Joseph timar ha lasciato la rochelle pieno di entusiasmo e spavalderia e quando ha fatto il suo ingresso al central, l'unico albergo di libreville, mentre il boy gli serviva un whisky nel caffè dalle pareti adorne di maschere africane, si è sentito un vero colono. Poi c'è stata la prima notte, piena di fruscii, di rumori indefinibili, tutto un brulicare di animali sconosciuti. Al risveglio l'ha vista sulla porta, che esaminava il suo corpo di adolescente con uno sguardo carico di una sensualità intenerita, quasi materna. Da quella mattina è diventato l'amante di adèle, la proprietaria del central.
Nella primavera del 1940, mentre nel continente le armate alleate stanno subendo duri colpi da parte dell'esercito nazista, l'inghilterra si prepara alla resistenza. Tra i volontari richiamati in servizio c'è anche tommy beresford, l'ex «giovane avventuriero». Anche se sono passati più di vent'anni dalla sua ultima missione, gli viene affidato un incarico di straordinaria importanza: scoprire chi si cela sotto le misteriose sigle n e m, nomi in codice dei capi della quinta colonna tedesca. L'indagine, che si svolge in una insospettabile pensione sulla costa, appare molto difficile. Per fortuna al fianco di tommy c'è sua moglie tuppence, compagna di mille avventure.
Chick graham è un uomo comune. Come tanti reduci della seconda guerra mondiale, ha lottato per reinserirsi nella vita civile e in pochi anni ce l'ha fatta: è contitolare di una piccola società di contabilità a san francisco, ha una villetta nei sobborghi della città, una bella moglie e un carie. Ma una sera come tante altre, rientrando a casa dopo il lavoro, trova se stesso già installato nel salotto. La moglie e i cognati, per non parlare del suo 'doppio', lo trattano come un pericoloso impostore, e quando anche il suo cane non lo riconosce e gli si rivolta contro, lo shock si trasforma in terrore. Chick comincia a dubitare della propria salute mentale, ma la spiegazione è un'altra e lo getterà a capofitto in un incubo nero.
Come ogni anno, si celebra il natale a warbeck hall. Il vecchio lord è al lumicino e ne è consapevole; non può contare sul fatto che il figlio robert, un esaltato nazistoide spiantato, possa caricarsi sulle spalle il futuro del venerando casato. Gli altri parenti prossimi sono tutti al castello per le feste: c'è julius, il cugino, un ministro del governo, e camilla, la nipote invano innamorata di robert. Presenti in quei giorni sono pure due estranei: il dottor wenceslaus bottwink, un erudito che sta conducendo una ricerca sulla magione, e la signora carstairs, moglie vociante ed ambiziosa del più stretto collaboratore del ministro. Il maggiordomo briggs, gelido e impeccabile secondo l'uso, sta lì a osservare tutto come se assistesse a un dramma tragicomico che potrebbe intitolarsi: «la fine dei warbeck». Ma anche lui ha un brutto segreto che lo lega a quel clima di tensione, ai tanti segnali che presagiscono qualcosa di sinistro. Intanto nevica, nevica, nevica. Tra gli anni quaranta e i cinquanta del novecento cyril hare scrisse una serie di gialli nel più puro, quasi manieristico, stile inglese, che presto divenne un classico di successo con tutti gli elementi tipici al loro posto. Rileggerli oggi - con la loro grazia scenografica, con la lineare geometria d'intreccio, con la loro suspense spontanea - offre a chi ama il genere un'altra piacevole prova della solidità di una grande tradizione letteraria.
Sono ormai passati undici mesi dalla morte della bella e imprudente rosemary barton, e il suo ricordo ancora domina su quanti l'hanno conosciuta. All'improvviso però una serie di lettere anonime fa balenare il sospetto che non si sia trattato di un suicidio, come avevano concluso gli inquirenti, ma di un assassinio. Ma chi poteva avere interesse a uccidere la donna? Un marito tradito, una sorella invidiosa, una rivale incattivita o un amante annoiato? O forse rosemary aveva veramente deciso di togliersi la vita perché tormentata da un oscuro segreto? Ciò che appare subito chiaro è che nessuno di quanti erano con lei al ristorante luxembourg, al momento della sua tragica fine, è chi dice di essere. La verità verrà alla luce solamente dopo un'allucinante e fatale ricostruzione del crimine.
Donatella è scomparsa. È bellissima, sembra una svedese, con quei lunghi capelli biondi e quel profilo antico. Ma è debole di mente: per la strada guarda gli uomini, sorride a tutti e, qualunque cosa le dicano, risponde di sì. Perciò suo padre, il vecchio amanzio berzaghi, un ex camionista, la tiene nascosta in casa, tra bambole e dischi di canzonette. Ma una mattina l'ex camionista non la trova più. Il caso viene affidato a duca lamberti, il medico-investigatore. Alla disperata ricerca della ragazza, lamberti si spinge nei bassifondi di milano, tra feroci magnaccia e case d'appuntamento.
Un romanzo del periodo della giallistica americana, tra i quaranta e i cinquanta, di un autore poco noto e sorprendente che è diventato un classico del catalogo sellerio. Roy kearney cade dalla finestra e bayard paulton, uomo lento e metodico, risale lentamente i gradini del passato alla ricerca della verità. Attraverso le testimonianze delle persone che lo conobbero ricostruisce una vita: la fine è nota, ma il principio è avvolto nella fitta nube del mistero. Leonardo sciascia nella presentazione a questo volume racconta: «più di trent'anni fa, precisamente nell'autunno del 1952, alla stazione ferroviaria di caltanissetta acquistai l'ultimo dei
Nel 1887 arthur conan doyle, uno sconosciuto medico di periferia, dava alle stampe 'uno studio in rosso', il romanzo che vedeva l'esordio di due famosissimi personaggi letterari: il dottor watson, sotto le cui modeste spoglie si celava l'alter ego dell'autore, ed il geniale sherlock holmes, il detective per antonomasia.
Una giornata d'inverno, un paesino isolato dalla neve, in mezzo alla desolazione della brughiera vicino a dartmoor e alla sua famigerata prigione. A sittaford house la signora willett, che dal sudafrica è venuta a passare la stagione invernale in questa remota località del devon insieme alla figlia violet, tiene salotto, come sempre. Per passare il pomeriggio, gli ospiti decidono di fare una seduta spiritica. Ma quello che doveva essere un gioco si trasforma in un incubo: gli spiriti, infatti, annunciano che il capitano trevelyan, il proprietario di sittaford house che ha ceduto in affitto la sua casa alle willett ritirandosi in una vicina cittadina, è stato assassinato proprio in quel momento. Tutti gli astanti sono sconvolti. Il maggiore burnaby, vecchio compagno del capitano, si precipita a casa dell'amico dove fa una sconvolgente scoperta.