Questo breve scritto, ormai considerato un classico della letteratura post-clandestina, racconta della retata nazista nel ghetto di roma, che nel volgere di una mattina si concluse con la deportazione di mille ebrei. Lettori e critici lo hanno giustamente accostato ai primi capitoli della 'storia della colonna infame' per la qualità dello stile che si accompagna al valore documentario. Con una prefazione di natalia ginzburg.
La vita è un immenso oceano che ci contiene e ci scuote con il continuo movimento delle sue onde, sempre inafferrabile, impossibile da fissare. Ma da dove viene, e quale logica la muove? Vito mancuso risale alle origini della nascita e dell'evoluzione di questa vita sulla terra, proponendo una visione della natura che non procede solo per mutazioni casuali e per egoistiche selezioni competitive, ma è soprattutto il frutto di una continua armoniosa aggregazione il cui senso intrinseco è il bene. Da questa visione 'drammaticamente ottimista' in cui la nostra esistenza può sussistere solo in relazione con quella degli altri viventi, mancuso recupera magistralmente la possibilità di una rinnovata analogia tra uomo e mondo. Ne nasce un'etica della nutrizione e dell'ecologia capace di purificare il nostro corpo, meglio proteggere e custodire il pianeta, offrirci criteri per un consapevole esercizio della libertà. In questa prospettiva il valore di un essere umano non dipende da ciò che ha o che sa, ma da quanto riesce a mettersi al servizio di qualcosa di più grande di sé: dalla sua capacità di aprirsi all'altro, di abbracciare, di amare. È la nuova visione del mondo di cui questa vita ha urgente bisogno per tornare a fiorire.
1532: l'ultimo grande re degli inca, huascar, nasconde il suo favoloso tesoro nelle viscere della terra per sottrarlo alla furia dei conquistadores spagnoli. 1578: sir francis drake scopre un misterioso oggetto fatto di cordicelle intrecciate, un quipu, che racchiude il segreto per raggiungere il tesoro di huascar. Un terribile maremoto inghiotte la nave che trasporta il prezioso reperto. 1998: durante un'operazione di salvataggio nella foresta amazzonica, dirk pitt ritrova per caso il quipu. Ma sulla sua strada verso il tesoro incontra una spietata organizzazione criminale e un inquietante demone di pietra.
Questo breve scritto, ormai considerato un classico della letteratura post-clandestina, racconta della retata nazista nel ghetto di roma, che nel volgere di una mattina si concluse con la deportazione di mille ebrei. Lettori e critici lo hanno giustamente accostato ai primi capitoli della
Nell'autunno del 1973 l'autore, in compagnia dello zoologo e naturalista george schaller, percorse a piedi più di 250 miglia nel cuore della regione himalayana del dolpo, l'ultimo baluardo rimasto dell'autentica civiltà tibetana. I due viaggiatori cercavano il leopardo delle nevi dell'asia del nord, una creatura così poco avvistata da essere diventata quasi mitica. Pubblicato per la prima volta nel 1978, è il racconto di un viaggio avventuroso tra le gole profonde e le montagne del tibet, ma è anche un racconto sulla vita e la morte, sul rapporto con la natura e sul senso dell'esistenza. Al viaggio e alla ricerca del mitico animale, si affianca un viaggio più significativo, quello alla ricerca dell'essenza della vita.
La riscoperta di un arcaico artefatto ormai dimenticato semina morte e distruzione nel mondo. La guerra tra l'antica genia dei tiste edur e i lether prosegue senza posa; questi ultimi hanno assoggettato tutti i popoli vicini, tranne i rivali del momento. Il conflitto, anche se rappresenta la continuazione di una battaglia tra esseri ancestrali, evoca in qualche modo il nostro mondo. Difatti la società dei lether segue scrupolosamente i dettami del libero mercato e molti dei suoi cittadini, a vari livelli, vivono al di sopra dei propri mezzi e si sono indebitati fino al collo. I tiste edur, invece, hanno impostato la propria esistenza alla luce di concetti quali l'onore e lo spirito comunitario, ma la loro società rischia di crollare nel momento in cui viene a scontrarsi con la rapacità dell'espansionismo commerciale dei lether, che richiede instancabilmente nuove risorse oltre che nuovi sudditi da sfruttare.
2015. Germania, foresta nera. Karl jerzyck, un professore di criminologia di monaco, scopre casualmente delle ossa in un bosco vicino a karlsruhe. I resti appartengono ad alcune persone scomparse 25 anni prima in circostanze mai chiarite. Ii criminologo e arno schulze, l'ispettore della kripo che aveva seguito il caso all'epoca, riprendono a investigare. Si trovano così coinvolti nelle trame di gruppi neonazisti collegati a sette esoteriche e occulte. Un viaggio che li riporterà indietro nel tempo, ai campi di sterminio e alla figura più spaventosa ad essi collegata, quella del dottor josef mengele. Non solo. La ripresa delle indagini coincide con una serie di nuove sparizioni questa volta a friburgo. È il segnale di qualcosa? Perché la foresta nera torna a essere il teatro di fatti oscuri? Perché il mondo del neonazismo è in fermento? Chi c'è dietro quelle sparizioni? E qual è l'annuncio sconvolgente che una potente organizzazione neonazista si accinge a fare il 20 novembre, in occasione del 70° anniversario del processo di norimberga?
Nella valle dei mulini vivono uomini, donne e ragazzi come tanti. Poi un giorno arrivano le macchine perfette. Da allora, agli abitanti della valle basta schiacciare un pulsante per avere un mondo perfetto, così tutti smettono di sognare. Ma proprio tutti? Età di lettura: da 5 anni.
La storia: nichoias flamel nacque a parigi il 28 settembre 1330. È considerato il più grande alchimista del suo tempo e si dice abbia scoperto la formula della vita eterna, il mistero: è morto nel 1418. Ma la sua tomba è vuota. La leggenda: nicholas flamel è ancora vivo grazie all'elisir di lunga vita che da secoli produce nel suo laboratorio. Il segreto della formula tuttavia è custodito in un libro potentissimo che flamel deve difendere a costo della vita: se cadesse nelle mani sbagliate potrebbe portare alla distruzione dell'umanità. Che è esattamente l'obiettivo del dottor john dee quando ruba il magico volume. Secondo la profezia, solo i gemelli sophie e josh newman possono impedirlo. Nel ventunesimo secolo, in una corsa senza tregua tra san francisco e parigi, dovranno battersi contro golem, creature mitologiche e divinità millenarie emerse dai confini dei tempo per difendere il volume. A volte le leggende sono vere. E la più grande di tutti i tempi si sta avverando. Età di lettura: da 11 anni.
L'opera è divisa in due parti, composte a grande distanza di anni tra loro. In un borgo della mancia vive un povero hidalgo che, totalmente assorbito dalla lettura di romanzi cavallereschi, impazzisce e decide di farsi cavaliere errante. Datosi il nome di don chisciotte, scelta come dama una vicina che battezza dulcinea, parte sul suo ronzino che chiama ronzinante. Dopo numerose avventure finite male, preso come scudiero sancho panza, ritorna al villaggio. Riparte ben presto e si susseguono incontri e vicende che si concludono con un duello che don chisciotte perde e che lo vede costretto a tornare al villaggio. Cade ammalato e rinsavisce di colpo, ma dopo aver preso congedo dai suoi vecchi amici, muore. Il primo grande romanzo dell'età moderna nella traduzione di vittorio bodini, considerata ancora oggi un modello di limpidezza per la linearità con cui restituisce il lucido smalto della prosa di cervantes, e al tempo stesso di arguzia, per la resa esemplare di bisticci, battute e proverbi. Il volume comprende un'introduzione di vittorio bodini, una biografia dell'autore, una bibliografia essenziale degli studi sul chisciotte in italia e all'estero, un'originale interpretazione di erich auerbach e un affascinante