie delicate coperture, dove una parola sbagliata o un appuntamento con un informatore possono costare la vita. Ma ciò che è stato in grado di resistere alla guerra fredda si incrina improvvisamente con il nuovo ordine mondiale.
Chiedete a un uomo qualunque il segreto del suo successo. Molto probabilmente vi risponderà: quale successo? Non l'avvocato giuseppe ilario sobreroni. Nessuna crisi, nessuna precarietà per lui, giuseppe ce l'ha fatta: ha una famiglia ideale, un solido conto in banca, una carriera in ascesa. Ma proprio quando un'intervista in uscita sulla principale rivista di settore e l'invito al più esclusivo dei ricevimenti sono lì a decretare il suo trionfo, quel mondo così perfetto mostra tutte le sue crepe e, pezzo dopo pezzo, comincia a franare. Sprezzante e narcisista, giuseppe non ha intenzione di rinunciare alla sua fetta di paradiso. A volte però, tenersi stretto il proprio posto sulla vetta può richiedere molto più di un po' di ambizione c qualche riga sul curriculum. In una milano canicolare, popolata da un'umanità alla ricerca disperata di un modo per stare a galla o quantomeno di un parcheggio vicino al ristorante. Federico baccomo allestisce una commedia caustica per raccontare con spietata ironia il ghigno di un uomo che, pagina dopo pagina, ha sempre meno motivi per ridere.
Un uomo, mentre attende la nascita del primo figlio, ripensa alla propria infanzia, ai conflitti violenti tra il padre e la madre, che li avevano portati a una drammatica separazione. La voce dell'uomo e quella di lui bambino si rincorrono per tutto il romanzo, raccontando, dal punto di vista del piccolo, le liti, le paure, i gesti sconsiderati dei genitori, con la reattività forte, la purezza, e la estrema lucidità dello sguardo dell'infanzia. Sullo sfondo di una parma insolita, fuori dagli stereotipi che la descrivono come una città dolcemente provinciale, a misura d'uomo, guido conti mette in scena la crisi della famiglia, non più luogo idilliaco, ma di ombre, di tensioni e insieme di affetti teneri e disarmati che spesso non trovano espressione e spazio.
Quando nel 1916 parvathi viene alla luce in una povera capanna di un villaggio di ceylon, il sacerdote incaricato di predirne il futuro non ha buone notizie: nonostante le eccezionali ricchezze che l'aspettano, la sua vita sarà segnata dalla presenza del dio serpente, portatore di sventura e infelicità. Sedici anni dopo, l'infausta profezia pare avverarsi: suo padre, avido e senza scrupoli, la promette in moglie a kasu marimuthu, ricco proprietario di un palazzo da fiaba in malesia, facendo avere all'uomo la foto di una ragazza molto più bella di lei e spingendolo con l'inganno a sposarla. Scoperto il tranello quando ormai è troppo tardi per tirarsi indietro, kasu marimuthu tratta la giovanissima sposa con disprezzo e freddezza, e parvathi teme di essere ripudiata. Se il suo destino è già scritto nelle stelle, lei non ha però intenzione di arrendersi e con l'aiuto di maya, una guaritrice dotata di profonda umanità e di poteri straordinari, riuscirà a trasformarsi da ragazzina ingenua e timorosa in una donna colta e raffinata, in grado di tenere legato a sé il marito sia pure in un matrimonio senza amore. Ma quando scoppia la guerra kasu muore e parvathi viene adocchiata da un perfido e glaciale comandante giapponese di cui diventa l'amante e si innamora perdutamente. Questo incontro breve, ma intenso e un po' perverso, le cambia per sempre la vita.
Saffo, sulla cima di un monte, è giunta all'estrema risoluzione: soltanto trovare la morte gettandosi dall'alta rupe allontanerà lo spettro della vecchiaia e di un amore infelice. Ma prima di compiere il gesto estremo, la poetessa rivede con l'occhio interiore la sua intera esistenza: il rapporto rivelatore con la schiava prassinoa, l'amore per alceo e il tentativo, compiuto insieme a lui, di abbattere il tiranno pittaco, le avventure erotiche che la condurranno da delfi all'egitto, fino ai confini del mondo antico, alla terra delle amazzoni e al tenebroso regno dell'ade. E proprio rievocando i versi e gli amori che hanno costellato la sua vita, saffo troverà la forza per desistere dal suo proposito. Tra poesia e romanzo, storia e immaginazione, erica jong fa rivivere il genio della più grande poetessa d'amore che il mondo abbia conosciuto: coraggiosa e indomita, ma anche fragile e vulnerabile, saffo riemerge dalle brume del mito per diventare un'eroina indimenticabile.
Mescolando il realismo psicologico e la fiaba, la scrittura sensuale di aimeé bender torna a regalarci una storia appassionante sulle sfide che ogni giorno ci pone il rapporto con le persone che amiamo alla vigilia del suo nono compleanno, la timida rose edelstein scopre improvvisamente di avere uno strano dono: ogni volta che mangia qualcosa, il sapore che sente è quello delle emozioni provate da chi l'ha preparato, mentre lo preparava. I dolci della pasticceria dietro casa hanno un retrogusto di rabbia, il cibo della mensa scolastica sa di noia e frustrazione; ma il peggio è che le torte preparate da sua madre, una donna allegra ed energica, acquistano prima un terrificante sapore di angoscia e disperazione, e poi di senso di colpa. Rose si troverà così costretta a confrontarsi con la vita segreta della sua famiglia apparentemente normale, e con il passare degli anni scoprirà che anche il padre e il fratello – e forse, in fondo, ciascuno di noi – hanno doni misteriosi con cui affrontare il mondo.