Quando vittorio messori pubblicò il suo primo libro, molti lo esortarono a scrivere delle 'ipotesi su maria', dopo quelle sue ipotesi su gesù divenute subito un best seller mondiale. La proposta gli sembrò allora stravagante, inaccettabile. E invece, a quasi trent'anni di distanza, eccolo presentare questo volume di cinquanta capitoli, tutti dedicati alla vergine.
In una lunga conversazione con giancarlo dotto, carmelo bene racconta e si racconta: il teatro e il cinema, la letteratura e la voce, le passioni e i disgusti. La dissipazione incessante di una vita privata e pubblica che 'gioca' al massacro. E mentre si dipana il filo di un'esistenza unica che via via si libera insofferente da ogni gabbia e da qualsiasi tentativo di schematizzazione, più di cinquant'anni di vita culturale, artistica e sociale si srotolano tra le pagine, raccontati da due occhi inquieti e mobili alla cui lucidità spietata niente sembra poter mai sfuggire.
Un dvd e un libro che presentano tutto ciò che serve per comporre il ritratto completo di claudio baglioni. Il libro: cantastorie è il canzoniere integrale di claudio baglioni. Con uno scritto di roberto cotroneo, i contributi di ennio morricone, giuseppe tornatore e walter veltroni. In appendice nota biografica, discografia completa e bibliografia dell'artista romano. A cura di vincenzo mollica e valentina pattavina. Il dvd: un ritratto d'autore proposto da vincenzo mollica attraverso immagini tratte dai concerti e dalle apparizioni televisive di claudio baglioni, accompagnate da una lunga intervista appositamente raccolta.
Gli intrighi, i complotti, le trame, gli splendori e le crudeltà che caratterizzarono le grandi dinasti - dagli sforza di milano agli estensi di ferrara, dai gonzaga di mantova ai montefeltro di urbino, dai medici di firenze agli aragonesi di napoli - fanno da sfondo alle vicende del rinascimento. Ma su tutte le straordinarie personalità del tempo risalta lucrezia, enigmatica creatura, angelo e demone, carnefice e vittima, che tra passioni e morti misteriose cattura il lettore con la sua scandalosa esistenza.
Il libro di giobbe covatta è una surreale ed esilarante parodia della storia dell'uomo raccontata con le parole e le immagini di un'improbabile rassegna stampa. Un irriverente cortocircuito temporale di comicità, che pone anche alcune domande scomode: cartagine si sarebbe beccata l'etichetta di 'stato canaglia'? Dopo il diluvio universale dio avrebbe dichiarato: 'È una misura preventiva? ' . In occasione della costruzione della torre di babele il 'corriere della sera' avrebbe allegato al quotidiano il dizionario di tutte le lingue in 37. 410 volumi?
Joachim soares da cunha, timido sposo e padre affettuoso, mai visto in un bordello o in una bettola, decide un bel giorno di lasciare i moralismi pettegoli e gli interessi meschini della sua famiglia e di diventare un vagabondo. Si trasforma allora in quincas l'acquaiolo, il più grande bevitore di salvador de bahia, il filosofo straccione della vita del mercato, il principe delle balere, il patriarca del meretricio. Quincas diventa così il simbolo della libertà ritrovata - quella libertà spesso raccontata da amado simbolo di quel desiderio anarchico e libertario di vivere fino in fondo e nel modo migliore la vita che si ha da vivere.
Un testo ispirato alle visioni della grande beata mistica e stigmatizzata tedesca a. K . Emmerick, che ripercorre in maniera molto meticolosa l'intero iter della passione, morte e risurrezione di gesù cristo, tracciando perfino i profili di tutti i personaggi in esso coinvolti. Le visioni, che la beata ha ricevuto nel corso della vita, presentano la passione in tutto il suo realismo. Niente è lasciato all'immaginazione, nemmeno l'atroce sofferenza che straziò il cuore di madre della vergine maria, mentre accompagnava il figlio lungo la via della croce. Dettagli impressionanti aiutano a penetrare lo sconvolgente dolore che nostro signore ha scelto di patire per noi e a causa nostra. Non è possibile restare indifferenti davanti a queste pagine, così chiare, semplici e allo stesso tempo realistiche e vive. Il lettore non potrà più guardare un crocifisso senza lasciarsi coinvolgere da ciò che cristo ha realmente patito per amore nostro e per comprendere la portata del grande sacrificio di redenzione compiuto da gesù per l'umanità.
Classico del pensiero cristiano del novecento, il signore di romano guardini nasce dall'esperienza della predicazione. Per diversi anni guardini illustrò la figura di gesù cristo a un'assemblea liturgica composta prevalentemente di studenti, ripercorrendo la narrazione evangelica con l'intento di delineare la figura e l'identità del signore. La fortuna che nei decenni ha accompagnato l'opera è certo dovuta anche a questa vividezza di contesto, propizia all'emergere del senso della parola biblica. Guadini si prefigge di far cogliere il significato profondo dei testi evangelici, e del nuovo testamento tutto: tale rivelazione non si dà anzitutto attraverso un'analisi storica e filologica, bensì nell'approfondimento religioso che fa spazio al 'cuore'. Essa è la chiave d'accesso a quell'«incandescente realtà» che la scrittura custodisce. Per chi voglia aprirsi alla verità della persona di gesù è necessario «l'incontro della narrazione con il cuore disponibile ad accoglierla». Ciò richiede pazienza e rispetto, e insieme «un'attenzione calma, che attende, che domanda». A tale condizione il volto di cristo si svela: dagli inizi dell'esistenza storica fino allo splendore dell'apocalisse, passando attraverso il destino di morte da lui assunto obbediente, consapevole che solo da lì sarebbe scaturita la redenzione dell'uomo. La figura che guardini ci consegna, invita alla 'conversione': eccede infatti ogni misura che pretenda di rinchiuderla in parametri abituali, perché gesù è la misura del tutto - il signore.