I 'giovani' godono, oggi, di libertà un tempo impensabili, crescono protetti ma privi di autostima, subiscono indifferenza e vivono nella solitudine tecnologica. Educare diventa sempre più imbarazzante: genitori ed insegnanti chiedono aiuto. La scuola e la famiglia sono passate attraverso una crisi silenziosa, eppure sembra complesso trovare una nuova autorevolezza e la disponibilità a guardarsi con autocritica. Paolo crepet riunisce, in questo volume, pensieri ed appunti raccolti in un viaggio lungo l'italia, durato molti anni.
Con una prosa tesa e ornata, fuochi è un'opera «assolutamente ardente», un libro sulla passione d'amore, sulla sua esorcizzazione, glorificazione e trascendenza. «nato da una crisi passionale, fuochi si presenta come una raccolta di poesie d'amore, o, se si preferisce, come una serie di prose liriche collegate fra di loro sulla base di una certa nozione dell'amore. Come tale, l'opera non ha bisogno di commenti, in quanto l'amore totale, imponendosi alla vittima come malattia e insieme come vocazione, è da sempre una realtà dell'esperienza e un tema tra i più visitati della letteratura. Si può tutt'al più ricordare che ogni amore vissuto, come quello che ha dato origine al libro, si fa e poi si disfa all'interno di una determinata situazione, grazie a un complesso miscuglio di sentimenti e di circostanze che in un romanzo formerebbero la trama stessa della vicenda mentre in una poesia sono il punto di partenza del canto. » (dalla prefazione dell'autrice)
Il romanzo è ambientato nell'isola di philae, vi secolo dopo cristo. Isis, sacerdotessa di iside, deve combattere una lotta impari contro un potente religioso, il vescovo teodoro, che vuole vedere i templi di philae rasi al suolo. Isis e il suo amato sposo rabin lottano fra riti sascri, pestilenze e maneggi subdoli del vescovo, fino alla loro tragica morte.
Gloria lavora in un'agenzia di pubblicità, in una grande città del nord italia. E' una single assillata dalla dieta, circondata da amiche sposate o, più o meno felicemente, fidanzate. Nel suo diario registra gli eventi tragicomici della giornata: in primo piano la vita sentimentale, dominata dallo stupendo giulio righi. E poi il lavoro dell'agenzia pubblicitaria, i trabocchetti delle colleghe invidiose, il 'coro' delle amiche e degli amici del cuore di gloria: daniela, fidanzata con un uomo sposato; cinzia in procinto di sposarsi; dario, detto 'il divino'; la zia nora, single attempata.
Tanto si è parlato, visto e scritto di new york. Ma, dietro lo scintillio dei grattacieli, restano ancora molte storie da raccontare. E negli angoli rimasti intatti, nei 'luoghi maledetti, luoghi spariti', augias ritrova i fili del romanzo segreto della città e ne delinea un itinerario fascinoso e anticonvenzionale. Disegna così una fisionomia inedita della grande mela e offre al lettore un viaggio alla ricerca delle tracce dei protagonisti dell'affascinante passato della grande capitale dell'occidente.
La storia dell'ultima, pericolosa missione di alec leamas, un agente segreto, stanco e disilluso, che vuole disperatamente concludere la sua carriera di spia. Tutti i suoi migliori agenti sono stati scoperti e uccisi dal nemico e presto potrebbe venire anche il suo turno. Esiste un solo modo per uscire definitivamente dal giro: partecipare alla pericolosissima missione che gli propone smiley.
Antonio magnano, giovane seduttore catanese, non riesce a consumare il suo matrimonio con la bella ereditiera barbara di cui è forse troppo innamorato. Nel clima di machismo che impera tra le due guerre lo scandalo scoppia rapidamente. Il più amaro e significativo romanzo di vitaliano brancati (1907-1954).
'bébé! Che idea chiamarlo bébé! ': sono passati dieci anni dal suo matrimonio e francois donge non è ancora riuscito ad abituarsi a quel ridicolo soprannome che tutti hanno sempre usato per sua moglie. E nessuno, e tanto meno lui, avrebbe potuto immaginare che una domenica d'estate, servendo il caffè nel magnifico giardino della loro villa in campagna, proprio quell'essere immateriale, di squsita eleganza, avrebbe versato nella tazzina del marito una dose mortale di arsenico. Bébé donge in prigione! Inimmaginabile: eppure eccola avviarsi verso il carcere, tranquilla e disinvolta. E francois avrà tutto il tempo, durante la degenza in ospedale e nel corso del processo, per interrogarsi su quel gesto apparentemente inesplicabile.
Vi sono situazioni in cui per un istante non riconosciamo chi ci sta accanto, istanti in cui l'identità dell'altro si cancella mentre, di riflesso, dubitiamo della nostra. Kundera trasforma una percezione così segreta e sconcertante in materia romanzesca.