Luca lazzarini detto lazzaro ha ventisei anni, un'auto a metano e un sacco di problemi. Vive in un paesino sprofondato nella bassa padana, è ancora vergine, certo non bello e di una timidezza patologica. Vivacchia luca, lavora a testa bassa per dimenticare i suoi insuccessi, non riesce a farsi valere neppure sul lavoro e le sue serate sono fatte di pochi amici fidati e qualche partitella a carte con i vecchietti del circolo arci. Un fratello ritardato di cui vergognarsi e una madre che ancora non gli ha perdonato di essersene andato di casa completano il quadro. Ma di tempo luca non ne ha più. Una brutta tosse trascurata, lunghe analisi mediche e una diagnosi che non lascia scampo. Insieme all'angoscia e alla paura arriva, però, anche la fede e ha la voce di don edoardo, il sacerdote degli anni del catechismo, perso di vista da anni. Ed è questo incontro a far nascere in lazzaro il desiderio di voler dare un senso al tempo che gli rimane. E così, anche l'incontro con anna, prostituta dal viso bellissimo e dall'atroce passato, riesce a fargli superare definitivamente la paura di vivere e di morire.
È il 1803 e sir arthur wellesey, futuro duca di wellington, forte dell'alleanza con la compagnia delle indie e con alcuni sovrani locali, dirige il suo esercito verso la città fortificata di ahmadnagar, nell'ovest dell'india. Tra le fila dei soldati inglesi c'è un giovane sergente che si distingue, richard sharpe, cui è stato assegnato il compito di catturare il maggiore william dodd, traditore dell'esercito di sua maestà. Sharpe è l'unico che può riconoscere dodd e il suo lungo inseguimento si concluderà sul campo della battaglia di assaye.
Il saggio verte sugli anni di fondazione del fascismo, quelli che vanno dalla fine della guerra alla stabilizzazione del regime. Con una vasta ricognizione della pubblicistica dell'epoca gentile mette in luce il complesso di credenze, miti, programmi in cui l'ideologia fascista trova espressione: l'evoluzione delle posizioni politiche di mussolini, i miti del dopoguerra, l'antibolscevismo, il nazionalismo, la rivolta contro il mondo moderno, la centralità dello stato.
Il diario segreto e la guida personale al combattimento che bruce lee ha sviluppato e scritto in tanti anni di pratica e di studi. Il jeet kune do è un sistema di lotta
La vita memorabile di max ophuls finisce violentemente a los angeles nel 1993, quando viene assassinato dal suo autista, un musulmano che si fa chiamare shalimar il clown. Un delitto politico, apparentemente, visto che ophuls era a capo dell'antiterrorismo americano. Ma forse c'è dell'altro. Ophuls è una figura di spicco, uno degli 'architetti' del mondo contemporaneo, eroe della resistenza contro i nazisti in francia, economista di fama, scrittore di successo, membro dei servizi segreti. E per un certo periodo anche ambasciatore americano in india, dove origina la sua rovina, dovuta a un'altra delle sue qualità: quella di amante irresistibile e vorace.
Camden town è una promessa, un viaggio, la ricerca di qualcosa che è sfuggente, impalpabile ma che pesa gravemente sul cuore. Carla è una donna alla fine dell'amore e il suo peregrinare disperato segue una scia di
Ultimo lavoro teatrale di wilde, «l'importanza di essere onesto» debuttò al st james's theatre di londra il 14 febbraio 1895, ma nonostante lo strepitoso successo non rimase a lungo sulle scene a causa di uno scandalo che sconvolse di lì a poco la vita dello scrittore. La commedia riprese però in seguito il suo cammino trionfale e rimane in assoluto una delle più rappresentate. Prima di essa wilde aveva già al suo attivo il buonissimo esito di tre melodrammi brillanti: «il ventaglio di lady windermere» (1892), «una donna senza importanza» (1893) e «un marito ideale» (1895). Ma mentre questi lavori si inserivano nel filone
Monaco di baviera, 1982. Vladimir karcev è uno scrittore sovietico dissidente in esilio, e un giorno, un po' per caso, un po' per bizzarra volontà del destino, scopre che una misteriosa agenzia organizza viaggi nel futuro. Decide così di partire per la mosca del 2042. L'unione sovietica è ora governata da un nuovo leader, il genialissimus, uscito vincitore dalla grande rivoluzione d'agosto, e mosca è diventata una città-stato (mosco-rep) in cui il comunismo è stato finalmente realizzato. O almeno questa è la versione ufficiale. La realtà è che il