L'ultima avventura di casanova, un feroce scontro tra amore e morte. «nel ritorno di casanova il filo dell'avventura non si allenta mai, si indugia o si precipita negli eventi e la tensione è sempre alta, l'attesa non va mai perduta, e la calma delle pagine è sovrana» (alfredo giuliani)
Candido munafò nasce in una grotta della sicilia la notte dello sbarco degli americani, nel 1943. E questo romanzo ci fa seguire le vicende della sua vita sino al 1977 in una serie di capitoletti che rimandano a quelli del candide di voltaire. La forma del conte philosophique, particolarmente congeniale a sciascia, gli permette di prendere la giusta distanza - e dà un passo leggero, aereo a questo libro, che per altro è forse il più intimo e segreto fra tutti i suoi romanzi. 'le cose sono sempre semplici' mormora talvolta candido. E sara appunto il suo desiderio di nominare le cose con il loro nome a procurargli varie disavventure. Questo giovane mite, testardo e riflessivo finisce per apparire, agli occhi del mondo, come un 'piccolo mostro'.
«thomas berhanrd viene considerato pesante e poco dilettevole. Lui contribuisce risparmiando sulla punteggiatura e raccontando in un fiato solo un aperitivo e una cena dopo teatro, in 'a colpi d'ascia'. Ma se appena provate a leggerlo, è un perfido spasso. » - mariarosa mancuso - il foglio
Cassandra, la veggente figlia di ecuba e di priamo, racconta il tramonto e la rovina della sua città e si affollano alla memoria la traversata dell'egeo in tempesta, l'arrivo a troia delle amazzoni, i delitti di achille la bestia, la rottura con il padre priamo accecato dal meccanismo inarrestabile della guerra, la vita delle comunità femminili sulle rive del fiume scamandro, l'amore con enea.