Socrate, l'educatore. Buddha, il medico. Confucio, il politico. Gesù, il profeta. Risalendo alle antiche tradizioni spirituali e filosofiche dell'umanità, vito mancuso individua nel pensiero di queste quattro figure gli insegnamenti ancora validi e preziosi per noi, uomini e donne di oggi. «i quattro maestri nel loro insieme prefigurano un itinerario. La meta è il maestro più importante: il maestro interiore, il quinto maestro». Socrate, l'educatore. Buddha, il medico. Confucio, il politico. Gesù, il profeta. Risalendo alle antiche tradizioni spirituali e filosofiche dell'umanità, vito mancuso individua nel pensiero di queste quattro figure gli insegnamenti ancora validi e preziosi per noi, uomini e donne di oggi. La loro parola diventa così una guida decisiva per percorrere con maggiore consapevolezza gli impervi sentieri della nostra esistenza, convivere con il caos che ogni giorno sperimentiamo, e tracciare una strada nuova verso l'autentica pace interiore. Perché interrogando questi quattro grandi con sapienza e curiosità, e avvicinando a noi il loro profondo messaggio, saremo in grado di risvegliare il maestro da cui non possiamo prescindere: la nostra coscienza, il quinto maestro. Per diventare così consapevoli che la forza per definire le nostre vite è dentro di noi, e che possiamo essere noi stessi i creatori della nostra felicità.
Questo libro non parla dei gatti, ma di chi li ama. Non del sedicente 'animale domestico' - che sia domestico davvero è poi tutto da dimostrare - ma del suo ancor più sedicente 'proprietario', unico capace di comprendere e ammirare la superiorità incontrastata di questo felino. Giornalista, alberto mattioli in questa inconsueta veste confessa le ragioni di una devozione assoluta verso un animale che sa come e dove va il mondo, sa cosa ci aspetta per averlo già vissuto nelle sue innumerevoli vite e sa come devono essere impostate le sue relazioni con gli altri esseri viventi, in primo luogo quelle con l'uomo, con cui ha paradossalmente deciso di condividere la sua vita scendendo di qualche gradino la scala dell'evoluzione. E ci mostra la via di una possibile salvezza, perché il tempo dedicato al gatto è un'oasi di piacere e di bellezza sottratta ai ritmi insensati della vita quotidiana, un momento di libertà dalle assurde catene che noi stessi ci siamo forgiati, per giungere alla consapevolezza che non si può addomesticare un gatto, si può solo sperare che sia lui ad addomesticare noi.
'c'era una donna quindici secoli fa ad alessandria d'egitto il cui nome era ipazia. ' fu matematica e astronoma, sapiente filosofa, influente politica, sfrontata e carismatica maestra di pensiero e di comportamento. Fu bellissima e amata dai suoi discepoli, pur respingendoli sempre. Fu fonte di scandalo e oracolo di moderazione. La sua femminile eminenza accese l'invidia del vescovo cirillo, che ne provocò la morte, e la fantasia di poeti e scrittori di tutti i tempi, che la fecero rivivere. Fu celebrata e idealizzata, ma anche mistificata e fraintesa. Della sua vita si è detto di tutto, ma ancora di più della sua morte. Fu aggredita, denudata, dilaniata. Il suo corpo fu smembrato e bruciato sul rogo. A farlo furono fanatici esponenti di quella che da poco era diventata la religione di stato nell'impero romano bizantino: il cristianesimo. Perché? Con rigore filologico e storiografico e grande abilità narrativa, silvia ronchey ricostruisce in tutti i suoi aspetti l'avventura esistenziale e intellettuale di ipazia, inserendola nella realtà culturale e sociale del mondo tardoantico, sullo sfondo del tumultuoso passaggio di consegne tra il paganesimo e il cristianesimo. Partendo dalle testimonianze antiche, l'autrice ci restituisce la vera immagine di questa donna che mai dall'antichità ha smesso di far parlare di sé e di proiettare la luce del suo martirio sulle battaglie ideologiche, religiose e letterarie di ogni tempo e orientamento.
Stringhe, brane, dimensioni nascoste, universi multipli. La fantasia della fisica del ventunesimo secolo sembra senza limiti. Uno dei suoi interpreti è il fisico di stanford leonard susskind. Nel suo
Molti in italia lamentano una crescente ostilità nei confronti della scienza. Il modo di curare questa situazione consisterebbe nel propinare una overdose di informazione scientifica sui giornali e in televisione. In realtà, secondo israel, questa soluzione è parte del malessere di cui soffre oggi la scienza, ridotta sempre più a mera tecnica e a spettacolo, un malessere che affonda le radici nel più ampio dissesto della scuola italiana, che ha rigettato l'idea fondamentale per cui l'istruzione è soprattutto un processo educativo.
Stringhe, brane, dimensioni nascoste, universi multipli. La fantasia della fisica del ventunesimo secolo sembra senza limiti. Uno dei suoi interpreti è il fisico di stanford leonard susskind. Nel suo 'il paesaggio cosmico' descriveva la prospettiva vertiginosa di una moltitudine di differenti universi, nicchie di un inimmaginabile multiverso, o 'paesaggio', ciascuna governata da specifiche leggi fisiche: per caso, una era adatta a ospitarci. In questo nuovo libro il cosmo di susskind diventa ancora più bizzarro. Con la loro capacità di fagocitare qualunque cosa, i buchi neri erano già abbastanza angoscianti, ma per qualche tempo ai fisici si è prospettata addirittura la possibilità che questi vortici cosmici, ricavati dalle equazioni di einstein, fossero divoratori di ordine e di informazione, oltre che di materia. Negli anni settanta, stephen hawking ha mostrato che i buchi neri 'evaporano', emettono cioè radiazione termica, e rimpiccioliscono nel corso del processo sino a scomparire. Ne discendeva una domanda cruciale: l'informazione inghiottita dal buco nero riemerge oppure no quando il buco nero scompare? Hawking non aveva dubbi: 'l'informazione viene cancellata per sempre'. A susskind quell'affermazione è apparsa come una dichiarazione di guerra. Se hawking aveva ragione, infatti, sarebbe stata la fine del determinismo quantistico, la violazione del fondamentale principio secondo il quale anche nell'informazione nulla si crea e nulla si distrugge.
Un viaggio nella grande distribuzione organizzata del cibo (gdo) guidati da due giornalisti, autori delle più importanti inchieste sulle filiere agroalimentari. Un'inchiesta che disvela i segreti che si nascondono dietro gli scaffali dei supermercati. «il grande carrello mette in guardia sulle strategie usate dalla grande distribuzione organizzata per indurci a spendere» - giusy cascio, tv sorrisi e canzoni nonostante un'apparenza quasi innocua, il supermercato è il terminale ultimo di un intreccio di rapporti produttivi, sociali ed economici di cui l'acquirente finale nulla sa e nulla deve sapere. Questo libro scompone e disvela la realtà dietro gli scaffali: dai rapporti con i fornitori ai contratti con i lavoratori, dal vero costo delle offerte ai segreti del marketing. Attraverso l'indagine sul campo e le testimonianze dei principali protagonisti del settore, ci racconta un mondo che è parte integrante della vita di ognuno di noi. E che la influenza molto più di quanto pensiamo.
Storia dell'umanità racconta con incisività e immediatezza il nostro lungo cammino attraverso i millenni dalle origini no a oggi; un racconto che dimostra come non sia possibile isolare geneticamente popoli e tantomeno nazionalità e come il nostro mondo sia nato da un irresistibile e inesauribile desiderio di mescolanza. «i due autori hanno puntato in alto, condensando in poco meno di trecento pagine nozioni basilari di genetica, ma anche un vero ritratto dettagliato dell'europa dell'olocene […] e dei principali eventi migratori che l'hanno interessata nell'arco di migliaia di anni, definendo così il profilo genetico, culturale e linguistico del nostro continente. » - la lettura questa storia inizia da un piccolo reperto, una minuscola falange fossile vecchia 70. 000 anni appartenuta a una bambina: ci racconta di una nuova forma umana primitiva che abitava il nostro pianeta insieme ai neanderthal e a homo sapiens. Oggi, grazie alle nuove tecnologie di analisi genetica, in pochi grammi di osso è possibile scoprire, con una precisione impensabile fino a pochi anni fa, i segreti della nostra lunga epopea, a partire dal momento in cui i nostri progenitori hanno lasciato la culla dell'africa per dirigersi verso l'europa e l'asia. Johannes krause e thomas trappe hanno ricostruito in queste pagine il grande viaggio dell'umanità attraverso gli spostamenti dei popoli, gli scambi culturali e gli scontri che ne sono scaturiti, la domesticazione delle specie animali e vegetali, le sfide e le opportunità create dai cambiamenti climatici nel corso delle epoche. La nostra è una storia di grandi migrazioni e continui rimescolamenti, che nel corso dei millenni hanno dato forma al mondo che conosciamo anche attraverso mutamenti radicali: come l'arrivo delle popolazioni di agricoltori anatolici in un'europa abitata da cacciatori-raccoglitori, le successive ondate migratorie dalla steppa asiatica che hanno lasciato tracce genetiche no alle isole britanniche e la diffusione delle malattie infettive che hanno modellato le nostre vicende, dalla peste al covid.