Non c'è parola più equivoca di 'amore' e più intrecciata a tutte quelle altre parole che, per la logica, sono la sua negazione. Nasce dall'idealizzazione della persona amata di cui ci innamoriamo per un incantesimo della fantasia, ma poi il tempo, che gioca a favore della realtà, produce il disincanto e tramuta l'amore in un affetto privo di passione o nell'amarezza della disillusione. Il volume penetra i meandri del sentimento e del desiderio, registrando i mutamenti intervenuti nella modalità di vivere (e patire) le dinamiche dell'attrazione, il patto con l'amato/a, la trama di autenticità e menzogna del rapporto amoroso, i percorsi del piacere.
Il giallista carlo lucarelli e il criminologo della polizia italiana massimo picozzi tracciano l'anatomia del serial killer, questa minacciosa e angosciante incarnazione di omicida criminale. Partendo dalla narrazione di dodici casi, i due autori riconoscono alcune tipologie di assassini seriali e offrono un catalogo agghiacciante di casi che hanno messo in difficoltà le polizie di tutto il mondo.
Tre rapitori, tre ostaggi, tre posti diversi. È un piano spietato e geniale quello di joey, da realizzare in ventiquattro ore. Ma qualcosa va storto. Travolti dagli eventi, nessuno di loro si comporta come previsto. Una narrazione densa di colpi di scena e con un finale esplosivo.
All'inizio degli anni settanta, abraham e rachel ebdus, insieme al figlio dylan, sono tra i primi bianchi a vivere in un quartiere di brooklyn abitato in gran parte da afroamericani. Abraham, pittore, abbandona il suo lavoro per realizzare incomprensibili cortometraggi minimalisti, rachel ex hippie dalle idee politiche confuse e distorte, finirà per abbandonare la famiglia. Solo, tormentato e deriso dai ragazzini neri, dylan trova rifugio nell'amicizia di mingus rude, figlio di un cantante di colore un tempo famoso, ora cocainomane e pieno di rabbia contro il mondo. Il racconto si snoda lungo trent'anni di cultura americana, tra problemi razziali, vita di strada, arte d'avanguardia, black music e il flagello delle droghe pesanti.
Come suggerisce il sottotitolo, questo volume si propone ai lettori come un percorso di auto-conoscenza e di trasformazione profonda, per trovare chiavi interpretative convincenti che possano illuminare e interpretare una insoddisfazione persistente, definita dall'autore: insostenibilità della vita. Un percorso che è al contempo interiore e storico-collettivo, personale e globale; un itinerario che si sviluppa su tre livelli: teorico-riflessivo, psicologico, spirituale. Il testo suggerisce, tra l'altro, alcune tecniche di rilassamento e di concentrazione, indicate come tappe necessarie per chiunque desideri imparare a fare spazio dentro di sé alle domande di senso che affiorano e che chiedono alcune risposte inderogabili.
Se le avventure di holden hanno avuto per l'america un valore emblematico, è in questi racconti che lo humor, la spietatezza, le grazia e la tragica amarezza di salinger trovano la loro perfetta espressione. Il loro punto di partenza è il
A salthill-on-hudson, a mezz'ora di treno da manhattan, tutti sono ricchi, bellissimi e, benché sembrino molto più giovani, di mezza età. Ma quando adam berendt, un misterioso e carismatico scultore, muore all'improvviso in un azzardato atto di eroismo, l'intera cittadina resta profondamente scossa. Chi era adam berendt? Era davvero un eroe, o invece una persona del tutto normale, con i suoi difetti e per questo del tutto umana? La sua tragica scomparsa e l'emergere di voci incontrollabili sui suoi presunti amori gettano i suoi amici e conoscenti nella confusione, nel lutto e in una situazione di incertezza che li spinge a riflettere sulle proprie vite.
In questo saggio philip ball racconta la storia dei colori, dai pigmenti minerali ai coloranti organici all'artificio dei prodotti della chimica. Grazie alla sua interpretazione del linguaggio cromatico, scopriamo che un particolare pigmento 'parla' di sangue e clorofilla, mentre un altro rievoca lo zolfo e il mercurio degli alchimisti; impariamo le ragioni fisico-chimiche per cui il tempo ridipinge le tele; ci rendiamo conto di come spesso sia stata la quantità dei colori sulla tavolozza a limitare la creatività dei pittori, tanto che è possibile collegare la rivoluzione del rinascimento veneziano alla disponibilità di nuovi pigmenti, e la comparsa dei prodotti chimici applicati all'industria alla nascita dell'impressionismo.
Fra il 73 e il 71 a. C . La penisola italica fu scossa da una delle più grandi rivolte di schiavi della storia. La ribellione scoppiò a capua, in una famosa scuola di gladiatori e la guidava spartaco, di origine tracia, forte e colto. Lui riuscì a raccogliere schiere di traci, celti e germani, e sconfiggere i due eserciti dei consoli c. Claudio glabro e publio varinio, che roma gli aveva inviato contro. Nel 72 spartaco riuscì ad arrivare persino alla pianura padana. Ma i ribelli erano poco organizzati e senza basi e furono fermati a lucania. Spartaco morì sul campo, combattendo valorosamente, gli insorti furono catturati e crocifissi, e la rivolta fu stroncata sul campo.