Il primo pezzo che viene ritrovato, quasi per caso, impigliato nell'elica di una chiatta ferma sul canale saint-martin, in una luminosa giornata di marzo che profuma già di primavera, è un braccio. Ma, poiché non è così raro che un sadico si accanisca su una prostituta, la polizia non sembra preoccuparsene granché. Questa volta, però, la cosa è diversa, e maigret lo intuisce subito: perché si tratta di un braccio non di donna, ma di uomo. Il palombaro incaricato delle ricerche non ci metterà molto a recuperare altri pezzi, e a partire da quelli il dottor paul, dell'istituto di medicina legale, comincia a fare delle ipotesi. Scritto a lakeville, nel connecticut, nel gennaio del 1955, questo romanzo apparve nel corso dello stesso anno.
Roma, autunno dell'anno 45 dopo cristo. Invitato alle nozze di lucilla e ottavio, figli adottivi del retore arriano, il senatore publio aurelio stazio ha la sgradita sorpresa di inciampare nell'ennesima 'scena del crimine'. Stavolta la vittima è la stessa lucilla, che aurelio rinviene cadavere in una vasca di fango cosmetico. A prima vista sembra che la ragazza sia stata stroncata da un malore. Tuttavia, cosa significa quel dito di lucilla puntato verso l'alto, come a indicare qualcosa, o qualcuno? E quale segreti nasconde camilla, la sorella gemella di lucilla, perfettamente identica a quest'ultima? E perché arriano si affanna a nascondere ogni traccia del suo passato? Quando poi le morti misteriose iniziano a moltiplicarsi.
Lee anderson, negro dalla pelle bianca, vuol vendicare l'assassinio del fratello. Ottenuto un posto di gestore di una libreria, entra a far parte di una cerchia 'bene' di bianchi. Assieme a dex, amico rivale, dopo varie scorrerie dentro e fuori buckton, progetta di far perdere completamente la testa e sedurre le splendide, gelide e inavvicinabili sorelle asquith. È l'avvio di una storia crudissima che miscela i tratti salienti dell'epoca dei 'belli e dannati' degli anni cinquanta: automobili a velocità sfrenata, tempo e spazi polverizzati dal brivido dell'avventura, alcool fino alla nausea e all'annientamento, violenza come sfida spudorata e senza limite, sesso facile e musica di chitarre, musica ormai giunta alle soglie del rock.
Il principe del regno di ombria giace sul letto di morte, e già sua zia - una donna spietata che sembra immune al trascorrere degli anni e che tutti chiamano la perla nera - assapora il gusto del potere. L'erede al trono, infatti, è ancora troppo giovane per opporsi al volere della zia, mentre il nipote del principe è un artista totalmente disinteressato alle sorti del regno: il suo unico obiettivo è ricreare sulla tela tutto il fascino decadente della città di ombria. Nessun essere vivente può ostacolare l'ascesa al trono della malvagia perla nera. O così sembra.
All'età di quattordici anni in inghilterra, tony hendra - destinato a diventare uno dei comici più dissacranti e più amati dal pubblico americano ha un fugace rapporto sessuale con una donna sposata. Il marito della donna, cattolico integralista, li scopre e decide insieme ai genitori di tony di mandarlo in un monastero benedettino per essere educato da un monaco. Hendra, che sulla scorta di esperienze precedenti si aspettava svariate crudeltà, trova in padre joe una persona amabile e gentile che gli cambia la vita.
Dopo la fuga dalla torre di isse e le mille avventure che l'hanno coinvolta, imrhien decide di recarsi a corte per riferire al re notizie di vitale importanza e per reincontrare thorn, il cavaliere di cui è innamorata. Ma, per non destare sospetti, assume una nuova identità e si spaccia per lady rohain, la dama delle isole sorrows. Purtroppo, appena giunta a corte, scopre che il re e le sue guardie sono partiti per affrontare le orde degli unseelie, esseri soprannaturali che hanno dichiarato guerra agli uomini. Così, mentre attende il ritorno del re, imrhein/rohain si ritrova schiava della sua stessa copertura e viene coinvolta nei giochi di potere di nobili corrotti e senza scrupoli, che possono essere anche più pericolosi dei malvagi unseelie.
Il principe del regno di ombria giace sul letto di morte, e già sua zia - una donna spietata che sembra immune al trascorrere degli anni e che tutti chiamano la perla nera - assapora il gusto del potere. L'erede al trono, infatti, è ancora troppo giovane per opporsi al volere della zia, mentre il nipote del principe è un artista totalmente disinteressato alle sorti del regno: il suo unico obiettivo è ricreare sulla tela tutto il fascino decadente della città di ombria. Nessun essere vivente può ostacolare l'ascesa al trono della malvagia perla nera. O così sembra.
La quattordicenne antoinette decide di gettare nella senna tutti gli inviti che la madre, volgare e arcigna parvenue, ha stilato per il ballo destinato a segnare il suo ingresso nella brillante società parigina. È una vendetta, che la ragazza consuma nei confronti della madre. In poche pagine, con una scrittura scarna ed essenziale, l'autrice riesce a raccontare un dramma dell'amore, del risentimento e dell'ambizione. Irène némirovsky, nata a kiev nel 1903, è morta ad auschwitz nel 1942.
La storia tormentata tra una giovane donna ebrea e un soldato tedesco, un capolavoro della narrativa del novecento. «'fa caldo', pensavano i parigini. Aria di primavera. Una notte di guerra, l'allarme. Ma la notte svanisce, la guerra è lontana. Quelli che erano svegli, i malati a letto, le madri che avevano i figli al fronte, le donne innamorate con gli occhi sciupati dal pianto coglievano il primo respiro della sirena. All'inizio non era che un ansito profondo simile al soffio di un petto in costrizione. Bastarono pochi istanti, poi tutto il cielo fu riempito dal rumore. Veniva da lontano, da oltre l'orizzonte, sembrava quasi non avesse fretta! » nei mesi che precedettero il suo arresto e la deportazione ad auschwitz, irène némirovsky compose febbrilmente i primi due romanzi di una grande
Nel 1961 il poeta homero aridijs incontra per strada una povera disgraziata che vende per due lire vecchie cartoline, vecchie immagini di sé giovane, nuda, bellissima. I suoi occhi verde smeraldo brillano ancora e il poeta la riconosce: è carmen mondragon, in arte nahui olin, la più bella donna di città del messico quando a città del messico c'erano le più belle donne del mondo. Negli anni venti e trenta. Negli anni della rivoluzione, di emiliano zapata e di pancho villa. Nel tempo in cui, in nome del popolo e di una libertà che sembrava lì a due passi, un pugno di artisti e di intellettuali scosse dalle fondamenta cultura e politica, creatività e morale di un intero paese. E proprio su questo sfondo che si muove la leggendaria storia di nahui.