Ira ha un destino scritto nel nome. È nel fiore dei vent'anni, è brillante, ma le ossessioni la divorano, la consumano, mettono in pericolo lei e gli altri. Clarissa è una psicologa affermata, famosa in tutta la finlandia, una star dei talk show dove compare in tailleur griffato e tacco dodici perché vuole rispondere a un cliché. È a lei che ira si rivolge per chiedere aiuto. Anche se certo non l'aiuto che clarissa immagina. Ira infatti ha soprattutto bisogno di un alibi. Perché è un'assassina seriale, una spietata killer di uomini. D'altra parte nemmeno ira immagina cosa si nasconde dietro l'aspetto impeccabile di clarissa, quali rischi stanno correndo la sua brillante carriera e la sua vita. Chi dunque deve decifrare l'altra? La folle serial killer che si dipinge come una farfalla o la professionista che sorride sulle copertine dei magazine? Le parole occultano, manipolano, ingannano o guariscono? Come in una vertiginosa psicoterapia a cui il lettore ha il privilegio di assistere, ira e clarissa prendono a turno la parola per spiegare il proprio punto di vista, crearsi la propria via d'uscita. Alla fine non ci sarà più nessuno a cui credere, e al tempo stesso tutto sembrerà terribilmente chiaro.
Una lettera di licenziamento rivela all'improvviso la realtà del nuovo mondo nascosta sotto i miti della flessibilità e della comunicazione. Per dare forma al trauma, ritrovare le parole perdute e la possibilità di pensare un futuro, il protagonista di questa storia si trova precipitato in un viaggio vertiginoso dal presente al passato e ritorno, e costretto dal suo stesso smarrimento a orientarsi secondo tracce deboli e vaghe. La corsa attraverso gli anni riporta alla luce imbarazzanti verità pubbliche e private, come i segreti militari di un padre coinvolto nelle pagine più oscure della repubblica o le velleità di un adolescente sospeso tra goffe esplorazioni sessuali e urgenze rivoluzionarie. Storie emerse dagli abissi di una guerra civile a torto definita «fredda», capace di dividere le famiglie e spargere sangue nelle strade, mescolando violenza, speranza e utopia, ma combattuta sulla superficie di un mondo già cambiato in profondità, già scosso dai germi del nostro presente fatto di precarietà e specchi di seduzione. A dieci anni dalla morte di luca rastello, questo libro è più vivo che mai. Lo descrive bene marco revelli nella nuova prefazione: «una scrittura avvolgente e insieme tagliente (come in fondo era luca). Morbida, dalle curve arrotondate, apparentemente dolce e condiscendente verso la materia che racconta senza forzature o cesure, ma attraversata da un'anima d'acciaio che taglia come un rasoio, e scolpisce e recide».
Siamo alla fine di aprile del 1970 e il commissario bordelli, ormai in pensione, può dedicarsi a un caso riaperto di recente, un'indagine mai risolta che lo tormenta da molti anni. Si tratta dell'assassinio del figlio di un noto fascista avvenuto nel 1947, che nel clima irrequieto del dopoguerra era stato frettolosamente archiviato. Mentre, con l'aiuto del vice commissario, bordelli scava nel passato alla ricerca della verità, sulla montagna pistoiese la pubblica sicurezza sta scandagliando il bosco in una frenetica lotta contro il tempo e una brutta faccenda tornerà alla luce. Come se non bastasse, un vecchio amico che più di dieci anni prima era scomparso nel nulla ricompare all'improvviso, facendo affiorare alla memoria di bordelli il ricordo di una vicenda complessa e dolorosa. Perché nelle nostre vite fatte di carne e racconti, nulla si distrugge…
Nella ferrara ebraica, tra nebbia e segreti spaventosi, girolamo svampa è alle prese con un vero e proprio enigma. Tanto sconcertante da mettere a dura prova la sua formidabile razionalità. Anno domini 1626. Uno spirito malvagio si aggira per l'ex capitale estense. Molti lo credono il 'malach ha-mavet', l'angelo della morte. Di sicuro è un assassino spietato, che profana i corpi delle vittime per compiere un rituale arcano. L'incarico di fermarlo è affidato all'inquisitore girolamo svampa, che il sant'uffizio, stanco della sua condotta ribelle, vuole allontanare da roma. Giunto in città, il frate domenicano dovrà far luce su un mistero reso ancora più oscuro dagli apparenti legami con la qabbalah. Intanto, l'autore dei delitti continua a nascondersi nelle vie anguste del ghetto, autentico «serraglio» in cui è stata rinchiusa una comunità di millecinquecento persone tra sefarditi, aschenaziti e italkim. Ma non saranno solo gli omicidi a tenere occupato lo svampa. Perché nella vicenda si inserirà anche margherita basile, ammaliante donna d'intrigo della corte papalina, e il suo intervento risulterà quanto mai decisivo.
Indie orientali olandesi, 1815. Gli uomini a bordo della tenebrae osservano attoniti i fiumi di lava che si riversano dalle pendici del vulcano tambora. Poi, all'improvviso, l'acqua attorno a loro inizia ad agitarsi, come se qualcosa stesse per emergere in superficie. Qualcosa di letale e infuriato… isola di giava, due settimane dopo. Il governatore raffles viene chiamato con urgenza al porto di batavia, dove la corrente ha riportato a riva una scialuppa della tenebrae. A bordo, ci sono un uomo e un bambino morti da tempo. A sconvolgere sir raffles sono le condizioni dei cadaveri, duri e grigiastri, come se fossero diventati di pietra. L'unico indizio di cosa possa essere capitato loro è stretto fra le mani irrigidite dell'uomo: una scatola, al cui interno è custodito un singolo pezzo di corallo nero… hong kong, oggi. È un sisma a interrompere i festeggiamenti per il capodanno cinese. E a offrire la copertura ideale a un commando di uomini armati per fare irruzione nella villa in cui si trovano gray, seichan, monk e kowalski, che riescono miracolosamente a fuggire. Ma non c'è scampo: l'intero sud-est asiatico è squassato da terremoti e tsunami, che diventano ogni ora più intensi. L'epicentro di tutto sembrerebbe un avveniristico polo di ricerca situato al largo delle coste dell'australia, a quattromila metri di profondità, dove gli scienziati hanno appena scoperto una nuova specie di corallo nero. Agli agenti della sigma force non resta quindi che recarsi sul posto, nella speranza di fare luce su quegli eventi apparentemente inspiegabili e fermare la reazione a catena che rischia di sommergere il mondo intero.
Anni trenta. Un corpo senza identità ritrovato sulla riva di un lago non è mai un buon segno, ma quello che ariella achermann ritrova in una nebbiosa mattina di novembre porta con sé più di un mistero. Tre anni prima, a bellano, dopo il funerale dell'onesto fruttivendolo erasmo siromalli, l'annoiato e gaudente figlio cletto non ha alcuna intenzione di prendere in mano il negozio del padre: non si sente fatto per la monotona esistenza di un bottegaio, in quel paesino di poche case affacciato sul lago. Sembra destino quando, durante un viaggio a lecco per stringere un accordo con un losco rivenditore, incontra per caso gioietta vendoli, operaia col sogno di cinecittà che farebbe di tutto per sfuggire alla madre castica. Cletto, quasi per gioco, si finge un prospero grossista, mentre anche lei millanta una posizione sociale più elevata. È solo l'inizio di una serie di bugie, fraintendimenti e imbrogli che porteranno i due giovani, in un'escalation comica e terribile, a una fuga rocambolesca con conseguenze funeste per i malcapitati che incroceranno il loro cammino.