L'istria è stata per mezzo secolo un grande buco nero nella coscienza italiana: una terra dimenticata, rimossa, così come è stata di fatto occultata la presenza dei trecentomila profughi istriani che, dopo la guerra, ha scelto l'esilio. In questo libro anna maria mori, che ha lasciato l'istria con la famiglia quando era ancora bambina, prova a spiegare cosa significa essere istriani. Il suo libro non è un'inchiesta oggettiva o il rendiconto di un'esperienza di vita: è piuttosto un collage di storie, persone, percorsi, riflessioni su una terra di confine (italiana, veneta, asburgica, slava), una terra di contadini e di pescatori e di marinai, di poesie, leggende, tradizioni, miti e riti, di sapori e odori mediterranei e mitteleuropei.
L'inquietudine di ginny non è solo il male dell'adolescenza: nella cittadina del galles dove vive con l'amatissimo padre tony non si è mai sentita a proprio agio. Questo è un romanzo sulla ricerca di sé e della propria identità, sulla vita quotidiana che si trasforma nella ricerca delle emozioni, narrato dall'autore attraverso una nuova protagonista.
La prima puntata del teleromanzo reale di al bano va in onda nel 1967, quando un contadino del sud con una voce che sembra non finire mai diventa famoso cantando 'nel sole'. Il successo si espande in tutto il mondo e viene coronato da un matrimonio da fiaba, quando fra la festa e l'invidia popolare sposa la bellissima romina power, figlia del tyron divo di hollywood. Sembra la famiglia perfetta, ma a turbare la favola arriva la scomparsa della figlia ylenia nel 1994 e la crisi profonda del matrimonio. Il fuoco del gossip non si spegne mai. Quella di al bano è una storia italiana raccontata spesso in terza persona, che in questo libro viene restituita alla voce diretta del suo protagonista.
Malena è una ragazza timida e insicura ma anche appassionata e sensuale, in perenne conflitto con se stessa e ossessionata dal confronto con la sorella reina, freddo modello di perfezione. Malena decide di scavare nel proprio passato avventuroso e convulso per scoprire le ragioni del proprio destino e riuscire ad accettarlo, risalendo poi ancora più indietro lungo i percorsi della storia della sua famiglia, sino agli albori del novecento. Malena si racconta e cerca le radici della 'maledizione' che l'ha colpita. Alla fine capirà che l'unica maledizione è il sesso e l'unica colpa avere il coraggio di viverlo.
'donne'. Fin dall'inizio, e per tutte le sue trecento pagine, il romanzo è la confessione esplicita, quasi ostentata, di una passione stregante: le donne per bukowski sono un'attrazione costante, un bisogno che non conosce pause e che non si arresta neppure di fronte alle situazioni più disagevoli, o riprovevoli, o disgustose. No, la ricerca del narrante non si arresta di fronte a nulla, forse perché l'amore, e la lotta, tra i sessi è per lo scrittore americano il mezzo più sicuro per tenersi in rapporto con la realtà. In questo, che è il suo romanzo più esplicitamente erotico, bukowski racconta con strepitosa immediatezza le sue - vere o immaginarie - avventure d'amore. Storie tumultuose, incontri sguaiati e grotteschi, memorabili o miserabili prodezze, dialoghi enormemente e quasi commoventemente sboccati, sullo sfondo di un'esistenza randagia, segnata da maratone alcoliche, gravata dalla continua e assillante ricerca di denaro, vissuta sempre e rigorosamente on the road.
Fino a poco tempo fa, kaspar, il potente duca di olasko, comandava un esercito imponente, temuto da tutte le nazione di midkemia. Adesso, il tiranno in esilio è separato dal suo trono da deserti inospitali, montagne invalicabili e oceani infiniti, e non può neanche coltivare sogni di vendetta, perché deve pensare a come sopravvivere. Ma le risorse di kaspar sono infinite, tanto che l'uomo con un abile trucco riesce a unirsi a una carovana di mercanti diretta proprio ai suoi vecchi possedimenti. Eppure un nuovo pericolo sta per abbattersi sul dittatore in disgrazia.
Un piccolo hotel incastonato in una scogliera scoscesa, la spiaggia di ciottoli, il mare indaco: per sugi, che dopo infiniti fallimenti deve affrontare anche il disonore, è l'approdo cercato - lo scenario ideale per morire. Si è concesso un unico, singolare lusso: tre giorni, il tempo necessario per leggere il resoconto del favoloso viaggio che nel xiii secolo guillaume de rubrouck compì attraverso l'impero dei mongoli. Nulla tranne quel libro lo tiene legato alla vita. Ma l'unica altra ospite dell'albergo, la giovane nami, nel registrarsi ha indicato come motivo del suo soggiorno «mors»: forse una criptica richiesta di soccorso, o una sfida lanciata alla sorte. È fatale che fra loro nasca un silenzioso dialogo, che ha la stessa iridescenza del mare in cui entrambi hanno deciso di scomparire. E di astrali rispondenze, impercettibili cataclismi, arcane complicità, beffarde rappresaglie scatenate dai luoghi (come l'abbagliante giardino di pietra di kyoto) sono intessuti anche gli altri due, non meno indimenticabili, racconti qui riuniti. Racconti che esplorano, con la sovrana maestria che i lettori del fucile da caccia ben conoscono, quell'indecifrabile e ingannevole universo che si spalanca dietro la parola «amore».
Prendendo come archetipo narrativo i 'racconti di canterbury', il racconto di dawkins riporta il lettore indietro di quattro miliardi di anni nella storia del pianeta, alla scoperta dei comuni antenati di ogni forma vivente, fino a incontrare i primissimi organismi.
Una storia d'amore proibita e struggente, quella tra il giovane farid e la bella e sensuale rana. La saga di due famiglie, divise dalla legge dei clan e da una faida sanguinosa. Un affresco storico che ripercorre le tormentate vicende del medio oriente, dalla fine dell'impero ottomano ai giorni nostri, tra guerre e rivolte, trame segrete e feroci dittature, spaziando dalla siria al libano, dall'esilio in europa e in america all'emigrazione in arabia saudita. La biografia di un popolo, quello siriano, incessantemente tormentato dalla politica alla religione. Il ritratto di una città misteriosa e affascinante, damasco, che rivive in queste pagine con precisione e tenerezza.