Piscine molitor patel è indiano, ha sedici anni, è affascinato da tutte le religioni, e porta il nome di una piscina. Nome non facile che dà adito a stupidi scherzi e giochi di parole. Fino al giorno in cui decide di essere per tutti solo e soltanto pi. Durante il viaggio che lo deve condurre in canada con la sua famiglia e gli animali dello zoo che il padre dirige, la nave mercantile fa naufragio. Pi si ritrova su una scialuppa, alla deriva nell'oceano pacifico, in compagnia soltanto di quattro animali. Tempo pochi giorni e della zebra ferita, dell'orango del borneo e della iena isterica non resta che qualche osso cotto dal sole. A farne piazza pulita è stato richard parker, la tigre del bengala con cui pi è ora costretto a dividere quei pochi metri. Contro ogni logica, il ragazzo decide di ammaestrarla. La loro sfida è la sopravvivenza, nonostante la sete, la fame, gli squali, la furia del mare e il sale che corrode la pelle. Il loro è un viaggio straordinario, ispirato e terribile, ironico e violento, che ci porta molto più lontano di quanto avessimo mai potuto immaginare. A scoprire che la stessa storia può essere mille altre storie. E che riaccende la nostra fede nella magia e nel potere delle parole.
Il romanzo è la storia di una ragazza che sceglie di fare un matrimonio d'interesse, di prendere la strada che va in città. Per poi accorgersi che il vero amore è altrove. Passioni senza via d'uscita, vite alla deriva, anime alla ricerca di un approdo sicuro dove lenire le proprie delusioni: con impetuoso realismo ma senza alcun giudizio morale l'autrice, in questo romanzo - che è il suo primo libro - descrive la solitudine di un'esistenza che nel gioco della memoria rievoca ciò che le è passato accanto come un mistero incomprensibile e inafferrabile.
Ella rubinstein ha quarant'anni, una famiglia e una casa perfette, e da tempo ha dimenticato che gusto ha l'amore. Non può immaginare che qualcosa sta per sconvolgere la sua esistenza immobile come le acque di un lago: un libro. Si intitola 'dolce eresia', l'autore è uno sconosciuto, e l'agenzia letteraria con cui ella collabora glielo ha inviato per un parere. È così che la storia della fenomenale amicizia tra il poeta rumi, lo 'shakespeare dell'islam', e il derviscio shams, l'uomo che viveva di amore mistico, entra come un vento caldo nella vita di ella, per spalancare porte che sembravano chiuse per sempre. Leggendo, ella si lascia trasportare nella turchia del xiii secolo, sulle ali di quella 'religione dello spirito' che ispirò a rumi i versi d'amore più belli di tutti i tempi, e impara le famose 'quaranta regole dell'amore', che shams insegnò a rumi dischiudendo per lui le inaspettate meraviglie del cuore. E quando ella incontra aziz z. Zahara, autore del libro e ormai suo maestro di emozioni, l'amore per cui ora è finalmente pronta diventerà, infine, realtà.
Un romanzo «che tratta di amori e assassini» con la leggerezza dell'opera buffa. «in nessun altro libro, nemmeno nell'iguana, che è il suo altro capolavoro, anna maria ortese aveva mai posseduto questa forza: un'immaginazione così sovrana, una sapienza simbolica così ricca, un'arte così fresca e delicata». - pietro citati
Durante una notte surreale, e nello stesso tempo fin troppo reale, una donna, una scrittrice, tornata nel paese siciliano dove è nata, ascolta decine di voci che giungono da un altrove indistinto, che si fanno strada in una nebbia strana, inquietante. Sono voci di donne morte, che vogliono raccontare le loro storie perché la scrittrice le trascini fuori dall'oblio. Sono storie dolorose, a volte tragiche, che hanno una caratteristica in comune: in tutte, l'umanità delle protagoniste, la loro complessità emotiva e intellettuale tutta femminile, viene annullata nella dicotomia maschile della donna
Il sole sta tramontando su un mare in tempesta, e james farrell lo osserva da una finestra di seton castle, la residenza in cornovaglia che, per più di quarant'anni, ha condiviso con sua moglie sarah. Ma sarah è morta, ed è stato james ad ucciderla, appena ventiquattr'ore prima. Perché? Perché un uomo pacifico ha ucciso la sua compagna, dopo mezzo secolo di felice convivenza? Le risposte non sono facili da affrontare, ma james sa di doverlo fare, e sa che, per farlo, deve ricostruire il proprio passato: deve tornare all'epoca in cui, rampollo dell'alta società londinese, aveva conosciuto ella, la cugina di sarah, e l'aveva amata appassionatamente, contro tutti e contro tutto.
Una biografia romanzata che racconta la vita scandalosa e bruciante di una giovane donna che sogna di diventare scrittrice nel mondo in fiamme degli anni trenta e quaranta. Giornalista, fotografa, reporter, viaggiatrice, poetessa, autrice di romanzi e racconti, annemarie schwarzenbach (1908-1942) fu considerata una promessa della sua generazione. Morta solo a trentaquattro anni dopo una vita scomoda e ribelle, una vita fra l'impegno e la fuga, fra i viaggi ai limiti del mondo e quelli ai limiti di sé, la scrittrice è stata riscoperta solo nell'ultimo decennio fino a diventare in molti paesi d'europa oggetto di culto.
Quando morirò il mio gatto mi mangerà gli occhi? Se prima di morire mangio un sacco di pop-corn crudi che cosa succede quando mi cremano? I gemelli siamesi muoiono sempre nello stesso momento? Se muoio facendo una smorfia mi resterà per sempre? È vero che sugli aerei c'è uno scomparto segreto per chi muore in volo? Posso far conservare il mio corpo nell'ambra come gli insetti di jurassic park? Ogni domanda sulla morte è un'ottima domanda. Con
Sam duchamp, un mediocre scrittore di spy stories, ispirandosi al classico di cervantes crea un personaggio di nome quichotte: un gentile commesso viaggiatore ossessionato dalla televisione che si innamora in modo impossibile di una star della tv. Insieme al figlio (immaginario), sancho, quichotte si lancia in un picaresco viaggio attraverso tutta l'america per mostrarsi degno della mano dell'amata, e fronteggia coraggiosamente i tragicomici pericoli di un'epoca in cui
A bauci l'inverno non è uguale a quello della costiera: la pioggia batte forte e dai monti lattari soffia vento di tempesta che, se uno non c'è abituato, mette un po' di paura. È in una sera così che in paese arriva un misterioso sconosciuto. La targa appesa alla sua porta recita: «mago barnaba, maestro di esoterismo, sacerdote di riti karmici, esperto di sciamanesimo, astrologia, tarocchi, chakra, malocchi, fatture». Chi è? Da dove viene? Cos'è venuto a fare? A dargli ancora maggiore visibilità provvede il parroco che dal pulpito si scaglia contro i ciarlatani