Nel settembre del 1916 sul carso, nel settore tra oppachiasella e nova vas, il sottotenente mario puccini registra con l'occhio dell'uomo di lettere la terribile esperienza del suo plotone: ne scaturisce un racconto per quadri nel quale si alternano voci e personaggi a descrivere la vita del soldato semplice. Un diario che, all'insegna della sincerità, scava nella memoria per arrivare a una sorta di personale resa dei conti con l'esperienza di guerra e che si chiude su una nota di rimpianto per la mancata partecipazione emotiva - ma la complicità è evidente - imposta dal rapporto gerarchico, alla vita dei propri uomini. Un commiato malinconico che chiude un'opera notevolissima, scritta da una penna in grado di variare il registro dello stile e dei contenuti dal basso della noiosa quotidianità in prima linea alla concitazione dell'assalto e alla riflessività del riposo nelle retrovie.
Gli intrighi, i complotti, le trame, gli splendori e le crudeltà che caratterizzarono le grandi dinasti - dagli sforza di milano agli estensi di ferrara, dai gonzaga di mantova ai montefeltro di urbino, dai medici di firenze agli aragonesi di napoli - fanno da sfondo alle vicende del rinascimento. Ma su tutte le straordinarie personalità del tempo risalta lucrezia, enigmatica creatura, angelo e demone, carnefice e vittima, che tra passioni e morti misteriose cattura il lettore con la sua scandalosa esistenza.
La penna più ironica e sferzante dell'ottocento inglese non si spuntava neanche nelle comunicazioni private. Jane austen consegna all'epistolario tutta la sua saggia ironia, dilettandoci con l'educata sfrontatezza della sua prosa impareggiabile. Un volumetto spedibile che distilla lettera per lettera il concentrato di un'ineguagliata intelligenza pratica, sociale e letteraria, tracciando un preciso percorso di emancipazione e di consapevolezza artistica.
Chi sparò, il 28 aprile 1945, a benito mussolini e claretta petacci? I due morirono insieme? Perché il capo del fascismo non è stato fucilato in piazzale loreto, ma vi è stato portato già cadavere? Le versioni fornite dall'esecutore ufficiale, il famoso colonnello valerio, si sono rivelate parziali, contraddirtene e confuse. In questo libro, i testimoni degli ultimi secondi di vita del dittatore sono finalmente usciti allo scoperto e hanno parlato. Il loro racconto svela una realtà sconvolgente: la solitaria morte del duce, le urla di claretta, la finta fucilazione. Un'inchiesta difficile e scomoda, arricchita da documenti d'archivio, prove e immagini raccolte in quarant'anni di ricerche.
È salito su un'infinità di cime, affrontando spesso vie estreme e ha rischiato discese temerarie con gli sci dal nanga parbat e dall'everest. Non di rado si è trovato a mettere alla prova i suoi stessi limiti, quando sopravvivere è questione di pura fortuna. In questo volume racconta i suoi cinque tentativi al k2, la 'montagna delle montagne', che conquista finalmente il 22 luglio del 2001. La descrizione del lungo percorso che porta al k2 è intervallata da molti episodi che lo hanno condotto in situazioni apparentemente senza via d'uscita, sia a causa di errori commessi, che a causa di problemi dovuti ai materiali, al cattivo tempo o semplicemente al caso. Kammerlander racconta il modo in cui ha affrontato e superato queste situazioni.
Su don lorenzo milani è stato scritto molto. La sua figura, infatti, ha scosso in profondità le coscienze e diviso gli animi. Ma chi è stato davvero don milani? A tale interrogativo vuole rispondere questo libro di michele gesualdi, uno dei primi sei
Chi sparò, il 28 aprile 1945, a benito mussolini e claretta petacci? I due morirono insieme? Perché il capo del fascismo non è stato fucilato in piazzale loreto, ma vi è stato portato già cadavere? Le versioni fornite dall'esecutore ufficiale, il famoso colonnello valerio, si sono rivelate parziali, contraddirtene e confuse. In questo libro, i testimoni degli ultimi secondi di vita del dittatore sono finalmente usciti allo scoperto e hanno parlato. Il loro racconto svela una realtà sconvolgente: la solitaria morte del duce, le urla di claretta, la finta fucilazione. Un'inchiesta difficile e scomoda, arricchita da documenti d'archivio, prove e immagini raccolte in quarant'anni di ricerche.
Questo testo raccoglie il lungo diario tenuto da werner herzog durante i due anni e mezzo di lavorazione del suo film 'fitzcarraldo' nella giungla amazzonica, tra il giugno 1979 e il novembre 1981. Protagonisti di queste pagine sono, come nel film, la lussureggiante foresta pluviale e le sue popolazioni di indios che a centinaia lavorarono come comparse nella pellicola, oltre a klaus kinski, l'attore preferito di herzog. Nel descrivere la quotidianità di un'impresa che non ha nulla di quotidiano, herzog arriva a ripensarsi radicalmente come artista e come uomo, riflettendo sul ruolo dell'arte, sul concetto di civilizzazione, sul senso della violenza e sull'ineluttabile crudeltà della natura.
Questa biografia racconta la vita, la musica, l'ascesa e il declino di jaco pastorius, il musicista che ha saputo rivoluzionare la grammatica e la sintassi del basso elettrico. Bill milkowski, che fu amico di pastorius, ne racconta gli esordi, l'esperienza nei weather report, e il lento declino, causato da gravi problemi psicologici e dalla tossicodipendenza, fino alla tragica e prematura morte.
La montagna nuda è uno dei libri più belli di reinhold messner, il celebre alpinista che ha scalato tutti i quattordici ottomila del mondo. In questo libro, messner racconta la sua tragica spedizione al nanga parbat nel 1970, in cui perse il fratello günther, scomparso nella discesa dopo aver raggiunto la vetta insieme a lui. Messner ripercorre le tappe di quella drammatica avventura, le difficoltà tecniche e psicologiche, le scelte cruciali e le conseguenze irreversibili. Con una scrittura intensa e coinvolgente, messner trasmette al lettore le sue emozioni, i suoi dubbi, i suoi rimorsi, ma anche la sua passione e il suo coraggio. La montagna nuda è un libro che parla di alpinismo, ma anche di fratellanza, di morte e di solitudine. È un libro che fa riflettere sul senso della vita e sul valore delle sfide. È un libro che non lascia indifferenti e che resta impresso nella memoria. La montagna nuda è un libro da leggere per chi ama la montagna, ma anche per chi vuole conoscere meglio uno dei personaggi più affascinanti e controversi della storia dell'alpinismo.