Con una scrittura nitida ed esatta, sensuale, riprendendo e ampliando una versione narrata da apollodoro, maria grazia ciani, grecista e traduttrice dell'odissea, ci regala una penelope inedita e segreta, attraverso il volto, i gesti e il desiderio di una delle figure più celebri e affascinanti della mitologia. «un emozionante viaggio nei silenzi di penelope, alla ricerca del loro segreto» – alessandro bariccola storia si svolge a itaca, il tempo è quello del mito; ogni notte la tela, come una quinta teatrale, unisce e separa, incessantemente. Più ossessione che pazienza. Tre personaggi si muovono in questo romanzo breve e intenso di maria grazia ciani. Penelope, antinoo e ulisse. Non ombre, ma corpi. Corpi che esitano. Penelope è rimasta, antinoo è arrivato, ulisse è tornato. Penelope l'ha aspettato. Ma l'attesa, più che un tempo, si è rivelata uno spazio, e lo spazio è stato occupato da antinoo, principe e pretendente. Che cosa succede quando l'ospite si sostituisce all'atteso? Che cosa accade ai miti, a penelope e ulisse, e a noi? Dell'uomo ulisse sappiamo molto, della donna penelope – che se ne sta, impenetrabile e irraggiungibile, a guardia della fedeltà coniugale – assai meno. Eppure, quando ulisse parte, lei non ha nemmeno vent'anni, e come tutti, a un certo punto, dovrà pure aver cercato un sorriso.