Un piccolo e paradisiaco paese, il regno proibito, incastonato tra le montagne dell'himalaya, che vive in uno splendido e pacifico isolamento da milleottocento anni; un monaco buddista che si sta occupando della formazione spirituale del giovane erede al trono; un prezioso oracolo in grado di predire il futuro in una lingua sconosciuta, quella anticamente usata dagli yeti. Questi sono gli ingredienti della nuova avventura di nadia e alexander, già protagonisti di
Dionisio vivo, giovane professore di filosofia sudamericano, è sconvolto dai cadaveri orribilmente mutilati che trova fuori della porta di casa. Per il suo amico ramon, uno dei pochi poliziotti onesti di ipanasueno, il messaggio è fin troppo chiro: le dure lettere di denuncia contro la mafia della cocaina che dionisio invia ai giornali devono finire. Egli è diventato un eroe, è vero, ma anche un bersaglio contro il quale i magnati della droga si accaniscono con spietata violenza.
Sopravvissuto a una lunga prigionia, ma distrutto nel corpo e nello spirito, cazaril ritorna nei domini della nobile casata per cui aveva servito come paggio ed è nominato, a sorpresa, tutore di royesse, bella e intelligente sorella dell'erede al trono, un giovane quanto mai impetuoso e avventato. Ma quel nuovo ruolo mette in allarme cazaril, proprio perché lo riporta nel luogo che più lo spaventa: la corte di cordegoss, dove i pericolosi nemici che lo avevano messo in catene ora occupano posti di grande potere. Ma non sono soltanto gli intrighi di alcuni traditori a preoccupare cazaril e la principessa royesse, poiché c'è anche una terribile maledizione, che pende come una spada sull'intera stirpe di chalion e su coloro che le sono fedeli.
La visione di mary newbury sola nella neve distrutta dal freddo. La visione di una ragazza che visse nel 1600, di una ragazza la cui vita è stata segnata dal rifiuto delle convenzioni e delle norme, e che ha deciso di amare, essere indipendente, vivere in maniera autonoma in un'epoca in cui farlo equivaleva a essere considerata una strega. Più di quattrocento anni separano le esistenze di mary e di agnes, ma esse sono legate in maniera inscindibile da qualcosa di più forte del sangue: come mary, agnes ha un potere speciale ed è su questo potere che mary si basa per raccontare la propria storia.
'mi chiamo karim amir e sono un vero inglese, più o meno. ' comincià così 'il budda delle periferie', romanzo con il quale hanif kureishi esordiva nella narrativa nel 1990, dopo aver scritto le sceneggiature di 'my beautiful laundrette' e 'sammy and rosie get laid' e dopo aver scritto e diretto 'london kills me'. Il libro è un racconto di formazione che narra le peripezie sentimentali e le avventure di vita di karim, adolescente metà inglese e metà indiano nella periferia londinese degli anni settanta.
Dopo la guerra e i bombardamenti, hatfork, nel wyoming, è devastata dalla fame e popolata di mutanti; caos vive nella cabina di proiezione del multisala abbandonato, cercando di dimenticare il presente e incapace di ricordare il passato, ossessionato dalla sua capacità di influenzare la realtà con i sogni. Quando il tiranno locale, kellogg, gli rivela che le bombe non sono mai cadute, caos si imbarca in un rocambolesco viaggio, in compagnia di melinda, alla scoperta della verità; la troverà in molte diverse versioni, fra deserti, nebbie e misteriose fialette da iniettare in vena.
Dei processi sme-ariosto, mondadori, imi-sir, che vedono imputati brelusconi e previti, gli avvocati acampora e pacifico, i giudici squillante, metta, verde e misiani, si sa poco o nulla. Gomez e travaglio ricostruiscono giorno per giorno la storia dei tre processi e delle infinite manovre per farli saltare, e pubblicano i documenti più importanti per capire i fatti già accertati, le ragioni dell'accusa e le tesi delle difese. A cominciare dalla requisitoria orale (finora inedita) di ilda boccassini, nella trascrizione ufficiale del tribunale di milano. E poi i verbali di stefania ariosto, le carte svizzere, gli interrogatori di previti, pacifico e squillante, la sentenza di prescrizione del cavaliere.
Un uomo cammina su una scogliera e guarda l'oceano cercando di ritrovare la serenità di quando, da piccolo, passeggiava in quel magico luogo accompagnato dalla mamma. Improvvisamente si imbatte in un libriccino abbandonato su un sasso: è il diario scritto da un accanito surfista come lui. Ecco l'inizio di una storia che sa di mare, di ore passate tra il surf e una lettura ricca d'incontri ed esperienze interiori. Dodici giorni e dodici notti passati da solo a
È il 1597. Sono ormai dieci anni che la gran bretagna è sotto il dominio spagnolo. Mentre la regina elisabetta è rinchiusa nella torre di londra, viene instaurato un regime oppressivo che ha nella santa inquisizione la sua arma più terribile. Ma non tutto è perduto. Alcuni patrioti stanno infatti organizzando una rivolta per scacciare definitivamente gli spagnoli dall'inghilterra e si convincono che soltanto un poeta può risvegliare l'orgoglio dei sudditi inglesi, spronandoli così alla ribellione: william shakespeare. Per shakespeare, che non è affatto un eroe, scrivere un dramma antispagnolo è un rischio enorme.
Nel 1913, un impiegato indiano di 25 anni, srinivasa ramanujan, scrisse a g. H . Hardy, il più grande matematico inglese dell'epoca, per sottoporgli alcune sue idee sui numeri. Hardy si rese subito conto che la lettera era opera di un genio, organizzò il viaggio di ramanujan da madras a cambridge, e così ebbero inizio un'amicizia e una collaborazione tra le più singolari nella storia della scienza. Il giovane indiano, sotto la guida di hardy, concepì teoremi e congetture che sbalordirono il mondo scientifico e che avrebbero avuto sorprendenti applicazioni, a decenni di distanza, in settori come la chimica e l'informatica. Dopo sette anni, tuttavia, ramanujan, lontano dalla famiglia e dalla patria, si ammalò e tornò in india solo per morirvi.