Venti racconti dal maestro dell'imprevedibile: caustico, cinico, irriverente, roald dahl colpisce il lettore con uno humour sofisticato e macabro, lasciandolo senza parole di fronte alla beffa e al repentino ribaltamento di situazioni di apparente normalità quotidiana. In queste storie fantasiose incontriamo, tra gli altri, un giocatore che colleziona le dita di chi perde contro di lui, un truffaldino intenditore di vini deciso a ottenere la mano della giovane figlia del suo facoltoso ospite, l'inventore della macchina dei suoni capace di cogliere i lamenti delle piante, un seduttore impenitente sorpreso dalle conseguenze di un rovente incontro notturno. Una vena grottesca che sonda gli aspetti più sinistri dell'animo umano.
Dick muller è un uomo solo, la cui vita è stata stravolta da un incontro con gli alieni avvenuto durante uno sfortunato viaggio spaziale: la permanenza di un anno sul loro pianeta gli ha lasciato una strana malattia, l'impossibilità, fisica e morale, di sopportare quella che per lui dovrebbe essere la più 'normale' delle presenze, quella degli altri uomini. Dotato di poteri telepatici che non può governare, incapace ormai di interagire con gli altri esseri umani, di trasmettere loro i propri sentimenti migliori, e troppo permeabile a quelli degli altri, la sua vicinanza mette i suoi simili a disagio, lo rende una presenza indesiderata, repellente, tanto da spingerlo a scegliere l'esilio sul pianeta disabitato di lemnos, sede di un millenario labirinto, luogo ideale per tenersi lontano da tutti. Fino a quando la sua presenza sulla terra diventa indispensabile per salvare l'umanità dal pericolo dell'estinzione; due vecchi compagni andranno così a riprenderlo, sfidando il labirinto e i suoi pericoli mortali, e lo stesso muller, ancora memore delle antiche offese e in cerca di vendetta.
Poco meno che ventenne, vittorino andreoli varca per la prima volta la soglia di un manicomio. È l'inizio di una grande passione, di una lunga carriera a stretto contatto con i matti, con le grandi questioni della ricerca, con le drammatiche esigenze dei malati di mente, fino all'ultimo giorno, quello della decisione di abbandonare per sempre i luoghi della follia. Anni di osservazione, di esperienze forti, scoperte appassionanti e avvilenti frustrazioni di fronte al dolore psichico: storie di pazienti che rivivono in queste pagine, nelle memorie di un medico che ha visto cambiare la psichiatria e che ha contribuito ad alcune delle sue importanti trasformazioni. Un documento prezioso, ma soprattutto un percorso sincero, autobiografico, pieno di affetto, dentro una condizione umana così misteriosa, che riguarda tutti da vicino. Perché i matti sono uomini tra gli altri uomini.
Il racconto del giudice cantone prende avvio dal suo ultimo giorno alla direzione distrettuale antimafia di napoli: ripercorrendo la sua esperienza, cantone mostra in che modo un bravo studente di giurisprudenza che voleva addirittura fare l'avvocato sia finito per diventare il nemico numero uno dei boss di mondragone e casal di principe, più di una volta minacciato di morte e da anni costretto a vivere sotto scorta insieme ai familiari. Un'evoluzione che non nasce da una sorta di vocazione missionaria, ma prende forma attraverso un percorso graduale e, talvolta, persino casuale, dove però rimane sempre salda la sua originaria passione per il diritto. Quella che gli fa trattare con la medesima professionalità e dedizione le vicende di un anziano signore che si rivolge alla giustizia per la tragica morte del figlio dovuta a un caso di malasanità e le sofisticatissime indagini condotte insieme al ros per arrivare alla cattura di michele zagaria, la primula rossa dei casalesi. Ma l'amaro realismo di queste pagine finisce per evidenziare come l'universo camorrista abbia confini ben più estesi e radici ben più profonde dei vertici di qualche clan. Per cui, fino a quando ci saranno politici, funzionari, imprenditori, uomini delle forze dell'ordine e liberi professionisti corrotti, conniventi o sottomessi, la camorra resterà come un'idra cui la giustizia può tagliare una o qualche testa che subito ricresce, mentre coloro che vi si oppongono individualmente sono votati a un pericoloso destino di isolamento.
Che cosa succede a serravalle degli ottoboni, in umbria, quieto paesino famoso per le sue bellezze artistiche, le leggende e le tradizioni popolari? Misteri, delitti, l'ombra di una inafferrabile latitante e di un serpente gigantesco. Tutto sembra far capo a quel grazioso gruppo di villini, alti sulla rupe, noti come i villini della colpa: o anche alla tentacolare libreria 'il mito della caverna' dove la tormentata protagonista, licinia, nasconde il suo male di vivere. Per non dire di villa lucchi, capolavoro del postmoderno, con i suoi ricchissimi proprietari: la matriarca, il mago della finanza, la moglie perfetta. Intanto due storie d'amore si intrecciano, così roventi e passionali da essere destinate a procurare grossissimi guai.
Poco meno che ventenne, vittorino andreoli varca per la prima volta la soglia di un manicomio. È l'inizio di una grande passione, di una lunga carriera a stretto contatto con i matti, con le grandi questioni della ricerca, con le drammatiche esigenze dei malati di mente, fino all'ultimo giorno, quello della decisione di abbandonare per sempre i luoghi della follia. Anni di osservazione, di esperienze forti, scoperte appassionanti e avvilenti frustrazioni di fronte al dolore psichico: storie di pazienti che rivivono in queste pagine, nelle memorie di un medico che ha visto cambiare la psichiatria e che ha contribuito ad alcune delle sue importanti trasformazioni. Un documento prezioso, ma soprattutto un percorso sincero, autobiografico, pieno di affetto, dentro una condizione umana così misteriosa, che riguarda tutti da vicino. Perché i matti sono uomini tra gli altri uomini.
C'è stato un tempo in cui la bellezza era lontana, irraggiungibile e ogni gesto, ogni evento, mi sembravano svuotati di senso. Poi è accaduto qualcosa, anzi proprio nel momento in cui lo scetticismo aveva preso il sopravvento arrivò la metamorfosi. Il desiderio è diventato ancora una volta la spinta propulsiva; era desiderio di riconciliazione. Con chi mi stavo riconciliando? Ora lo so bene. Mi stavo riconciliando con l'umanità. Col mondo. Da allora ho reimparato a cogliere la bellezza che c'è nelle cose, negli uomini, ovunque. Come prima cosa decisi di scrivere una lettera agli amici che avevo trascurato o dai quali mi ero allontanato. Volevo offrire loro una lettera che parlasse della bellezza perché sentivo che il mondo circostante non provava nemmeno a mettersi nell'ordine di idee del bello. Mentre scrivevo leggevo. E ciò che leggevo mi conduceva alla bellezza. Interpretai queste coincidenze come un vero e proprio segno.
Un cadavere senza testa nel bagagliaio della sua chrysler. Un killer psicopatico e maniaco degli esplosivi come collega. Un 'lavoretto' facile e pulito che deflagra in un'escalation di violenza. Per charlie swift, gangster di orlando, florida, questa è ordinaria amministrazione. Le cose si complicano quando il suo capo stan, boss incontrastato della mala locale, si ritrova con le spalle al muro: beggar johnson, che da miami controlla la criminalità organizzata di quasi tutto lo stato, ha deciso di impossessarsi anche del suo territorio. La banda di stan viene massacrata e charlie si ritrova unico superstite della mattanza, ma con i registri contabili dell'impero criminale di johnson fra le mani, diventando così l'obiettivo di una sfrenata caccia all'uomo scatenata dall'fbi e dalla gang di miami.
Zeb parte per il campo estivo. Vuole dimostrare a tutti di essere grande ma sa che gli mancheranno i baci di mamma e papà. «non ti preoccupare, sappiamo come fare» gli dicono i genitori. E così preparano un'abbondante scorta di baci. A zeb, quando si sentirà triste, basterà aprire la scatola e prendere un fogliettino con i baci di mamma e papà. La scorta di baci si rivela subito una bellissima idea: non solo consolerà il piccolo zeb ma anche molti fra i suoi compagni di viaggio.
'la storia dell'arte' è il libro sull'arte più famoso e popolare mai pubblicato. Per oltre cinquant'anni è rimasto un'ineguagliata introduzione alla materia, dalle pitture rupestri all'arte sperimentale contemporanea. In tutto il mondo lettori di ogni età e formazione hanno trovalo in gombrich un vero maestro, capace di coniugare cultura e sapienza con il raro dono di comunicare in modo diretto l'amore profondo per i capolavori che descrive. La storia dell'arte deve la sua ininterrotta popolarità a una scrittura semplice e immediata, oltre che all'esemplare chiarezza narrativa del suo autore. Lo scopo, come direbbe gombrich, è di consentire al lettore di 'far fronte, senza smarrirsi, alla gran messe di nomi, periodi e stili che affollano le pagine delle opere più ambiziose' e grazie alla profonda conoscenza della psicologia delle arti visive, egli ci prospetta la storia dell'arte come 'una continua tessitura e trasformazione di tradizioni, dove ogni lavoro accenna al futuro e ricorda il passato', 'una catena vivente che collega ancora l'arte dei nostri giorni a quella dell'età delle piramidi'. Il nuovo formato tascabile di quest'opera ormai classica intende rinnovarne il successo trionfale tra le future generazioni e riaffermarla quale scelta prioritaria per coloro che si avvicinano per la prima volta all'arte.