Questo libro si può usare come un gioco. Se stai lavorando a una storia scritta e ti trovi in difficoltà, allora puoi prenderlo in mano, soppesarlo, strofinarci sopra il palmo tenendo gli occhi chiusi, e aprirlo a caso. «questo manuale non sostituisce l'ispirazione, non surroga la disciplina necessaria, ma offre aiuti salvavita» - 7 troverai, sulla pagina di destra, un consiglio o una provocazione o una riflessione o una domanda; e sulla pagina di sinistra un breve approfondimento. Prova ad applicare ciò che hai trovato al tuo problema. Forse lo stimolo ti aiuterà a osservarlo con uno sguardo un po' diverso. Ma questo libro è anche un serissimo libro da meditare, perché in circa duecento massime l'autore ha condensato il succo di un'esperienza di editing e di insegnamento della scrittura ormai più che ventennale. Non ha l'ambizione di avviare alla professione della scrittura, ma piuttosto quella di aiutare chi muove i primi o i secondi passi nell'umana pratica del raccontare a diventare un po' più consapevole, un po' meno ingenuo, e forse addirittura un po' più bravo.
Ogni cosa è già stata scritta. E il destino di ogni uomo è un segreto sepolto nel silenzio di una biblioteca. Dove tutto è cominciato. E dove tutto finirà. «il nuovo millennio ha un cuore macabro. Glenn cooper lo ha intuito prima e meglio di tutti. E sa raccontarcelo» - antonio d'orrico, la lettura - corriere della sera a new york un serial killer semina morte e terrore. Le vittime non hanno nulla in comune. Eppure un mistero lontano nel tempo e nello spazio collega i loro nomi. Nel deserto del nevada, nel laboratorio governativo più misterioso del mondo, c'è un archivio, una biblioteca cui hanno accesso pochissime persone. L'autore di quella monumentale opera, octavius, era il settimo figlio di un settimo figlio, nato a vectis, una piccola isola della britannia, il 7 luglio del 777. Un ragazzo dotato di un potere misterioso che conduceva la sua mano sulla pergamena, facendogli compilare un lungo elenco di nomi e di date. In un unico volume: la biblioteca dei morti, il libro delle anime, i custodi della biblioteca.
L'immagine che valancy stirling vede riflettersi nello specchio è una figura tristemente scolorita. Ha quasi trent'anni e non ha un marito: quanto basta a renderla motivo di imbarazzo per la sua ingombrante famiglia. Valancy vive secondo le regole imposte da una madre bigotta e accoglie con remissione le scelte che altri fanno per lei. C'è un luogo dei suoi sogni, però, dove si sente libera: il suo 'castello blu'. La sconvolgente diagnosi di una malattia cardiaca fatale la spinge, però, a uscire dal suo bozzolo di timore e a cercare nel mondo il suo castello: prima, sul limitare di quella 'landa desolata' dove abitano i reietti della comunità - cissy gay, una ragazza madre malata di tubercolosi, e suo padre abel, un impenitente alcolista; poi, ancor più lontano, sul lago mistawis, dove vive soltanto lo sregolato barney snaith, che tutti reputano un criminale in fuga. Ambientato nel muskoka, dove specchi d'acqua, isole velate dalla nebbia, cascate scroscianti e boschi inestricabili si fondono nel magico silenzio della natura canadese.
È il più famoso tra i racconti natalizi scritti da dickens, nel 1843. Un racconto che ha avuto la forza di attingere all'immaginario popolare e a sua volta plasmarlo con forza. Per esempio, il personaggio di paperon de' paperoni in inglese si chiama scrooge mcduck, lo stesso nome cioè dell''avaro cattivo e senza cuore' di questo racconto dickensiano. Scrooge è talmente cattivo e avaro da rifiutare anche il calore del natale, per lui solo una perdita di tempo e di soldi. Sarà il fantasma del suo ex socio jacob marley a visitarlo per primo. Poi lo visiteranno altri tre spiriti, che gli restituiranno in rapida sequenza la visione del suo natale passato (di quando cioè lui era un bambino solo e triste), di quello presente (quello del suo contabile cratchit e del figlio in predicato di morte per la mancanza di cure adeguate) e infine del natale futuro, quello della sua morte, che verrà accolta con derisione e freddezza da tutti i suoi conoscenti. È in questo momento che il vecchio avaraccio si pente dei suoi comportamenti e cambia finalmente registro, ravvedendosi e celebrando in modo adeguato lo spirito del natale, con generosità e trasporto per gli affetti familiari.
In una località sperduta della mesopotamia alcuni archeologi lavorano per riportare alla luce le rovine di un'antica città. Louise leidner, la bellissima moglie del capo della missione archeologica, è ossessionata da oscure visioni. Quasi tutti i suoi compagni la considerano malata di nervi ma forse, nel passato della donna, si nasconde veramente qualcosa di terribile, qualcosa o qualcuno che vuole portare a termine una tremenda vendetta. La tensione sfocia infine in un orrendo delitto, che solo poirot riuscirà a spiegare.
L' architettrice di melania g. Mazzucco è un romanzo storico che racconta la vita straordinaria di plautilla bricci, la prima donna architetto della storia moderna. Ambientato nella roma del seicento, tra fasti, intrighi, violenze e miserie, il libro ci fa scoprire una figura femminile di grande talento e audacia, capace di realizzare una splendida villa sul colle che domina la città, sfidando le convenzioni e i pregiudizi del suo tempo. La scrittura di mazzucco è ricca, vivida e appassionata, e ci trasporta in un mondo affascinante e controverso, dove l'arte si intreccia con la storia, la politica, la religione e l'amore. L' architettrice è un libro che celebra la forza creativa delle donne e il loro ruolo nell'evoluzione della cultura e della società. È anche un omaggio alla bellezza di roma, una città eterna e mutevole, protagonista indiscussa di questa saga familiare e artistica. L' architettrice è uno dei libri più belli di melania g. Mazzucco, vincitore del premio stresa 2020 e del premio giuseppe dessì 2020, e finalista al premio letterario corrado alvaro 2020 e al premio letterario per la donna scrittrice 'rapallo' 2020. È un romanzo da leggere e da regalare a chi ama l'arte, la storia e le storie di donne eccezionali.
Una storia emozionante di amicizia e resilienza. Un romanzo che esplora la solidità dei legami autentici, capaci di resistere alla crudeltà degli uomini e della storia. «una storia toccante sulla froza dell'amore materno, dell'amicizia e dei legami familiari che resistono anche di fronte alle minacce della storia» – library journal «una lettura indispensabile che si inserisce nella lunga e importante tradizione di romanzi che cercano di far luce sull'olocausto e sulle sue conseguenze» – book reporter «commovente e pieno di speranza» – chicago tribute una guerra che non lascia vie d'uscita. Due ragazze decise a sopravvivere. Una sola scelta possibile. Polonia, 1943. Il treno corre veloce senza fermarsi. A bordo, la giovane lena e l'amica karolina sentono solo il rumore delle rotaie che rompe il silenzio assoluto degli altri passeggeri. Dentro di loro, sanno che là dove sono dirette non c'è via di scampo. Auschwitz è la notte della guerra. Una lunga notte che non lascia intravedere neanche una flebile luce. Ma forse un timido bagliore di speranza c'è. Ed è di salvare le gemelle di karolina che, su quello stesso treno, si tengono strette a loro piene di paura. Si tratta di una scelta impossibile per una madre, ma è l'unico modo di eludere un destino ingiusto: abbandonare le bambine. Anche se questo significa non rivederle mai più. Da allora sono passati anni, eppure lena, ormai ottantottenne, non ha mai dimenticato l'istante che ha cambiato tutto. Ha provato a rifarsi una vita, a lasciarsi alle spalle il passato. Senza riuscirci. E adesso sente che è arrivato il momento di rintracciare le gemelle. Di dimostrare a karolina che il suo sacrificio non è stato vano. Così, si affida all'investigatore liam taggart e all'avvocato catherine lockart, gli unici disposti a darle una mano, a patto che lei racconti loro tutta la storia. Benché sia convinta di fare la cosa giusta, lena non riesce a essere sincera con chi potrebbe esaudire il suo desiderio più grande. Perché il suo cuore nasconde un segreto che non ha mai osato confessare e che ora tocca proprio a liam e catherine portare alla luce: è il solo modo che hanno per offrire a lena l'aiuto che cerca.
Finalista premio estense 2020 s come sospettosi. Ma anche delusi e confusi dalla medicina e dalla scienza: un reportage dall'italia di oggi. «un libro inchiesta empatico e minuzioso, che sviscera i temi di scontro tra scienza e cittadini interpellando i diretti interessati» - giulia villoresi, il venerdì perché non ci credono? Perché sembra che sempre piú persone, anche colte, istruite, ragionevoli, si affidino ai preparati della sedicente medicina alternativa, a rimedi finto-antichi e a nuove pratiche new age? Perché preferiscono il dr. Google ai medici in carne e ossa e non riconoscono piú la loro autorevolezza? A volte si arriva a prese di posizione radicali e a conflitti, come è successo recentemente per i vaccini o per i casi di cronaca che hanno coinvolto l'omeopatia. Piú comunemente si diffondono credenze pseudoscientifiche, mode e tendenze, spesso spinte dalla pubblicità. Silvia bencivelli si chiede quali siano le ragioni profonde di questi fenomeni, intervistando persone che hanno fatto scelte contrarie a quelle indicate dalla scienza, e scienziati che ne riflettono con lei. Alla fine viene il dubbio che il problema non sia da cercarsi nei social network o nello spirito dei tempi. Ma nella nostra comune e fragile umanità. I sospettosi, insomma, siamo noi.
Amore e tenebra sono due delle forze che agiscono in questo libro, un'autobiografia in forma di romanzo, un'opera letteraria che comprende le origini della famiglia di oz, la storia della sua infanzia e giovinezza a gerusalemme e poi nel kibbutz di hulda, l'esistenza tragica dei suoi genitori, e una descrizione epica della gerusalemme di quegli anni, di tel aviv che ne è il contrasto, della vita in kibbutz, negli anni trenta, quaranta e cinquanta. La narrazione si muove avanti e indietro nel tempo, ricostruendo in 120 anni di storia familiare una saga che vede protagonisti quattro generazioni di sognatori, uomini d'affari falliti e poeti egocentrici, riformatori del mondo, impenitenti donnaioli e pecore nere.