Danny, trentacinque anni, newyorkese d'adozione, modaiolo, drogato di internet e di public relations, si ritrova, in seguito a un inaspettato invito, in un castello dell'europa centrale, che suo cugino sta ristrutturando per farne un resort di lusso dedicato al silenzio e alla meditazione. L'invito ha a che fare con il traumatico passato che lega i due? Quali misteri nasconde il castello? Comincia così un classico romanzo «gotico» che, nelle mani di jennifer egan, premio pulitzer 2012 per la letteratura, diventa un sorprendente gioco letterario che tiene il lettore col fiato sospeso.
A praga, un uomo lavora da anni a una pressa trasformando carta da macero in parallelepipedi armoniosi e sigillati, vivi e morti a un tempo perché in ciascuno pulsa un libro che l'uomo vi ha imprigionato, aperto su una frase, un pensiero: sono frammenti di erasmo e lao-tze, di hoelderlin e kant, del talmud, di nietzsche. Professionista della distruzione di libri, l'uomo li crea incessantemente sotto forma diversa, e dal suo mondo infero promuove un suo speciale sistema di messaggi.
Come definire una storia come questa? A prima vista potrebbe sembrare un romanzo fantastico, ma forse sfugge a ogni possibile definizione. Tabucchi l'ha sottotitolato 'un mandala', ma a ben vedere, con criteri tutti occidentali, si tratta in fin dei conti di un'inchiesta, una ricerca che sembra condotta da un philip marlowe metafisico. Ma con la metafisica, in questa ricerca spasmodica e pellegrina, si sposa un concetto tutto terrestre della vita: sapori, odori, luoghi, città, fotografie che sono legati al nostro immaginario, ai nostri sogni, ma anche alla nostra quotidiana esperienza. E allora? Nella sua nota tabucchi suggerisce di pensare a un monaco vestito di rosso, a hölderlin e a una canzone napoletana. Potranno forse sembrare degli ingredienti incongrui. Ma forse è meglio non cercare la congruenza in uno dei più stravaganti, visionari e insieme struggenti romanzi che la letteratura italiana ci abbia mai regalato.
Benvenuti a walls of water piccola località turistica del north carolina, un luogo dove il mistero è più fitto della nebbia che circonda il paese. Tanto tempo fa, l'imponente palazzo vittoriano in cima alla collina era proprietà della famiglia di willa jackson. Poi quell'edificio abbandonato divenne il simbolo della rovina dei jackson e di tutto ciò da cui willa aveva deciso di fuggire. Da qualche anno la donna si è rifugiata ai margini della vita del paese, a gestire un negozio di articoli sportivi - rigorosamente biologici - e un baretto dal quale provengono deliziosi profumi di torte e biscotti al caffè per la gioia dei visitatori. Ma un giorno willa riceve una busta sulla quale riconosce l'elegante firma della sua ex amica del cuore, paxton osgood. All'interno, un invito impossibile da ignorare perché riguarda proprio quell'antica dimora di cui ora sono proprietari gli osgood. Ecco che il passato sembra tornare a perseguitare l'ultima discendente dei jackson, costringendola a riaprire il cancello del misterioso giardino dove sta per venire alla luce un segreto rimasto sepolto per decenni. Un segreto che cambierà la vita di willa e della sua amica in un modo che nessuno si sarebbe mai aspettato.
Quella di busi in 'cazzi e canguri' è parodia di un'epoca e dei suoi statuti letterari. Parodia della crudeltà di un vivere sociale improntato sulla ricerca e sull'abuso del potere, del guasto dei rapporti umani, dell'ipocrisia della civiltà che non ha orrore di se stessa.
De luca ci presenta le sue riflessioni sul vecchio testamento sotto forma di piccoli racconti. Si tratta, come lui stesso afferma, di un 'tentativo di essere lettore di bibbia in un'epoca fredda'. Un lettore che ha studiato per anni, da sé, la lingua ebraica. Ne risultano una lettura e una traduzione del testo sacro assai sorprendenti.
Tuffo dopo tuffo, daniel alexander dolphin impara ad ascoltare quella voce che solo lui sente e quando arriva il momento, il suo momento, non ha dubbi. Qualcosa al di là della barriera corallina - oltre il limite delle acque sicure - lo attende invitandolo al salto che cambierà per sempre la sua vita. Preso il largo, quale stupore scoprire di non essere solo! Creature sconosciute, ma messaggere di sublime saggezza, lo guideranno all'appuntamento con la sua onda perfetta.
A bellano gira voce che presso il cinema della casa del popolo verrà proiettato 'ultimo tango a parigi'. Siamo nel febbraio del 1973, e per i vicoli del paese si scatena una guerra senza frontiere. A combattersi due fazioni ben distinte: da una parte gli impazienti che fantasticano sulle vertiginose scene di nudo che ci si aspetta di vedere sullo schermo; dall'altro, schierati con il parroco, coloro che pretendono di evitare a bellano una simile depravazione. I tempi però sono cambiati, e nulla può fermare il 'progresso'. Adelaide, giovane e volitiva operaia del cotonificio, mette con le spalle al muro alfredo, il fidanzato eternamente indeciso su ogni cosa: o la porterà al cinema o lei ci andrà lo stesso, magari con quel bel fusto di ernesto, che le ha già messo gli occhi addosso e che a lei non dispiace, per quanto sia una testa matta e non ci vuole molto a capire che finirà per mettersi nei guai. Cosa che puntualmente accadrà di lì a qualche mese, quando ernesto finirà implicato nel contrabbando di sigarette riuscendo a inguaiare la stessa adelaide. In 'un bel sogno d'amore' assistiamo alla messa in scena di un paese scosso dalla modernità che si insinua fra le contrade sotto forma di ammiccanti locandine cinematografiche, attraversato da una criminalità ancora romantica e pasticciona e della normalità di chi spera in un amore felice che possa coronare il sogno di una famiglia come si deve.
Capita che una mattina nella tua classe entrano due tizi e portano via il professore di filosofia. E se sei nel cile di pinochet questo vuol dire solo una cosa: che il professore rischia di diventare un desaparecido. È il pericolo che si corre quando si riempie la testa dei ragazzi con le minacciose idee di rivoluzionari come socrate o platone, quando si fa leggere l'etica di aristotele, quando si insegna che