È il 1972, e new york è un luogo sporco e pericoloso per crescerci dei figli. Così joanna eberhart, moglie, madre e fotografa, si trasferisce con la famiglia nell'idillica cittadina di stepford. Joanna è una giovane americana degli anni settanta, figlia di un'epoca in cui le femministe mettono al bando busti, giarrettiere e reggiseni e si ribellano all'ingrato destino di graziosi angeli del focolare. Naturale dunque che, una volta a stepford, stringa amicizia con bobbie e charmaine, le sole donne che, arrivate anche loro da poco nella ridente cittadina, appaiono emancipate e brillanti come lei. Nella linda stepford, infatti, le mogli sembrano tutte stranamente calme e organizzate, deliziose e avvenenti, come splendide bambole agghindate in modo impeccabile. Bambole insulse che adorano fare shopping, pulire la casa e piegarsi senza batter ciglio ai voleri dei loro uomini. Un weekend trascorso in compagnia dei rispettivi mariti restituisce tuttavia a joanna un'altra bobbie e un'altra charmaine: due zombie carine e benvestite che, come due perfette mogli di stepford, scodinzolano servizievoli al seguito dei loro uomini. Un evento inspiegabile, misterioso quanto il circolo maschile che si erge sulla collina di stepford frequentato dal marito di joanna. Si dice che uno dei membri sia un esperto di materie plastiche, un altro un pioniere della tecnologia robotica. Introduzione di chuck palahniuk.
A oltre mezzo secolo di distanza è ormai convinzione comune che occorra un ripensamento della resistenza, sulla quale tutti mostriamo troppo facili certezze. Si tratta, soprattutto, di riconoscere a questi fatti la loro dignità di grande evento storico, sottraendoli ai ricorrenti rischi della retorica celebrativa o alle strumentalizzazioni di parte spesso riduttive e liquidatorie. Il libro affronta temi cruciali legati al passaggio dall'italia fascista all'italia del dopoguerra visti sotto il profilo della 'moralità' operante nei protagonisti. Nell'analisi degli eventi tra il settembre 1943 e l'aprile 1945, claudio pavone distingue tre aspetti: la guerra patriottica, la guerra civile e la guerra di classe - «tre guerre» che sono spesso combattute dallo stesso soggetto - introducendo così una novità interpretativa in grado di cogliere tutte le sfumature e di attraversare orizzontalmente una realtà storica di estrema complessità. Gli argomenti presi in esame - tra i quali l'eredità della guerra fascista, il dissolversi delle certezze istituzionali, le fedeltà e i tradimenti, il valore fondante della scelta, il rapporto fra le generazioni, l'utopia e la realtà, il grande nodo del la violenza - ci costringono a riflettere su alcune questioni brucianti e sempre attuali, prima fra tutte quella del rapporto tra la politica e la morale nella vicenda storica.
Quella della chiesa è, anche, una storia piena di personaggi eccezionali, eventi memorabili, grandi passioni. Eppure solo pochi scrittori sono riusciti a raccontarla restituendone il pathos: fra tutti spicca louis de wohl, capace, con questa storia breve che è quasi un romanzo, di trattenere con forza lo spirito di vicende straordinarie. Dall'esilio del papato ad avignone alla rivolta di lutero, dalle sofferenze dei martiri alle gesta eroiche dei santi, dalle crociate della chiesa militante contro le eresie fino agi episodi più controversi del novecento, louis de wohl, con la prospettiva del credente e l'attenzione al dettaglio dello storico, ci ripropone gli appassionanti eventi di questa istituzione millenaria. Ci dona così un resoconto narrativo veritiero, che mostra il lato più umano dei personaggi principali della chiesa in tutte le loro sfaccettature.
'il giro di boa' venne scritto sotto l'impulso di due avvenimenti distanti tra loro, ma che mi colpirono e m'indignarono in modo particolare. Il primo fu il g8 di genova e il comportamento non certo esemplare delle forze dell'ordine in quelle terribili giornate. Il secondo avvenimento fu la scoperta che alcuni trafficanti di carne umana avevano sbarcato sulle nostre coste dei bambini per venderli. 'la pazienza del ragno' invece mi è stato letteralmente suggerito dall'aver visto un ragno tessere la sua tela tra un ramo e l'altro di un castagno ultracentenario. E fu proprio mentre l'osservavo che nacque in me il progetto di un romanzo la cui idea portante fosse appunto la tessitura di una sorta di tela di ragno appositamente congegnata per farvi intrappolare la vittima designata. Mi proposi cioè di scrivere un romanzo poliziesco senza omicidi o fatti di sangue, ma con la distruzione sociale di un individuo raggiunta attraverso una macchinazione di raffinata intelligenza. 'l'idea di 'la luna di carta' mi venne in mente dopo un incontro fortuito con un amico che non vedevo da trent'anni il quale mi raccontò d'avere scoperto un giorno che tanto anna, sua moglie, quanto giulia, la giovane amante, non solo avevano fatto conoscenza ed erano diventate amiche, non solo lo tradivano sistematicamente con altri, ma l'ingannavano quotidianamente mentendo su tutto, anche sulle cose più ovvie, così, per il puro piacere di ridere poi alle sue spalle. '
Con la sua scrittura intensa e luminosa lauren groff è riuscita a dare grande respiro narrativo a quella che si può leggere come una pièce teatrale. «uno dei piaceri di questa lettura è la sua pura imprevedibilità. Lauren groff sa trasformare una frase in un piccolo uragano. » - the new york times «'fato e furia' è un trionfo a mani basse. » - the washington post «groff è una scrittrice originale; i suoi libri sono intrisi di un audace anticonformismo. » - the new yorker «frase dopo frase, questo romanzo è un purosangue. Ma a giudicare dai suoi espedienti narrativi è un cavallo di troia. » - time 'avrebbe potuto morire di felicità in quel preciso istante. Immaginò il mare gonfiarsi per risucchiarli, scarnificarli con la sua lingua e rivoltare le loro ossa in un abisso di molari corallini. Se lei era al suo fianco, pensò, se ne sarebbe andato cantando. ' per alcuni la vita è sogno. Lotto e mathilde, il ragazzo d'oro e la principessa di ghiaccio, si conoscono alla fine dell'università e si sposano subito: giovani, bellissimi e innamorati, si avviano verso un destino di felicità. Lotto depone senza troppo dolore le ambizioni da attore per diventare celebre come autore teatrale, e mathilde si rivela la moglie ideale, la musa silenziosa: lui ama le luci della ribalta e lei sceglie il riparo delle quinte, lui è fiducioso e aperto verso le persone e il futuro, lei è più oscura e sfuggente. Ventiquattro anni di matrimonio per una coppia perfetta, quella che vedono - o credono di vedere - tutti da fuori: ma basta cambiare punto di vista e la maschera cade. Il fato cala senza pietà; e mathilde è la furia che libera un carico di rivelazioni. Con la sua scrittura intensa e luminosa lauren groff è riuscita a dare grande respiro narrativo a quella che si può leggere come una pièce teatrale, una tragedia animata da due personaggi folgoranti: perché ogni storia ha due facce, e la chiave di un matrimonio non è la verità, ma il segreto.
È l'alba dell'11 settembre 1973. È ancora buio quando salvador allende, presidente del cile, viene svegliato da una telefonata con cui i suoi uomini lo avvisano che tutte le forze militari stanno attaccando la capitale. Il dottore accende la luce e si infila gli occhiali con la convinzione che quel giorno morirà: è ormai chiaro che il golpe a lungo minacciato dai suoi avversari sta ora per compiersi davvero. 2008. David kurtz, ex ufficiale della cia, torna dagli stati uniti a santiago trentacinque anni dopo aver partecipato alla cospirazione che condusse al colpo di stato in cui allende venne destituito da capo del governo e perdette la vita. Sua figlia victoria, prima di morire, gli ha affidato una lettera e un diario scritto in spagnolo strappandogli una promessa: consegnare le sue ceneri a héctor aníbal, un ragazzo che lei aveva frequentato durante gli anni trascorsi con la famiglia in cile. Con la disperazione e la tenacia proprie di un padre che ha perso prematuramente la figlia e vuole portare a termine quella che è forse l'unica missione 'd'amore' della sua vita, david si avventura in un mistero apparentemente insolubile: chi è héctor aníbal? E come rintracciarlo? Spiazzato dalle rivelazioni inattese sull'oscuro passato della figlia, david comincia a tradurre il diario, e più si addentra tra le pagine più si rende conto che trentacinque anni prima lui e i suoi colleghi avrebbero sborsato migliaia di dollari per quel quaderno.
A paolo borsellino, spazzato via venti anni fa da un'autobomba sotto casa di sua madre, in via d'amelio a palermo, piaceva citare dal giulio cesare di shakespeare la frase secondo cui 'è bello morire per ciò in cui si crede. Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola'. Il fatto è che l'omicidio di borsellino è ormai diventato uno di quei buchi neri della storia italiana, simile in questo al rapimento moro, in cui come in un gorgo si annodano e si raccolgono tutti i misteri, i protagonisti, le inconfessabili verità di un paese che ha sempre avuto molto da nascondere, in primo luogo a se stesso. 'questo è stato il destino del nostro eroe; e l'italia non è un paese per eroi. La ricerca della verità sul suo assassinio implicava un contributo di onestà, che è stata soffocata. Difficile ormai che si possa recuperare il tempo perduto, perché ormai quella stessa ricerca della verità è strettamente connessa (i luoghi, i palazzi di giustizia, i contesti) con la ricerca delle ragioni della disonestà di chi doveva cercarla. E dunque, diventa un'impresa quasi impossibile. ' ma quello che è possibile fare è mettere insieme tutti i pezzi, ripulirli a uno a uno e metterli nell'ordine giusto, per raccontarli a chi li ha dimenticati, o li ricorda solo confusamente. Questo è ciò che enrico deaglio ha fatto in questo libro. Con una nuova introduzione dell'autore.
Yukio mishima era convinto che la verità può essere raggiunta solo attraverso un processo intuitivo in cui pensiero e azione si trovano uniti. Questa filosofia di vita gli derivava dal pensiero di wang yang ming (1475-1529) e dall'etica dei samurai che a esso si ispirava. L'ideologia dei guerrieri antichi era, per mishima, l'essenza stessa della giapponesità, della sua natura più vera. Alla fine degli anni sessanta, egli risolse o credette di risolvere i dilemmi esistenziali, che aveva rappresentato nei suoi romanzi, con una scelta para-militare: contrapponendo il linguaggio della carne al linguaggio delle parole. In questo volume vengono raccolti cinque testi che testimoniano questa scolta: 'lezioni spirituali per giovani samurai' (1968-1969); 'l'associazione degli scudi' (1968); 'introduzione alla filosofia dell'azione' (1969-1970); 'i miei ultimi venticinque anni' (1970); e il 'proclama' che mishima lesse il 25 novembre 1970, pochi istanti prima di suicidarsi.
Nel 218 a. C . Cartagine non è più la potenza che ha regnato incontrastata per cinquecento anni sul mediterraneo: la disfatta patita nella prima guerra punica ha fatto di roma la nuova signora dei mari e delle terre conosciute fino a oriente. L'orgoglio dei cartaginesi, però, reclama vendetta. Il giovane annibale, cresciuto nell'odio per i romani, decide di sfidare apertamente l'urbe e attacca la città di sagunto, violando la tregua. Dopo avere approntato un esercito formidabile, che si avvale del supporto degli elefanti, parte per una marcia impossibile che lo porterà a varcare i pirenei e le alpi, per scendere nella gallia cisalpina e affrontare roma sul suo territorio. Il piano di annibale appare folle e senza speranza. Solo un uomo fra i romani sa di trovarsi di fronte al più temibile avversario che la repubblica abbia mai conosciuto: è publio cornelio scipione, figlio del console scipione, affascinato dall'abilità e dall'intelligenza dimostrate da annibale. Quando gli eserciti di cartagine e di roma si affrontano nella battaglia del ticino, il giovane condottiero romano capisce che per poterlo sconfiggere occorre studiare tutto di lui e della sua tattica di guerra. Inizia così un confronto a distanza destinato a durare quindici anni, fino alla resa dei conti a zama, sulle coste dell'africa, quando annibale e scipione si sfidano in campo aperto, decisi a dimostrare il loro valore in uno scontro che segnerà il destino dei loro popoli.
'il personaggio principale, almeno in quei momenti di lucidità in cui riuscirò ad impormi una linea di condotta, sarà il mio defunto fratello maggiore seymour glass che (preferisco dir tutto in un'unica frase da necrologio) nel 1948, all'età di trentun anni, mentre era in vacanza in florida con sua moglie, si tolse la vita. Egli ebbe un grande significato per moltissime persone con cui venne a contatto e per noi, suoi fratelli e sue sorelle, egli fu tutto. Tutto quel che è realtà, egli fu, per noi: il nostro unicorno striato di blu, il nostro specchio ustorio, il genio di famiglia che dà consigli a tutti, la nostra coscienza portatile, il nostro commissario di bordo, il nostro unico poeta. '