E' la storia di un conflitto tra genio e normalità, volontà e predestinazione, esistere quotidiano e leggi del fato. Ed è anche - lo rivela già il titolo che allude a un'immaginaria mossa inventata dal protagonista - una storia di scacchi. Una lunga partita giocata contro la vita, che si dipana tra la pietroburgo imperiale e la berlino degli anni trenta. Al centro del romanzo il giovane luzin che, inerme di fronte alla vita, consegue, invece, attraverso il suo genio per gli scacchi un misterioso potere che lo sospinge molto al di là del mondo ordinario.
Gloria lavora in un'agenzia di pubblicità, in una grande città del nord italia. E' una single assillata dalla dieta, circondata da amiche sposate o, più o meno felicemente, fidanzate. Nel suo diario registra gli eventi tragicomici della giornata: in primo piano la vita sentimentale, dominata dallo stupendo giulio righi. E poi il lavoro dell'agenzia pubblicitaria, i trabocchetti delle colleghe invidiose, il 'coro' delle amiche e degli amici del cuore di gloria: daniela, fidanzata con un uomo sposato; cinzia in procinto di sposarsi; dario, detto 'il divino'; la zia nora, single attempata.
Tanto si è parlato, visto e scritto di new york. Ma, dietro lo scintillio dei grattacieli, restano ancora molte storie da raccontare. E negli angoli rimasti intatti, nei 'luoghi maledetti, luoghi spariti', augias ritrova i fili del romanzo segreto della città e ne delinea un itinerario fascinoso e anticonvenzionale. Disegna così una fisionomia inedita della grande mela e offre al lettore un viaggio alla ricerca delle tracce dei protagonisti dell'affascinante passato della grande capitale dell'occidente.
La storia dell'ultima, pericolosa missione di alec leamas, un agente segreto, stanco e disilluso, che vuole disperatamente concludere la sua carriera di spia. Tutti i suoi migliori agenti sono stati scoperti e uccisi dal nemico e presto potrebbe venire anche il suo turno. Esiste un solo modo per uscire definitivamente dal giro: partecipare alla pericolosissima missione che gli propone smiley.
Antonio magnano, giovane seduttore catanese, non riesce a consumare il suo matrimonio con la bella ereditiera barbara di cui è forse troppo innamorato. Nel clima di machismo che impera tra le due guerre lo scandalo scoppia rapidamente. Il più amaro e significativo romanzo di vitaliano brancati (1907-1954).
Vi sono situazioni in cui per un istante non riconosciamo chi ci sta accanto, istanti in cui l'identità dell'altro si cancella mentre, di riflesso, dubitiamo della nostra. Kundera trasforma una percezione così segreta e sconcertante in materia romanzesca.
Dopo aver setacciato le raccolte pubblicate da landolfi nell'arco di oltre quarant'anni (da 'dialogo dei massimi sistemi' del 1937 a 'del meno' del 1978), calvino scelse da ultimo 53 testi. Organizzati in sette sezioni che corrispondono ad altrettanti spunti critici essi consentono di cogliere in tutte le sue sfaccettature un'opera che ha sul lettore l'effetto 'd'unghia che stride contro un vetro, o d'una carezza contropelo, o d'una associazione di idee che si vorrebbe scacciare subito dalla mente'. Insomma: il vero landolfi, quello che 'preferisce lasciare nell'opera qualcosa di non risolto, un margine d'ombra e di rischio: il landolfi che sperpera le sue puntate d'un colpo e le ritira bruscamente dal tavolo con gesto allucinato del giocatore'.
'bébé! Che idea chiamarlo bébé! ': sono passati dieci anni dal suo matrimonio e francois donge non è ancora riuscito ad abituarsi a quel ridicolo soprannome che tutti hanno sempre usato per sua moglie. E nessuno, e tanto meno lui, avrebbe potuto immaginare che una domenica d'estate, servendo il caffè nel magnifico giardino della loro villa in campagna, proprio quell'essere immateriale, di squsita eleganza, avrebbe versato nella tazzina del marito una dose mortale di arsenico. Bébé donge in prigione! Inimmaginabile: eppure eccola avviarsi verso il carcere, tranquilla e disinvolta. E francois avrà tutto il tempo, durante la degenza in ospedale e nel corso del processo, per interrogarsi su quel gesto apparentemente inesplicabile.
A vigàta è tornato l'inverno. E il commissario montalbano non è più un ragazzino. Lo si avverte perché i segni lasciati da tutte le inchieste passate riaffiorano qua e là, con i colori della nostalgia, a ogni passo di quest'ultimo caso. Un caso anomalo in cui il cadavere non spunta all'inizio, e montalbano non ne è proprio il titolare, ma vi si intrufola. Troppe coincidenze lo spingono. Scava nella scomparsa di un finanziere truffatore, che si è portato via i soldi di mezzo paese e dintorni, e poi del suo aiutante. E la soluzione sarebbe una fuga banale, col malloppo sottratto ai molti polli dell'epoca della borsa, connessa a un omicidio, se assai più carica di dolente orrore non si profilasse una soluzione laterale.
A pieve del pino, un paese dell'appennino tosco-emiliano, si sta erigendo un monumento ai caduti partigiani. Un incendio doloso distrugge parte del cantiere: un attentato dei fascisti? Dell'indagine viene incaricato antonio sarti, colitico sergente della questura bolognese. Subito la situazione precipita: malgrado la sorveglianza, sul monumento appare una scritta inneggiante alla destra. E lì vicino viene trovato il cadavere di un giovane del paese. Che si tratti di delitto a sfondo politico? Antonio sarti si incaponisce per cercare la verità. Se vuole trovarla, dovrà compiere un lungo viaggio e farsi aiutare da uno studente anarchico.