L'amore di una madre. Una figlia alla ricerca della verità. Un mistero insolubile. «intenso. Una storia avvincente sull'amore fra genitori e figli, sull'amicizia, sulla perdita. » - the washington post sono passati dieci anni da quando alice metcalf, etologa presso il rifugio per elefanti del new england, è misteriosamente scomparsa in seguito a un grave incidente. La figlia jenna aveva tre anni all'epoca e da allora, a dispetto della ostinata rassegnazione di sua nonna e della totale assenza di suo padre, non ha mai smesso di pensare a sua madre e di sperare di vederla ricomparire all'improvviso. Finché un giorno si fa coraggio e decide di chiedere l'aiuto di due improbabili alleati: serenity, una sensitiva ormai non più sulla cresta dell'onda, e virgil, il detective che conduceva le indagini sul caso e che ora, tra un whisky e l'altro, svolge in proprio inchieste di ogni tipo. Jenna cerca gli indizi di una possibile traccia nel diario di sua madre, e apprende che alice era particolarmente interessata a studiare il rapporto che gli elefanti femmina instaurano con i loro figli, a come elaborano il lutto e a come è organizzata la loro memoria. Pur temendo di averla persa per sempre, si convince ancora di più che sua madre non può averla abbandonata di sua volontà, che il legame che aveva instaurato con lei da bambina era speciale e che qualcosa l'ha indotta a fuggire. Grazie anche all'aiuto di serenity e virgil, la memoria di quel che accadde si fa in jenna sempre più circoscritta, le immagini della madre e degli eventi di cui è stata protagonista diventano sempre più nitide e iniziano a susseguirsi a ritmo crescente. In un vortice ipnotizzante di ricordi, i tre si trovano coinvolti in una ricerca ricca di colpi di scena il cui esito nessuno di loro può dare per scontato. Ma per scoprire cosa è successo veramente ad alice, si renderanno conto che dare una risposta a domande difficili implica anche essere pronti ad affrontare risposte ancora più difficili da accettare…
Bontà, bellezza e verità: sono i dogmi dell'insegnamento di miss jean brodie. Siamo a edimburgo, negli anni trenta, miss brodie ammette, con candida alterigia, che la sua unica vocazione sono le allieve, e l'unica missione farle diventare 'la crème de la crème'. Tanto zelo può persino indurla a cercare di trasformare le più dotate in doppi di se stessa e a scegliere una di loro per vivere in sua vece un amore che ritiene improprio soddisfare di persona. Tortuose collusioni psicologiche, tentativi di plagio, una passione repressa e goduta per interposta persona, il rigore calvinista di una crisi di coscienza: il libro è un labirinto psicologico ed insieme un congegno narrativo perfetto.
Il vecchio antonio josé bolivar vive ai margini della foresta amazzonica equadoriana. Antonio vi è approdato dopo molte disavventure che non gli hanno lasciato molto: i suoi tanti anni, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie, i ricordi di un'esperienza - finita male - di colono bianco e alcuni romanzi d'amore che legge e rilegge nella solitudine della sua capanna sulla riva del grande fiume. Ma nella sua mente, nel suo corpo e nel suo cuore è custodito un tesoro inesauribile, che gli viene dall'aver vissuto 'dentro' la grande foresta, insieme agli indios shuar: una sapienza particolare, un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che nessuno dei famelici gringos saprà mai capire.
Quando l'eroe dell'aviazione charles a. Lindebergh, rabbioso isolazionista e antisemita, sconfigge franklin roosevelt alle elezioni presidenziali del 1940, la paura invade ogni famiglia ebrea americana, soprattutto quella del piccolo philip, investita dalla violenza del pogrom che si scatena. Roth parte da questo antefatto di fantastoria per raccontare cosa accadde a newark alla sua famiglia, e a un milione di famiglie come la sua, durante i minacciosi anni quaranta, quando i cittadini ebrei americani avevano buoni motivi per temere il peggio.
Negli anni cinquanta iron rinn, attore radiofonico e attivista sindacale, sposa eve frame, una bella e ricca ex diva del cinema muto. Lui è di estrazione proletaria, lei ha pretese snobistiche, e il matrimonio è destinato a fallire. Cosi, quando eve rivela a un giornale che suo marito è una spia dell'unione sovietica, il dramma privato diventa scandalo nazionale. Una storia di crudeltà, umiliazione, tradimento e vendetta.
È una notte qualsiasi. Dunque è una normale tragica notte qualsiasi. Domattina i giornali saranno pieni di numeri, di statistiche. Perché sono cose che capitano agli altri. Non ci pensa clorinda, che stanotte compie diciotto anni ed è finalmente pronta a volare via. Da un padre troppo presente, da un'esistenza trascorsa in solitudine, da una gabbia di ricordi e di ossessioni. Vola verso il luogo dei suoi sogni, là dove tutto è musica, sorrisi, palpiti, vita: una discoteca. Non ci pensa franco, che sta correndo all'impazzata con gli occhi fissi sulla strada e con la testa piena di rabbia e di dolore perché non riesce a cambiare, a laurearsi, a diventare un poliziotto come suo padre. Invece il destino ci ha pensato. A far incontrare clorinda e franco. In uno schianto. In un urlo. E poi nel silenzio. A mettere sulla strada di franco e clorinda una giovane donna dal passato difficile e dal presente confuso: il vice questore chiara monti. E tutto il suo cuore gonfio di segreti. Dall'incidente, franco esce con un senso di colpa che gli brucia l'animo. Così, per non morire consumato da quell'angoscia, comincia a raccogliere per conto di chiara tutte le informazioni possibili sulle 'stragi del sabato sera': la dinamica degli scontri, i referti medici, la storia delle vittime. E si rende conto con terrore che quegli incidenti apparentemente casuali sono uniti l'uno all'altro. Che sono anelli di una catena destinata a legare per sempre lui, clorinda e chiara.
Nel racconto 'il cowboy della walker brothers' è il rapporto tra padre e figlia a dominare i pensieri della bambina, fiera del privilegio di attraversare il territorio con un uomo disposto a portarla con sé, ma deciso a lasciarla sulla soglia del proprio mistero. 'lo studio' incomincia con queste parole: 'la soluzione alla mia vita mi venne in mente una sera mentre stiravo una camicia'. È la soluzione woolfiana della 'stanza tutta per sé', nel cui quieto silenzio si dovrebbe poter rimediare la libertà necessaria alla scrittura. Ma un intruso cortese si intromette in quella solitudine come un pensiero molesto, come il tarlo di un'inadeguatezza e il presagio della futura domanda: 'chi ti credi di essere? ' quasi in risposta, munro afferma che 'la pace di utrecht' fu 'la prima storia che dovevo assolutamente scrivere', lo spartiacque artistico dopo il quale 'mi resi conto che alcune cose dovevano essere scritte da me'. Ad esempio la fuga, o meglio le molteplici fughe, da un mondo, da una lingua materna, che il morbo di parkinson ha reso fonte di imbarazzo, dal dovere di esserci in conflitto con il desiderio di andare. ( . ) in 'danza delle ombre felici' l'anziana maestra di pianoforte miss marsalles si ostina a invitare le madri dei suoi allievi a un noioso saggio di fine corso. Il prestigio dell'insegnante si è andato ridimensionando come le case in cui abita, e quel rinfresco estivo ha ormai assunto i contorni di un rito doveroso e snervante. ' (susanna basso)
La bonaccia fiacca i venti e un galeone spagnolo, immobile in mezzo all'oceano, diventa il palcoscenico di un dissonante concerto di personaggi. Le loro ossessioni verbali dominano la scena, mentre il capitano del vascello sta immobile nel suo giaciglio, impossibilitato ad alzarsi per lo sfacelo che gli devasta il corpo. Il suo secondo gli riferisce quanto accade in tolda, ma sono informazioni vaghe, riferite da un animo volgare che non coglie l'assurdità del tutto. Tocca al capitano completare con una fantasia febbricitante gli avvenimenti che controllano la nave, capire quale smania possieda i suoi uomini.
Premio pavese 2018 costanza non è vecchia però presto lo sarà. Convinta che il terzo tempo sia da vivere pienamente, senza mai smettere di cercare la felicità, ne scrive con spirito battagliero in una rubrica. «insegno malinconia positiva. Soffrire da vecchi è la regola. Soltanto i vecchi speciali ce la fanno. E i vecchi speciali sono quelli che stanno bene. » quando eredita dal padre un austero ex convento a civita di bagnoregio si lascia prendere da un progetto vagamente sconsiderato.
'l'amore per crescere ha bisogno di muri, proprio come l'edera. ' nonna comasia ha insegnato questo a francesco, detto veleno, e lui lo ricorda ogni giorno. Timido e solitario, fino ai quattordici anni è vissuto immaginando vite eroiche e ammirando i coetanei più intraprendenti. Il suo universo quotidiano, nel paese pugliese dove vive, è quello della scuola, con regole e muri che sembrano fatti per essere invalicabili, non certo per nascondere gioie proibite. Fino all'incontro con donatella telesca, professoressa di educazione tecnica. Lei ha il doppio degli anni di veleno, eppure veste in modo più simile a lui e ai suoi amici mimmo e nappi che alle altre insegnanti. Ha la pelle candida, ma nasconde un'ombra che agisce come una calamita sui suoi giovani allievi: somiglia forse a quella che abita ogni adolescenza, presto dimenticata negli anni in cui si cresce e si impara a adeguarsi alle leggi del mondo. La telesca siede tra i banchi, ascolta i ragazzi, li guarda come nessuno ha mai fatto prima. Nasce un'attrazione irresistibile, destinata a essere scoperta nel clamore dello scandalo. Un'attrazione imperdonabile, interrotta con la massima violenza. Per ristabilire l'ordine ognuno deve essere rimesso nella casella che gli spetta: nappi, mimmo e veleno, ragazzi plagiati da raddrizzare e 'reinserire'; donatella, la plagiatrice da punire.