C'era una volta, tra la spiaggia con gli ombrelloni e la campagna dove si può imparare a guidare il trattore, un'officina piena di attrezzi e un pugno di bambini a cui piaceva andare forte con le minimoto. E tra questi ce n'era uno che voleva sapere il perché di tutte le cose, che amava il modo di correre di eddie lawson e valentino rossi e sognava di diventare un giorno come loro. E poi c'era un ragazzino che passava i pomeriggi a capire come funziona un motore, che la domenica cantava in macchina con babbo e mamma andando alle gare con la moto nel baule, che in trasferta all'estero si portava la piadina per le grigliate tutti insieme a fine gara e che cercava di far ubriacare le ragazze straniere su viale ceccarini ma non sempre gli andava bene. E un giovane uomo che sulla moto ci stava un po' stretto ma che amava vincere. Non solo in pista ma anche a calcetto, a beach-volley, sugli sci, a biliardino, ovunque ci fosse della bagarre. E che aveva scelto una ragazza e quattro amici, sempre gli stessi, e cantava 'siamo solo noi' perché gli piaceva vasco rossi, ma anche 'o surdato 'nnammurato e 'like a rolling stone'. Un guerriero che con la squadra giusta sapeva fare miracoli e se c'era da prendersi a torte in faccia non si tirava mai indietro. Oltre duecento foto a colori, documenti di pista, memorabilia e scritti inediti. I primi giri in minimoto, le serate con gli amici, i rally: quattordici qr code con video rari e divertenti. E un coro di trenta voci per raccontare marco.
C'era una volta, tra la spiaggia con gli ombrelloni e la campagna dove si può imparare a guidare il trattore, un'officina piena di attrezzi e un pugno di bambini a cui piaceva andare forte con le minimoto. E tra questi ce n'era uno che voleva sapere il perché di tutte le cose, che amava il modo di correre di eddie lawson e valentino rossi e sognava di diventare un giorno come loro. E poi c'era un ragazzino che passava i pomeriggi a capire come funziona un motore, che la domenica cantava in macchina con babbo e mamma andando alle gare con la moto nel baule, che in trasferta all'estero si portava la piadina per le grigliate tutti insieme a fine gara e che cercava di far ubriacare le ragazze straniere su viale ceccarini ma non sempre gli andava bene. E un giovane uomo che sulla moto ci stava un po' stretto ma che amava vincere. Non solo in pista ma anche a calcetto, a beach-volley, sugli sci, a biliardino, ovunque ci fosse della bagarre. E che aveva scelto una ragazza e quattro amici, sempre gli stessi, e cantava 'siamo solo noi' perché gli piaceva vasco rossi, ma anche 'o surdato 'nnammurato' e 'like a rolling stone'. Un guerriero che con la squadra giusta sapeva fare miracoli e se c'era da prendersi a torte in faccia non si tirava mai indietro. Oltre duecento foto a colori, documenti di pista, memorabilia e scritti inediti. I primi giri in minimoto, le serate con gli amici, i rally: quattordici qr code con video rari e divertenti. E un coro di trenta voci per raccontare marco.
Eccentrico, taciturno, pensatore di paradossi, amante del whisky e delle belle donne, ma anche di t. S . Eliot e di camus: è jack laidlaw, ispettore della polizia di glasgow. Animato da un rigoroso ideale di giustizia che lo porta ad agire secondo un codice morale tutto suo, laidlaw è un battitore libero: si muove nelle squallide periferie di glasgow, intrattiene rapporti fin troppo stretti con i gangster locali e si sente a casa là dove nessun poliziotto osa mettere piede. Quando la diciottenne jennifer lawson viene assassinata, laidlaw è senz'altro il più adatto a intervenire. Aiutato dal volonteroso ma acerbo harkness, dovrà indagare tra pub fumosi e squallidi club, fare domande scomode, scavare negli angoli più bui della città, alla caccia di un uomo che sono in molti - anzi, decisamente in troppi - a cercare. Sulle sue tracce, infatti, ci sono anche il padre di jennifer, deciso a farsi giustizia da sé, bande di vigilantes del quartiere e criminali disposti a tutto pur di proteggere i loro traffici. Uomini duri, persino più pericolosi e colpevoli del vero assassino. Primo di una trilogia pubblicata originariamente nel 1977, il giallo scozzese che ha ispirato un'intera generazione di scrittori, da ian rankin a irvine welsh.
'non si pratica lo zen per divenire budda; lo si pratica perché si è budda fin dall'inizio. ' il buddismo zen è una pratica e una visione della vita che non appartengono a nessuna categoria formale del moderno pensiero occidentale. Non è una religione o una filosofia, non è una psicologia o un tipo di scienza. È un esempio di ciò che è noto in india e in cina come una 'via di liberazione', ed è analogo sotto questo riguardo al taoismo, al vedanta e allo yoga. Alan watts, che ha dedicato gran parte della sua vita al tentativo di spiegare l'oriente all'occidente, in questo libro che si rivolge tanto al lettore comune come allo studioso, dapprima tratta lo sfondo e la storia dello zen, quindi ne espone i principi e la pratica.
Gli alberi raccontano storie, ma bisogna essere capaci di ascoltarle. Come mauro corona che in questo libro ha raccolto i racconti più belli che ha «sentito» durante le sue camminate nel silenzio delle valli e delle cime innevate. Storie che raccontano di quando il mondo era giovane, e gli animali diversi da quelli che conosciamo oggi. Scopriremo perché l'aquila non possiede più il becco diritto che la rendeva una predatrice ancora più temibile e di come siano state punite la superbia della puzzola e la crudeltà della talpa. Quarantaquattro fiabe per ragazzi e adulti, miti e leggende di un mondo semplice e affascinante. I racconti sono arricchiti da disegni inediti dell'autore.
Siamo nel xvii secolo, ai tempi e nei pressi delle prime colonie americane, e i giorni sono quelli dell'estate 'indiana', quando l'autunno finisce e l'inverno deve ancora arrivare. L'apparente serenità del piccolo villaggio in cui la storia è ambientata è a un tratto interrotta da un tragico evento, lo stupro di una ragazza, che scatenerà una terribile lotta tra indiani e coloni. Ma dietro tutto quest'odio c'è molto di più di un singolo episodio di violenza: grande ruolo giocheranno anche i morbosi legami, le relazioni incestuose, le ipocrisie nascoste di una piccola comunità in cui non è facile distinguere fra buoni e cattivi, onesti e corrotti. Il primo frutto della collaborazione tra il genio narrativo di hugo pratt e il talento inconfondibile di milo manara: un'avventura di ineguagliata potenza grafica e narrativa ambientata nell'america puritana dei primi del seicento, e che oggi torna a i mporsi, i n tutta la sua bellezza, come capolavoro classico del fumetto d'autore.
Rush finlay ha ventiquattro anni, è sexy e arrogante, e nessuno riesce a dirgli di no. Blaire wynn ha solo diciannove anni, è splendida, innocente e off limits: è figlia del nuovo patrigno di rush. Quando blaire, alla morte della madre, lascia la sua fattoria in alabama e si trasferisce in florida dal padre che non vede ormai da anni, trova ad attenderla solo rush, il fratellastro fascinoso e inaffidabile, con cui dovrà trascorrere l'estate. Blaire non è preparata a quel mondo pieno di lusso e tentazioni, e soprattutto a quella potente attrazione, impossibile da contenere, che la trascina verso rush. Perché la felicità sembra sempre così irraggiungibile?
Con questo romanzo jean-claude izzo chiude la trilogia marsigliese avviata con 'casino totale' e 'chourmo'. Il successo inatteso e strepitoso dello scrittore marsigliese, che ha fatto letteralmente irruzione nella scena letteraria francese piuttosto tiepida suscitando entusiasmi e passioni, è il felice connubio tra un ritmo trascinante di scrittura e un romanticismo che commuove il lettore e lo coinvolge. L'umanità di montale - ex poliziotto, lupo solitario dal cuore ferito, in un mondo schifoso dove per denaro e per potere si commette qualsiasi atto crudele - è un'umanità forse anche esasperata (lui stesso dice di avere 'i sentimenti a fior di pelle'), però mai ideologica. Si nutre dei dettagli della vita vera: gli amori innanzitutto, le amicizie, la musica (solea è un brano di miles davis), il pastis, il vino, il mare e il cielo di marsiglia. In solea lo scontro con il sistema degli intrecci illeciti tra imprese, politica e malavita è violentissimo. Ma al di là della posta politica, il romanzo è un'esplosione di rabbia per questa vita che avrebbe potuto essere bella, per questi amori che non si sanno vivere.
Milton h. Erickson, il maggior esperto di ipnosi dei nostri tempi, non risolveva mai un problema nella maniera tradizionale, e chiunque conosca appena il suo modo di far terapia sa bene a quale e a quanta varietà di tecniche sorprendenti e nuove ricorresse nella sua pratica e quale influsso i suoi metodi rivoluzionari abbiano avuto sugli sviluppi più recenti della psicoterapia. Elemento inscindibile dalla pratica terapeutica di erickson era il suo impiego dei racconti didattici: storie singolari, a volte bizzarre, episodi realmente accaduti o anche fantasie apparentemente prive di senso, che potevano lasciare interdetto l'ascoltatore: erano strumenti raffinatissimi, intesi per aprire la mente dell'interlocutore a intuizioni nuove e insospettate che quasi sempre conducevano a un sorprendente esito terapeutico. Di questo volume erickson aveva in origine accettato di essere il co-autore, ma non è vissuto abbastanza per seguirlo oltre la fase di progetto. È toccato pertanto a rosen il compito di scegliere e raccogliere oltre un centinaio dei racconti didattici di erickson, molti dei quali mai prima trascritti. Riprodotti testualmente, suddivisi per argomenti in diversi capitoli e accompagnati dall'interpretazione e dal commento di rosen, sembrano tuttavia uscire dalla viva voce di erickson, ultima testimonianza della sua straordinaria arte della persuasione.
Rapito quand'era solo un bambino, venduto come schiavo e costretto a sopportare terribili torture, il principe imriel de la courcel è stato tratto in salvo e adottato da phèdre, non soltanto un'abilissima spia, ma anche un'anguissette, cioè una persona capace di mescolare la sofferenza e il piacere per natura e non per costrizione. Una volta tornato a corte, però, imriel non può dirsi al sicuro: benché sia il terzo in linea di successione al trono di terre d'ange, sono molti a volerlo morto. Temono infatti che il giovane abbia ereditato la stessa sete di potere della madre, la famigerata mélisande shahrizai, scomparsa senza lasciare traccia dopo aver cercato per ben due volte di usurpare il trono. Imriel però sa di non doversi difendere solo dagli intrighi di palazzo, ma anche da se stesso. Ormai adolescente, sente crescere in lui oscuri desideri, mentre il suo corpo risponde pericolosamente al dono di phèdre. Confuso e spaventato, il giovane decide allora di partire in cerca dell'unica persona che possa aiutarlo a far chiarezza nel suo animo e, forse, anche a ritrovare sua madre: il maestro di anafiel delaunay, l'uomo che aveva reso phèdre una perfetta spia. Ma, ben presto, imriel si ritroverà a fare i conti con un mondo in cui niente è ciò che sembra, in cui l'inganno può celarsi nelle parole più innocenti, e scoprirà suo malgrado che la ricerca del vecchio mentore non è che l'inizio.