Mr. Buggage è il proprietario di una libreria antiquaria londinese; insieme alla sua assistente (e amante) trascorre gran parte della giornata nel retrobottega, dedicandosi più alla lettura di necrologi che alla vendita dei libri. Eppure gli affari vanno bene e un giorno i due decidono di concedersi una vacanza in marocco in alberghi esclusivi. Come si scoprirà, il successo economico non nasce da una oculata gestione delle vendite, ma. Il volume è completato da un altro racconto,
Il protagonista di questo romanzo, cincinnatus c. , ha un difetto: è opaco, nel senso che i suoi pensieri e le sue sensazioni non sono trasparenti agli occhi di coloro che lo circondano, perciò produce
Le fiabe sono spietate, come la vita e come i bambini. «esilarante» – il venerdì nelle fiabe gli adulti sono inaffidabili, il senso di paternità è pressoché nullo, quello di maternità rarissimo; i principi sono smidollati senza nome; le fanciulle devono aguzzare l'ingegno per sopravvivere; le fate sono casiniste; i bambini vengono abbandonati nei boschi; gli orchi finiscono malissimo e per fortuna ci sono varie creature non umane che rendono la fiaba degna di narrazione. Le fiabe non sono un barattolo di stucchevole melassa politicamente corretta.
Arrivederci tra le stelle è un romanzo di gioia, ottimismo, determinazione e cuore, soprattutto cuore. Basta leggere la prima pagina per innamorarsi di alex e del suo sguardo innocente su un mondo complicato ma bellissimo, il nostro. «era da
A trent'anni suonati, hlynur non ha ancora trovato la forza di recidere il cordone ombelicale e vive ancora a casa della madre divorziata, linda. Il nostro eroe raramente si alza prima del crepuscolo; la notte la trascorre solitamente navigando su internet alla ricerca di siti pornografici o vegetando davanti alla televisione. Non mancano però le serate passate con i due inseparabili amici alla ricerca di qualche conquista sessuale e di nuove sbronze nei soliti locali notturni che si trovano nel centro storico di reykjavik, codice di avviamento postale 101.
Abbandonato dalla donna che ama, il protagonista del romanzo, che valse a piovene il premio strega nel 1970, lascia la città per trasferirsi nella casa avita in campagna qui viene sospettato dell'omicidio di una persona che nutriva per lui antichi rancori. Ha così inizio una fuga da sé e un ritiro dal mondo durante il quale incontrerà un redivivo fëdor dostoevskij; prima di decidere di fare ritorno al mondo dei morti, lo strano personaggio rivela al protagonista una sconvolgente verità: se il mondo dei vivi trabocca di esseri più simili ad astrazioni che a realtà, quello dei morti non è che la sua immagine speculare. All'uomo non resta che cercare dentro di sé le ragioni del suo rifiuto della realtà, quasi che la possibile soluzione si possa trovare solo nel passaggio dalla vita all'impassibile aldilà della scrittura. Per aspirare a una condizione che è insieme vita e morte, la condizione di chi, pur calato profondamente nella realtà, sente la propria solitudine come l'unica condizione possibile.
Il romanzo che ha ispirato l'omonimo film di guillermo del toro, vincitore del leone d'oro alla mostra del cinema di venezia 2017, vincitore del golden globe 2018 per il miglior regista, vincitore del premio oscar 2018 come miglior film. Guillermo del toro e daniel kraus hanno unito i loro talenti di narratori visionari e celebrati in tutto il mondo dando vita a una storia d'amore tormentata e struggente. Baltimora, 1962. Al centro di ricerca aerospaziale di occam è stata appena consegnata la «risorsa» più delicata e preziosa che abbia mai ricevuto: un uomo anfibio, catturato in amazzonia. Il suo arrivo segna anche l'inizio di un commovente rapporto tra la singolare creatura ed elisa, una donna muta che lavora al centro come addetta alle pulizie e usa il linguaggio dei segni per comunicare. Immaginazione, paura e romanticismo si mescolano in una storia d'amore avvincente, arricchita dalle illustrazioni di james jean e destinata a conquistare lettori e spettatori. La forma dell'acqua – the shape of water è una storia diversa da qualsiasi cosa abbiamo letto o visto finora. Una storia unica, creata e interpretata da due artisti capaci di farci sognare in ugual misura con un libro e con un film, con le parole e con le immagini.
Nel 1955 il giornale colombiano 'el espectator' pubblicò a puntate il resoconto del naufragio di un marinaio, luis alejandro velasco. A raccogliere le parole del naufrago, un ventisettenne cronista alle prime armi destinato a diventare famoso, gabriel garcía márquez. Ripubblicato in volume nel 1970, il 'racconto di un naufrago' lascia ampio spazio alla voce stessa di velasco: è lui che ci narra di come, un giorno dopo l'altro, sia approdato sulla sua zattera bianca a quelle acque in cui i naufraghi perdono la nozione dello spazio e del tempo, a quei cieli in cui si smarriscono anche i gabbiani; le sue paure primordiali, i fantasmi che si agitano nella notte così scura da non vedere il palmo della propria mano, l'inaspettata salvezza. Ma è il romanziere e l'uomo di impegno civile garcía márquez ad andare oltre la cronaca, indagando sui retroscena dei fatti e sulle responsabilità del governo colombiano, fino a trasformare un piccolo episodio in un pezzo di storia del suo paese.