Questo libro è stato scritto con l'intento di realizzare un testo rigoroso nei contenuti, ma anche snello e di facile lettura. Lo scopo è stato quello di facilitare il lavoro della maggioranza di quegli studenti che si avvicinano ai corsi di analisi matematica con il timore di non essere a priori in grado di comprendere a fondo l'argomento. Nello stesso tempo non è stato sottovalutato il desiderio di quanti vogliono approfondire argomenti appresi a lezione e risultati particolarmente interessanti.
«un libro davvero brillante, in tutti i sensi. È il volume che mancava nelle vostre librerie» - the guardian in questo saggio philip ball racconta la storia dei colori, dai pigmenti minerali ai coloranti organici all'artificio dei prodotti della chimica. Grazie alla sua interpretazione del linguaggio cromatico, scopriamo che un particolare pigmento 'parla' di sangue e clorofilla, mentre un altro rievoca lo zolfo e il mercurio degli alchimisti; impariamo le ragioni fisico-chimiche per cui il tempo ridipinge le tele; ci rendiamo conto di come spesso sia stata la quantità dei colori sulla tavolozza a limitare la creatività dei pittori, tanto che è possibile collegare la rivoluzione del rinascimento veneziano alla disponibilità di nuovi pigmenti, e la comparsa dei prodotti chimici applicati all'industria alla nascita dell'impressionismo.
'forse in questo xxi secolo riusciremo a capire cosa sono la materia e l'energia oscura e il loro 'ruolo' nella formazione ed evoluzione delle galassie, a scoprire pianeti simili alla terra e forse un giorno riceveremo un 'segnale radio modulato, non i soliti rumori emessi dal sole e dalle galassie, ma un segnale chiaramente artificiale partito da un lontano pianeta anni e forse secoli fa da chi come noi si domanda: ma siamo soli nell'universo? Possibile che questo immenso universo abbia generato una sola civiltà? ' una guida dell'universo, corredata da fotografie, per svelarci i misteri e lo spettacolo del cosmo.
La chimica può essere appassionante? Sì, e proprio a partire dall'argomento a prima vista più arido, la tavola periodica. Grazie alla brillante vena narrativa di hugh aldersey-williams, gli elementi chimici prendono vita davanti ai nostri occhi. Attraverso letteratura, storia, geografia, geologia, astronomia, economia, religione, l'autore spiega perché il piombo veniva utilizzato nei sarcofagi per impedire che l'anima sfuggisse; ci racconta che il neon è stato usato per la prima volta a scopi pubblicitari nel 1913 per colorare di rosso la pubblicità del cinzano; indaga le storie di chimici e alchimisti che hanno classificato, scomposto e sperimentato, spesso sulla propria pelle, gli elementi della realtà circostante.
Possono scrittori, artisti e filosofi rivelarsi ottimi compagni di viaggio? Alain de botton non ha dubbi, e affida a guide illustri del passato il compito di scandire le sue partenze e i suoi ritorni, le grandi aspettative così come le piccole ma cocenti delusioni di cui ciascun viaggio è costellato. Ecco perciò barbados, meta turistica che per l'autore si era rivelata fallimentare, riconsiderata alla luce di ciò che huysmans scrisse nel romanzo 'controcorrente', e poi la poesia di baudelaire e i quadri di hopper, da cui invece ci possiamo lasciare condurre per cogliere la forza evocativa dei mezzi di trasporto e di anonimi luoghi di transito; o ancora l'affascinante urbanistica di amsterdam e la scenografica bellezza di madrid colte nel loro incanto dagli sguardi di flaubert e di humboldt; ma naturalmente anche il lake district di wordsworth, l'aura di serenità della campagna inglese come veicolo di una misurata eppure intensa sensazione di pace interiore o l'intenso cromatismo della provenza di van gogh, per una riscoperta del paesaggio mediterraneo. Partenze e poi speranze e curiosità, paesaggi esotici, evocazioni artistiche e ritorni; ma più di ognuna di queste scansioni e di questi viaggi, conta per alain de botton lo sguardo stesso del viaggiatore, il suo desiderio di vedere 'davvero', è per questo che, a conclusione del percorso, seguendo questa volta le istruzioni di john ruskin, anche lui prova avedere 'disegnando' per imparare a viaggiare e osservare tutti i giorni.
'le mie invenzioni' (1921) è la sola autobiografia del geniale scienziato serbo, uscita a puntate in america su una rivista specializzata nel 1921, nella quale tesla ripercorre tutta la sua incredibile vita e le sue invenzioni più famose. Dall'infanzia nel piccolo paesino di smiljan alla consacrazione come inventore in america, passando dal tormentato rapporto con edison, prima datore di lavoro e poi rivale. Tesla è conosciuto soprattutto per il suo rivoluzionario contributo nel campo dell'elettromagnetismo: i suoi brevetti e il suo lavoro teorico sono alla base del moderno sistema elettrico, e i motori a corrente alternata sono una sua invenzione. Da sempre è una figura ammantata di mistero: non era interessato ad arricchirsi con le sue invenzioni, lavorava solo per il progresso dell'umanità e lo sviluppo dell'uomo. Molti suoi brevetti e prototipi riguardano soprattutto la ricerca di una energia pulita, gratuita e illimitata, oltre alla possibilità di comunicare senza fili. Tesla riuscì a trovare la strada per questa energia pulita e per tutti grazie al celebre trasmettitore di ingrandimento, basato sulla bobina di tesla, in grado di convogliare e sfruttare l'energia che è naturalmente presente nell'atmosfera: un'energia illimitata, senza fili e alla portata di tutti. Il mistero avvolge anche la sua morte, avvenuta in una camera d. Albergo di new york, dove tesla, ormai poverissimo, aveva scelto di rifugiarsi per continuare a condurre da solo i suoi esperimenti.
Possono scrittori, artisti e filosofi rivelarsi ottimi compagni di viaggio? Alain de botton non ha dubbi, e affida a guide illustri del passato il compito di scandire le sue partenze e i suoi ritorni, le grandi aspettative così come le piccole ma cocenti delusioni di cui ciascun viaggio è costellato. Ecco perciò barbados, meta turistica che per l'autore si era rivelata fallimentare, riconsiderata alla luce di ciò che huysmans scrisse nel romanzo
La 'bustina di minerva' è una rubrica iniziata da umberto eco sull'ultima pagina dell''espresso' nel marzo del 1985. Questo libro ne offre una selezione del decennio 1990-2000 che spazia dalle riflessioni sul mondo contemporaneo, alla società italiana, alla stampa, al destino del libro nell'era di internet, sino ad alcune caute previsioni sul terzo millennio, e a una serie di 'divertimenti' o raccontini. La collezione restituisce il senso della rubrica che, come vuole il titolo, intendeva raccogliere quegli appunti occasionali e spesso extravaganti che alle volte si annotano nella parte interna delle bustine di fiammiferi, chiamata appunto minerva. Incisive nella loro brevità, con un registro assai vario che spazia dal comico al tragico, queste bustine raccontano dieci anni della nostra storia.
Da una parte il collettivismo, la spiritualità, il potere silenzioso di una civiltà antichissima. Dall'altra l'individualismo, il materialismo, la democrazia con tutto il suo rumore. Un nomade globale, che vive tra asia e america, sonda le radici culturali del binomio oriente-occidente. Accompagnandoci in un viaggio nella storia indispensabile per capire l'oggi con tutte le sue contraddizioni. «oriente, occidente. Quale vi fa sognare? Quale vi ispira inquietudine? » È dai tempi di alessandro magno che l'incontro-scontro fra est e ovest ispira la nostra visione del mondo. «noi» siamo concentrati sui valori e sui diritti del singolo, «loro» abitano un universo comunitario. Il dispotismo orientale, teorizzato da marx e da altri pensatori dell'ottocento, lo ritroviamo al multiplo nelle sue reincarnazioni contemporanee, da erdogan a xi jinping. C'è poi il «loro» spiritualismo contro il «nostro» materialismo: un mito che si complica sempre piú nella modernità. Siamo passati attraverso le fasi dell'emulazione, talvolta dell'omologazione, del rifiuto, della rincorsa e del sorpasso, della riscoperta delle radici. È probabile che un punto di equilibrio non lo troveremo mai. Ora che la pandemia ci ha abbattuti entrambi, resta da scoprire chi si risolleverà per primo, quale modello risulterà vincitore.