Democrazia: un'idea straordinariamente duttile che ha plasmato il corso della storia europea, dalla rivoluzione inglese a quella francese, dalla prima guerra mondiale alla guerra fredda, dal crollo del muro di berlino alle elezioni in iraq. In pagine tese, di critica serrata alla storia del vecchio continente, luciano canfora ripercorre i secolari tentativi di dare attuazione al cosiddetto 'potere del popolo' e mette in luce, allo stesso tempo, gli antidoti che a questa istanza sono stati opposti dalle élites che di volta in volta hanno costruito la legittimazione elettorale del loro potere.
Democrazia: un'idea straordinariamente duttile che ha plasmato il corso della storia europea, dalla rivoluzione inglese a quella francese, dalla prima guerra mondiale alla guerra fredda, dal crollo del muro di berlino alle elezioni in iraq. In pagine tese, di critica serrata alla storia del vecchio continente, luciano canfora ripercorre i secolari tentativi di dare attuazione al cosiddetto 'potere del popolo' e mette in luce, allo stesso tempo, gli antidoti che a questa istanza sono stati opposti dalle élites che di volta in volta hanno costruito la legittimazione elettorale del loro potere.
Perché l'italia dei girotondi combatte l'italia di berlusconi? Perché nanni moretti 'non si rassegna' a che il cavaliere resti ancora per quattro anni a palazzo chigi? Il nuovo libro di bruno vespa parte da qui: dal nuovo, grande strappo consumatosi tra la nuova destra e la nuova sinistra italiana. La legge cirami approvata dal parlamento è una garanzia per tutti gli italiani o una legge fatta su misura per il presidente del consiglio? Quale sarà il ruolo dell'impiegato della pirelli sergio cofferati? Che cosa si dicono a quattr'occhi berlusconi, bush e putin? A queste e altre domande cerca di rispondere il libro del giornalista che da sette anni conduce 'porta a porta'.
La compravendita del rischio, come se il rischio fosse un bene economico da vendere e da comprare. Un patrimonio di anni buttato via. Cifre da capogiro. Ma invece di azzerare il rischio, i governi lo spostano dal settore privato a quello pubblico, caricandolo sulle nostre spalle. Ancora una volta la verità ci viene negata. E siamo ingannati: come è successo per la guerra al terrorismo che ha alimentato le nostre paure e dissanguato le casse degli stati uniti, mentre la finanza islamica è ben florida e aiuta il diffondersi del fondamentalismo sulle macerie dell'impero comunista. La crisi economica è l'effetto dell'11 settembre e delle guerre che ne sono seguite. Inutili. Nessuno ha il coraggio di dirlo. Ma è a tutti chiaro che niente sarà come prima. Non è la fine del mondo, ma di un mondo. Malgrado tutto, possiamo esercitarci a immaginare un altro futuro. Più nostro.
Tre voci per cambiare. Un dialogo inaspettato che mette in campo esperienze e sensibilità diverse. La sfida è guardare là dove nessuno vuole arrivare, cambiare davvero le regole del gioco e fare della politica non l'arte del potere ma un modo di essere cittadini autentici, responsabili, attivi. Nell'ideale passeggiata tra atene e il pireo, richiamandosi alla classicità degli ateniesi che ci hanno tramandato un modello di democrazia, dario fo provoca i suoi interlocutori invitandoli a parlare dei traguardi che si prefigge il movimento, affrontando anche le polemiche e le critiche di questi ultimi mesi. Il lavoro, gli immigrati, l'euro, le tasse, una nuova spending review, le elezioni. Per tutte le persone che vogliono saperne di più sul
Tre voci per cambiare. Un dialogo inaspettato che mette in campo esperienze e sensibilità diverse. La sfida è guardare là dove nessuno vuole arrivare, cambiare davvero le regole del gioco e fare della politica non l'arte del potere ma un modo di essere cittadini autentici, responsabili, attivi. Nell'ideale passeggiata tra atene e il pireo, richiamandosi alla classicità degli ateniesi che ci hanno tramandato un modello di democrazia, dario fo provoca i suoi interlocutori invitandoli a parlare dei traguardi che si prefigge il movimento, affrontando anche le polemiche e le critiche di questi ultimi mesi. Il lavoro, gli immigrati, l'euro, le tasse, una nuova spending review, le elezioni. Per tutte le persone che vogliono saperne di più sul 'comico' grillo e sul misterioso casaleggio, ecco un documento che fa vedere il movimento per quello che è. Basta leggere per farsi un'opinione.
Abbandonati in cina dopo la caduta di mussolini, un manipolo di fascisti italiani, spalleggiati da un giapponese al servizio della cia, progettano uno spettacolare attentato conto il presidente mao zedong. Un episodio oscuro, censurato dai libri di storia, che grazie alla ricostruzione dell'autrice, per vent'anni corrispondente da pechino, attraverso le rocambolesche avventure dell'ufficiale dell'aviazione antonio riva, asso della grande guerra incaricato da galeazze ciano di fondare una scuola di pilotaggio nella provincia dello henan, getta una nuova luce sulla presenza italiana in cina all'inizio del secolo scorso. Un inedito e affascinante affresco della turbolenta cina degli anni quaranta, popolata da spie doppiogiochiste e trafficanti d'armi, fantomatiche società di import-export e avventurose missioni aeronautiche,fascisti e rivoluzionari, uomini d'affari e avventurieri, gangster e cortigiane.
Pochi mesi dopo la liberazione, nella casa del popolo di lambrate, il comandante della 118 brigata garibaldi giulio paggio riunisce alcuni partigiani. Dice loro che la guerra non è finita, che bisogna riprendere le armi. La prospettiva ultima è quella di farsi trovar pronti, se la rivoluzione dovesse proseguire il suo cammino. Ma la spinta immediata, il pungolo all'azione, è il desiderio di stanare i fascisti impuniti, trovare quelli che sono sfuggiti al giusto castigo, e pareggiare finalmente i conti. Sotto la guida del 'tenente alvaro', la volante rossa ingaggia una lotta senza quartiere contro i rinati gruppi neofascisti, divenendo presto un punto di riferimento per i lavoratori milanesi. Tutti li chiamano: gli operai per difendere le fabbriche occupate dalla polizia, il pci per il servizio d'ordine e la vigilanza notturna alle sedi del partito. Nel luglio 1948 il momento sembra arrivato: togliatti è in un letto di ospedale, colpito da tre colpi di pistola. Gli uomini della volante rossa, armati di mitra e panzerfaust, si dirigono a bordo del loro camion verso una caserma dei carabinieri, intenzionati a prenderla d'assalto. Intanto, un'auto con a bordo un dirigente di spicco della federazione milanese del pci tenta disperatamente di intercettarli, prima che scatenino una guerra.
Le decapitazioni dei prigionieri. La pulizia etnico-religiosa nelle zone occupate dell'iraq. La proclamazione di un califfato. Queste sono le cose che i media hanno cominciato a raccontarci nell'estate 2014 sull'isis, i pochi frammenti di un mosaico nuovo e terribile, a cui il mondo non era pronto. Queste milizie hanno conquistato un territorio più vasto del texas nel cuore del medio oriente, hanno dissolto i confini dettati dal colonialismo occidentale un secolo fa, hanno costretto gli usa a tornare a bombardare l'iraq. Ma chi sono, da dove vengono, come hanno fatto a diventare così potenti, e fin dove possono arrivare? In questo libro loretta napoleoni, uno dei massimi esperti di terrorismo internazionale, offre al grande pubblico il ritratto dell'isis, il cui stesso nome è mutato molte volte, a seconda delle diverse condizioni sul campo e nel sistema mediatico. Perché, scrive napoleoni,