Giovanni è un bambino di palermo. Per il suo decimo compleanno, il papà gli regala una giornata speciale, da trascorrere insieme, per spiegargli come mai, di tutti i nomi possibili, per lui è stato scelto proprio giovanni. Tappa dopo tappa, mentre prende vita il racconto, padre e figlio esplorano palermo, e la storia di giovanni falcone, rievocata nei suoi momenti chiave, s'intreccia al presente di una città che lotta per cambiare. Giovanni scopre che il papà non parla di cose astratte: la mafia c'è anche a scuola, nelle piccole prepotenze dei compagni di classe, ed è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi. Anche se ti chiede di fare delle scelte e subirne le conseguenze. Con la prefazione di maria falcone e un'intervista all'autore. Età di lettura: da 8 anni.
'abbiamo ipotizzato un museo diverso, luogo della fantasia e dell'immaginazione, in un'ipotetica città d'europa che da qui vuole ripartire per il riordino urbanistico del suo centro utilizzando la vecchia stazione ferroviaria ormai dismessa. ' in questo libro philippe daverio ci accompagna alla scoperta dell'età moderna, ovvero del secolo lungo che parte dalla rivoluzione francese e finisce nella catastrofe della prima guerra mondiale. Questo volume affronta i temi più importanti della modernità attraverso oltre seicento opere d'arte raccolte tematicamente per vettori storici: quello politico, da delacroix e géròme al quarto stato di pellizza da volpedo; quello della macchina e del lavoro, da turner a courbet e a boccioni; quello della fuga dalla realtà nella dolce vita della belle epoque, nell'esotismo e nel sogno - da tissot a manet, da dante gabriel rossetti a fortuny, gauguin e van gogh -, fino al simbolismo e all'art nouveau. Fra i padiglioni e le sale del museo sono previste anche soste in locali e ristoranti a tema, dove si immagina di sorseggiare un caffè o gustare un pranzo circondati dalle opere dei macchiaioli al caffè michelangelo, e degli impressionisti alla closerie des lilas. Un gioco serio, che scardina il nostro abituale punto di vista e ci fa ritrovare il gusto di guardare la pittura e leggere il nostro passato guidati dalla penna più impertinente d'italia.
Jack e lola storm, una giovane coppia di sposi, decidono di abbandonare la frenesia di new york e trasferirsi in campagna; lui è un pittore e lei una scrittrice ed entrambi sono convinti che il connecticut col suo dolce paesaggio sia il luogo ideale per concentrarsi sul lavoro. Certo, il nuovo stile di vita presenta alcuni inconvenienti: il cottage che hanno preso in affitto è piuttosto malridotto e il paese più vicino, crockford, dista sei miglia. Ma a tutto ci si può abituare, anche alle ingerenze di luella coatesnash, la loro affittuaria e vicina di casa, che li tratta al pari di servitori persino quando si trova in vacanza in europa. Infatti, in un piovoso pomeriggio di marzo, una sua conoscenza di nome elmer lewis telefona a casa storm e, con toni poco affabili, chiede - anzi, pretende - che lo si vada a prendere alla stazione di new haven, a oltre trenta miglia di distanza, e lo si accompagni subito a crockford. I coniugi acconsentono a malincuore non immaginando che il viaggio finirà in tragedia. Perché quell'ospite così scontroso, che aveva insistito per occupare lo strapuntino sul retro dell'auto in modo da vigilare sui suoi bagagli, arriverà a destinazione privo di vita con un proiettile in corpo. Per i poveri storm, in questo mystery del 1936 finora inedito in italia, la tanto sospirata vita di campagna si trasformerà in un inferno.
Il millenario jinn bartimaeus, il demone che costruì le mura di uruk, karnak e praga, che parlò con re salomone, che cavalcò per le praterie con i padri dei bisonti, viene improvvisamente richiamato dal mondo degli spiriti ed evocato a londra. Una londra tetra e cupa dove la magia consiste in un'unica capacità: quella di evocare e asservire demoni, i quali, loro malgrado, obbediranno a ogni ordine del mago che li tiene in suo potere. Bartimaeus deve compiere una missione difficilissima: rubare l'amuleto di samarcanda al temibile e ambizioso simon lovelace.
Scopri anche il gioco ispirato a questo libro la zuppaccia di cornabicorna 'quando era piccolo, pietro non voleva mai mangiare la minestra e faceva un sacco di capricci. ' età di lettura: da 4 anni.
Tre generazioni di una famiglia di emigranti portoghesi e le loro storie. Quella di abel, che per primo, dopo la guerra, venne in francia. Quella di jean, dirigente di successo ma, paradossalmente, pecora nera della famiglia, incompiuto e immaturo. Quella di simon, sguardo narrante di questa storia, giovane disegnatore caduto in un limbo creativo dal quale spera di uscire tornando a visitare il paese dei propri avi. Troverà la forza di guardarsi dentro e, scoprendo il passato, di tornare a desiderare il futuro.
Il giardino: ultimo rifugio della spiritualità e della poesia; ultima frontiera al di qua della barbarie e dell'alienazione; ultima utopia - ma un'utopia pratica, tangibile. Questi i temi che il giardiniere-filosofo jorn de précy - attivo a cavallo fra otto e novecento e di cui poco si sa, ma che è da sempre oggetto di venerazione da parte degli appassionati - ha riunito nel suo
Il millenario jinn bartimaeus, il demone che costruì le mura di uruk, karnak e praga, che parlò con re salomone, che cavalcò per le praterie con i padri dei bisonti, viene improvvisamente richiamato dal mondo degli spiriti ed evocato a londra. Una londra tetra e cupa dove la magia consiste in un'unica capacità: quella di evocare e asservire demoni, i quali, loro malgrado, obbediranno a ogni ordine del mago che li tiene in suo potere. Bartimaeus deve compiere una missione difficilissima: rubare l'amuleto di samarcanda al temibile e ambizioso simon lovelace.
Mauro casagrande era un giornalista d'inchiesta, ma a un certo punto s'è tirato indietro: ha capito che, per quanto si possa scavare, la verità resta sempre un miraggio. Adesso vive comprando e vendendo in rete libri usati. Di colpo però la cronaca nera viene a riprenderselo. Federica, la sua fidanzata avvocato, deve difendere gloria massari, una madre che ha provocato la morte del figlio appena nato, portatore di handicap. Ma la donna sceglie di non essere difesa, vuole solo poter rilasciare una dichiarazione spontanea con cui motivare la sua tragica decisione. E vuole che sia proprio mauro a scriverla. Ma non è ancora tutto: lo zio nino, fratello del padre di mauro, titolare di un bar a paderno dugnano, è taglieggiato dalla 'ndrangheta e non ce la fa più. Contro tutto e tutti, con un senso della giustizia che lo chiama a rispondere in prima persona, mauro casagrande è un eroe dei nostri tempi. Tempi ammalati di indifferenza, in cui a nessuno viene in mente di accollarsi i drammi degli altri. Per questo mauro è un eroe: perché sceglie da che parte stare e non si ferma finché non è andato fino in fondo.