Loading...

Caricamento in corso

Image from
Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)

Vai alla classifica generale

Libri in questa classifica: 1067

Pagina 24 di 107

Posizione in classifica: 231

Registro Di Classe

Sandro Onofri

Classici, poesia, teatro e critica

Registro Di Classe
Sandro onofri muore nel 1999, a 44 anni. Nel suo computer la moglie ritrova un diario, incompiuto: è l'ultimo racconto della scuola pubblica del novecento, e ha il sapore di un involontario testamento. «sono passati vent'anni dalla sua prima pubblicazione, eppure registro di classe di sandro onofri sembra scritto ieri, anzi oggi, in questi giorni confusi in cui la scuola italiana pare aver perso ogni spinta inclusiva e ideale» - maria novella de luca, robinson lo stile è asciutto, antiretorico. Onofri non rimpiange niente, solleva domande: si chiede cosa voglia dire essere intelligenti e quanta incoscienza serva per insegnare. È un uomo pieno di dubbi e di passione, ma ama il lavoro che ha scelto: «esiste un mestiere più bello del mio? » gli interessa soltanto interpretarlo in maniera onesta, autentica, non «brillante». Non si fa illusioni: sa che «gli studi umanistici non umanizzano», e che dove insegna i libri non esistono: su settanta alunni, soltanto uno ha letto pinocchio. Ma più di tutto detesta il vittimismo dei colleghi, l'omologazione dei loro alibi, l'incuria. La sua è la voce isolata di chi ha scelto di stare dalla parte degli studenti. Si sente affratellato soprattutto a quelli che lo respingono: ne riconosce il malessere, che è stato anche il suo. L'inerzia, la tristezza, il segreto. Vorrebbe salvaguardarne l'innocenza, e l'estro, che «non si dovrebbe mai scassinare», arginare i condizionamenti delle famiglie, trovare una lingua comune, tra incanto e noia. Perché per essere uguali bisogna possedere le parole, anche quelle scritte: è questo che tenta di dire ai suoi ragazzi, pur nel timore di trasmettergli la sua stessa «incapacità di adattamento alla realtà, una diserzione del tempo, una sconfitta». Registro di classe è la sua ultima lezione, la più umana.
Punteggio: 932
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/06/2021

Posizione in classifica: 232

L' Amore Prima Di Noi

Paola Mastrocola

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

L" Amore Prima Di Noi
«questo libro esplora le contraddizioni dell'esperienza amorosa, fatta di presenza e assenza, di fedeltà e tradimento, di estasi e di sofferenza; ognuno, leggendolo, ripercorre le immagini dei propri innamoramenti, ogni discorso sull'amore ci riguarda e l'eternità dei miti lo dimostra. » corrado augias eros e psiche, apollo e dafne, orfeo ed euridice, teseo e arianna. Le loro storie sono le nostre. Le abbiamo chiamate miti, ma hanno il gusto, e il senso, della nostra vita. Paola mastrocola ha trovato una misura miracolosa per raccontarle una volta ancora: nelle sue pagine la ricchezza e la leggerezza s'incontrano per la gioia pura del lettore, parlando in fondo dell'amore e basta. L'amore per un uomo, una donna, un fiume, una stella. La nostra porzione illuminata, il punto in cui alla nostra vita tocca ancora una parte del divino. L'amore per il mondo, così com'è. I miti sono quel che resta dopo la dimenticanza, la rovina, il tempo che passa. Per questo sono eterni, perché vivono al fondo di noi stessi. Tornare a raccontare quelle storie è come riavvicinarsi a un mondo in cui ogni cosa aveva un'anima, e poteva accadere che gli dèi s'innamorassero di noi.
Punteggio: 931
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/07/2021

Posizione in classifica: 233

Tema Dell'addio

Milo De Angelis

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Tema Dell"addio
Premio viareggio poesia 2005. Partendo da una drammatica vicenda, dalla prematura scomparsa di una persona amata, milo de angelis compone un'opera di impressionante vigore e sintesi attorno al tema del distacco e dell'addio, lungo i vari percorsi che un'esistenza compie nell'amore e nel dolore, fino alla notte totale. Nelle fasi di questo cammino, carico di richiami interni e di memoria, di echi emozionanti, il poeta lavora con tenace concretezza sul prefigurarsi della morte nei gesti e nelle cose della realtà quotidiana, cogliendone peraltro anche i momenti di lieve passaggio, di illusoria tregua o quiete quasi serena, che sembrano interrompere un irreversibile viaggio verso il nulla.
Punteggio: 931
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/06/2021

Posizione in classifica: 234

Tema Delladdio

Milo De Angelis

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Tema Delladdio
Premio viareggio poesia 2005. Partendo da una drammatica vicenda, dalla prematura scomparsa di una persona amata, milo de angelis compone un'opera di impressionante vigore e sintesi attorno al tema del distacco e dell'addio, lungo i vari percorsi che un'esistenza compie nell'amore e nel dolore, fino alla notte totale. Nelle fasi di questo cammino, carico di richiami interni e di memoria, di echi emozionanti, il poeta lavora con tenace concretezza sul prefigurarsi della morte nei gesti e nelle cose della realtà quotidiana, cogliendone peraltro anche i momenti di lieve passaggio, di illusoria tregua o quiete quasi serena, che sembrano interrompere un irreversibile viaggio verso il nulla.
Punteggio: 931
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 11/11/2023

Posizione in classifica: 235

Groppi D'amore Nella Scuraglia

Tiziano Scarpa

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Groppi D"amore Nella Scuraglia
La saga comica e poetica di scatorchio, che per fare dispetto al suo rivale in amore aiuta il sindaco a trasformare il paese in una discarica di rifiuti. Un libro originale e commovente, scritto in una lingua sapientemente primitiva che dà voce allo scacco creaturale di fronte ai guasti dell'universo.
Punteggio: 929
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/10/2021

Posizione in classifica: 236

La Vita Simpara

Corrado Augias

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

La Vita Simpara
Arrivato alla soglia dei novant'anni, dopo aver affascinato i suoi lettori con i segreti della storia, della musica e della religione, corrado augias racconta l'avventura di una vita, la sua. E con grande talento di narratore, evoca l'infanzia in libia, il ritorno a roma, l'incubo dell'occupazione tedesca, il collegio cattolico, i primi passi nel giornalismo, e poi «telefono giallo» e «la repubblica». È un racconto che ha il calore e l'empatia della conversazione tra amici: la vita s'impara, ci dice augias – soprattutto se non si perdono mai la curiosità intellettuale e la passione civile. A quasi novant'anni, corrado augias è un prezioso testimone del cambiamento. L'italia di oggi – esclusi gli eterni vizi nazionali – assomiglia poco a quella di ieri. Augias ci racconta l'infanzia passata in libia al seguito del padre ufficiale della regia aeronautica; la guerra e i bombardamenti; l'incubo di una feroce e lugubre occupazione; gli anni in un collegio cattolico, per lui che oggi si confessa ateo. E poi la vita professionale, il giornalismo, i libri, le fortunate circostanze che lo hanno reso partecipe di tre eventi importanti nella vita culturale del paese: la nascita della direzione centrale programmi culturali della rai; la fondazione del giornale «la repubblica» nel 1976, il rilancio di raitre nel 1987. L'invenzione di alcuni fortunati programmi televisivi da «telefono giallo» a «babele», da «città segrete» alla più recente creatura «la gioia della musica», ultimo programma ideato per la rai prima del passaggio a la7 ancora una volta con un fortunato programma di cultura: «la torre di babele». Accadimenti che sono però solo la parte pubblica di un percorso che ha una componente intima ancora più interessante: il lungo apprendistato a una matura dimensione d'intellettuale. Agli eventi che hanno scandito la sua vita, augias affianca le letture di cui s'è nutrito e dalle quali ha «imparato a vivere».
Punteggio: 928
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/01/2025

Posizione in classifica: 237

La Dea Bianca
Grammatica Storica Del Mito Poetico

Robert Graves

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

La Dea Bianca<br>Grammatica Storica Del Mito Poetico
' . Uno dei pochi sommi capolavori del nostro secolo. Libro denso ed esultante, teso sul filo di una conoscenza minuta della letteratura gallese e irlandese, dei primordi greci ed ebraici'. Elémire zolla. ' ho sempre creduto che i grandi libri sulla mitologia siano, essi stessi, dei libri mitologici: ereditano una grande tradizione mitica, la raccolgono, la interpretano; e la continuano, facendo echeggiare di nuovo tra noi quei miti, avvolgendoci nella loro melodia, contagiandoci coi loro suoni, come migliaia di anni fa o in quell'istante miracoloso fuori dal tempo, in cui il mito per la prima volta esplose alla luce. Robert graves ha portato questo principio sino in fondo. Il risultato è un libro straordinariamente ricco e vivo, che di colpo ci fa abitare vicino alla misteriosa dea bianca, a eracle, alle sirene, alle mille divinità celtiche'. Pietro citati
Punteggio: 927
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/01/2022

Posizione in classifica: 238

Libro D'ombra

Junichiro Tanizaki

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Libro D"ombra
''fra i sensi l'occidente ha privilegiato la vista, da cui è partito per la sua geometrizzazione dell'esperienza, e ha così svalutato altre sensazioni (auditive, olfattive, tattili eccetera). E' contro tale guasto, o squilibrio, nell'ecologia della sensibilità, che tanizaki reagisce in ''libro d'ombra'', polemizzando contro gli eccessi dell'illuminazione elettrica e opponendo, a un mondo di nude superfici radiose, un universo acquietante della consistenza e della densità, avvolto da ombre (di gabinetti, di monasteri, di case delle geishe) descritte a una a una, come un campionario di stoffe pesanti e pregiate. Leggendo questo saggio ci si rende conto di come tutta la nostra civiltà, tutta la nostra vita quotidiana, e dunque anche l'idea che ci facciamo del piacere, siano fondate sull'irritazione di alcuni sensi e sull'atrofizzazione di altri, mai su un tentativo di armonizzazione. '' (dalla nota di giovanni mariotti)
Punteggio: 927
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/11/2021

Posizione in classifica: 239

Corpo Felice
Storia Di Donne, Rivoluzioni E Un Figlio Che Se Ne Va

Dacia Maraini

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Corpo Felice<br>Storia Di Donne, Rivoluzioni E Un Figlio Che Se Ne Va
Una madre che non ha avuto il tempo di esserlo. Un figlio mai cresciuto. Tra di loro, i giorni teneri e feroci, sognati eppure vividissimi che non hanno vissuto insieme. E un dialogo ininterrotto che racconta cosa significa diventare donne e uomini oggi. «si parte dal corpo femminile, ma lo sguardo, il punto di vista è sempre maschile. È lui che racconta la storia dei corpi, i misteri della maternità, che spiega il desiderio, la violenza, la famiglia, l'adulterio» a più di quarant'anni dai versi che hanno disegnato i contorni di un cambiamento possibile – 'libere infine di essere noi / intere, forti, sicure, donne senza paura' – dacia maraini riavvolge il filo di una storia tempestosa, quella al femminile, attraverso le parole di una madre a un figlio perduto, il suo, che cammina verso la maturità pur abitando solo nei ricordi. È così che l'immaginazione si fa più vera della realtà, come accade per tutte le donne che popolano i suoi libri – marianna, colomba, isolina, teresa – e sono arrivate a noi con le loro voci e i loro corpi. Corpi che non hanno mai smesso di cercare la propria via per la felicità, pieni di vita o disperati per la sua assenza, amati o violati, santificati o temuti, quasi sempre dagli altri, gli uomini. Ed è proprio a loro che parlano queste pagine. Agli occhi di un bambino maschio non ancora uomo. Per ricordare a lui e a tutti noi, sul filo sottile ma resistente della memoria, che solo quando l'amore arriva a illuminare le nostre vite, quello tra i sessi non sarà più uno scontro ma l'incontro capace di cambiare le regole del gioco.
Punteggio: 926
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/02/2025

Posizione in classifica: 240

Aspettando Godot

Samuel Beckett

Classici, poesia, teatro e critica - Letteratura del teatro

Aspettando Godot
'non c'è da meravigliarsi che, uscendo dal teatro, la gente si chieda cosa diavolo ha visto. In casi come questo si finisce sempre per attribuire all'autore un preciso disegno simbolico, e si rigira il testo pezzo per pezzo, battuta per battuta, cercando di ricostruire il puzzle. Si ha l'impressione che beckett, a casa sua, stia ridendo malignamente alle nostre spalle, mentre con una semplice intervista alla televisione potrebbe chiarire ogni cosa. Diremmo subito che, a nostro parere, pretendere a tutti i costi questo 'sesamo apriti' non ha senso. Stabilire se godot è dio, la felicità, o altro, ha poca importanza; vedere se in vladimiro ed estragone la piccola borghesia che se ne lava le mani, mentre pozzo, il capitalista, sfrutta bestialmente lucky, il proletariato, è perfettamente legittimo, ma altrettanto legittima è la 'chiave' cristiana, per cui tutto, dall'albero che si trova sulla scena, e che dovrebbe rappresentare la croce, alla barba bianca di godot, si può spiegare vangelo alla mano'. (carlo fruttero)
Punteggio: 926
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/01/2025

Privacy & Policy
Cosa è e come funziona ClassificheLibri.it
[email protected]