Il libro presenta una conversazione con uno dei più apprezzati giornalisti italiani e una delle migliori coscienze critiche della sinistra italiana e internazionale, nella quale giulietto chiesa propone suggestioni e dà opinioni fuori dal coro ('marziane', anche per chi lo conosce) a beneficio di tutti coloro che non si sono rassegnati allo 'stato delle cose' imperante. La democrazia è seriamente minacciata. L'occidente per come lo conosciamo è finito, completamente snaturato, e le sue conquiste sono state cancellate attraverso la finzione di elezioni che, in gran parte, non rispondono più al minimo requisito di onestà e verità. In realtà, spiega chiesa, non tutto è perduto, vi sono spazi per dare vita a un nuovo umanesimo.
'ci stanno rubando il futuro! ' hanno gridato nelle piazze di tutta italia gli studenti del movimento dell'onda. Ma lo stesso grido potrebbe accomunare in realtà l'intero paese. Perché l'italia si è fermata, ha perso la capacità di progettare il futuro, e la crisi economica non fa altro che rendere più visibile e più dolorosa una malattia contratta già da tempo. Il collasso è la radiografia impietosa ma reale di un paese che non sa più proiettarsi in avanti. Che spreca le sue migliori risorse intellettuali non riconoscendo loro alcun merito e costringendole a emigrare. Che non ha il coraggio di investire sull'innovazione e la tecnologia. Che sta perdendo la sfida della competizione internazionale. E che continua a devastare il suo territorio senza preoccuparsi di cosa troveranno le prossime generazioni. Al culmine della piramide, purtroppo, una classe dirigente che è più che mai parte del problema anziché una possibile soluzione. Una classe dirigente che nella sua parte conservatrice continua a coltivare la nostalgia di un passato autarchico, quando sul mondo non spiravano ancora i venti della globalizzazione. E che nella sua parte progressista appare immobile, incapace di ricambio generazionale, sorda agli umori del paese reale, addirittura messa in discussione dal punto di vista dell'onestà.
«una mattina ti svegli e sei un'adolescente. Così, senza un avvertimento, dall'oggi al domani, ti svegli nel corpo di una sconosciuta che si vede in sovrappeso, odia tutti, si veste solo di nero e ha pensieri suicidi l'84% del tempo. E io non facevo eccezione». Questa è mia, sedici anni, ribelle, ironica, determinata, sempre pronta ad affrontare con tenacia le incertezze della sua età: scuola, compagni, genitori separati, e un rapporto burrascoso con la madre single che la adora. Mia insegue da sempre un grande sogno: entrare alla royal ballet school di londra, la scuola di danza più prestigiosa al mondo, dove le selezioni sono durissime e il costo della retta è troppo alto da pagare per una madre sola. A complicare la sua vita c'è l'amore intenso e segreto per patrick, il fratello della sua migliore amica, un ragazzo così incantevole e unico da sembrare un angelo, che però la considera una sorella minore. La passione per la danza e quella per patrick sono talmente forti che mia non sarebbe mai in grado di rinunciare a una delle due. Fino a quando il destino la metterà davanti a una scelta difficile e dolorosa.
Da qualche tempo l'occidente cerca di tranquillizzarsi sulla russia, pensando a vladimir putin come a un bravo ragazzo volenteroso. In questo libro la giornalista moscovita politkovskaja, nota per i reportage sulle violazioni dei diritti umani e civili in russia, ribalta quest'immagine. Non si tratta però di una fredda analisi politica. Come spiega la stessa autrice: 'il mio libro è fatto di appunti disordinati ai margini della vita in russia. Per il momento non posso analizzare quell'esistenza. Sto semplicemente vivendo, e prendendo nota di ciò che vedo'. E ciò che vede è una vita quotidiana grottesca, quando non tragica, il crack economico, le degenerazioni dell'ex armata rossa, la strage dei bambini a beslan.
Donato bilancia, il primo serial killer italiano, ha colpito diciassette volte. Diciassette omicidi compiuti in quasi diciassette modi e luoghi diversi, con diciassette vittime quasi altrettanto diverse. Una squadra d'inquirenti e il ris di parma, guidato da luciano garofano, devono fermare l'omicida seriale più inclassificabile (e tra i più spietati) della storia criminale. Ma in questo libro, lo scrittore-investigatore affronta anche altri casi, d'interesse non minore. Dopo il primo volume, pubblicato nel 2004, luciano garofano ritorna coi nuovi casi del ris di parma. Ed è come mostrare nuovi e oscuri aspetti del crimine, e i modi più avanzati per contrastarli.
Quando la saggezza ci indica la strada della libertà «dove trarre l'energia per camminare in equilibrio sulla fune della vita? » «perché vivete? Quale scopo date al vostro essere qui? Cosa volete da voi stessi? » in questo nuovo libro vito mancuso ingaggia un dialogo serrato con i suoi lettori per risalire alle sorgenti di un bisogno primordiale dell'uomo, di una speciale capacità che ci caratterizza in modo peculiare distinguendoci da tutti gli altri esseri viventi: il nostro bisogno di pensare. È a partire da questa urgenza interiore, strettamente legata al desiderio e al sogno di una vita diversa e migliore, che vito mancuso ci sprona a tornare a «pensare con il cuore», senza barriere, preconcetti o tabù, e senza altro dogma che la ricerca costante del bene. Così, nel movimento ora logico ora caotico delle nostre esistenze, questo libro diventa una guida capace di orientarci in quei momenti in cui siamo chiamati a scegliere se resistere strenuamente oppure arrenderci al flusso della vita. E, nei tempi sempre più indecifrabili che ci troviamo ad affrontare, ci invita a prestare attenzione al valore infinito di ogni istante, per raggiungere quella desiderata pace interiore, quell'equilibrio tanto atteso di chi ha finalmente trovato un senso al suo essere al mondo.
Una narrazione ricca di elementi inediti, a cinquant'anni dalla strage. La vicenda più drammatica della nostra repubblica raccontata come un grande giallo italiano. 'se un nuovo processo venisse celebrato oggi, con i dati contenuti in questo libro, è probabile che i responsabili della strage di piazza fontana avrebbero tutti o quasi un nome. ' - guido salvini 'in argentina giovanni ventura mi ha confidato che delfo zorzi ha partecipato all'operazione di piazza fontana. La cellula di padova aveva un deposito di armi ed esplosivi, mai scoperto, in un casolare di campagna alla periferia di treviso. ' - giampaolo stimamiglio, ex ordinovista di verona 'i dettagli del piano erano certamente noti ai massimi vertici politici, in italia come negli stati uniti. ' - gianadelio maletti, ex numero due del sid giugno 2005: la corte di cassazione conferma l'assoluzione degli ultimi neofascisti imputati per la strage del 12 dicembre 1969. Settembre 2008: il giudice guido salvini, autore dell'istruttoria che ha portato all'ultimo processo sulla strage, riceve la lettera di un ex ordinovista padovano. 'la prego contattarmi personalmente – recita – per novità su piazza fontana. ' è il primo passo di una lunga e puntigliosa inchiesta privata che in questo libro, scritto con la collaborazione del giornalista andrea sceresini, è raccontata e resa pubblica per la prima volta. Una vera e propria ricerca degli uomini di piazza fontana. I nomi e le storie dei terroristi neri sfuggiti alla giustizia. Un documentato atto d'accusa contro una parte della magistratura, le sue responsabilità e inadempienze, che farà discutere. Nel corso di dieci anni salvini è tornato a parlare con le sue vecchie fonti, ne ha trovate di nuove, ha smontato le bugie e gli alibi che avevano messo in difficoltà le accuse, e raccolto elementi e riscontri a carico di soggetti mai sfiorati dalle indagini. Chi era il giovanissimo neofascista che quel pomeriggio d'inverno sarebbe entrato in azione alla banca nazionale dell'agricoltura? Cosa aveva da raccontare la 'fonte turco' del sid, insabbiata in tutta fretta per ordine dei vertici dei servizi segreti? Cosa lega il suicidio di un ex legionario nel sud della francia con la morte in angola di un ricco imprenditore padovano? Ma soprattutto: perché i magistrati non sono stati in grado di compiere fino in fondo il loro dovere?
Alle cinque del pomeriggio ora britannica in cui gli agenti di scotland yard hanno arrestato il generale pinochet si è posto fine a una sensazione di impunità e il governo cileno ha avuto l'opportunità di chiudere una situazione vergognosa. Così comincia la storia del 'paziente inglese', delle sue menzogne, della sua vigliaccheria, dei suoi sanguinosi crimini, di quelle forze armate cilene che lo hanno sostenuto. Sepúlveda racconta ciò che ha provato, visto, vissuto da quell'11 settembre 1973 fino a oggi. Racconta delle battaglie, degli amici perduti, della sofferenza dell'esilio.
Molti interrogativi riguardo ai grandi capovolgimenti della storia qui trovano inquietanti risposte. I documenti raccolti da svariati ricercatori sono ormai in grado di dimostrare come un super-governo ombra, diretto dall'alta finanza internazionale, coordina da tempo le azioni e i programmi dei nostri rappresentanti di ogni colore politico per realizzare disegni di dominio assoluto, di globalizzazione. Si tratta di ciò che la massoneria ama eufemisticamente definire 'nuovo ordine mondiale', un piano secolare che contempla la concentrazione di tutte le risorse del pianeta nelle mani di una infima élite di super-banchieri. Solo conoscendo i retroscena e gli obiettivi delle società occulte a cui sono appartenuti e appartengono tutt'ora tutti i maggiori protagonisti della storia possiamo provare a comprendere realmente il passato, il presente, e forse anche il nostro futuro. Un'analisi dettagliata e approfondita del vero ruolo esercitato dalle società segrete nel corso della storia. Un libro esplosivo che fa finalmente luce su eventi epocali, come i conflitti mondiali, il terrorismo internazionale e la nascita delle grandi ideologie. È solo fantapolitica, come amano farci credere le versioni ufficiali?