La coppa del graal e la lingua degli uccelli, il loto e la rosa, lo zodiaco e il polo, la montagna e la caverna, la cupola e la ruota, l'albero del mondo e l'albero della vita, il ponte e i nodi, il cuore e il granello di senape, la tetraktys e la bevanda dell'immortalità, l'uovo del mondo e le porte solstiziali, la terra santa e la città divina - sono questi, e molti altri, i 'simboli della scienza sacra' di cui guénon ci svela e rivela i molteplici significati in questo libro insostituibile.
L'oligarchia è il governo dei pochi, è un sistema che concentra il potere a danno dei molti, in contrasto con l'idea democratica del potere diffuso tra tutti. Oggi viviamo in un tempo in cui la democrazia, come principio, come idea, come forza legittimante, è fuori discussione. Nei nostri regimi democratici perciò, quando l'oligarchia si instaura, lo fa mascherandosi, senza mai presentarsi apertamente, come un'entità usurpatrice. Non si manifesta ma esiste, e si fonda sul denaro, sul potere e sul loro collegamento reciproco: nel sistema finanziario globale il danaro alimenta il potere e il potere alimenta il danaro. Quella finanziaria è una forma oligarchica diversa da quella tradizionale. Sa trasformarsi in pressione politica svuotando di senso la democrazia. La domanda che oggi si pone drammaticamente è perché il sistema debba ruotare intorno al benessere di un potere essenzialmente fondato sulla speculazione e la contemplazione della ricchezza e come fare per tornare a essere, da sudditi, cittadini.
Il problema è questo: spesso le persone litigano per delle questioni che si risolverebbero in cinque minuti al massimo, se solo si sapessero certe cose. Ci sono delle regole di base della comunicazione, delle indicazioni su come poter percepire il mondo attorno a noi, delle teorie della psicologia umanistica e un altro paio di cosette che, se tenute a mente, possono davvero stravolgere l'esito di una discussione. E attenzione: non si tratta di manipolazione, si tratta del modo migliore di rispettare se stessi e gli altri. Il libro ha l'obiettivo di rendere fruibili a tutte e a tutti queste regole, raccontandole attraverso esempi di vita vera, per creare cultura insieme.
Due guerre e una sola trincea, la scrivania di un magistrato. Dalla torino degli anni settanta alla palermo dei novanta, trentacinque anni di storia italiana attraverso lo sguardo di un protagonista della lotta contro il terrorismo di sinistra e contro la mafia. Due guerre in difesa della democrazia, una vinta (quella contro il terrorismo), una in sospeso (quella contro la mafia). Dal processo ai capi storici delle brigate rosse al pentimento di patrizio peci, dalle stragi di capaci e via d'amelio all'arresto di totò riina e di decine di altri latitanti, passando per il caso cossiga/donat-cattin e il processo a giulio andreotti. In mezzo, il ricordo di tanti, troppi amici che, in questa storia aspra di rischi e di eroismi, combattendo hanno perso la vita. Memorie, interrogativi, domande e risposte. Gian carlo caselli racconta. (postfazione di marco travaglio).
Sono tre miliardi e mezzo. Sono più giovani di noi, lavorano più di noi, studiano più di noi. Hanno schiere di premi nobel. Guadagnano stipendi con uno zero in meno dei nostri. Hanno arsenali nucleari ed eserciti di poveri. È 'cindia': cina e india, il dragone e l'elefante. Cindia non indica solo l'aggregato delle due nazioni più popolose del pianeta: è il nuovo centro del mondo, dove si decide il futuro dell'umanità. Più di metà della popolazione mondiale è concentrata in quest'area, ed è la metà che cresce. Cresce sia demograficamente che economicamente. Oggi vi è però fra cina e india una differenza radicale che ne fa due modelli alternativi. L'india è la più vasta democrazia esistente al mondo, un esempio di pluralismo e di tolleranza unico per quelle dimensioni. La cina è il più imponente modello di stato autoritario, funzionale e modernizzatore. Federico rampini racconta questo enorme impero nascente e cerca di rispondere a una delle domande chiave del nostro futuro: vincerà la ricetta cinese, quella indiana, o un misto fra le due? E con quali conseguenze per il resto del mondo?
Sono tre miliardi e mezzo. Sono più giovani di noi, lavorano più di noi, studiano più di noi. Hanno schiere di premi nobel. Guadagnano stipendi con uno zero in meno dei nostri. Hanno arsenali nucleari ed eserciti di poveri. È
'si imprigiona chi ruba, si imprigiona chi violenta, si imprigiona anche chi uccide. Da dove viene questa strana pratica, e la singolare pretesa di rinchiudere per correggere, avanzata dai codici moderni? Forse una vecchia eredità delle segrete medievali? Una nuova tecnologia, piuttosto: la messa a punto tra il xvi e il xix secolo, di tutto un insieme di procedure per incasellare, controllare, misurare, addestrare gli individui, per renderli docili e utili nello stesso tempo. Sorveglianza, esercizio, manovre, annotazioni, file e posti, classificazioni, esami, registrazioni. Un sistema per assoggettare i corpi, per dominare le molteplicità umane e manipolare le loro forze si era sviluppato nel corso dei secoli classici: la disciplina. '
Si può scrivere una storia universale delle atrocità? E se ne può stilare una classifica? Come confrontare misfatti avvenuti in tempi e contesti tanto diversi? Secondo matthew white, bibliotecario statunitense, ricercatore indipendente specializzato in
Bisogna essere rapidi e ragionare in fretta quando si è infiltrati. Avere sangue freddo per gli appostamenti a fari spenti, per i pedinamenti lungo le strade di paesi fantasma. Una pazienza ostinata per passare al setaccio ore e ore di intercettazioni. Servono fiuto e intelligenza per accorgersi del particolare più insignificante, per capire di chi ci si può fidare e di chi si deve sospettare. È questo il mestiere dei cacciatori di mafiosi, gli uomini delle squadre speciali della polizia e dell'arma dei carabinieri che andrea galli, giornalista del 'corriere della sera', è riuscito ad avvicinare per ottenere rivelazioni e retroscena e ricostruire le catture di superlatitanti come antonio lovine, ciccio pesce, domenico raccuglia e rocco aquino. I segreti di un lavoro svolto nell'ombra, le procedure, i tempi, interamente modellati sulle abitudini dei ricercati, le strategie d'azione e le tecniche d'indagine. Un mestiere in cui si cammina su un confine sottile come una lama di rasoio, che ti prende la vita e ti costringe ogni giorno a decidere da che parte stare.
«massimo fini ha raccolto molti dei suoi saggi polemici sui problemi più scottanti del momento, e li ha titolati 'il conformista'. Fini viene da lontano. Non soltanto come maestria di scrittura, ma anche per ricchezza di esperienze. Ha le mani pulite. Non rispetta le regole. Non sta al gioco. Gliela faranno pagare calando su di lui una coltre di silenzio: da quando i roghi non esistono più, è la sorte che attende i conformisti che non si conformano. (indro montanelli)