A 42 anni, con due figli già grandi e un matrimonio ormai annegato nella noia del quotidiano, eleni non ha più grandi ambizioni per la sua vita. Lavorare come cameriera ai piani in un albergo di naxos, l'isola greca da cui non si è mai allontanata, le sembra un buon modo per concedersi un po' d'evasione: uno svolazzo di profumo sconosciuto o una frase rubata in qualche lingua straniera le bastano per sognare altre vite, altri luoghi, e per sentirsi dopotutto soddisfatta. Poi, un giorno, l'imprevisto: rassettando in una stanza, si imbatte in una scacchiera in cui è in corso una partita, e per magia il gioco degli scacchi, che non aveva mai imparato, la cattura. Sarà l'inizio di una passione clandestina che la porterà fuori dai binari della quotidianità, donandole una voglia di vivere del tutto nuova.
Tim burton è l'ormai celebre regista di tanti film famosi e originali, come 'the nightmare before christmas'. Il suo lavoro è segnato da una cifra particolare e inequivocabile di orrore, comicità e insieme malinconia, che apparenta le sue figure di esseri sconfitti, dolenti, o almeno colpiti da un'assoluta solitudine, alle invenzioni della grande letteratura e arte. Il libro è una raccolta di racconti i cui protagonisti sono bambini, specchio della nostra mostruosità di adulti e della nostra incapacità di ridurre tutto a cose. C'è il ragazzo-ostrica che giace sepolto in riva al mare, e il suo ricordo dura lo spazio di una marea che cancella tutto. Ci sono il bimbo-formaggio e la bambina-spazzatura e il bimbo con i chiodi negli occhi.
Hora è un luogo dell'anima, un paese in cui, come nella macondo di márquez, il tempo, i fatti, le persone sono avvolti in un'atmosfera magica e misteriosa. Ma è anche un luogo concreto, un paese della calabria dove vive un'antica comunità arbereshe. È qui che cresce costantino avati, protagonista di questa saga familiare. Attorno al ragazzo ci sono tanti, indimenticabili personaggi: il padre, impetuoso e malinconico, emigrato in germania; la madre, custode di un segreto rovello; le sorelle con le loro tormentate storie d'amore; la romana isabella, che fa palpitare il cuore adolescente di costantino; il maestro forestiero, cacciatore di sogni e ricordi; e soprattutto il nonno, ironico e saggio, ultimo depositario di un'epoca che va scomparendo.
Pubblicato la prima volta in francia nel 1994, 'la scuola degli egoisti' esce dalla fucina del miglior schmitt. Un ricercatore di filosofia si imbatte nel nome di gaspard languenhaert, oscuro filosofo del settecento propugnatore di una singolare 'filosofia dell'egoismo'. In base a tale dottrina il mondo non esiste in quanto fatto oggettivo, ma è semplicemente una proiezione mentale dell'individuo. Le tracce storiche sul bislacco personaggio sono estremamente scarse, sembra addirittura che nel tempo qualcuno le abbia fatte volutamente sparire, e il nostro intraprende quindi una caccia per biblioteche, archivi e soffitte di castelli alla ricerca di documenti che dimostrino la reale esistenza di languenhaert e spieghino la sua arcana filosofia. Attraverso le scoperte del ricercatore il lettore viene a conoscenza della strana dottrina dell'uomo che affermava di essere l'unica entità realmente esistente, e della vita assurdamente comica da lui condotta in un mondo che, sempre secondo la sua dottrina, non è 'vero', ma deriva dalla sua mente. Il tutto culmina in un finale a sorpresa che racconta come il mondo, negato dal filosofo, non abbia conservato di quest'ultimo alcuna traccia.
Con le armi del grande narratore, ermanno rea conduce un'indagine in forma di diario sulle ragioni del suicidio di francesca spada, giornalista culturale de 'l'unità' e critico musicale. A ospitare la vicenda è una napoli lacerata dalla guerra fredda. L'inchiesta è resa difficile dalla distanza temporale da eventi avvenuti oltre trent'anni prima, in un momento in cui le coscienze si confrontavano in modo ossessivo con la politica. Una stagione per certi versi drammatica in cui si intersecano le ragioni esistenziali dei protagonisti, il destino di una città come napoli (il cui porto era controllato di fatto dagli americani), le incertezze di una generazione appena uscita dalla guerra, alle prese per di più con un partito comunista ancora fortemente ancorato all'identità stalinista. A poco a poco, con un andamento concentrico, si fa luce sulla complessità dei fatti che spinge la giovane giornalista al suo atto estremo. Da storia privata quindi l'indagine si fa storia collettiva di un'intera classe politica, di una generazione, delle sue speranze e dei suoi valori.
Cassandra, la veggente figlia di ecuba e di priamo, racconta il tramonto e la rovina della sua città e si affollano alla memoria la traversata dell'egeo in tempesta, l'arrivo a troia delle amazzoni, i delitti di achille la bestia, la rottura con il padre priamo accecato dal meccanismo inarrestabile della guerra, la vita delle comunità femminili sulle rive del fiume scamandro, l'amore con enea. «sentivo cassandra come una figura molto significativa per il nostro tempo. Durante un viaggio in grecia ho visto micene, ho vissuto con tutti i sensi il paesaggio che era stato di cassandra. Mi ha interessato cogliere il punto cruciale, alla nascita della nostra cultura, in cui è cominciata quell'alienazione che adesso ci porta vicini all'autodistruzione. Mi ha interessato il momento in cui, con l'avvento della società patriarcale e gerarchica, l'espressione letteraria femminile sparisce per millenni». (christa wolf)
L'estate è asfissiante, francesco è pigro e vorrebbe restare in città, ma giulia non sente ragioni e lo costringe a partire per una settimana di vacanza al casale di campagna della zia ester. Stanno insieme solo da qualche mese e il loro rapporto è ancora pieno di slancio, ma quando giulia allunga i piedi nudi sul cruscotto e francesco si accorge che ha gli alluci orribili, quasi deformi, è come se il mondo gli crollasse addosso: prova una tale repulsione che perfino il pensiero di far sesso con lei gli diventa impossibile. Da quel momento in poi, come un sassolino che rotola a valle fino a diventare una valanga, tutto ciò che a francesco accade nel casale sembra la conseguenza disastrosa di quella deformità. Come quando scopre che qualcuno si è messo a sterminare le galline, o che la zia ester ha una vita notturna segreta, o che dietro il dito mozzo di mario, il custode, si nasconde forse un misfatto inconfessabile e, ancora, dietro i modi timorosi della domestica clara, insieme alle paure di una donna schiavizzata, si cela un insospettabile animo poetico. Francesco intuisce che al casale, nascosta da comportamenti rigorosi e aristocratici, si sta preparando una sciagura. E quando si renderà conto di trovarsi al centro della scena in cui si scateneranno gli eventi, sarà ormai troppo tardi per tornare indietro. Dovrà guardarsi dentro, riconoscendo l'abisso che si apre tra ciò che ha creduto di essere e ciò che è realmente.
Incomunicabilità, leggerezza, semplicità e limpida perfezione della mente dei bambini, questi sono i temi affrontati dall'autrice nella raccolta 'i racconti delle bacche rosse'. La parola scritta, disegnata, cantata non sempre è sufficiente per comunicare davvero, ed esistono anime che non possono o non vogliono recepire il messaggio: è la sofferenza, oppure il terrore che l'emozione sia troppo intensa a bloccare o impedire la comprensione tra persone. I bambini e gli animali con la loro natura semplice e diretta riescono invece a trovare passaggi segreti che gli adulti non sanno vedere: una fiaba raccontata da un libro viene accettata per ciò che è solo da un bambino, ed è ancora un bambino a mettere una piccola rondine azzurra di fronte al proprio sciocco egoismo. Un bambino, di nuovo, muove a commozione una gelida montagna che rifiuta l'amore, o rivela a un vecchio cappellaio la verità sulla vita e la morte, usando parole che nessun adulto può ricordare. Queste fiabe insegnano che nascondersi, rifiutare il contatto con gli altri per sfuggire l'incomprensione è inutile, come inutile è inventare canali di comunicazione alternativi poiché vivere è anche scontrarsi con la difficoltà di relazione umana. I luoghi di sogno rappresentano un rifugio in queste fiabe: che siano boschi incantati popolati da fate oppure fari arroccati su isole immaginarie, o ancora castelli di sabbia che custodiscono desideri.
Un motoscafo della polizia attraversa a tutta velocità la baia di miami, a bordo nestor camacho, un giovane agente di origine cubana che crede nella giustizia e nel suo lavoro. Ma a guidare quel motoscafo è tom wolfe, lanciato a rotta di collo dentro la sola città al mondo in cui gente che arriva da un paese straniero, che parla una lingua straniera e ostenta un'altra cultura, ha preso legittimamente il potere. Miami è un crogiolo di razze e culture in cui molti, maledizione! , non si integrano, non si fondono affatto. Il sindaco cubano e il capo della polizia nero; lo scatenato reporter e il timido editor del 'miami herald', appena usciti da yale; lo psichiatra inglese specializzato in disturbi sessuali, che ha una relazione rovente con la sua infermiera cubana e tiene sulla corda il suo paziente più importante; il professore haitiano che pensa di essere francese e non sa come tenere a bada il figlio adolescente, fiero della sua identità creola. E poi ci sono i ricchi collezionisti che spendono decine di milioni in opere d'arte contemporanea alla miami basel art; gli spacciatori neri in guerra con i poliziotti cubani; gli spettatori della regata del columbus day che non aspettano altro che le feste del dopo-gara; condomini pieni di pettegoli ex newyorkesi in pensione, per non parlare dei loschi magnati russi. Con lo stile tagliente, tom wolfe racconta miami nella complessità delle sue contraddizioni, fino a chiedersi: potrà essere questo il modello della città del futuro?
«uno splendido romanzo che avvince e commuove profondamente. » - daily telegraph mosca 1945: mentre stalin si appresta a festeggiare la vittoria sui nazisti insieme ai suoi più stretti collaboratori, poco distante risuonano due spari. Un ragazzo e una ragazza vengono trovati morti su un ponte: non sono persone qualsiasi, bensì appartengono a due delle famiglie più influenti e più vicine a stalin e frequentano entrambi il collegio più esclusivo dove studia tutta la nuova élite politica e intellettuale dell'unione sovietica. Si tratta di un omicidio? Di un doppio suicidio? Di una cospirazione contro lo stato? Le indagini si svolgono sotto il diretto controllo di stalin, che fa interrogare i compagni di scuola costringendoli a testimoniare contro i loro amici, i loro fratelli e i loro stessi genitori, in una terribile caccia alle streghe che porta alla luce amori illeciti e segreti famigliari e in cui il più piccolo sbaglio può significare una condanna a morte.