Nella roma decadente e crudele dell'epoca di nerone, centro del mondo e del crogiuolo di tutte le razze e religioni dell'antichità, il giovane patrizio vinicio si innamora della timida licia, figlia di un re svevo, allevata a roma e educata alla religione cristiana. Una passione drammatica e tormentata su cui la storia rovescia tutta la folle ferocia della prima grande persecuzione contro i fedeli del nuovo culto. Introduzione di witold gombrovicz.
Una comunità di pescatori di storioni sulle rive ferraresi del po. Un intreccio di uomini, di storie e di amori, all'ombra della seconda guerra mondiale. A tenere le fila della vicenda la presenza discreta e distante della signora del caviale. Lei, ebrea, scompare con le leggi razziali e assieme a lei finisce per sempre l'epoca del caviale del po. Un romanzo che racconta uno dei maggiori drammi del novecento, le persecuzioni razziali, visto con gli occhi all'inizio ingenui e ignari di un bambino.
Un romanzo che ci porta alle origini del 'ciclo dei vor' e del personaggio di miles vorkosigan: con la morte dell'imperatore, il pianeta barrayar rischia di piombare nel caos. L'unica speranza di pace è affidata ad aral vorkosigan, che potrebbe diventare lord reggente, ma non tutti sono d'accordo. Infatti, durante un attentato ordito per assassinare aral, sua moglie cordelia e il bambino che lei porta in grembo subiscono gli effetti di un gas teratogeno. È un duro colpo per i vorkosigan, ma cordelia non si arrende e dà, infine, alla luce un piccolo che sarà chiamato miles.
Opera filosofica e poetica composta tra il 1883 e il 1885. In quest'opera le idee del 'superuomo' e dell''eterno ritorno' raggiungono una forma compiuta. Dopo dieci anni di solitudine zarathustra sente il bisogno di donare agli uomini la sua sapienza, ma il popolo distratto ride delle sue parole. Dovrà così cercarsi dei discepoli cui indirizzare i suoi discorsi. Tema dei discorsi è la ribellione alla cultura e alla morale dominanti e la visione della vita come forza indomabile e della volontà come strumento di affermazione. Agli elementi polemici sono inframmezzati brani poetici (canti e canzoni) di grande bellezza. Molteplici le fonti stilistiche, la bibbia, le poesie di goethe, la prosa di lutero, gli aforismi dei moralisti francesi.
La linea del 100 è la nuova proposta per lo svolgimento del programma di matematica per il secondo anno della scuola primaria. Rappresenta la naturale prosecuzione del percorso iniziato in classe prima con
Un affresco familiare cotto a fuoco lento. La sedimentazione dei rancori e degli affetti, una matriarca che nasconde più di un segreto, tra cui il più importante: quello della sua cucina.
Da più di vent'anni giorgio nardone ha sviluppato alcune modalità d'intervento basate sul modello di problem solving strategico, la cui applicazione va dalla psicoterapia, nel trattamento di gravi patologie come i disturbi alimentari, le fobie e gli attacchi di panico, al coaching individuale e alla consulenza aziendale, scolastica e sportiva. Questo testo descrive sinteticamente gli strumenti di cui ci si dovrebbe dotare per padroneggiare la
Pubblicato per la prima volta nel 1954, un romanzo che costituisce una tappa fondamentale del viaggio di moravia attraverso le istituzioni borghesi e il loro scacco «È nel 'disprezzo' che la problematica centrale di moravia trova la sua anima più precisa e complessa, quasi una unitaria enciclopedia della sua varia tematica» – edoardo sanguineti protagonista del romanzo è uno scrittore di sceneggiature i cui rapporti con la moglie si illuminano e si complicano a contatto con il mondo della produzione cinematografica, della carriera e del successo. A differenza di 'l'amore coniugale' che racconta la storia di un tradimento, 'il disprezzo' muove da un dato positivo, un caso di fedeltà matrimoniale, per chiarirne tutta la natura di illusione, di reale sconfitta e di profonda, modernissima contraddizione.
Le drammatiche vicende dell'ex jugoslavia richiamano alla memoria la tragedia che travolse gli italiani d'istria durante e dopo la seconda guerra mondiale. Una pagina oscura della storia che carlo sgorlon riporta alla luce narrando le vicende di benedetto e della gente di umizza. Un dramma umano, familiare, corale, in cui l'odio cancella l'amicizia, la paura annulla la fiducia. È l'incubo della morte nelle buie profondità delle foibe, il dramma dell'esilio forzato da una terra amatissima. Tra leggenda e verità, un omaggio forte e struggente ai morti e ai sopravvissuti di una guerra dimenticata.