Sulle coste svedesi, in un freddo mattino d'inverno, da un peschereccio che si fa strada tra la neve viene avvistato un gommone di salvataggio: a bordo ci sono due cadaveri. Le indagini portano l'ispettore wallander a est: la polizia di ystad ha le prove che i due uomini sono stati uccisi e che l'imbarcazione veniva dalla lettonia. Kurt wallander parte per riga: non passerà molto tempo prima che si renda conto di essere vittima di una cospirazione legata ai drammatici cambiamenti politici dei paesi baltici: la caduta dell'unione sovietica è ormai consegnata alla storia, ma in lituania, ora stato sovrano, alcune forze di potere lavorano nell'ombra in accordo con la mafia russa.
Antoine, che con una parrucca bianca e una redingote di raso azzurro vola in pallone; squerloz, il costruttore di barche che vive in cantina con un barbagianni, una civetta e un topo bianco; edera, che tutti credono una qualsiasi ragazza bionda mentre in lei 'c'è molto di più e che non si può dire perché è mistero'; leopolda e massimino, coi loro occhi di vetro, la pelle di stracci e un corteo di infinite, orribili malattie. Sono gli esseri che popolano il mondo del ragazzo di quindici anni e del suo inseparabile amico fiore, che non si rassegna alla sua morte e continua a cercarlo. Un mondo di fiabesche macerie, giornate spopolate dai bombardamenti, riti al dio moloch, cinema dai sedili di latta storti e scrostati.
In una notte flagellata da un forte temporale, quattro uomini si ritrovano per caso seduti allo stesso tavolo di una taverna sperduta sui monti dell'appennino pistoiese. Ma spesso il caso non è altro che una delle vesti che usa il destino per celarsi agli uomini: a pochi passi da loro, infatti, dorme sdraiato sopra una panca davanti al fuoco un mitico e sanguinario brigante, frate capestro. Nessuno sembra fare caso a lui. Ma la notte è lunga, e bevendo vino i quattro uomini raccontano a turno alcuni episodi delle loro vita: tutti hanno qualcosa da nascondere, nella memoria di tutti giacciono colpe taciute e mai veramente espiate. Il brigante li ascolta in silenzio. E si prepara all'arrivo dell'alba, quando tutti dovranno finalmente fare i conti con lui e con il loro passato.
Dopo un'esistenza spesa al servizio della famiglia, con tanti figli e nipoti, ma piena di delusioni, nanda kaul si è ritirata in scontrosa solitudine sulle pendici dell'himalaya, in una casa con giardino circondata da una boscaglia perennemente minacciata dal fuoco. L'arrivo indesiderato di una bisnipote e la visita di una vecchia amica d'infanzia infrangono la cortina del suo risentimento e la costringono, forse per la prima volta, a riconsiderare se stessa. A poco a poco una sottile fascinazione avvolge l'anziana e disincantata vedova e la stramba adolescente. Fuori, il paesaggio, osservato da nanda ed esplorato dalla nipote, e la sensazione di una una catastrofe imminente che sovrasta tutti dall'inizio.
Il colto dignitario arabo ibn fadlan viene inviato in missione diplomatica dal suo califfo nella terra dei vichinghi. Siamo nel 922 dopo cristo, ed egli annota nel suo diario di viaggio ciò di cui è testimone. Incontra gruppi di 'barbari' che curano molto meno l'igiene di quanto non facciano con il cibo, l'alcol e il sesso. Assiste ai loro riti, alla violenza delle loro cerimonie, alle orge. Quello di fadlan con l'europa dell'epoca è un incontro scioccante, per lui che viene dal mondo sofisticato ed evoluto di baghdad, la 'città della pace'. Ma nonostante la sua diversità, viene accolto nel clan vichingo, gode della protezione del suo capo e seguirà il gruppo fino in scandinavia, fino alla lotta finale contro le misteriose creature della nebbia.
Un gruppo di ceceni armati occupa gli studi di un'emittente televisiva durante un dibattito tra esponenti politici di primo piano. Gli spettatori assistono scioccati alla drammatica situazione degli ostaggi: per volere dei terroristi, guidati da ramzan, l'emittente televisiva è costretta a trasmettere in diretta televisiva l'evolversi della tragedia. Fuori dagli studi, la polizia tenta di trovare una soluzione pacifica, ma ci sono troppe cose in gioco: intrighi internazionali fra russia ed europa occidentale; l'odio personale del terrorista bezlan per l'ex-compagno di scuola aslan; il desiderio di vendetta della figlia illegittima di un importante politico russo, che ha visto sua madre sgozzata da un ceceno.
2010. Ivo barrocciai, industriale fallito, scopre di avere un cancro. Caterina è una ragazzina esaurita perché il suo fidanzato ha pubblicato su internet un video che li ritraeva in intimità. I due partono insieme perché ivo vuole recuperare il suo sperma, congelato nel corso dei tentativi di avere un figlio con la ex moglie. Vorrebbe ingravidare caterina e in cambio le darebbe il ricavato della vendita all'asta di una testina di bascon salvata dal fallimento. I due procedono come in un sogno in cui passato e presente si mischiano, raccontando il declino italiano e l'età dell'oro, un passato che non può più tornare. Un passato individuale, ma anche collettivo che assomma tutte le speranze degli italiani traditi dalla crescita industriale.
È l'alba del 24 gennaio del 1979. Le brigate rosse uccidono il sindacalista guido rossa, che aveva provato a rompere il clima di omertà che regnava nelle fabbriche intorno ai terroristi. Quasi trent'anni dopo la figlia prova a capire che cosa quel giorno è veramente successo e lo racconta in questo libro. Chi era suo padre? Nessuno aveva mai chiarito il segreto di quell'omicidio: compagni di partito, operai, magistrati, carabinieri. Ed ex brigatisti: anche coloro che parteciparono all'azione armata.