La vita felice è un meccanismo a orologeria: il ticchettio inarrestabile che avvertiamo, pagina dopo pagina, è quello di una famiglia che sta per essere travolta. Un romanzo mozzafiato sulle colpe dei padri e l'innocenza dei figli. «non ne sapevo niente, allora, dei modi in cui l'amore può manifestarsi, né della forza con cui può spingerci in un angolo e toglierci il respiro». Elia ha sedici anni ed è un ragazzo solitario. Suo padre è stato licenziato e ha cominciato a comportarsi in modo strano, sparendo per ore a bordo di un furgone, chiudendosi in garage, scrivendo lettere che denunciano un complotto di cui si sente vittima. Elia prova a decifrare ciò che accade, mentre sua madre sembra non voler vedere. Fino alla notte d'agosto dopo la quale nulla sarà piú come prima: la piccola comunità di ponte – già segnata dall'omicidio insoluto di un bambino – si sveglia sconvolta per il rapimento di una ragazza, salita la sera precedente su un furgone e poi svanita in mezzo ai boschi. Ma quell'estate per elia è anche segnata dall'attrazione per anna trabuio, dall'amicizia per suo figlio stefano, dalla scoperta lacerante dei propri desideri e dell'istinto di sopravvivenza. A raccontare tutto questo è elia trent'anni dopo: un uomo che tenta di ricucire lo strappo del passato e illuminare il buio nella mente di suo padre, immaginando cosa sia accaduto davvero quella notte, e cosa significhi perdere se stessi. Ma soprattutto tenta di rispondere a una domanda: com'è possibile, dopo una ferita cosí profonda, sperare di essere felici? Tra la settimana bianca e io non ho paura, elena varvello ha scritto una storia di formazione diversa da tutte le altre, che cattura il lettore con una lingua cesellata, dura e trasparente.
Il commissario de luca è nato in parti uguali dalla inventiva letteraria e dai documenti storici. Inizia cronologicamente con lui il tipico personaggio realistico del nuovo giallo italiano, inciso sullo sfondo delle vicende politico sociali e del carattere nazionale. Lo si incontra in tre inchieste in cui si incrociano storia e cronaca nera, a cavallo tra l'ultimo mese di salò e le elezioni del 1948, anni che lo cambiano, come dovettero cambiare i suoi modelli reali: da fidato poliziotto, a epurato, a reintegrato nei ranghi: il suo temperamento antiretorico, come non lo ha fatto stare a suo bell'agio sotto il regime, lo impaccia anche alle prime ipocrisie repubblicane. È soprattutto un fedele servitore dello stato. Il volume raccoglie tre romanzi pubblicati tra il 1990 e il 2000: in 'carta bianca' mentre scoccano le ultime ore di salò e comincia il fuggi fuggi generale, avviene un omicidio nei quartieri alti commesso, sembra, da una donna e mentre il commissario de luca scopre un ultimo disperato traffico spionistico finanziario tra gerarchi e nazisti. Al centro del secondo, 'l'estate torbida', un delitto di pura selvaggia malvagità che rivela propaggini antiche, nel caos della prima estate senza fascismo. La 'via delle oche' dell'ultimo romanzo è quella di un noto bordello dove andavano i gerarchi e dove, alla vigilia delle elezioni del 1948, un factotum è trovato morto: tra le elezioni, l'attentato a togliatti e bartali maglia gialla, l'inchiesta di de luca sarà particolarmente scabrosa.
Dopo 'sola come un gambo di sedano', in cui si faceva vendicatrice delle single, luciana littizzetto stavolta si scatena su coppia e dintorni. Tanti lui e tante lei, ma anche tante ridicole manie e riti d'oggi fanno capolino in questo diario di una principessa sul pisello come tante: dalla pasta di sale all'utero in affitto, dallo spirito guida ai saldi, dalle vacanze a miami ai maschi che assistono al parto, dai masochisti a dispense fino alle fanatiche dell'aura.
Monica è fragile e ingenua, intrepida e determinata. Ha trentuno anni, vive a new york ed è. Cronicamente single! Ha un solo grande sogno nel cassetto: diventare una scrittrice. Convive con un gay e una cantante di colore esperta di astrologia e tutti gli appuntamenti al buio che gli amici le organizzano si rivelano sempre dei veri disastri. Fino al giorno in cui conosce edgar, splendido principe azzurro. Si trasferisce con lui in scozia e tutti i suoi sogni sembrano realizzarsi: vive con l'uomo che ama e il suo libro sta per essere pubblicato. Ma all'improvviso gli eventi precipitano: la convivenza mette in luce i
Luca bottura ha scritto una biografia collettiva, un racconto autoironico, demoralizzato ma non vinto, pronto a ridere dei propri nemici e dei propri amici. Sperando che restino tali. 'me ne batto alla grandissima se dico o scrivo cose buone per lo zerovirgola elettorale. Perché non sono un politico, e per questo ho la presunzione infantile del contagio del buono. O almeno del migliore. Che due o tre cose di civiltà le dirà e proverà a farle sempre, e comunque. Perché ritiene di avere molti fratelli in sonno, sparsi per questo sfortunato paese che non ha bisogno di eroi e nel caso se li sceglie di merda. O ci sputa sopra. Perché sono quella roba lì. Buonista un cazzo. ' a sentire le urla sovraniste, il pezzo di paese che ne rifiuta il fascino è un esercito di ricchi, comunisti col rolex, privilegiati. I famigerati buonisti. Che però, coi loro difetti, saranno sempre meglio dei cattivisti. Non è vero che c'è da vergognarsi per aver studiato. Pagare le tasse non è da sfigati. L'europa non è una prigione. Non dobbiamo aiutarli a casa loro: dobbiamo accogliere chi abbiamo contribuito ad affamare. Imitare i populisti non farà vincere le elezioni a nessuno. E non siamo gretini, siete cretini voi. Luca bottura ha scritto una biografia collettiva di quel pezzo di paese, un racconto autoironico, demoralizzato ma non vinto, pronto a ridere dei propri nemici e dei propri amici. Sperando che restino tali.
Lo ha inseguito per una vita, ma autunnale è sempre stato un passo davanti a lui. Fino a adesso. Fino all'inizio di questa indagine epica e disperata dove più che mai bramard avrà bisogno di vincenzo arcadipane, l'allievo, l'amico di sempre. Corso bramard è un uomo silenzioso, riservato. Ha la stessa eleganza contenuta delle montagne di torino. È stato il commissario più giovane d'italia, un investigatore di talento. Poi la moglie e la figlia di pochi mesi sono state rapite e uccise dal serial killer cui stava dando la caccia. Da allora, abbandonata la polizia, trascina un'esistenza fatta di giornate solitarie e notti trascorse a scalare senza protezioni, nella speranza di sbagliare un movimento e cadere. A impedirgli di lasciarsi il passato alle spalle ci sono le lettere che autunnale – così si firma l'assassino – gli scrive da vent'anni. Tra loro è in atto una partita mentale che ha raggiunto una situazione di stallo. Finché autunnale commette un errore, piccolo: quanto serve a bramard per ritrovare una parte dell'uomo che era. Arcadipane, che ha ereditato il suo posto, e la spigolosa agente isa mancini lo aiuteranno a riaprire il caso. Ma all'appuntamento con la giustizia li attende una verità più sfaccettata e costosa del previsto.
Finalista al premio stresa di narrativa 2021anni ottanta, in una cittadina sulle rive di un lago del nord italia, al confine con la svizzera: un aspirante medico condotto si invaghisce di una misteriosa ragazza incontrata a una festa. Una commedia lieve, acuta e divertente. Un romanzo che contiene tutto il «piccolo mondo antico» della provincia di cui andrea vitali è il cantore. «traversare il lago, una sera di fine novembre, sotto un magnifico cielo stellato e una luna che di lí a poco si sarebbe palesata da dietro la montagna. Si poteva desiderare di meglio? Certo, c'era una leggera onda, il traghetto beccheggiava. Circa a metà traversata, mi accingevo a celebrare il paradiso terrestre che ci circondava. Mi voltai e. – ho un po' di nausea, – disse lei. »per un dottorino neolaureato, con le tasche vuote, dedicarsi a un corteggiamento serrato può risultare oneroso e parecchio frustrante. Soprattutto se la donna dei propri sogni si rivela un tipo complesso, una «bisbetica indomabile» refrattaria alla poesia, benestante ma poco incline a spendere e che regge l'alcol come un carrettiere. Ad aggiungere imbarazzi e malintesi, il nome della giovane non è ben chiaro: viviana, no vivína, anzi vívina… vívida! Meglio evitare di pronunciarlo. Tra incontri carichi di aspettative – e che ogni volta sembrano trasformarsi in addii – costose peregrinazioni fra malinconici paesi lacustri, goffaggini e incomprensioni, per i due, tanto diversi, ci sarà un lieto fine?
I primi tre romanzi di elena ferrante in un unico prezioso volume 'ammirazione, stupore e incredulità destò nel 1991 l'uscita dell'amore molesto. Chi era questa scrittrice che si firmava elena ferrante e dichiarava di aver vissuto molto tempo a napoli e poi in grecia? Già in quel primo romanzo la sua voce era decisa, nitida, perfetta. Una voce che alla fitta trama coniugava l'atmosfera soffocante del romanzo poliziesco americano, il gesticolare patetico e comico dei grandi personaggi di samuel beckett, gli angoscianti dubbi sulla propria identità di virginia woolf, e la confusa e allo stesso tempo cruciale caccia ai fantasmi di henry james. Difficile dare un'etichetta a un tale romanzo: una donna di circa quarantacinque anni che, di fronte all'improvvisa e misteriosa morte della madre, tenta di appurare come si sono svolti i fatti. Undici anni dopo, nel 2002, uscì i giorni dell'abbandono, opera meno oscura sebbene altrettanto cupa e di grande impatto; una peripezia di disamore, solitudine e disperazione senza un briciolo di sentimentalismo, senza una pagina superflua. Pubblico e critica tornarono a mostrarsi ancora più ammirati ed entusiasti. Nel 2006 fu pubblicato un terzo romanzo, la figlia oscura, incentrato sui rapporti tra una madre e le sue due figlie'. (dall'introduzione di edgardo dobry)
Finalista premio bancarella 2019«È un inno alla musica 'che non mente mai'. » - robinson, la repubblica emanuele è un barbone, un musicista che suona agli angoli delle strade. Ha rinunciato a ogni affetto e contatto umano, tranne quello di maria, che lavora in un bar e si prende cura di lui. Finché un giorno, dopo un'aggressione, emanuele si risveglia in ospedale e si accorge d'un tratto che la sua apatia è scomparsa: persone e cose brillano di una nuova luce, spingendolo ad agire per rimediare agli errori di un passato sprecato. Non solo un romanzo, ma un monologo su carta ambientato in un teatro fatto di jazz, ricordi e rimpianti;tony laudadio ci consegna una storia colorata come una processione lungo le strade di una città di provincia, popolare e anche un po' kitsch, emozionante come il brivido che ci coglie quando ritroviamo frammenti di fiaba nella vita di tutti i giorni. Preludio a un bacio è la storia di una rinascita in crescendo, in corsa verso una felicità inafferrabile, ma comunque capace di dare senso a una vita intera.
Sono le vere star dei giorni nostri. Dettano le mode del cibo ma anche degli stili di vita. Scrivono libri, ci parlano dalla tv. La risposta (esilarante) di antonio albanese allo strapotere mediatico e sociale degli chef stellati. 'alain tonné è il maestro di tutti noi: il primo e inimitabile' - carlo cracco 'alain è stato la stella polare della mia ricerca' - massimo bottura in un'epoca che ha fatto di molti chef delle vere e proprie star, protagonisti di trasmissioni televisive e autori di bestseller in libreria, sembrava impossibile che alain tonné non avesse ancora raccontato la sua storia. Da dove viene l'ispirazione per la sua cucina, così contemporanea e allo stesso tempo così tradizionale? Come sono stati i suoi primi passi nella cucina di un ristorante? Come si è guadagnato in così poco tempo le tanto agognate tre stelle michelin? E cosa cerca, desidera, sogna l'uomo, al di là del suo essere chef? Il nuovo personaggio di antonio albanese.