Una raccolta di racconti che vanno dal tragico al brillante, dall'ironico al sentimentale. «12 storie ordinarie e spiazzanti, ambientate a toronto o nella foresta canadese, in cui la scrittrice indaga le relazioni sentimentali, il rapporto con la natura o i frammenti della sua memoria con lo stile affilato che la caratterizza» - cristina taglietti, la lettura margaret atwood è ormai universalmente nota per la serie televisiva tratta da il racconto dell'ancella, ma sono in molti a ritenere che la scrittrice canadese abbia dato il meglio di sé nei racconti. In l'uovo di barbablù la ritroviamo intenta a sgretolare il guscio protettivo che avvolge le vite di coppia delle donne, siano ceramiste con la pessima abitudine di innamorarsi di poeti o solo ragazze troppo semplici per essere al riparo da un marito fedifrago.
Una scrittrice che secondo il new york times è «ai vertici della letteratura mondiale» e che possiede la straordinaria capacità di leggere nella mente dei suoi personaggi, per far emergere emozioni ed esperienze che ci riguardano da vicino. «avvincente. Irresistibile. Un libro che riguarda la vita di tutti noi. Leggetelo» – the times «una scrittura meravigliosa, carica di emozione, colorata, profonda e misteriosa» – natalia aspesi «odori, sapori, musiche, piccole superstizioni e sordidezze, rievocati con mano magistrale» – masolino d'amico
La terra è sconvolta da una catastrofe planetaria, in cui si muove un unico sopravvissuto. A fargli compagnia ci sono alcuni esseri apparentemente umani ma creati artificialmente. Come si è giunti a tutto questo? Ce lo narra il protagonista, l'ultimo degli uomini, attraverso il racconto della sua vita che coincide con il processo di distruzione del pianeta e della razza umana. Un romanzo che, mentre porta in scena un intenso e archetipico rapporto d'amore e di amicizia tra due uomini e una donna, sferra attacchi violenti contro quella scienza che rinuncia a una visione umana del mondo, che dimentica e annulla l'esigenza più profonda, e quindi inestirpabile, dell'umanità: la spiritualità in tutte le sue molteplici espressioni.
Felix è un regista teatrale di successo, eppure nulla di ciò che ha portato in scena finora sembra reggere il confronto con l'opera che si è messo in testa di produrre dopo la morte dell'amata figlia miranda: un'ingegnosa e provocante rilettura della shakespeariana tempesta. Il regista si ritrova però a vivere, completamente solo, in una catapecchia in mezzo a niente, vittima di un tradimento da parte del suo socio in affari. Ma questo luogo pieno di assenze si rivela l'ideale per mettere a punto il suo piano di vendetta contro chi pensava di averlo ormai escluso, giocando d'astuzia, dal palcoscenico della vita. Una narrazione spumeggiante, allegra e tempestosa fa da cornice a una storia di giustizia, di ricostruzione di equilibri infranti dall'avidità e dalla sete di potere; un omaggio all'opera di shakespeare che non tradisce il modello. L'autrice del racconto dell'ancella ci regala un romanzo ribelle e spassoso, da leggere tutto d'un fiato.
'dieci giorni dopo la fine della guerra mia sorella laura precipitò con l'auto giù da un ponte. ' sono queste le prime parole, semplici ma inquietanti, con cui iris chase, la voce narrante del romanzo, decide, a ottantadue anni, di raccontare le tormentate vicende della sua famiglia nell'arco di quasi un secolo. Ma sin dall'inizio il racconto di iris viene interrotto dagli stralci di un altro romanzo, una scabrosa storia d'amore scritta dalla sorella tragicamente morta e pubblicata postuma con enorme successo: 'l'assassino cieco'. Il protagonista del romanzo, un uomo in fuga, inventa per la sua amante una storia di fantascienza su un pianeta inverosimile, dando, così, vita a un terzo livello narrativo.
«dieci giorni dopo la fine della guerra mia sorella laura precipitò con l'auto giù da un ponte». Sono queste le prime parole, semplici ma inquietanti, con cui iris chase, la voce narrante del romanzo, decide, a ottantadue anni, di raccontare le tormentate vicende della sua famiglia nell'arco di quasi un secolo. Ma sin dall'inizio il racconto di iris viene interrotto dagli stralci di un altro romanzo, una scabrosa storia d'amore scritta dalla sorella tragicamente morta e pubblicata postuma con enorme successo: «l'assassino cieco». Il protagonista del romanzo, un uomo in fuga, inventa per la sua amante una storia di fantascienza su un pianeta inverosimile, dando, così, vita a un terzo livello narrativo.
L'autrice di culto margaret atwood, con la sua scrittura poetica, ironica e anticonvenzionale, dà voce a un personaggio femminile di grande fascino, protagonista di uno dei racconti più amati della storia occidentale. «la atwood prende le parti di penelope con grande forza. Esplora la vera natura del mito» - the guardian «fantastico. Volutamente irriverente» - the new york times dall'ade, dove può finalmente dire la verità senza temere la vendetta degli dèi, penelope, moglie di odisseo, racconta la sua storia. Figlia di una ninfa e del re di sparta, da bambina rischia di essere affogata dal padre, turbato da una profezia. Sposa di ulisse, subisce le angherie dei suoceri, vede scoppiare la guerra di troia a causa della sciocca cugina elena, e dopo anni di solitudine deve respingere l'assalto dei proci. Al ritorno di odisseo assiste angosciata alla vendetta che colpisce le ancelle infedeli e perciò impiccate; e la morte di quelle fanciulle che le erano amiche la perseguita anche nell'ade. Il romanzo riscrive il mito greco attingendo a versioni diverse da quelle confluite nell'odissea, secondo un punto di vista femminile.
«il suo sguardo sui capricci del cuore umano e la sua audacia narrativa l'hanno resa una delle scrittrici più amate al mondo» – the guardian» «impossibile non apprezzare quel magnifico arsenale che è l'opera di margareth atwood. In tutta la sua forza, grazia e ricchezza. Quando penso al suo talento e ai suoi successi di scrittrice, rimango senza fiato. » – alice munro «la atwood fa quello che le riesce meglio: sezionare teneramente il cuore umano. Una scrittrice meravigliosa. » – the daily mail «le apocalissi della atwood sono diverse da tutte le altre perché a causarle siamo stati noi. Non le meteoriti o gli alieni distruggono il mondo, ma noi. Mi è piaciuto moltissimo. » – the times «la scrittrice più straordinaria della nostra epoca. » – the sunday times in un nord america messo in ginocchio da una disastrosa crisi economica e dal dilagare della criminalità, stan e charmaine, una giovane coppia innamorata, cedono alla falsa lusinga della normalità e della sicurezza promesse da un avvenente progetto, in cambio della rinuncia a qualche 'piccola' libertà personale. Finiscono in una città troppo bella per essere vera, dove tutti hanno una casa e stanno bene, ma il prezzo è lavorare per un losco personaggio a capo della comunità, facendo cose orribili: per esempio praticare iniezioni letali ai condannati a morte o lavorare in una sorta di mercato del sesso. Si ritrovano così a fare il male per libera scelta ma contro la loro volontà. Questa situazione conflittuale li trascinerà in un surreale complotto che darà lo spunto per interrogarsi su cosa significhi amare - in un futuro dove non solo il sesso ma anche l'amore è mercificato – e scegliere.
In un mondo pericolosamente vicino al nostro, la creatura si è sostituita al suo creatore e, grazie all'ingegneria genetica, ha stravolto la natura. La fede nella scienza è ormai un credo assoluto, integralista, fanatico. Tutto si vende, tutto si compra? L'identità, il sesso, la giovinezza? Ma a che prezzo? Eppure c'è chi ha deciso di sottrarsi a questa logica perversa e distruttiva: è la setta dei giardinieri di dio. Novelli adami e eve, vivono nel sacro rispetto delle specie animali e vegetali del pianeta sfuggite all'estinzione, cercando di convertire gli altri esseri umani in vista dell'imminente catastrofe. Anno venticinque del calendario dei giardinieri di dio: la profezia si è avverata, un diluvio senz'acqua si è abbattuto sul pianeta, l'umanità è decimata. Un quadro desolante, in cui però si apre un flebile spiraglio: due voci, quelle di toby e ren. Un tempo adepte dei giardinieri di dio, si ritrovano catapultate in un mondo stravolto e scoprono che la lotta per la sopravvivenza è appena iniziata. Armate unicamente dell'amicizia che le unisce e animate dal desiderio di ritrovare i compagni di un tempo, si avventurano in un coraggioso viaggio, costellato di pericoli a ogni angolo. Che ne sarà di loro? Faranno sorgere una nuova alba per la specie umana, oppure ogni speranza di vita è ormai perduta per sempre?
Ma si può avere una fantasia di stupro? Quattro colleghe giocano a carte durante la pausa pranzo e conversano sull'ossessione delle riviste rosa per un certo tipo di fantasie, quelle che prevedono l'irrompere in casa di uno sconosciuto fascinoso ma violento. Mentre le due bionde, una receptionist e un'archivista, ammantano di romanticismo questa fantasticheria tutt'altro che innocua e sondra tace perché forse qualcosa da dire lo avrebbe, estelle confessa i suoi sogni, quelli in cui si serve soltanto dell'ironia per dissuadere gli stupratori goffi, maldestri e profondamente umani che la molestano. «nelle mie fantasie finisce sempre che mi dispiace per lui, insomma, dev'esserci qualcosa che non va in loro. » la vittima considera a loro volta vittime i carnefici, del resto «come potrebbe un uomo fare una cosa del genere a una persona con cui ha appena chiacchierato a lungo, una volta che capisce che anche lei è un essere umano, che anche lei ha una vita, non riesco a immaginare come possano andare fino in fondo, sai? Insomma, so che succede ma non lo capisco, questa è la parte che proprio non riesco a capire».