È la primavera del 1967. L'alluvione di novembre, con il suo strascico di tragedie e di detriti, sembra essersi placata e firenze comincia di nuovo a respirare. Ma non il commissario bordelli. Per lui non c'è pace dopo un fatto che gli è successo. Indagando sull'omicidio di un ragazzino, si è scontrato con i poteri occulti della massoneria ed è stato costretto alla resa con un
Ante valdemar roos ha quasi sessant'anni e conduce un'esistenza ordinaria. Sua moglie non lo capisce; le figlie di lei lo considerano un fallito; i colleghi di lavoro lo trattano con indifferenza, se non con disprezzo. Ma un giorno la fortuna gli sorride, e la schedina giocata con tanta pazienza anno dopo anno risulta vincente. Valdemar decide di tenere per sé questa notizia e comincia a costruirsi una vita parallela, che comprende un'idilliaca casa nel bosco. Anna gambowska è una ragazza difficile, in fuga da un centro di recupero per tossicodipendenti. Vent'anni, una chitarra, uno zaino e un passato burrascoso che sta cercando di lasciarsi alle spalle quando si imbatte in un'idilliaca casa nel bosco. L'ispettore gunnar barbarotti è bloccato in un letto d'ospedale con una gamba rotta, quando alice ekman roos gli chiede di indagare sulla scomparsa del marito. Il caso non sembra complicato, finché le ricerche condotte dai colleghi dell'ispettore non portano al ritrovamento di un cadavere: di chi si tratta? E cos'ha a che fare con anna? O con valdemar?
È la primavera del 1967. L'alluvione di novembre, con il suo strascico di tragedie e di detriti, sembra essersi placata e firenze comincia di nuovo a respirare. Ma non il commissario bordelli. Per lui non c'è pace dopo un fatto che gli è successo. Indagando sull'omicidio di un ragazzino, si è scontrato con i poteri occulti della massoneria ed è stato costretto alla resa con un 'messaggio' molto chiaro: lo stupro di eleonora, la giovane commessa con cui aveva appena intrecciato una relazione appassionata, e una lista con i nomi di tutte le persone a lui più care. Sconfitto e amareggiato, bordelli si è dimesso dalla polizia e ha lasciato san frediano. Che altro avrebbe potuto fare? Si chiede nel silenzio della casa sulle colline. Continuare a fare il poliziotto sapendo che non sarebbe mai riuscito a mettere in galera gli assassini? Adesso trascorre le giornate cucinando, facendo lunghe passeggiate nei boschi, imparando a far crescere le verdure nell'orto. Il pensiero di quella resa, di quella violenza senza giustizia, però, non lo abbandona. Ma il destino, in cui fino ad ora non ha creduto, gli offre inaspettatamente l'occasione di fare i conti con il passato, e bordelli non si tira indietro.
Nel bosco di castagni che domina casedisopra, minuscolo paese dell'appennino tosco-emiliano, se ne sta appostato in attesa della preda il vecchio adùmas, montanaro con un nome da romanzo (il padre, appassionato dei tre moschettieri, lo ha chiamato come l'autore, un certo a. Dumas. ) . Non è un bracconiere di professione, adùmas, ma ogni tanto prende la doppietta e va nel bosco. È il brùzzico, il crepuscolo, e adùmas ha appena bevuto qualche sorso di grappa, giusto per ingannare l'attesa, quando poco lontano spunta una bestia come non ne ha mai viste e come nessuno ne vedrà più. Il dito gli si congela sul grilletto e in un attimo la bestia fugge via. Non c'è grappa o crepuscolo che tenga: davanti ai suoi occhi è appena comparso un cinghiale con un piede umano tra le fauci. I paesani, convinti che il vecchio abbia alzato troppo il gomito, sono subito pronti a schernirlo. Tutti, tranne marco gherardini, detto poiana, ispettore della forestale che nonostante la sua giovane età sa bene quanti segreti possa nascondere la terra scura sotto i castagni. E poiché anche un forestale può occuparsi di delitti, quando il crimine si fa largo nei suoi territori, poiana comincia subito a indagare attorno al caso del cadavere privo di un piede che forse giace in mezzo al bosco. Ma gli tocca scoprire subito che le relazioni e gli affari tra i notabili del luogo creano un groviglio di interessi più pericoloso e inestricabile di un roveto.
Al largo di fjällbacka, nella nassa di un pescatore a caccia di aragoste rimane impigliato il corpo senza vita di una bambina. Nei suoi polmoni ci sono tracce d'acqua dolce e sapone: qualcuno l'ha annegata in una vasca da bagno prima di gettarla in mare. Mentre erica, mamma da poche settimane, è completamente assorbita da una neonata che tutto le offre fuorché le 'gioie deliranti della maternità' che si aspettava, patrik guida le indagini. Ma chi può aver voluto la morte della piccola sara? Il paese è alla ricerca di un capro espiatorio, la gente bisbiglia, i conflitti nutriti negli anni si fanno più aspri: dentro le case dalle facciate perfette affiorano drammi famigliari che il tempo non ha saputo placare. Al terzo romanzo della sua serie pubblicata in trentadue paesi, camilla làckberg, con occhio attento agli esseri umani e alla loro psicologia, intreccia le colpe del passato agli effetti devastanti sul presente, tracciando il ritratto lacerante di una psiche femminile sfrenata, affascinante, e mostruosa.
Alla vigilia della stagione dei monsoni, in un remoto villaggio indiano kavita dà alla luce una bambina. Ma in una società che considera le femmine solo un problema, l'unico modo per salvarle la vita è quello di affidarla a un orfanotrofio. Una decisione che graverà sul rapporto di kavita con il marito per il resto dei loro giorni, nonostante l'arrivo di un figlio maschio di lì a poco. Agli antipodi, somer, una pediatra americana, decide di adottare un figlio dopo essersi arresa all'idea che non potrà averne di propri. Quando lei e il marito, il medico di origine indiana krishnan, vedono la foto di asha, una bambina dagli occhi dorati che proviene dall'orfanotrofio di mumbai, pensano che l'amore che proveranno per lei supererà ogni ostacolo.
La guerra tra gli dei dell'olimpo e i titani è alle porte, e ancora una volta il campo mezzosangue è in pericolo: gira voce che luke e il suo esercito siano a un passo dall'invasione. E se i confini del campo non fossero sicuri come una volta? Per difendersi, percy, annabeth e grover devono addentrarsi nel labirinto di dedalo, cbe forse nasconde una via d'accesso al campo. Un tempo a creta e ora nel sottosuolo nordamericano, il labirinto è un mondo sotterraneo che nasconde pericoli e insidie indicibili, e gli insegnamenti di quintus, il nuovo istruttore di tecniche da combattimento, si rivelano preziosissimi. Percy e i suoi amici lotteranno con nemici sempre più potenti e terrificanti, scopriranno la verità sulla scomparsa del dio pan e dovranno scontrarsi con il terribile segreto custodito da crono. L'ultima sfida ha inizio. E questo è solo la prima delle battaglie. Età di lettura: da 12 anni.
Gennaio 2007: era un momento difficile della guerra in iraq, il presidente gorge w. Bush aveva annunciato una nuova strategia che comportava l'invio di altre truppe. A tal scopo vennero mandati in iraq molti giovani soldati pieni di ottimismo, tra i quali i componenti del 2° battaglione, 16° reggimento di fanteria americano. Il loro compito era quello di pattugliare una delle zone più pericolose di bagdad. Per 15 mesi il reporter david finkel (vincitore del premio pulitzer) visse con loro, seguendoli passo passo praticamente in ogni sanguinosa e terribile tappa della loro avventura. Il libro racconta questa esperienza: un ritratto implacabile e sconvolgente del vero volto della guerra moderna. Ogni operazione di pattugliamento è uno snervante gioco al massacro, ogni mucchio di rifiuti può nascondere un'arma puntata, dietro ogni volto iracheno può celarsi la volontà di colpire. Moltissime sono le vittime, morti e feriti. Tutti gli uomini del battaglione attraversano questa spaventosa terra di nessuno per uscirne trasformati. L'autore ci restituisce i loro volti, le loro storie, le vite di ragazzi alle prese con la prova più estrema. E la storia ci racconta del loro destino una volta tornati a casa, segnati per sempre dai loro mesi in medio oriente, dalle loro avventure di bravi soldati.
La storia che viene qui raccontata è una storia nota. Apparentemente nota: l'attentato a heydrich del 27 maggio 1942. In realtà, la sensazione è quella di leggerla per la prima volta, in tutta la sua trascinante forza narrativa e nella sua drammatica verità documentaria. Il primo protagonista della storia è reynard heydrich, il braccio destro di himmler, l'ideatore, nel gennaio del 1942 della soluzione finale, lo sterminio sistematico degli ebrei. Heydrich è gerarca più spietato del terzo reich, il macellaio di praga, la bestia bionda. L'uomo dall'infanzia problematica, segnata da due traumi: da una parte la voce stridula e l'aspetto effeminato che gli valsero l'appellativo di capra, e dall'altra il mistero di una presenza ebraica all'interno della sua famiglia. Ben presto il giovane heydrich comincia a trasformarsi nell'incarnazione del ariano, ammirato da hitler per la ferocia e per l'efficacia delle sue azioni. In rapida ascesa politica heydrich arriva al vertice del protettorato di boemia e moravia, dove si dedica allo sterminio degli ebrei e di tutti gli oppositori al regime. Ma da londra, città in cui il governo ceco è stato esiliato, parte contro di lui l'offensiva della resistenza che culminerà nell'operazione antropoide. I protagonisti indiscussi diventano allora due: i paracadutisti jozef gabcik e jan kubis, uno slovacco e l'altro ceco, ai quali viene affidato l'incarico dell'esecuzione.