L' esordio letterario di carlo lucarelli, che dà inizio al ciclo del commissario de luca. Aprile 1945. Col finire della guerra il commissario de luca vuol prendere le distanze dal proprio passato nella polizia politica e adesso indaga proprio su quei crimini comuni, che in tempi di dissoluzione di un regime passano senz'altro in secondo piano. Ma le cose non vanno come ci si aspetta. Nulla è scontato, nulla obbedisce al modello di una trama ben confezionata di cui l'autore sa già tutto. Sembra anzi che lucarelli sia lí, appena un passo davanti a noi, ansioso quanto noi di scoprire dove diavolo lo porti il suo personaggio, a quale rivelazione di sé. Può darsi che l'indagine porti lontano, proprio in quel mondo febbrile di corruzione e traffici loschi che ben si sposa con la fine di una dittatura. Può darsi che porti a scoprire qualcosa che ci appartiene profondamente come italiani, e che forse non è mai passato, forse è ancora lí che aspetta. E anche de luca è con noi, con la sua malinconia, con quello che può apparire perfino cinismo, e invece è solo la consapevolezza che, nella vita come in un'indagine degna del suo nome, arriva sempre il tempo di scegliere. Con uno scritto di lucarelli sull'origine del suo personaggio, e del suo cammino di scrittore.
Gennaio 1925. Mentre il duce si assume alla camera la responsabilità del delitto matteotti, su una sperduta isola italiana, sede di una colonia penale per delinquenti comuni e prigionieri politici, viene trovato il cadavere di una camicia nera. A indagare su questa morte, e su quelle che seguiranno, è chiamato un giovane commissario senza illusioni, né fascista né antifascista, un piccolo malinconico eroe involontario. Ha una moglie resa folle dalla tristezza, dalla solitudine e dagli influssi malefici che aleggiano sull'isola. Che sembra intanto sprofondare in una sorta di incantesimo sempre più insondabile, tanto che forse, ormai, allontanarsi è dawero impossibile.
Torino, natale 1888. L'assassinio di un cardinale, il ritrovamento del cadavere di due neonati con un serpente marchiato a fuoco sotto l'orecchio, il furto di un prezioso reperto archeologico dal museo egizio: cosa si nasconde dietro questi inspiegabili eventi? I pochi indizi sembrano puntare verso una tradizione occulta sotterranea e potente. A condurre un'indagine complessa e pericolosa, tra massoni, sette sataniche e intrighi internazionali, è chiamato il colonnello dei carabinieri reali giorgio pural, la cui vita privata, da quando è al comando della dio (divisione indagini sull'occulto), è andata in frantumi. Grazie alla consulenza del grande filosofo tedesco friedrich nietzsche, che proprio a torino sta scrivendo 'l'anticristo', il colonnello pural scoprirà che i casi sono tutti collegati a un'unica verità sconvolgente, che riguarda lo stesso nietzsche e che potrebbe annientare la chiesa e deviare il corso della storia. La verità sulla sacra sindone, sul corpo di cristo.
Atmosfera incantata e misteri sullo sfondo del lago d'orta in una storia corale che si colloca come seguito ideale al precedente romanzo di fantini e pariani, nostra signora degli scorpioni: saga di un 'piccolo mondo antico' del novarese. Orta novarese, dicembre 1878. In uno dei suoi primi soggiorni italiani pëtr il'ič Čajkovskij risiede sul lago cusio, cercando ispirazione e sollievo per la propria inquietudine. Sull'isola di san giulio, a poche bracciate dalla riva, soggiorna la ricchissima vedova nadežda filaretovna von meck, mecenate innamorata del compositore con cui ha stretto un singolare contratto: i due non devono frequentarsi né vedersi, ma pur vivendo in case separate si impegnano a scambiarsi ogni giorno lunghe lettere. E questo insolito legame, per gli abitanti del paese è principio di dicerie, forma di mistero. E non è l'unico. L'atmosfera brumosa del lago e il 'basso continuo' delle vite modeste dei suoi abitanti sono sconvolti da un delitto e dall'inspiegabile segregazione di cinque inglesine in una villa dell'isola. Tutti vengono coinvolti: dal medico al vecchissimo banditore, dalle due gemelle canterine alla marchesa colombi, dalla veggente al fotografo. Sarà forse l'effetto delle cinque notti nere del solstizio d'inverno che – come spiega al compositore russo l'affittacamere colta e emancipata – segnano il momento magico in cui vivi e nonpiù-vivi comunicano. Perfino Čajkovskij ne è toccato: perché gli è stato insegnato che ogni donna uccisa vicino all'acqua si trasforma in una 'rusalka' famelica di sangue maschile. Una storia corale che racconta non solo chi vive nel paesino piemontese, ma anche gli abitatori delle tenebre-dimezzo, che ogni notte scendono dal cimitero di san quirico a indagare con curiosità ciò che succede dietro i muri delle vecchie case. Così «arrivederci, signor Čajkovskij» si colloca come seguito ideale al precedente romanzo di fantini e pariani, «nostra signora degli scorpioni»: saga di un 'piccolo mondo antico' del novarese.
Nelle proprietà di francesco cenci, ucciso dalla figlia beatrice, un antiquario rinviene un teschio deforme. L'uomo lo sottopone subito a leonia e grifo, emissari di rodolfo ii, il folle imperatore noto per la sua passione per gli oggetti bizzarri. Ma davanti a quei resti così inquietanti, leonia non ha alcun dubbio: è il cranio del famoso e temibile maestro del monogramma, il pittore romano condannato dall'inquisizione, autore dell'alfabeto di erode, il libro che conteneva incisioni raccapriccianti e sacrileghe. L'inattesa scoperta sembra dischiudere per leonia e la sua guardia del corpo una grande opportunità. E se quel reperto fosse un indizio per rintracciare un testo così raro e smisuratamente prezioso? Roma intanto è teatro di gravi eventi. Durante le sue ripetute estasi, una suora annuncia un giubileo infernale e l'apertura del regno dei morti. Poco dopo, quattro bambini, con i nomi degli evangelisti, spariscono misteriosamente. C'è forse un legame tra l'angosciante profezia, le incisioni dell'alfabeto di erode e le quattro scomparse? Chi trama per seminare sospetti e paure in una roma che si prepara all'anno santo? Nelle viscere di roma, dove un tempo si svolgevano strani riti e terribili sacrifici, è nascosta la verità. Ma la via per raggiungerla è disseminata dì morte.
Anno del signore 1363. Due morti misteriose sconvolgono la placida città di york, sepolta sotto un gelido manto di neve: un pellegrino senza nome e un soldato di nobili origini al servizio dell'arcivescovo muoiono nell'abbazia di st. Mary. Stesso luogo, identici sintomi. A indagare sugli oscuri delitti viene chiamato il brillante owen archer, ex-arciere, rampollo di una nobile famiglia decaduta, che, sotto le mentite spoglie di apprendista, si intrufola nella bottega del farmacista per dipanare un groviglio di inquietanti segreti.
Nella serena atmosfera di un monastero inglese, un monaco sta accudendo le sue piante medicinali. È fratello cadfael, un tempo marinaio, poi crociato, ora padre erborista dell'abbazia benedettina di shrewsbury. Mite, paziente, devoto; un sant'uomo, con una particolarità: è il più grande detective che le cronache medievali ricordino. Il possesso delle reliquie di santa wìnifred ha scatenato una controversia fra i monaci di shrewsbury e gli abitanti di un pacifico borgo del galles. Dopo le trattative, e le minacce, a complicare le cose viene scoperto il cadavere di rhisiart, il principale oppositore dei monaci. Sulla piccola ma combattiva comunità sembra abbattersi la maledizione della santa. Ma fratello cadfael non si accontenta delle apparenze e, tra sospetti, reticenze e falsi indizi, riuscirà a far luce su un caso complicato e imbarazzante.
Siamo nel 1597. Angelo de grasso, l'inquisitore di genova, viene convocato a roma da papa clemente vili con un incarico speciale: dovrà, usando la tortura, farsi dire da un eretico prigioniero dove si trova il necronomicon, 'il vangelo del diavolo', un libro proibito che minaccia la cristianità. Ma alla ricerca del testo satanico partecipano anche una società segreta di gesuiti e una compagnia di stregoni. E così, quando angelo si imbarcherà verso il nuovo mondo per realizzare la missione che gli è stata affidata, troverà sulla sua strada ostacoli imprevisti, omicidi, tentazioni carnali, dubbi laceranti per un uomo dì fede. Finché la sua indagine lo condurrà nel cuore della chiesa, dei suo potere spirituale e temporale.
Irlanda, regno di muman, anno del signore 665. Il venerabile dacan, uno degli esponenti più illustri della chiesa celta, viene assassinato mentre si trova in visita all'abbazia di ros ailithir. Il reame di laigin invoca subito vendetta, strumentalizzando la morte di dacan per rivendicare alcuni territori di muman. Il pericolo, ora, è che una guerra generalizzata coinvolga tutti i cinque regni d'irlanda. Esiste un unico modo per mantenere la pace: individuare il colpevole dell'omicidio del venerabile e chiarire i suoi moventi. Incaricata dell'inchiesta è sorella fidelma, giovane monaca e 'dalaigh', cioè investigatrice reale.
Roma nel 1514 è la capitale del rinascimento al suo culmine. Ospita bramante e raffaello, michelangelo dipinge gli affreschi della cappella sistina. A giulio ii, il grande mecenate, è appena succeduto leone x, il papa de' medici, antiquario e archeologo. Ma al di sotto di questi splendori, serpeggia un malcontento morale, un greve disagio spirituale, che presto troveranno nella riforma di lutero una miccia esplosiva. E non è del tutto placato il ricordo delle utopie repubblicane, mescolate a sotterranee eresie. Seguendo un copione incomprensibile, macabri e teatrali come scenografie di sangue, si succedono omicidi in serie. E come una sinistra coincidenza è scomparsa furtivamente la veronica, il volto di cristo la cui ostensione si celebra in quei giorni.