Un romanzo sfaccettato e pieno di sorprese inaugura una nuova serie del re indiscusso del giallo islandese. «indriðason è il principale del noir» – the new york times «uno dei più brillanti scrittori di thriller della sua generazione» – the sunday times tra gli effetti del riscaldamento globale c'è anche lo scioglimento dei ghiacciai, come spiega una guida islandese a un gruppo di turisti tedeschi durante un'escursione sul gigantesco langjökull. Tra la sorpresa e l'orrore, i turisti vedono emergere un corpo congelato e perfettamente conservato, che ben presto si scopre essere quello di un imprenditore scomparso misteriosamente trent'anni prima. Il medico legale che procede all'identificazione si ricorda ancora del caso, sul quale aveva investigato un poliziotto suo amico, konrað, ora in pensione. All'epoca i sospetti erano ricaduti sul socio in affari dell'imprenditore, che però in mancanza di cadavere era stato rilasciato. Ora questo ritrovamento rimette tutto in discussione e konrað, dopo un iniziale tentennamento, decide di riprendere il filo delle indagini. Il sospettato di un tempo potrebbe essere definitivamente inchiodato, ma l'intuito di konrað punta in un'altra direzione e una nuova testimonianza sembra aprire scenari inattesi.
A reykjavik, in un appartamento poco distante dal centro, viene rinvenuto il cadavere di un uomo: ha circa trent'anni, indossa una maglietta da donna e giace in una pozza di sangue con la gola tagliata di netto. Sotto il divano vicino a lui, una pashmina che profuma di spezie. L'agente erlendur sveinsson della polizia di reykjavik è partito per i fiordi orientali, inseguito da quei fantasmi del passato che lo tormentano incessantemente, e a occuparsi del caso è la collega elinborg, detective con l'hobby della cucina e madre di tre figli adolescenti, che tra mille difficoltà cerca di destreggiarsi tra il lavoro e la famiglia. A lei tocca il compito di scavare nelle pieghe della vita apparentemente irreprensibile del giovane ucciso: un buon lavoro, una perfetta forma fisica, un appartamento arredato con gusto. Le indagini sembrano collegare l'omicidio a una serie di stupri avvenuti in città, mentre un'altra pista, meno scontata, conduce alla misteriosa scomparsa di una diciannovenne svanita nel nulla sei anni prima. E se invece la chiave del mistero fosse sepolta in un piccolo cimitero sul mare, in un villaggio dell'entroterra dove il tempo si è fermato? Affidandosi - è il caso di dirlo - al proprio fiuto, elinborg porta alla luce un'agghiacciante storia di violenza, silenzi e vendetta, che si lascia dietro una scia infinita di vinti e nessun vincitore.
Estate 1972. Da qualche settimana l'islanda non è più un fazzoletto di terra sperduto nell'atlantico settentrionale. All'improvviso i riflettori di tutto il mondo sono puntati sull'isola e sulla sua tranquilla capitale. Siamo in piena guerra fredda e reykjavik ospita la sfida del secolo tra i campioni di scacchi bobby fischer e boris spasskij, rappresentanti delle due superpotenze. La posta in gioco è ben più alta di un titolo mondiale. Sullo sfondo di questo scenario, l'assassinio del diciassettenne ragnar einarsson sembrerebbe un dettaglio insignificante e le coscienze degli islandesi, rapiti dallo storico torneo, non ne restano scosse. Ma a indagare sull'assurdo omicidio all'apparenza privo di movente è marion briem, futuro superiore di erlendur alla polizia di reykjavik. Forte del senso etico e della caparbietà maturati grazie a una difficile storia personale, a una vita segnata dalla solitudine e dalla malattia, marion va a fondo di un crimine che a poco a poco si rivela essere niente meno che un intrigo internazionale.
A reykjavik, in un appartamento poco distante dal centro, viene rinvenuto il cadavere di un uomo: ha circa trent'anni, indossa una maglietta da donna e giace in una pozza di sangue con la gola tagliata di netto. Sotto il divano vicino a lui, una pashmina che profuma di spezie. L'agente erlendur sveinsson della polizia di reykjavik è partito per i fiordi orientali, inseguito da quei fantasmi del passato che lo tormentano incessantemente, e a occuparsi del caso è la collega elinborg, detective con l'hobby della cucina e madre di tre figli adolescenti, che tra mille difficoltà cerca di destreggiarsi tra il lavoro e la famiglia. A lei tocca il compito di scavare nelle pieghe della vita apparentemente irreprensibile del giovane ucciso: un buon lavoro, una perfetta forma fisica, un appartamento arredato con gusto. Le indagini sembrano collegare l'omicidio a una serie di stupri avvenuti in città, mentre un'altra pista, meno scontata, conduce alla misteriosa scomparsa di una diciannovenne svanita nel nulla sei anni prima. E se invece la chiave del mistero fosse sepolta in un piccolo cimitero sul mare, in un villaggio dell'entroterra dove il tempo si è fermato? Affidandosi - è il caso di dirlo - al proprio fiuto, elinborg porta alla luce un'agghiacciante storia di violenza, silenzi e vendetta, che si lascia dietro una scia infinita di vinti e nessun vincitore.
In un noir teso e sottile, indriðason pone l'accento sul destino delle donne, che pagano il prezzo più alto per l'odio e la violenza degli uomini; e dimostra come anche il segreto più nascosto, sepolto sotto una coltre di inganni e di bugie, possa essere svelato. «con una scrittura asciutta e minimalista, indriðason intreccia un omicidio avvenuto nel presente e un episodio del passato, in questo classico poliziesco che avvince il lettore fino alla soluzione del caso» – kirkus reviews «gli appassionati di noir nordici devono assolutamente aggiungere l'islanda sulla loro mappa» – the new york times book review«un narratore che rappresenta un marchio di grande qualità» – die welt«mistero e suspense. Uno scrittore che merita davvero di essere letto» – the daily telegraphun'anziana coppia è preoccupata per la nipote. Sanno che ultimamente danní si è messa a frequentare brutti giri legati alla droga e non avendo sue notizie da qualche giorno temono le sia successo qualcosa. Per questo decidono di chiedere aiuto a konráð: la nonna di danní, che era un'amica di sua moglie, ha rivestito importanti incarichi pubblici e non vuole dare nell'occhio rivolgendosi alla polizia. Konráð è un ex poliziotto in pensione, e a reykjavík la sua fama lo precede; il fiuto non gli manca, ma è distratto, svagato, e da molti anni rimugina sulla sorte del padre, accoltellato da un assassino tuttora sconosciuto. Questa volta, però, scavare nel passato e concentrarsi su dettagli all'apparenza irrilevanti lo condurrà alla verità: la triste vicenda di una ragazzina annegata nel laghetto della tjörnin quasi cinquant'anni prima potrebbe essere la pista giusta da seguire per risolvere anche il caso di danní, che nel frattempo viene ritrovata cadavere nell'appartamento del fidanzato. La morte di danní è stata un incidente o qualcuno voleva farla tacere per sempre?
In una reykjavík avvolta nella coltre di un inverno che sembra il più freddo di sempre, l'agente erlendur sveinsson affronta un caso che lo costringe a confrontarsi con i fantasmi di quel passato che lo tormenta da una vita. La morte di elias, dieci anni, madre thailandese e padre islandese, trovato accoltellato in mezzo alla neve in un giardino, lo tocca nel profondo. Non è solo l'ennesimo omicidio su cui investigare, è una vicenda che alimenta in lui l'angoscia per quel fratello perso da piccolo nella brughiera nel pieno di una bufera. Non c'è tempo, però, di abbandonarsi ai ricordi dolorosi: il burbero poliziotto e la sua squadra iniziano un delicato lavoro di indagine. Il fratellastro di elias è scomparso: sarà implicato nella morte del piccolo o semplicemente teme per la propria vita? Da colloqui e interrogatori a compagni e insegnanti a poco a poco emerge una realtà di tensioni razziali e di scontento fino ad allora nascosta sotto la superficie dell'immagine liberale e multiculturale che l'islanda si vanta di avere. Nessuna pista viene trascurata, dalle bande neonaziste allo spaccio di droga, alla pedofilia, ma la verità è molto più semplice.
Nel 1941, in piena seconda guerra mondiale, la neutrale islanda è appena passata dall'occupazione inglese a quella americana. «il miglior scrittore di gialli dei paesi nordici» - the times «indridason riempie il vuoto lasciato da stieg larsson» - usa today i militari non hanno grande considerazione degli «indigeni» e la tensione è palpabile, anche a causa delle relazioni ambigue che si stabiliscono tra i soldati e le ragazze del posto, che inseguono l'illusione di una vita migliore. In questo clima teso viene ritrovato in un piccolo appartamento di reykjavík il cadavere di un uomo, un commesso viaggiatore dalla vita irreprensibile. È stato ucciso con un colpo di pistola alla nuca. E il proiettile in questione è americano. Sulla sua fronte l'assassino ha tracciato con il sangue una svastica. Quel simbolo sembra acquisire un senso quando si scopre di più sul proprietario dell'appartamento, un certo felix lunden, figlio di un medico filonazista di origini tedesche. L'omicidio è legato a una vendetta politica? A condurre le indagini è flóvent, l'unico agente rimasto a presidiare la polizia locale dopo lo scoppio della guerra, ancora alle prime armi ma pieno di buona volontà. Viste le delicate implicazioni del caso, le autorità gli affiancano un agente della polizia militare, il giovanissimo thorson, un canadese che non rinnega le sue origini islandesi. I due formano inaspettatamente un'affiatata coppia di investigatori, che dovrà muoversi con cautela nella città presidiata dalle truppe di occupazione, senza scartare nessuna pista.
In una reykjavík avvolta nella coltre di un inverno che sembra il più freddo di sempre, l'agente erlendur sveinsson affronta un caso che lo costringe a confrontarsi con i fantasmi di quel passato che lo tormenta da una vita. La morte di elias, dieci anni, madre thailandese e padre islandese, trovato accoltellato in mezzo alla neve in un giardino, lo tocca nel profondo. Non è solo l'ennesimo omicidio su cui investigare, è una vicenda che alimenta in lui l'angoscia per quel fratello perso da piccolo nella brughiera nel pieno di una bufera. Non c'è tempo, però, di abbandonarsi ai ricordi dolorosi: il burbero poliziotto e la sua squadra iniziano un delicato lavoro di indagine. Il fratellastro di elias è scomparso: sarà implicato nella morte del piccolo o semplicemente teme per la propria vita? Da colloqui e interrogatori a compagni e insegnanti a poco a poco emerge una realtà di tensioni razziali e di scontento fino ad allora nascosta sotto la superficie dell'immagine liberale e multiculturale che l'islanda si vanta di avere. Nessuna pista viene trascurata, dalle bande neonaziste allo spaccio di droga, alla pedofilia, ma la verità è molto più semplice.