Omar khayyam shakil, «figlio di tre madri», è l'eroe di una straordinaria vicenda ambientata nel pakistan – storico e attuale, fantastico e mitico insieme – straziato dalle lotte intestine esplose in seguito alla sua secessione dall'india. Accanto a omar, due sanguinari
Ogni anno nonna agata vuole accanto a sé la nipote agatina per insegnarle i segreti dei dolci in onore della santa di cui entrambe portano il nome. Mentre impastano le cassatelle a forma di seno, le 'minne', la nonna racconta il martirio della santuzza, cui il crudele console quinziano, non sopportando di sentirsi respinto, fece tagliare le mammelle. La drammatica vicenda rivela una delle regole del mondo maschile: '. Devi sapere che gli uomini, se non ci provi piacere quando ti toccano, si sentono mezzi masculi, ma guai a te se ci provi piacere, perché allora ti collocano tra le buttane'. Parte da qui il 'cuntu', il racconto, della storia di una famiglia siciliana e delle sue donne straordinarie. Per ciascuna di loro, fino alla piccola agatina che dovrà diventare grande, le minne hanno un significato speciale: grandi o minuscole, aride o feconde, amate senza pudore o trascurate da uomini disattenti, sane o malate, diventano la chiave per svelare i più intimi segreti della femminilità e dell'orgoglio di generazioni di donne e di una in particolare, forse la più coraggiosa.
'se avessi venticinque anni sposerei quel giovanotto odioso sulla base di quel che provo, e vivrei forse felice e contenta. ' in questo romanzo, che segue 'il diario di jane somers' e a esso è in qualche modo accomunato, ritroviamo janna, che nel libro precedente era stata uno dei due poli dell'amicizia difficile e controversa con l'anziana maudie. Janna ha ora cinquantacinque anni, splendidamente portati: è raffinata, sempre attivissima, e da caporedattore è passata vicedirettore della rivista in cui lavora. Gli anni di vedovanza le pesano un po', così come le pesa la non facile convivenza con la nipote diciottenne. Non c'è da stupirsi quindi che, incontrato un affascinante americano della sua età, se ne innamori, subito ricambiata. Sotto il sole di una bella estate londinese, janna e richard esplorano le strade e i parchi della città, i sobborghi, i verdi dintorni, dimentichi dei propri impegni, spensierati perché hanno deciso di non dirsi nulla della loro vita. Scelgono di passare insieme un weekend, ma quando si ritrovano soli fra quattro pareti compare un invincibile pudore e un senso di disagio. Con grande finezza, la lessing esplora il tema delle relazioni interpersonali, e l'inesorabile scandirsi di un 'tempo' esterno che non coincide quasi mai col tempo interno di ognuno.
'se scopri che sei diverso, che hai sbalzi d'umore e grilli per la testa, che ti annoi, che vuoi vedere l'antartide, faresti meglio a non avere figli. Che cosa succede ai figli delle persone interessanti? Sono inevitabilmente tarparti. Sono schiacciati. Non hanno avuto un sole prevedibile e perciò sono carenti, disperati e insicuri: dove sarà il sole domani? Ma vaffanculo, pensò. Dovrei scaricare questi bambini a qualche sole affidabile? ' josie, trentotto anni, era una dentista e non lo è più. Il padre dei suoi figli l'ha lasciata. Ha una causa legale alle costole e un rimorso che la tormenta. Credeva in un paese che non esiste più, cancellato dalla durezza della crisi economica. Così si è ribellata: ha preso i suoi figli di cinque e otto anni (sequestrati, si potrebbe dire, all'insaputa del padre), li ha caricati su un camper e sono partiti, senza un piano. E ora puntano dritti verso l'alaska. Un genitore non dovrebbe prima di tutto tenere i figli alla larga da pericoli inutili e traumi evitabili? Invece lei li ha trascinati in alaska, che non è per niente un luogo magico dall'aria cristallina, ma un posto soffocato dalla caligine di decine di incendi dispersi per tutto lo stato come galeotti in fuga. Ma è anche la terra degli eroi, e josie ha bisogno di trovarne uno: trovatemi uno coraggioso, un ardito, chiede agli alberi scuri. Trovatemi uno che non si tira indietro.
Dov'è finita colomba? Perché la sua bicicletta giace abbandonata ai margini della foresta? Tante ipotesi si affollano nella mente di sua nonna zaira, dalla fuga al rapimento, alla morte. L'unico indizio è la bicicletta abbandonata dalla ragazza, un anno prima, ai margini della foresta. Ogni mattina zaira passa al setaccio i boschi delle montagne abruzzesi e intanto cerca una soluzione nell'ordito dei ricordi. Così, in quella nipote persa finisce per cercare tutte le persone scomparse nel passato, in un percorso a ostacoli che diviene la storia della sua famiglia. Con l'aiuto della 'donna dai capelli corti', una scrittrice che vive tra le montagne d'abruzzo, zaira riannoda i tanti fili della memoria. Le voci delle due donne si alternano, si sovrappongono, narrano una fiaba che intreccia storie personali e storia italiana. Un romanzo epico e corale, che segna il grande ritorno di dacia maraini ai suoi temi prediletti: la trama sottile dei sentimenti, l'attenzione per il mondo femminile e i suoi conflitti, il dolore causato dalla storia, l'amore per la natura.
A edimburgo, rabih e kirsten si conoscono sul lavoro - lui architetto, lei funzionarla comunale - si piacciono, iniziano a frequentarsi, decidono di sposarsi e hanno dei figli. Una storia d'amore come tante. Potrebbe finire qui, con le tradizionali parole e vissero per sempre felici e contenti. Ma cosa succede dopo? Cosa succede una volta che la passione degli inizi lascia spazio alle prime difficoltà, alla noia, alla ripetitività degli anni passati insieme? In questo nuovo romanzo, che arriva a più di vent'anni dall'esordio con 'esercizi d'amore', alain de botton racconta la fase della relazione che segue l'innamoramento e ci mostra, alternando la storia di rabih e kirsten a considerazioni illuminanti, come sia possibile 'imparare' di nuovo ad amarsi, di un amore più razionale e meno romantico, forse, ma proprio per questo più profondo. Seguiamo rabih e kirsten nelle loro vicende quotidiane e li vediamo alle prese con le grandi gioie della genitorialità, ma anche con le continue discussioni per le piccole cose, le delusioni, le aspettative non corrisposte, i tradimenti. Il percorso è accidentato, e non sempre i due ce la faranno da soli, ma nonostante tutto sceglieranno di provarci ancora. Una riflessione originale sulle relazioni moderne e allo stesso tempo il sorprendente romanzo dell'amore non romantico.
Se solo lo volesse, attilio bonifazi, detto anche ottavo re di roma, potrebbe far cadere il governo. Il suo regno è l'immondizia, da cui ha spremuto negli anni potere e ricchezze. La figlia marta, come ogni bambina del mondo, ha venerato il suo papà, ma molto presto qualcosa si è rotto e l'odio per il padre si è fatto acuto quanto lo è stato l'amore. Così marta si è lasciata colare addosso strati di grasso, talmente tanto che ormai è una ventiduenne obesa che trascorre le sue giornate senza mettere il naso fuori di casa. Sola, aggressiva, violenta e senza amici, a eccezione di lorenzo, l'ex compagno di scuola educato e gentile, che in quel mondo dorato sembra trovarsi a suo agio. Il padre attilio invece è un combattente, lui non molla, anche quando tutto pare precipitare. Abbandonare il business dei rifiuti come consiglia il figlio maggiore pietro, fresco di laurea a oxford? Non se ne parla nemmeno. Il gassificatore è stato chiuso perché avvelena l'aria di roma? Riaprirà. Marta investe un ragazzo e rischia di finire in carcere? Non ci andrà, c'è sempre una soluzione o una scorciatoia per risolvere le situazioni. Ma non sempre le cose sono come sembrano e la verità può affiorare nel modo più inaspettato. Con un sottile gioco di prospettive che annulla ogni pretesa di oggettività, teresa ciabatti smaschera in questo romanzo tenero e crudele le bugie di una famiglia e di un paese.
Massimo non è uno sfigato: ce lo hanno fatto diventare. La colpa al novanta percento è di vito. È lui ad avergli affibbiato il nomignolo di minimo, e se ti danno quel soprannome negli spogliatoi della piscina, è difficile che gli altri pensino che il tuo è un problema di altezza o di torace stretto. Vito però ha un segreto, un segreto fatto di lividi e serate trascorse trincerato in camera sua, e massimo, suo malgrado, sta per scoprirlo. Poi c'è celeste, divisa tra l'essere se stessa o trasformarsi in come mamma e papà la vorrebbero; stefania, che desidera soltanto dimagrire; margò, che vive la sua estate da gigante prima di tornare hobbit a settembre. Intorno a loro, un'intera galassia di amici, parenti e adulti alle prese con una tempesta di incontri e scontri che nel corso di una manciata di giorni li cambierà per sempre.
Un patto tra due donne, una scelta coraggiosa e l'irresistibile energia con cui affrontano la vita. A passeggio per cinquant'anni di storia in compagnia di due figure femminili semplicemente straordinarie. Esther e rosanna stipulano un patto, per qualcuno forse scandaloso, inaccettabile. «la voce garbata e sorniona di margherita oggero, quel procedere piano e profondo della scrittura come l'acqua che ingravida le terre del riso, riesce a far entrare la storia nelle storie». - maurizio crosetti, la repubblica «può esistere un amore di madre che non contempli l'esclusiva? » nel 1933, in uno dei momenti piú cupi per l'europa, esther ha dovuto lasciare berlino, il suo innamorato, ogni promessa di futuro. Ora è una giovane donna colta, la cui eleganza sconcerta l'arcigna suocera piemontese. Rosanna invece è cresciuta in mezzo alle risaie, non ha potuto studiare e la sua bellezza le ha giocato un brutto tiro trasformandola in fretta in una creatura ansiosa di cambiare la sua esistenza. Cos'abbiano in comune due donne cosí, non ci vorrà molto a scoprirlo. Sono vive nonostante tutto, profondamente capaci di amare e d'insegnarsi qualcosa l'un l'altra. Un giorno esther domanda a rosanna di aiutarla ad avere un figlio, «come nella bibbia fece agar per abramo e sara». Intanto il mondo va avanti e le interroga senza risparmiarle: dalla guerra alla torino postbellica che si avvia alla ricostruzione, passando per bartali e togliatti, gli anni passeranno veloci, fino alla caduta del muro di berlino. È la vita che corre, la vita di due amiche che non saranno mai piú sole.