Questo è il primo romanzo di giuseppe tornatore. Il regista siciliano ha scritto sceneggiature e soggetti magnifici, ma questa è la sua prima vera e propria prova narrativa ed è matura e convincente. Mentre il romanzo prendeva forma tornatore parallelamente procedeva alla elaborazione del film omonimo: film e libro usciranno contemporaneamente nel gennaio 2016. La corrispondenza racconta di una studentessa universitaria che nel tempo libero fa la controfigura per la televisione e il cinema. La sua specialità sono le scene d'azione ed è abilissima nelle situazioni pericolose che, sullo schermo, si concludono fatalmente con la morte del suo doppio. Sembrerebbe una mania dettata dalla passione per il rischio, in realtà è l'ossessione in cui la ragazza s'illude di sublimare un orribile senso di colpa. Quello di ritenersi responsabile della tragica scomparsa del suo grande amore. Una ferita mai rimarginata, un conto sospeso, un'ombra che nessuna luce saprà mai dissolvere. Sarà il suo professore di astrofisica ad aiutarla nel ritrovare l'equilibrio esistenziale perduto. Il loro sarà soprattutto un rapporto epistolare tutto veicolato dalla rete, fatto di messaggi e posta elettronica, dove i confini tra virtuale e reale si fanno evanescenti, ambigui. La corrispondenza, ha raccontato tornatore, è «una storia d'amore ai tempi di internet. Emozioni e sentimenti a confronto con le tentazioni e le insidie del virtuale. E le storie d'amore, anche quando si concludono male, hanno sempre un lieto fine. Per il solo fatto di essere esistite». Ancora una volta, dopo la migliore offerta, tornatore mette in scena due generazioni e il loro specchiarsi l'una nell'altra con tutti i rischi che ciò comporta. La corrispondenza, soggetto, sceneggiatura e regia di giuseppe tornatore, sarà nelle sale il 14 gennaio 2016; interpreti jeremy irons e olga kurylenko, musiche di ennio morricone.
Una vicina di casa umana era l'ultima cosa che daemon, alieno senza più patria, potesse desiderare. Ma, per quanto si sforzi, non riesce proprio a ignorare katy. La spia dalle siepi del giardino, dalla finestra. Quella ragazza così semplice e indifesa lo incuriosisce, lo affascina e ciò può essere molto pericoloso, per tutti. Daemon lo sa, le relazioni con gli umani possono avere conseguenze tragiche. È così che ha perso suo fratello. Quindi fa di tutto per rendersi insopportabile in presenza di katy. Ma quando accade qualcosa di inaspettato e daemon, per salvare la ragazza, è costretto a rivelarle la sua vera identità, tutto cambia. I due, invece che allontanarsi, ora sono legati da un destino ineluttabile come l'amore che si sta insinuando nei loro cuori. Ma questa volta la storia è raccontata da daemon in persona. Siete pronti a leggere nella sua mente? Cosa ha pensato daemon la prima volta che ha visto katy? E come ha vissuto, lui, il primo bacio? E, soprattutto, cosa faceva quando non era con lei? Sicuramente cose che gli umani non possono nemmeno immaginare. Fino a ora. Questo libro permette di rivivere in modo completo le emozioni, i brividi e il batticuore dell'inizio della storia d'amore fra il bellissimo alieno e l'imbranata book blogger, raccontati dalla voce sexy di daemon black.
Paco roca torna ad affrontare temi universali con il suo inconfondibile tocco carico di umanità. Gran premio al concorso libri a fumetti a romics 2017 miglior libro di scuola europea romics 2017 nel corso degli anni un padrone di casa riempie di ricordi la propria dimora, muta testimone della sua vita. E anche lui ne diventa l'immagine fedele. Come le coppie che hanno sempre vissuto insieme. Così, quando il suo occupante sparisce per sempre, il contenuto della casa è paralizzato dalla polvere nella speranza che un giorno il suo padrone ritorni. I tre fratelli protagonisti di questa storia torneranno un anno dopo la morte del padre nella casa di famiglia dove sono cresciuti. La loro intenzione è di venderla, ma ogni oggetto buttato via fa tornare alla mente i ricordi. Temono di disfarsi del loro passato, del ricordo di loro padre, e di loro stessi.
Siamo nel 1940, in un paese dell'appennino toscoemiliano, freddissimo, povero. Il maresciallo viene dal sud: il suo blando antifascismo è stato punito così, spedendolo in una ghiacciaia in mezzo alle montagne. Un paese dove non succede niente, tra l'altro. O meglio, dove non succedeva niente, perché una mattina, maddalena, cameriera a ore, trova il corpo di un paesano, un vecchio emigrato ritornato dalla francia e detto per questo 'il francese', steso in mezzo alla neve. Una leggenda popolare vuole che gli ubriachi che si addormentano all'aperto non muoiano di freddo, anzi sciolgano la neve. Ma il francese non è addormentato, è morto. E non è che il primo.
«le tue sorelle geisha appartengono ormai al passato. Da questo momento, tu rappresenti il futuro. »pubblicato tra il 1974 e il 1980 sulle pagine della rivista «big comic», una gru infreddolita (itezuru) è una tra le opere più rappresentative di kazuo kamimura (1940-1986), figura centrale del movimento gekiga e del manga in generale. Attraverso la storia di una bambina venduta a una casa di geisha, l'autore ricostruisce un mondo ormai quasi del tutto scomparso, dove l'eleganza si mescolava al talento, la bellezza alla tristezza, il dolore alla solitudine.
La presente pubblicazione è dedicata a uno tra i più squisiti interpreti dell'arte fiorentina del quattrocento: sandro botticelli, universalmente noto per la musicalità delle linee e per il fascino delle sue enigmatiche mitologie, dalla primavera alla nascita di venere, dalla pallade a venere e marte. Uno studio puntuale e documentato permette di leggere questi capolavori nelle loro strutture formali e nei loro significati simbolici, dedicando un ampio spazio a tutto l'arco della produzione del pittore.
Ritorna in italia l'attentato, tra i romanzi più celebri di yasmina khadra, pubblicato in francia nel 2005 e in italia nel 2007 con il titolo l'attentatrice. Uscito in 37 paesi ha venduto a oggi oltre un milione di copie. «dissociamo i terroristi dalla religione, sono un'organizzazione criminale». - yasmina khadra, genova, 15 novembre 2015 «un affresco che ha il pregio di far entrare il lettore in una realtà difficile da comprendere. Un inno alla vita pur nella inevitabilità del dolore e nella fragilità della condizione umana». - il sole 24 ore l'attentato racconta un dramma dolorosamente attuale che si consuma da molti decenni, una storia tragica dei nostri giorni nella quale yasmina khadra con lucidità e commozione riesce a dipingere la realtà del terrorismo, a porre quesiti, a illuminare contrasti e contraddizioni. Il dottor amin jaafari è un chirurgo israeliano di origine araba, una figura di confine in bilico tra due mondi. Si è sempre rifiutato di prendere posizione sul conflitto che oppone il suo popolo d'origine e quello d'adozione e ha scelto di dedicarsi al lavoro e al piacere di vivere accanto all'adorata moglie sihem. Fino al giorno in cui in un ristorante affollato nel centro di tel aviv una donna fa esplodere la bomba che teneva nascosta sotto il vestito. È una carneficina. In ospedale scatta l'emergenza, arrivano i feriti, i corpi a brandelli, i cadaveri. Dopo ore interminabili passate in camera operatoria, amin ritorna a casa sfinito per essere risvegliato da una telefonata dell'amico poliziotto naveed. Gli viene chiesto di recarsi subito a riconoscere il corpo dilaniato di sua moglie. È lei la donna kamikaze che si è fatta esplodere causando la strage. Spinto dal rimorso e dalla determinazione cieca di chi vuole capire la verità, amin affronta un viaggio verso i luoghi da cui proviene il terrorismo e i suoi sostenitori. Per trovare una spiegazione, una risposta al dolore, per comprendere la donna affascinante, intelligente, moderna con cui ha vissuto. Per capire le ragioni dell'attentato che ha devastato la sua vita. Nel 2013 dal romanzo è stato tratto il film l'attentat del regista libanese ziad doueiri, presentato ai maggiori festival internazionali e stella d'oro al festival internazionale di marrakech.
La testimonianza mai raccontata del bambino che da solo sfuggì agli orrori dell'olocausto «la gente spesso mi chiede perché abbia aspettato tanto per raccontare la mia storia. È una domanda semplice, ma la risposta non lo è» – sam pivnik «la storia vera di chi ha visto la sua famiglia sterminata dai nazisti e ha conosciuto gli orrori dei campi di concentramento» – la repubblica «una testimonianza vivida, palpabile degli orrori di auschwitz» – sunday times sam pivnik, figlio di un sarto ebreo, nasce a bedzin in polonia e trascorre una vita normale fino al primo settembre del 1939. Nel giorno del suo tredicesimo compleanno i nazisti invadono la polonia e la guerra spazza via in un attimo ogni possibilità di futuro. Sam conosce il ghetto, i divieti imposti dai nazisti, il coprifuoco, gli stenti, il terrore per le strade. Poi, dopo un rastrellamento, tutta la sua famiglia viene deportata al campo di concentramento di auschwitz-birkenau. Strappato alla sua famiglia, che trova la morte nelle camere a gas, sam subisce terribili soprusi e atrocità, e ogni giorno, alla famigerata rampa di arrivo dei treni con i deportati, vede compiersi sotto i suoi occhi la più inenarrabile delle tragedie. Sopravvissuto alla crudeltà delle ss e dei kapo, ai lavori forzati nella miniera fürstengrube e alla 'marcia della morte' nel rigido inverno polacco, sam è infine tra i prigionieri sulla nave cap arcona, bombardata dalla royal air force perché luogo di esperimenti dei nazisti su donne e bambini da parte delle ss. Ma ancora una volta, miracolosamente, riesce a salvarsi. Questo libro racchiude una testimonianza unica al mondo: la storia di un uomo che ha attraversato tutti i gironi dell'inferno nazista, ed è sopravvissuto per portare ai posteri la testimonianza di un orrore indicibile che non dovrà mai più ripetersi.
Ritorna in italia l'attentato, tra i romanzi più celebri di yasmina khadra, pubblicato in francia nel 2005 e in italia nel 2007 con il titolo l'attentatrice. Uscito in 37 paesi ha venduto a oggi oltre un milione di copie. «dissociamo i terroristi dalla religione, sono un'organizzazione criminale». - yasmina khadra, genova, 15 novembre 2015 «un affresco che ha il pregio di far entrare il lettore in una realtà difficile da comprendere. Un inno alla vita pur nella inevitabilità del dolore e nella fragilità della condizione umana». - il sole 24 ore l'attentato racconta un dramma dolorosamente attuale che si consuma da molti decenni, una storia tragica dei nostri giorni nella quale yasmina khadra con lucidità e commozione riesce a dipingere la realtà del terrorismo, a porre quesiti, a illuminare contrasti e contraddizioni. Il dottor amin jaafari è un chirurgo israeliano di origine araba, una figura di confine in bilico tra due mondi. Si è sempre rifiutato di prendere posizione sul conflitto che oppone il suo popolo d'origine e quello d'adozione e ha scelto di dedicarsi al lavoro e al piacere di vivere accanto all'adorata moglie sihem. Fino al giorno in cui in un ristorante affollato nel centro di tel aviv una donna fa esplodere la bomba che teneva nascosta sotto il vestito. È una carneficina. In ospedale scatta l'emergenza, arrivano i feriti, i corpi a brandelli, i cadaveri. Dopo ore interminabili passate in camera operatoria, amin ritorna a casa sfinito per essere risvegliato da una telefonata dell'amico poliziotto naveed. Gli viene chiesto di recarsi subito a riconoscere il corpo dilaniato di sua moglie. È lei la donna kamikaze che si è fatta esplodere causando la strage. Spinto dal rimorso e dalla determinazione cieca di chi vuole capire la verità, amin affronta un viaggio verso i luoghi da cui proviene il terrorismo e i suoi sostenitori. Per trovare una spiegazione, una risposta al dolore, per comprendere la donna affascinante, intelligente, moderna con cui ha vissuto. Per capire le ragioni dell'attentato che ha devastato la sua vita. Nel 2013 dal romanzo è stato tratto il film l'attentat del regista libanese ziad doueiri, presentato ai maggiori festival internazionali e stella d'oro al festival internazionale di marrakech.
'una pagina tira l'altra. Eppure la lettura non può che scorrere con lentezza. C'è troppo dolore, c'è troppa disperazione, nel paesaggio di realtà che si va ad attraversare. Il mare è diventato una enorme fossa comune, il teatro acquatile di una immane tragedia di naufraghi: il quadrante acheronteo di violenze, lo specchio deforme attraversato dai fantasmi di quanti hanno sperato nella salvezza della fuga, sebbene pagata con la spoliazione e con gli abusi, con l'urlo raggelato delle madri e il pianto muto dei bambini che non sanno come decifrare l'orrore che si è disegnato nei loro occhi. Con quanta velocità è concesso di leggere la lentezza della sacra rappresentazione dell'esodo di una umanità straziata, tradita dalla storia e offesa dalle politiche del sospetto e dell'egoismo? A vigàta, montalbano è impegnato nella gestione degli sbarchi, nei soccorsi ai migranti, nello smascheramento degli scafisti. Ha la collaborazione del commissariato, di vari volontari, e di due traduttori di madrelingua. Si prodigano tutti. Si sacrificano, tra tenacia e spossatezza. Catarella si intenerisce, si infervora, e mette a disposizione delle operazioni caritatevoli la sua innocente quanto fragorosa rusticità. Il lettore procede, compunto, con il passo del pellegrino. E non si accorge che dietro le pagine si sta armando un romanzo perfettamente misterioso. Persino montalbano viene colto di sorpresa. L'arrivo felpato del delitto gli dà il soprassalto. ' (salvatore silvano nigro)