Il commissario van veeteren è finalmente in pensione: si occupa della sua libreria antiquaria e non sa nulla della serie di omicidi che si sta per abbattere sulla sua città. Tutto ha avuto inizio quando un guidatore ha investito per caso un ragazzo che camminava sul ciglio della strada: il ragazzo è morto e l'automobilista, dopo qualche indecisione, è fuggito. Nei giorni seguenti tutto sembra tranquillo e il colpevole si sente sempre più al sicuro. Fino al giorno in cui riceve la lettera di un testimone che comincia a ricattarlo, sostenendo di averlo visto e di essere pronto a rivelare la sua colpa. Messo sotto pressione, l'incauto guidatore si trasforma in un astuto detective.
Uno scrittore emergente, tormentato e ossessionato dal suo unico fan, racconta i dieci episodi più assurdi della sua vita. Letteralmente quindi, dieci cose che non può credere di aver fatto. In una sorta di divertente e divertita psicanalisi, l'io narrante svela di aver ordinato per posta un set per lo sviluppo degli organi sessuali, di aver passato un san valentino dai risvolti horror, di aver inseguito bruce springsteen per new york, di aver inviato lettere anonime al nuovo ragazzo della sua ex ed altre delizie.
Questo romanzo è la storia di un pirata, il capitano mission, il quale quasi un secolo prima delle rivoluzioni francese e americana predicò la completa uguaglianza, l'abolizione della schiavitù, della tortura e della pena di morte; fondò sulla costa del madagascar la colonia libertatia, che venne presto distrutta e lui fu ucciso. Ma che dire se mission fosse sopravvissuto? Partendo da questa premessa, l'autore riscrive la storia, in parte ambientata nel diciottesimo secolo e in parte in un futuro non troppo lontano, affollando le pagine di creature che dal mondo umano trasmigrano continuamente in quello fantascientifico.
Le operazioni che gli investigatori compiono nel luogo in cui è avvenuto un omicidio, la cosiddetta 'scena del crimine', sono il frutto di una lunga esperienza criminologica. Carlo lucarelli e massimo picozzi tornano insieme per indagare tutti quei casi criminali che hanno modificato in modo sostanziale le scienze forensi. Le storie di ferdinando carretta, di o. J . Simpson e di michele profeta, l'omicidio di marta russo e il suicidio di luigi fasulo, schiantatosi sul pirellone con il suo velivolo, vengono ripercorsi e analizzati per spiegare ai lettori non specialisti i segreti e le tecniche della polizia scientifica.
Giusto? Sbagliato? Si dice così? Si scrive così? Una lettura curiosa, utile e concreta sulle norme della nostra lingua, le sue complicazioni e le sue raffinatezze. A scriverla è uno dei più noti grammatici italiani. Luca serianni insegna storia della lingua italiana nell'università di roma la sapienza. Accademico della crusca, è autore di una insuperata grammatica italiana.
Da una parte una madre asserragliata dalla solitudine, chiusa fra quattro mura che emanano freddo e infelicità, in una casa di campagna dove nulla pare funzioni. Dall'altra una figlia dalla vita scombinata, che sente ogni settimana il dovere, angoscioso e astioso, di visitare la vecchia madre. E che ora vuole risolvere i suoi crucci trovandole una badante. Ma la madre resiste. Il conflitto, al tempo stesso lacerante e orribilmente comico, culmina in una festa per anziani, sgangherata e grottesca, finché tutto si raggela in un'istantanea di vero dramma.
'il collezionista di città' è un maniaco letteratissimo e raffinatissimo che si muove ossessivamente da una città all'altra per catturare l'anima dei luoghi, trafiggerla con lo spillo e metterla in un album per mostrarla all'amico lettore. Perlustra chiese e osterie, boutique e palazzi in compagnia di amiche il più possibile vive e amici meglio se defunti, ad esempio piovene, comisso, d'annunzio. Il suo tragitto non è il milano-napoli del classico grand tour ma un eccentrico parma-potenza che fa vibrare tutte le sue più intime corde provinciali e borboniche. Poi naturalmente gli tocca fare i conti con roma ma è evidente che si intenerisce di più per la romagna e in generale per l'italia profonda delle piazze immobili. Considera esclusivamente i centri storici perché le periferie sono uguali dappertutto, evitando con cura i monumenti famosi, inquinati dai turisti e dai piccioni (qualche problema con venezia, quindi). Spesso ciò che vede lo delude o lo indigna ma gli basta un negroni ben confezionato per fare pace con il luogo. Tanto per chiarire, o per confondere ulteriormente le idee, il collezionista di città in parte è l'autore, in parte è colui che l'autore sogna di essere.
In una stazione climatica, un incantevole resort lungo le sponde del fiume nila, l'anziano e famoso danzatore koman racconta a christopher stewart, che sta scrivendo un saggio su lui, la sua storia, come abbia dedicato l'intera vita alla danza, sua vera signora e padrona. In quella atmosfera incantata il destino ha però approntato un evento imprevisto e tra chris e radha, la giovane nipote di koman, nasce improvvisa e inesorabile la passione.
Adrienne si alza di buon mattino e, accompagnata dalla figlia skye e dal cane brandon, sistema il cavalletto con tela e pennelli davanti al la belle, il celebre albergo di point pleasant ormai condannato alla demolizione. Le hanno chiesto di farne un quadro prima che sparisca per sempre. Il cane sente dei rumori, è attratto verso l'albergo. Costrette a seguirlo fino alle camere in disuso, madre e figlia scoprono il corpo senza vita di julianna, amica carissima di adrienne. La sera stessa, adrienne viene aggredita. La notte, qualcuno si aggira in automobile nei pressi della sua villetta, dove vive da sola con la figlia. Prima dell'alba, il custode del la belle viene ucciso nel sonno. Evidentemente l'assassino teme di essere stato visto.
Il romanzo rappresenta un po' il seguito delle vicende della guerra partigiana già raccontata da fenoglio. Ettore è il tipico disadattato che dalla guerra è uscito scontroso e insofferente e non riesce a inserirsi nella normale routine. Si metterà in affari poco puliti, ma molto redditizi. Ma quando, costretto a mettere su famiglia, decide di ritirarsi e di mettersi in proprio con un lavoro onesto, uno stupido incidente volge l'epilogo in tragedia.